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Ultimo aggiorn.to: 27/02/2025 EPISODI   DELLA   GUERRA   CIVILE   nell'Alto Vicentino Link ad episodio precedente Link ad episodio seguente 0    
Altissimo   Arsiero Arzignano Asiago Bassano Bolzano Vic. Breganze Brendola Brogliano Caldogno Caltrano Calvene Camporovere Canove Carrč Castelgomberto Castelletto Cesuna Chiampo Chiuppano Cismon
Cogollo Del Cengio   Conco Cornedo Costabissara Crespadoro Dueville Enego Fara Vic. Foza Gallio Granezza Isola Vic. Laghi Lastebasse Laverda Lugo Luserna Lusiana Malo Marano Vic. Marostica
Mason   Mezzaselva Monte di Malo Montecchio Precalcino Montecchio maggiore Monteviale Mosson Nogarole Pedescala Piovene R. Posina Recoaro Roana Rotzo Salcedo Sandrigo Santorso S.Giorgio di P. S.Pietro Mussolino S.Pietro Valdastico S.Vito di Leguzzano . Partigiani         Caduti
Sarcedo   Sasso di Asiago Schio Settecą/Forni Thiene Tonezza Torrebelvicino Treschč Conca Tretto Trissino Valdagno Valdastico Valli del Pasubio Valstagna Velo D'Astico Villaverla Zanč Zermeghedo Zonta /Folgaria Zugliano               uccisi da senza etą senza etą senza etą senza etą dopo 25/4/45
Data evento/decesso M / P / C / T ----> Militari / Partigiani / Civili / Tedeschi     Legenda: [rosso] date dopo il 25 Apr. Fondini minorenni Tot. caduti Partigiani Militi Civili Tedeschi integrazione n. vittime (+) STATI-STICHE Etą Etą Etą Etą Etą Donne Minorenni altri partigiani Partigiani Militi Civili Tedeschi P M C T
Luogo interno Nome Deceduti Data nascita Etą Note [blu] inform.ni alternative donne 2089 683 371 651 384 Partigiani Militi Civili Tedeschi partigiani Militi Civili Tedeschi Donne (D) (M) (X)            
ALTISSIMO -   30 Vittime                                    
05/03/1944 C (Contrą Bertoldi) Cortese Ernesto Gio'Batta (detto Giacinto) 1914 30 Maestro elementare. A sera i partigiani di Malga Campetto (gruppo di Marozin "Vero") sequestrano il segretario politico, sembra per evitare che denunci la famiglia Chiodi che collaborava con i partigiani. Viene ucciso il giorno seguente e sepolto in Contrą Bertoldi. I resti saranno ritrovati da un contadino nel Febbraio 1945 (in primavera, secondo altra fonte). Negli atti del processo l'uccisione č localizzata a Crespadoro, e si parla anche di altre persone uccise insieme con il Cortese, i cui nomi restano sconosciuti. 30
07/03/1944 Il reggente del Fascio del comune manca da vari giorni. Presumendo sia stato catturato dai partigiani viene effettuato un rastrellamento (da parte di 2 ufficiali e 30 legionari della GNR). Sono fermati 9 sospetti (di cui 2 donne) di appartenere ai partigiani.
20/03/1944 Rastrellamento zone di Recoaro, Altissimo, Durlo da parte di 300 legionari della GNR di Vicenza insieme con un plotone di tedeschi.
30/03/1944? P (4 partigiani) Partigiani della pattuglia di "Tigre". Erano stati catturati a Cereda (Cornedo) Cereda 3 4
primi gg. di
 Apr. 1944
(Contrą Ronga) Rastrellamento effettuato dal Btg. "N.P." della X^ Mas. In contrą Ronga i marņ sparano contro alcuni renitenti intenti a caricare ghiaia su di un camion. Tutti i giovani riescono a scappare illesi.
14/04/1944 C (7 Roccoli) Cecconi Gino 1921 23, Civile. Operaio militarizzato IML 22^ Btg.         23
idem C idem Peruffo Rosa in Cecconi 1922 22, Civile (moglie di Cecconi Gino).           22 22 D
10/06/1944 (Contrą Molino) I partigiani distruggono 2 automobili tedesche. Per rappresaglia i tedeschi incendiano Contrą Slavina.
25/06/1944
 (o 29/06/1944)
C (strada Caussi - Valle di Lą - Bauci) Visoną Dalla Pozza Virgilio 30/01/1900 44,4 Operaio da Contrą Bauci. Prelevato a casa sua dai partigiani del Btg. "Danton" su ordine di Giuseppe Marozin "Vero". Lo portano all'osteria "Due Colonne" di Altissimo e gli offrono 1/4 di vino dicendogli che č l'ultimo. Poi lo uccidono mediante un colpo di pistola alla nuca.
Secondo un'altra versione: il Marozin aveva dato ordine di prelevarlo e portarlo al comando, in quanto sospettato di collaborazionismo. Lungo la strada perņ il Visoną tentava la fuga e veniva ucciso.
44,43288
09/07/1944 C (Contrą Groba) Belluzzo Elia Enoh * 1869 75,             Rastrellamento della Val Chiampo (5/7/44 - 14/7/44) 75
idem C idem Belluzzo Francesco * 1906 38, di Elia Enoh 38
idem C idem Belluzzo Giuseppe * 1912 32, di Elia Enoh 32
idem C idem Xompero Olimpo 18/2/1884 60, fu Luigi e Faggioni Lucia, da S.Pietro Mussolino. Contadino al lavoro nei campi 60
15/08/1944 M (7 Roccoli) Cariolato Giuseppe 05/07/1896 48, da Brogliano. Milite sc. G.N.R. CP.VI-619^. Elencato anche come partigiano. Rastrellamento ad opera di truppe tedesche, BN di Vicenza e Btg. "OP" della GNR di Vicenza. Ignota la causa del decesso del Cariolato. Sono saccheggiati e danneggiati i fabbricati in Contrą Volpiana di Luigia Consolaro ved. Tibaldo e Costanza Tibaldo. 48
09/09/1944 C (Contrą Schioppettieri) Battistin Antonio 1926 18, di Angelo e Zarantonello Giuseppina, da Valdagno - C.trą Marcantoni. Fratello di Marco Battistin ucciso in local. Rondini di Nogarole. Rastrellamento operazione "Timpano". Dopo essere stati costretti tutto il giorno a portare cassette di munizioni e a custodire il bestiame sequestrato, i 5 partigiani ed i 4 civili vengono malmenati e poi fucilati. Nogarole 18
idem C idem Battistin Giuseppe 1919 25, di Enrico e Brentan Marianna Luigia, da Valdagno - C.trą Piana di Lą di Sopra. 25
idem P idem Battistin Luigi "Giove" 16/03/1923 (o 16/06/1923) 21,5 di Paolo e Centomo Amelia Seconda, da Valdagno - C.trą Marcantoni (o Piana?). Partigiano della Bgt "Stella" divis. Garemi.   21,50137
idem C idem Battistin Onelio 1914 30, di Paolo e Farinon Giuseppina,  da Valdagno - C.trą Marcantoni. 30
idem P idem Gimino Marco "Fiore" 25/04/1905 39,4 di n.n.  ed  n.n. da Arzignano, via Restena. Capo nucleo Bgt. "Stella" divis. Garemi. Fucilato. 39,40274
idem P idem Gonella Antonio "Ade" 1922 22, di Pietro e Padovani Maria, da Arzignano. Partigiano del Btg. "Brill" Bgt. "Stella" div. Garemi.   22
idem P (local. Campanella) Piacentini Domenico "Agata" * 1920 24, di Eugenio e Carlotto Enrichetta, da Arzignano. Partigiano del Bgt. "Stella". Fratelli.    24
idem P idem Piacentini Giuseppe "Mora" * 1924 (o 1925) 20,   20
idem C idem Vencato Giovanni (Coccio) 1917 27, di Giuseppe e Battistin Teresa, da Brogliano - C.trą Mori di Brogliano. 27
idem P (tra Bosco Fochesati e Bosco Bertoldi) Alba Libero Guerrino "Loris" 08/08/1917 27,1 di Giuseppe e Pinotto Cecilia, da Gambugliano, resid. a Montecchio Maggiore. Partigiano della Bgt. "Pasubio" (oppure Bgt. "Stella"). Caduto in combattimento. Versione alternativa: deceduto a Campanella. 27,10685
idem P idem Fregata Angelo "Diretto" 24/01/1922 22,6 di Giusuč e Colombari Teresa, da Badia Calavena (VR). Partigiano della Bgt. "Pasubio". Caduto in combattimento  22,6411
idem P idem Gruccetti Enea Leonida "Radames" 1922 22 di Galileo e Servi Elisabetta, da Verona. Partigiano della Bgt. "Pasubio" / "Stella" div. Garemi. Caduto in combattimento.   22
idem P idem Tommasi Severino "Vanda"/"Wanda" 26/08/1924 20,1 di Marcantonio e Schenato Adele, da Arzignano resid. a Valdagno. Partigiano della Bgt. "Pasubio". Caduto in combattimento.  20,05205
idem P idem Veronese Petronio Paolo "Giorgio" 1926 18 di Cesare, da Arzignano. Studente liceale ed appassionato alpinista. Comandante di pattuglia della Bgt. "Pasubio". Caduto in combattimento. Gli verrą intitolato un Btg. della Bgt. "Stella".   18
10/09/1944 M (M.te Faldo) Corradin Giovanni 27/02/1909 35,6 da Valli del Pasubio. Milite sc. G.N.R. CP.VI-619^ 35,5589
11/11/1944 (Contrą Val Di Lą) Rastrellamento della 3^ comp. O.P. (Ordine Pubblico) agli ordini del magg. Mantegazzi. Viene saccheggiata l'abitazione di Giuseppe Centomo di Cesare. San_Pietro_Mussolino Chiampo
10/12/1944  (contr. Rapanei (Rappanelli?) -Repele [oppure tra Molino di Altissimo e Marana di Crespadoro]) alle 11,30 atterra con il paracadute dal suo B-25J ("Donna Marie II") abbattuto dalla Flak a Campanella di Recoaro, il 1° tenente pilota americano Lee Antony McAllister insieme con 2 altri membri dell'equipaggio. Secondo i testimoni da Crespadoro, un aviere tocca terra nei pressi di contrada Repele, un altro nei pressi di contrada Scoggi di Durlo. Di fatto uno viene recuperato in localitą Molino da Antonio Cavaliere, padre di  Giuseppe Cavaliere "Amleto". Un altro viene recuperato in localitą Marana. McAllister č soccorso, in quanto ferito ad un piede, dai partigiani del Btg "Giorgio Veronese", Bgt. Stella. Gli altri 2 vengono inoltrati verso la Jugoslavia. McAllister invece verrą curato nell'abitazione di "Amleto" e poi si tenterą di accompagnarlo verso la Svizzera, ma l'1/1/1945 sarą catturato dai tedeschi a Recoaro e fucilato il 09/01/45. Recoaro
16/02/1945 (loc. Campanella) Arrivano, accompagnati da Alfredo Rigodanzo "Catone", commissario della Bgt. "Stella" e da Luigi Intelvi "Tigre" del Btg. "Veronese" i 3 componenti della missione americana "Grandad" (*) dell'OSS. Erano stati paracadutati la notte del 13/02/45 sul M.te Faldo molti chilometri lontano dall'obiettivo (Lessinia). Provenienti da Nogarole, si fermano a Campanella per una trasmissione radio con la loro base a Monopoli (BA) alle h. 13.
Successivamente partono per Pianacattiva di
Trissino.
(*) La missione č composta da:
Sirio Biso "Rio", Gustavo Felici "Mario"/"Cecco", e l'operatore RT "Gino".
Trissino
12-14/03/1945 (Via Roma) Nel corso di un rastrellamento viene saccheggiato il Caseificio Sociale Disconzi (casaro Giuseppe Raniero).
idem (Contrą Valli di Qua) Nel corso di un rastrellamento viena saccheggiata la locale latteria.
24/03/1945 (loc. Fochesati) In un rastrellamento della B.N. e della GNR effettuato ai Fochesati ed a Selva di Trissino, vengono catturati 4 partigiani con le armi in pugno. Di questi Castagna Giuseppe viene torturato e quindi fucilato (v. qui sotto). Gli altri 3 invece sono portati a Valdagno per gli interrogatori. Il successivo 26/3 vengono ricondotti a Selva di Trissino presso un rudere dove si nascondeva il partigiano Peghin Pietro (v. Trissino)  Trissino
idem P idem Castagna Giuseppe "Rosetta" 20/07/1922 22,7 di Arcangelo, da Recoaro, domic. a Valdagno, via Montagna Spaccata. Capo pattuglia del Btg. "Giorgio Veronese" della Bgt. "Stella". Caduto in un'imboscata (o fucilato, secondo altra versione). 22,69315
28/04/1945 Una colonna tedesca cattura 16 ostaggi dei quali 9 donne e si incammina verso Valdagno. Tra gli ostaggi il parroco don Luigi Bevilacqua, il cappellano don Vittorio Cailotto ed il segretario comunale Eugenio Candiago (partigiano "Enigma"). Valdagno
idem P (Campanella di Altissimo) Meneguzzo Marino (Nello) 18/07/1884 61, fu Vittorio e Mazzon Elvira, da Novale/Valdagno (VI). Antifascista, socialista, in contatto con la Bgt. Rosselli. Alle h 4 del 28/4 una pattuglia di tedeschi perquisisce la casa alla ricerca del figlio Franco, ricercato politico. Non trovandolo arrestano il padre. il 5/5 verrą ritrovato in territorio di Valli del Pasubio il corpo riverso sul ciglio della strada statale 46 del Pasubio, ucciso da arma da fuoco. 61
ARSIERO -   52 Vittime                            
18/05/1944
(o 19/05/1944)
(Strada Arsiero-Barcarola) I partigiani (5 + Gimmi) di Marostegan Gianni "Gimmi" (Bgt. Garemi), catturano un camion FIAT 66 carico di rifornimenti viveri per la Scuola GNR di Tonezza (in transito al secondo tornante della strada che porta a Tonezza). Vengono presi prigionieri: 1 tenente,  3 allievi militi e 3 civili. Il camion prosegue verso Pedescala. Solo l'impiegato civile Palma (o Faina) viene rilasciato. 
idem Il giorno stesso viena attivato un rastrellamento e viene perquisita ogni casa di Pedescala. (---> v. Pedescala). Pedescala
18/06/1944 P (Castana - Contrą Berna) Comparin Giovanni 1920 24 di Luigi e Cornolņ Caterina, ex militare sbandato e renitente, inserito nella Bgt. Pasubiana. Ucciso dai tedeschi (Öst-Bataillon 263) non avendo obbedito alle intimazioni di alt.   24
20/06/1944 Alle h. 0:30 ignoti fanno saltare le tubature dell'acqua sotto al salto n. 37 della cartiera Rossi (8 m. di conduttura distrutti). Il mancato afflusso dell'acqua causa una parziale interruzione del lavoro.
idem (Castana) Durante un rastrellamento viene saccheggiata l'abitazione di Giuseppe Calgaro di Pietro.
28/06/1944 M Val Scarabozza (o Val Campoluzzo) Antoniani (o Antonioni) Francesco (Cesco) 09/12/1929
(o 09/12/1923)
14,6 da Arsiero. Milite GNR CP.VI-619^  I partigiani catturano ad Arsiero presso la caserma dei CC 6 militi pił 20 carabinieri (questi ultimi sono rilasciati il giorno dopo). Dei militi 3 riescono a fuggire (Dal Maso Pietro, Valsecchi Giuseppe e Galvan Lino), gli altri vengono fucilati.
Nessuna rappresaglia viene messa in atto per questi episodi (compresa la distruzione della chiesetta di s.Rocco forse adibita a polveriera - v. qui sotto).
14,56164 M
idem M idem Comparin Ferruccio Giobbe (Viparetta) 19/04/1905 39,2 di Pietro e Maria Asiati, da Arsiero. Milite GNR CP.VI-619^ distacc. di Schio. 39,21918
idem
 (o 29/06/1944)
C idem Gasparotto Adone 03/12/1902 41,6 Segretario PNF di Arsiero. Ucciso dai partigiani con un colpo alla nuca. 41,59726
29/06/1944 (Contrada S.Rocco detto "Sanrochčto) Alle h 3 di notte i partigiani del "Turco" (*) fanno saltare in aria la '500sca chiesetta di S.Rocco nella omonima localitą (Arsiero). Non č chiaro se all'interno fossero stati depositati esplosivi dei partigiani, oppure della TODT (o ancora se gli esplosivi fossero stipati nella vicinissima fortificazione "Batteria S.Rocco" risalente alla Grande Guerra). La chiesa verrą ricostruita a spese dello Stato nel dopoguerra.
(*) Tra gli altri:
Armando Pagnotti "Jura", "Braccio", "Treno", Pavone Mario Gentile "Macario". In tutto una ventina di uomini.
09/08/1944 (loc. Strenta) I tedeschi (russi) forzano il passaggio che avrebbe dovuto essere presidiato dai partigiani di "Teppa" e catturarono Milan Giorgio "Stella" e l'inglese Mallet Bernard Gordon "Checco" che si erano rifugiati in una delle gallerie. Dovettero arrendersi in quanto i tedeschi lanciavano dentro bombe a mano.
idem P Strada Castana-Fusine (v. lapide attuale sulla dx nel rettilineo) Santacaterina Angelo Dino (Igino) "Ciccio" 11/12/1917 26,7 di Primo, da Schio. Caduto in combattimento, colpito alla testa mentre tentava di lanciare una bomba a mano (restņ con la Sipe in una mano e la sicura nell'altra). Vice-comandante partigiano della pattuglia di Guastatore/Teppa, Bgt. "Martiri della Val Leogra", div. Garemi. I partigiani di Renzo Franceschini "Guastatore" e Valentino Bortoloso "Teppa" sorvegliavano la "Strenta" da un casone sul M.te Cornolņ (al bivio per Crosara), successivamente da un altro casone fra la Strenta e Castana. Una mitragliatrice fu posizionata sulla mulattiera oltre il ponte. I tedeschi tuttavia passano durante un periodo incustodito. I partigiani li attendono oltre Castana ed attaccano verso le h. 16.
Successivamente il comandante
Valerio Caroti "Giulio" voleva disarmare la pattuglia Teppa-Guastatore visto che avevano lasciato incustodita la Strenta, ma poi non se ne fece niente.
26,67945
idem P idem Danielow Alessandro "Sandro" 1908 36, n. in URSS. Disertore, divenuto partigiano, caduto in combattimento, ferito al fegato, decede nella notte in contrą Zamboni.
Un altro
disertore russo: Kropfitsch Joseph (Furtner) partecipa all'azione con i partigiani. (v. Schio 08/04/45).
Schio 36
idem T (12 tedesco/ucraini)
fonte: partigiani.
Colpiti nell'imboscata, dal lancio di bombe a mano SIPE e dalla successiva sparatoria. I partigiani si erano appostati sopra la strada e non potevano essere inseguiti dai tedeschi a causa del muretto. 11 12
idem I tedeschi danno a fuoco una contrada sopra Castana, da dove i russi avevano visto scappare dei giovani.  
16/08/1944 (o 13/08/1944) P Buzzacchero Ampelio "Russo" * 31/01/1924 20,6 di Angelo e Facci Virginia, da S.Ulderico di Tretto. Operaio. Rastrellamento del 10..17/08/1944 (Operazione "Belvedere"). catturati nella zona dove č morto "D'Artagnan" (Campiluzzi/Laghi). Portati ad Arsiero al cimitero, costretti a scavarsi la fossa e fucilati alla schiena. Laghi 20,55616
idem P Buzzacchero Pietro "Leo" * 15/05/1925 19,3 di Angelo e Facci Virginia, da S.Ulderico di Tretto 19,26849
idem P Zanon Ostilio "Miscel" / "Piuma" 06/05/1926 18,3 da Mira (VE), resid a Santorso. 18,29315
idem Galato Dino "Giglio" INCERTO     (Vedere Malga Zonta)     Zonta__Folgaria
28/10/1944 (S. Rocco) Un rastrellamento da parte dell'Öst-Bataillon 263 causa il saccheggio delle abitazioni di Felice cl. 1912 ed Antonio Busato cl. 1922, e di Maddalena Meneghini di Baldassare.
28/11/1944 (Altipiano dei Fiorentini) Rastrellamento. (V. Lastebasse). Lastebasse
Diucembre 1944 (Val di Rio Freddo) Rastrellamento da parte dell'Öst-Bataillon 263. In local Cason Brusą vengono saccheggiate le abitazioni di Giuseppe Fabrello di Giovanni e di Bortolo Martini di Gio'Batta.
25/02/1945 P (Contrą Comparetti - Tovo) Comparin Luigi (Menegheto) "Treno" 26/06/1923 21,7 di Domenico, da Arsiero. Nel corso del rastrellamento intrapreso dagli ucraini dell'Öst-Bataillon 263, alle h. 5 viene sorpreso mentre tenta di scappare dalla sua abitazione a contrą Comparetti, saltando dalla finestra della camera. I tedeschi entrano e saliti in camera gli sparano dalla stessa finestra e lo uccidono. Partigiano del Btg. "Marzarotto" della Bgt "Pasubiana" div. Garemi.
Vengono arrestati i genitori ed il fratello Igino Comparin e sottoposti a pesanti interrogatori e torture a Marano Vic.no. Igino morirą nel 1946 (di malattia) a soli 17 anni.
Nel dopoguerra vengono inputati dell'uccisione
Gasparini Flaminio cl. 1926 (o 1924?) di Francesco da Piovene Rocchette, della P.A.R. del capitano Polga, poi del BdS-SD di Schio e, alternativamente, Severino Canale cl. 1910 da Tonezza (assolto per insufficienza di prove).
Igino Comparin muore a 17 anni di sifilide, avendo frequentato ragazze di Velo D'Astico. Il panettiere Siro Toniolo di Velo lo aveva avvertito che queste avevano malattie veneree, ma lui non lo ha ascoltato. 21,68493
idem idem Vengono saccheggiate ed incendiate la casa di Domenico Comparin di Luigi (padre di Luigi e di Igino) e quella di Antonio Busato di Angelo. La mamma di Angelo Busato (aveva 10 anni), da contrą Facci/Tovo ha sentito gli spari e poi andando a scuola ha visto il corpo.
25-26/02/1945 Un grande rastrellamento interessa l'intera area della val Posina. Vengono arrestate parecchie persone, temporaneamente incarcerate nelle Scuole Elementari di Arsiero.
idem (Contrade Sogli, Tretti, Righi) Vengono saccheggiate le case di: Pietro Calgaro di Antonio (Sogli), Valentino Martini di Paolo (Righi), Angelo Lissa di Giuseppe (Tretti).
idem (Contrą Crosara) Viene saccheggiata l'abitazione di Domenico Meneghini di Domenico.
10/02/1945 Attacco aereo.
11/02/1945 Mitragliamenti e bombardamenti di aerei americani A-36 P-40 P-47 del 12° AF provenienti da Pisa, in particolare alla ferrovia Piovene Rocchette - Arsiero.
28/02/1945 M (M.te Cimone) Garosi Damaso 20/02/1926 19,0 di Fausto, n. a Piancastagnaio (SI) Guastatore, Allievo Ufficiale X^ Mas Btg. Valanga - deced. a M.te Cimone. Scontro a fuoco con partigiani della "Pasubiana". Scontro iniziato alle h. 17 in contrą Cuso a Zanč 19,03562
idem M Rosa Fioravante 15/06/1924 20,7 di Vincenzo, da Milano. X^ MAS Btg. Alpino Valanga (imb.) (o forse deced. a Lusiana) Zanč 20,72055
15/03/1945 (Castana) Viene saccheggiata la casa di Virginia Calgaro di Albino, durante un rastrellamento dei tedeschi/ucraini.
05/04/1945 (Castana) Rastrellamento dei russo-ucraini. Viene saccheggiata la casa di Umberto Comparin di Pietro.
13/04/1945
(o 12/04/1945)
P (Casale Monferrato) Molo Gaetano "Tano" 26/06/1923 21,8 di Stefano ed Anna Carlassare, da Arsiero. Resid. in Piemonte. Ex ladro evade e diventa partigiano nella 79^ Bgt. Garibaldi, 10^ Div. nel Monferrato. Catturato viene fucilato al poligono di tiro di Casale Monferrato. 21,8137
14/04/1945
(o 04/04/1945)
P (Lager di Gusen) Meneghini Gerolamo (sic) 16/10/1912 32,5 fu Luigi e Martin Margherita, da Arsiero, resid. a Bolzano. Responsabile della cella del C.L.N. della fabbrica "Feltrinelli Masonite" a Bolzano, dove lavorava come tecnico. Aveva anche una radio con la quale teneva i contatti con una missione alleata nel trentino. Scoperto il 24/12/1944 fu arrestato insieme con altri 6 responsabili dell'organizzazione clandestina. Dopo pesante interrogatorio fu trasferito al campo di via Resia a Bolzano. Dopo 2 mesi, l'01/02/45 fu deportato a Mauthausen con quello che fu l'ultimo dei convogli ferroviari verso il campo di sterminio. 32,51507
17/04/1945 T (Pria) Fröhlich Heinrich 03/10/1894 51, da Hannover. Lagerführ O.T. Arsiero, responsabile del magazzino (maresciallo). Il 16/4 erano stati catturati a Meda (Velo D'Astico) alla guida di un'auto di rifornimenti per la TODT di Arsiero. Nonostante il comandante "Turco" stia trattando il loro rilascio con i tedesco/ucraini, vengono uccisi con la scusa che non erano stati bendati durante gli scarichi dei viveri e quindi avevano visto le localizzazioni dei rifugi partigiani. Velo_D_Astico 51
idem T idem Hillmer Heinrich 15/09/1920 24,6 Sergente di scorta   24,60274
19/04/1945 T Faver (nome?) tenente al comando del presidio di Arsiero. Ucciso dai partigiani del Btg. "Bressan" della Pasubiana. 1
23/04/1945 Mitragliamenti e bombardamenti di aerei americani (LB oppure P-40 oppure P-47) del 12° AF provenienti da Grosseto.
24/04/1945 Bombardamento aereo.
27/04/1945 P a 350 m da villa Rossi ad Arsiero Apolloni Luigi 02/10/1927 17,6 di Luigi e Maculan Giuditta, da Carrč. Partigiano della Bgt. "Mameli" div. Garemi. Ferito al ginocchio destro da una pallottola esplosiva. Partigiani catturati dai tedeschi dopo lo scontro a Cuso/Zanč, poi a Pontare/Zanč (Ponte nuovo). 2 (oppure 6) tedeschi deceduti. Invano l'arciprete tenta una mediazione. Portati ad Arsiero e rinchiusi a Villa Rossi, furono poi costretti a scavarsi la fossa per poi essere fucilati alle h 20:25. Zanč 17,58082 M 1
idem P Ciscato Giovanni 15/04/1926 19, di Valentino e Fontana Maria. Da Carrč. Partigiano della Bgt. "Mameli" div. Garemi. Partigiani dei Btg. "Urbani" e "Oberdan" della Bgt. "Mameli" div. Garemi. 19,04658 1
idem P Saccardo Pietro 1925 20, di Gaetano e Testolin Maria, da Thiene.   20 1
idem P Toniolo Antonio 1926 19, di Giuseppe e De Lorenzi Maria, da Zanč.   19 1
idem P Toniolo Germano 04/08/1926 18,7 di Pietro, da Zanč. (deced. 28/04/1945?). 18,74247 1
idem P Toniolo Lelio 22/08/1924 20,7 di Luigi e Marangoni Giovanna, da Zanč 20,69315 1
27-29/04/1945 T Hermann Georg 15/02/1891 54, da Melbeck. O.T. führer obertrüppenführer 54 1
29/04/1945 (local. Pria) I tedeschi interrompono la strada Arsiero-Barcarola mediante lo scoppio di una mina sul ponticciolo al bivio per local. Pria e Maglio
idem M Crialese Aldo 02/05/1924 21,0 di Domenico, da Roma. Milite GNR Btg. Firenze poi Btg. Toscana. Secondo altre fonti: disperso ad Arsiero. 21,00548 1
30/04/1945 I tedeschi fanno saltare il ponte ferroviario sul torrente Posina.    
idem Arsiero č considerata dai tedeschi l'imbocco della valle dell'Astico occupata (fino a Busatti/Lastebasse). L'ordine alla popolazione č di non uscire di casa. Soldati con mitragliatrici sorvegliano la strada e pattuglie controllano le vie. E' da queste pattuglie che partono i colpi che uccideranno 2 civili (v. qui sotto).
idem C (Ponte della Sengia) Borgo Antonio (Pesčta) 1874 71 di Gio'Batta e Mattiello Rosa, da Arsiero. Sposato con Calgaro Maria (7 figli) e poi con Cornolņ Maria. Ucciso dai tedeschi. 71
idem P (Local. Pozzi) De Pretto Pietro (Caprčle) 1913 32 di Gabriele e Busato Maria, da Nove di Bassano, resid. ad Arsiero. Agricoltore e mutilato di guerra, sposato con Simonato Armanda. Ucciso dai tedeschi.    32
08/05/1945 M (loc. Strenta - ospedale in costruzione per la Linea Blu) Meneghini Maria in Locarno 04/03/1886 59, di Bortolo e Maria Molo. Vedova di Ulderico Locarno dall'01/01/1944. Segr. PFR Arsiero - insegnante, con 4 figli, giustiziata da 5 partigiani tra i quali Lino Fontana "Spada" (capo plotone di esecuzione), Giovanni Busato "Piave", Paolino Busato "Ardito", dopo essere stata condannata dal "Tribunale del Popolo" di Arsiero (*). Dopo essere stata pestata e dileggiata viene segregata per un giorno nello scantinato del municipio di Arsiero assieme alla figlia Lucia (m. a Campobasso 24/04/2010). Poi viene condotta in una delle gallerie della Strenta, rapata a zero e dopo 5 gg fatta uccidere a raffiche di mitra dal 14nne Paolino Busato. La salma resta alle intemperie per 3 gg.; alcune donne del luogo vi cospargono sopra letame. Qualche giorno dopo viene rilasciata da Velo d'Astico un'altra figlia Luciana (o Amelia 22/11/1915-01/12/2010), con una grave contusione ad un polmone per le percosse ricevute.
(*) Componenti del TdP:
Mario Pittarello (ex podestą poi sindaco del CLN), dott. Costalunga (medico
_____Non_abbiamo_ancora_una_fotografia
Giovanni Busato "Piave" (padre di Adriana da Contrą Busati Mori). 59 59 D 1
      condotto), dott. Dal Favero (farmacista),  Tullio Ziche (oste), Adriano Borgo (Potčco), Silvio Zambon (orefice),  Rosina Meneghini "Katia I" (cl. 1917), Giovanni Busato "Piave" (cl. 1910).
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Locarno Giulia, forse la figlia, venne assassinata a Posina (VI) il 27/04/1945.
Maria Meneghini
19/05/1945 M Localitą Costalunga, della Valle dei Fagari, a q. 800 (oppure Casoni dei Marani) Arrigoni Giuseppe Aldo 12/02/1905 40,3 di Domenico, da Teodorano/Meldola (FO). Nel 1954 la vedova Gabellini Carmelina presenta richiesta di risarcimento danni di guerra subģti a Fara Vicentino (causati dai partigiani Btg. "Arnaldi" Bgt "Mazzini"). Squadristi della B.N. 25^ FO - "Capanni" Il 18/5/45, giorno seguente all'esecuzione di Covolo/Lusiana, la "squadra della morte" forlivese si presentņ nuovamente alla Scuola di Avviamento Professionale di Thiene (ancora insieme con il partigiano thienese Bonifacio Brusaterra) per prelevare altri 13 brigatisti della BN "A. Capanni". Presente anche il partigiano thienese "Stella" che seguiva la scena muto e con le lacrime agli occhi.  Portati a Novoledo di Villaverla li fecero scendere sul greto dell'Igna per l'esecuzione. Passņ una contadina con una bimba e si mise a gridare. Allora arrivņ Teresa Zolin "Mamma Teresa" (staffetta) ed altri partigiani locali con i fazzoletti rossi. Questi convinsero i forlivesi a rinunciare ed a riportare i prigionieri a Thiene.
Ma l'indomani 19/5 tornarono, ne prelevarono 11 e, li trasportarono sempre con il solito camioncino rosso fino alla trattoria "Speranza". Proseguirono poi a piedi fino a Costalunga di Arsiero (valle dei Cavrari
o Fagari, q.800), li giustiziarono dopo averli derubati e spogliati, presso una trincea realizzata dalla TODT per la
Lusiana 40,29041 1
idem M Bondi Camillo 14/01/1892 63, di Ettore, da Forlģ. Maggiore. Catturato presso l'Ufficio Sfollati. Thiene 63 1
idem M Brighenti Mario
VERIFICARE Fara 26/04/1945
Squadrista B.N. 25^ FO 1 1
idem M Fiuzzi Amedeo Adelmo 18/06/1914 30,9 di Carlo, da Bertinoro-Cesena. Sposato con Alma Casadio. 30,93973 1
idem M Garaffoni Guido 12/09/1904 40,7 di Camillo e Cecchini Geltrude da Cesena (FO). Capitano. 40,70959 1
idem M Mazzocchi Giordano 25/07/1905 39,8 di Libero, da Cesena (FO). Febbricitante (*). 39,84384 1
idem M Morghenti Secondo 28/01/1904 41,3 di Sante, da Bertinoro (FO). Sposato con Rosalia Chiesa. 41,33425 1
idem M Rocchi Amleto 10/11/1911 33,5 di Primo n. a Zurigo. 33,54521 1
idem M Santarelli Romeo 31/03/1901 44,2 di Claudio da Cesena (FO). 44,16438 1
idem M Savoia Mario 08/05/1912 33,1 di Angelo da Cesena (FO). Coniugato con Amaducci Amabile. 33,05205 1
idem M Sibirani Aldo Lamberto 23/03/1897 48, di Carlo da Cesena (FO). Tenente. Stentava a camminare per le percosse subģte (*). "Linea Blu". I corpi rimasero insepolti. Uno dei prigionieri (Camillo Bondi?) che, data l'etą, non ce la faceva a proseguire, fu eliminato con una scarica di mitra prima di giungere alla trincea. 48 1
idem M Valentini Dino 12/12/1908 36,5 di Guglielmo da Cesena (FO). Coniugato con Vecchi Angela. 36,45753 1
(*) Dalla testimonianza di Amos Tafani relativa al 18/05/45.  
12 Due squadristi, originariamente prelevati il 18/5, riuscirono a scampare all'esecuzione dl 19/5 per l'interessamento di alcuni partigiani thienesi. Erano: Amos Tafani ed Egisto Casadei (quest'ultimo aveva protestato di essere stato solo un balilla).
dopo il 25/04/45 Le maestre elementari alla scuola di Arsiero, Bruna Porra e Maria Porra subiscono la rapatura dei capelli.
ARZIGNANO -   24 Vittime                          
Dicembre 1943 La GNR di Marostica arresta i partigiani Giovanni Fittolani "Giovanardi" e Baggio. Anche se ferito il Fittolani riesce a fuggire.
05/01/1944 Sciopero degli operai della ditta Pellizzari.
02/03/1944 Alla stazione le SS di Verona arrestano Bruno Luigi Dal Maso. Portato a Verona, č interrogato e successivamente deportato a Bolzano. Poi trasferito il 5/8/44 a Mauthausen dove muore il 23(o 29)/03/45. Stava organizzando l'espatrio in Svizzera di un gruppo di prigionieri inglesi (Forse si trattava dell'organizzazione "Catena di Salvezza" formata tra gli altri da Gino Soldą, Rinaldo Arnaldi, Torquato Fraccon, i frati di M.te Berico e del Santo di Padova).
28/03/1944 Al mattino sciopero alla fabbrica Pompe e Motori Pellizzari (1500 dipendenti), contro la precettazione di 100 persone (sorteggiate) da destinare al lavoro in Germania. Al pomeriggio il lavoro viene ripreso. Aderiscono allo scopero anche le maestranze della conceria Brusarosco.
idem Sei operai della fabbrica Pellizzari, vengono arrestati accusati di avere organizzato lo sciopero di 2 giorni prima.  Quattro sono fucilati il 30/3 a Montecchio Magg. gli altri due:
-
Giuseppe Rampazzo cl, 1896 da Vicenza. Viene deportato ai lager di Fossoli->Bolzano->Mauthausen. Muore a Gusen il 10/01/1945;
-
Giovanni Salvato, operaio. Viene deportato a Fossoli e rilasciato dopo due mesi per gravi motivi di salute. Muore subito dopo la fine della guerra.

Montecchio_magg.
29/03/1944 (Fabbrica Pellizzari) 25 dipendenti della Pellizzari sono chiamati all'Ufficio del Personale per un colloquio. 24 di essi saranno caricati su un camion e trasferiti alla caserma Sasso a Vicenza. Da lģ inoltrati al lager di Fassoli. 21 sono trasferiti ai lager di Bolzano->Mauthausen. Di questi 19 di essi saranno distribuiti in varie localitą di Austria e Germania quali operai metalmeccanici.
Inizio Aprile 1944 I tedeschi arrestano Maria Micheletti, madre di Giuseppe Marozin "Vero", la sorella Maria Marozin ed il fratello Giovanni Marozin. Vengono inviati al campo di Bolzano (il Giovanni in Germania).
A Crespadoro vengono arrestate la suocera
Maria Gaiga e la figlia Vera (di 14 mesi). Quest'ultima sarą poi liberata a seguito della trattativa e dell'incontro tra il Marozin ed il comandante tedesco.
Una versione non confermata afferma che per la liberazione della neonata due ufficiali tedeschi sono stati impiccati dalle SS.
Crespadoro
30/04/1944 P Massignan Angelo "Fineo" 28/08/1915 28,7 fu Angelo (sic) e Celletta Marina, da Brogliano. 28,69315
05/06/1944 (Contrą Calpeda) Alle h. 18 Mario Molon "Ubaldo" capo pattuglia del Btg. "Stella" della div. Garemi, entra nell'abitazione di Antonio Lovato per chiedere viveri per i partigiani che si trovano nel bosco vicino a Contrą Carlette. Pochi minuti dopo la casa viene circondata  dal Btg. "OP" della GNR di Vicenza ai comandi di Paolo Mentegazzi. "Ubaldo" viene arrestato insieme con Grazioso Gobbo di Giuseppe, Carlo Bevilacqua di Antonio (Chichi); Novenio Concato di Mario (Marian) e Giovanni Lovato cl. 1919 figlio del proprietario della casa. La casa ed il pagliaio vengono incendiati. Graziato dopo la condanna a morte, Giovanni Lovato finirą nel lager di Buchenwald dove muore il 17/02/1945, gli altri arrestati sono inviati in Germania per il lavoro coatto.
Un documento dell'archivio della Bgt. "Stella" indica la presenza in zona di
Maria Boschetti "Katia" nel periodo di tempo in cui era dalla parte dei fascisti.
03/07/1944 (o 8/7/44) M (Faldo) (oppure Roccolo di Selva di Trissino) Dal Maso Guglielmo 02/04/1899 45, oste di Pugnello. Ex brigatista della 22^ B.N. - Sequestrato dai partigiani della Bgt. "Stella", viene poi ucciso. 45
10/08/1944 (o 18/08/44 o 20/08/44) M (Roccolo di M.te Faldo) Boschetti Giuseppe 1916 28, di Gaudenzio, da Arzignano. Squadrista 22^ B.N. "A.Faggion". Fratello di "Katia" (Maria Boschetti) catturato dai partigiani della "Stella", (processato?) e ucciso.
Altra versione: deceduto in incidente.
28
10/08/1944 P (Milano) Temolo Libero "Quinto"/"Milano" 1906 39, di Vittorio, da Arzignano. Era stato arrestato il 21/04/44, in quanto partigiano (C.L.N.) nelle Officine Pirelli. Fucilato a P.zale Loreto insieme con altri 14.   39
24/10/1944 Due militi della B.N. di Valdagno (*) riconoscono ed arrestano Pietro Rigodanzo di Bortolo, cl. 1887, di Selva di Trissino, padre di Alfredo Rigodanzo "Catone". Lo stesso era sfuggito all'arresto il precedente 22/8 quando venne distrutto l'albergo di proprietą della famiglia. Verrą trasferito per gli interrogatori a Palazzo "Littorio" a Vicenza, e poi consegnato ai tedeschi.
(*)
Marcello Dalla Valle e Pietro Bettega.
08/12/1944 Viene perquisita e saccheggiata l'abitazione di Mario Motterle, addetto militare per la Val Chiampo, del Comando Militare Provinciale.
25/12/1944 Viene arrestato all'ospedale, dove si era recato per fare visita alla figlia, Segato Carlo "Marco"/"Vincenzo" del CMP vicentino. Dopo tre giorni di interrogatori nella villa di via F.lli Albanese a Vicenza (sede del BdS-SD , riesce a fuggire dalla caserma "s.Michele" e si rifugia nel veronese.
08/02/1945 Attacco aereo che causa 1 ferito.
13/03/1945 C (Civile ignoto) Deceduto a causa di un attacco aereo. Si registra anche un ferito. 1
05/04/1945 Attacco aereo che causa 1 ferito.
20/04/1945 C D.C. Rodolfo 1928 17 Nella notte l'aereo alleato "Pippo" aveva sganciato centinaia di bombe "a farfalla" nella zona ove adesso c'č il Villaggio Giardino. Il ragazzo (Rodolfo) ne prese una che gli scoppiņ in mano uccidendolo. Sembra che Eliseo stesse lavorando in una casa colonica a 50 m di distanza, e rimase anche lui ucciso. 17
idem C S. Eliseo     1
25/04/1945 C Ponte sul Guą Concato Mario Alla sera del 24 04/44 i partigiani del Btg. "Martiri di Arzignano" della Bgt. Rosselli"  minano il ponte sul torrente Guą. Al rumore della prima esplosione accorre l'anziano Concato. Quando arriva esplode la seconda carica ferendolo gravemente. Muore il giorno successivo all'ospedale di Arzignano. 1
26/04/1945 C (Tezze) Nascita Pietro 1872 73, Colpito dalle SS tedesche durante uno scontro a fuoco coi partigiani 73 1
27/04/1945 P Dalli Cani Lino (o Nino) "Zebra" 04/12/1912 32,4 di Antenore e Berti Maria, da Montecchia di Crosara - Arzignano. Al pomeriggio un reparto tedesco passa davanti al molino Dalli Cani. Uno dei figli, Giovanni, riesce a disarmare della pistola un tedesco, ma l'ufficiale spara col mitra. Restano feriti il padre Antenore e Giovanni stesso, mentre l'altro fratello Lino resta ucciso. 32,41644 1
idem T (9 tedeschi deceduti)     I partigiani del Btg. "Veronese" della Bgt. "Stella" ed un gruppo del Btg. "Martiri di Arzignano" della Bgt. "Rosselli" attaccano i tedeschi provocando 9 soldati morti, 7 feriti e 4 prigionieri (fonti partigiane). 8 9 9
28/04/1945 C (Costo) Marchioretto Igino Militare GNR CP.VI-619^. Torturato. 1 1
28/04/1945 P (Castello di Arzignano) Moretto Giovanni 03/05/1924 21,0 di Giuseppe e Stocchiero Elvezia, disegnatore alla ditta Pellizzari. Partigiano della Bgt. "Rosselli", divis. Vicenza. Caduto in combattimento. 21 1
03/05/1945 Giuseppe Marozin "Vero" comandante della Divisione Pasubio, ritorna ad Arzignano da Milano ove si trovava, dopo essere stato informato della (falsa) notizia del ritorno a casa della madre (Maria Micheletti, che era stata incarcerata a Bolzano). Insieme a lui altri 10 uomini ed 1 donna. Qualche giorno prima aveva consegnato al CVL 2 dei 3 mazzi di chiavi della zecca. 
04/05/1945 (San Rocco) Alle h. 7 (h 5 secondo altra fonte) le due automobili FIAT 2800 del Marozin e dei suoi, ad un posto di blocco partigiano sono fatti segno di colpi di arma da fuoco. Le automobili erano all'esterno tappezzate da scritte "Divisione Pasubio". Il Marozin stesso resta ferito ad un orecchio. Catturati i 3 partigiani del posto di blocco, "Vero" li consegna ai carabinieri di Arzignano per tentato omicidio (i 3 dichiarano di avere sparato su ordine del comando partigiano).
idem Poco dopo i fatti di cui sopra, mentre le 2 automobili sono ferme alla pompa di benzina dell'autorimessa "Monticello", nel centro del paese, vengono attaccati da 20/30 partigiani al comando di Intelvi Luigi "Tigre" (*). Questi  aveva avuto l'ordine da Emilio Lievore (**) del CLN di Vicenza di "spazzarlo via". Una delle auto, dietro la quale si ripara il Marozin durante la sparatoria, prende fuoco, cosicchč č costretto ad uscire allo scoperto ed in quel momento viene ferito ad una gamba. Restano feriti lo stesso Intelvi Luigi, Guarienti Francesco "Casca" n. 6/09/1927, Cattazzo Adelino "Billi" oltre ad alcuni civili. Lo scontro termina all'arrivo di un'autoblindo alleata chiamata per telefono da uno degli uomini del Marozin.
(*) Intelvi Luigi "Tigre" aveva fatto parte della divisione Pasubio ed era stato uno dei luogotenenti del Marozin. Aveva poi  abbandonato il gruppo "per ordine del partito".

(**) Lievore era l'esponente del Partito Comunista in seno al CLN di Vicenza. Al momento dell'emissione della condanna a morte del Marozin (metą Agosto 1944), gli esponenti degli altri partiti erano assenti. Tra i presenti:
Ettore 
Gallo "Maestro", Giacomo Rumor, Antonio Emilio Lievore e Luigi Faccio (presidente). La decisione fu presa all'unanimitą.
idem P Massignan Angelo "Finco" (o "Finto") 28/08/1915 29,7 di Angelo (sic) e Celletta Marina, da Brogliano. Partigiano della Bgt. "Stella" div. Garemi. Partigiani della "Pasubiana", di scorta al Marozin, restano uccisi durante il 2° conflitto a fuoco tra gli uomini di Intelvi Luigi "Tigre" (Btg. "G. Veronese"?) e quelli del Marozin. Poco prima della sparatoria, "Finco" aveva tentato di aggirare il gruppo del "Tigre" ma, scoperto, aveva aperto il fuoco e fu colpito mortalmente. 29,70411 1
idem P Coffele Attilio "Lingia" 1925 20, fu Luigi da Vestenanova (VR). Proposto Med. d'argento, concessa Croce al V.M.   20 1
25/05/1945 M Rovigo (o gerericamente Nord Italia) Caniato Ottorino 06/09/1911 33,7 di Giovanni, da Polesella (RO). Ten.colonn. 22^ B.N. "A.Faggion" / Es. Rep.Terr. 28^ CMP-RO. Commissario del P.F.R. di Arzignano. 33,73973 1
ASIAGO -   27 Vittime                          
poco dopo l'08/09/43 Nell'albergo Paradiso viene ospitata una riunione di circa 20 esponenti di Asiago (ta cui Adelmo Caneva, Renzo Rebeschini, ecc.) per decidere il da farsi, considerando l'occuzione tedesca della provincia. Si decide in tale occasione di creare un gruppo (o partito) in modo da fare da cuscinetto tra i tedeschi e la popolazione.
~03/01/1944 (Sasso di Asiago) Il partigiano Giovanni Rossi "Volpe" del gruppo di Malga Silvagno, rientra in paese per una breve visita. All'osteria "Al Sole" disarma alcuni carabinieri che stanno attaccando manifesti di leva. Tolte le munizioni, riconsegna loro i fucili e li lascia tornare in caserma ad Asiago. Uno dei carabinieri lo riconoscerą tra i fermati del ~12/01/44 (v. qui sotto).
10/01/1944 Alle h. 21 vengono trasferiti da Lova (Sasso di Asiago) sette persone arrestate. Si tratta di don Valentino Frigo (parroco di Sasso), Pietro Rossi (padre), Giovanni Rossi "Volpe" (figlio), Angelo Rossi, Primo Bał  ed altri 2. Sono portati al comando tedesco che ha sede all'albergo "Cima XII" gestito da Antonio Caneva. Giovanni Rossi viene identificato da uno dei carabinieri che lui aveva disarmato a Sasso il ~3/01/44. Il Rossi presenta i documenti tra cui la tessera del Partito Fascista. Sarą perņ inviato a Vicenza (*) anche a causa di alcune ammissioni del padre. Gli altri sono trasferiti alle carceri di Asiago.
(*) Sarą fucilato a Marostica il 14/01/44.
Sasso_di_Asiago Marostica
11/01/1944 In zona di Asiago i tedeschi impegnano in combattimento circa 50 partigiani ferendone uno e catturandone due. Gli altri si allontanano abbandonando armi, munizioni e viveri.
27/02/1944 Alle h. 23:55 due sentinelle italiane a guardia del campo di aviazione, vengono fatte segno a colpi di fucile provenienti da varie direzioni. Accorrono i militari del corpo di guardia che rispondono al fuoco. Alle 0:20 gli attaccanti si ritirano, dopo avere visto una segnalazione luminosa proveniente dai monti.
19/03/1944 (M.te Zebio) Primo lancio aviotrasportato per i partigiani "autonomi". Parte dei bidoni finiranno nella zona boschiva tra Gallio ed Asiago (Val di Nos).
02/04/1944 Vengono rinvenuti vari manifestini rivolti agli ex alpini del Btg. Bassano affinchč non rispondano all'appello del colonnello Nani per la ricostruzione del reparto.
03/04/1944 Una pattuglia con alpini ed un caporale tedesco si scontra con un gruppo di partigiani che apre il fuoco utilizzando armi automatiche. La pattuglia pur rispondendo al fuoco si ritira a causa dell'inferioritą numerica e di armamento. Forse feriti uno o pił partigiani.
18/05/1944 A seguito della cattura di un camion rifornimenti (v. Arsiero) avvenuta il 18/05/44 tra Arsiero e Barcarola, viene organizzato un rastrellamento che parte da Pedescala e si estende all'altipiano. Vengono utilizzati anche due carri armati Tiger. Tra gli altri viene catturato il renitente Giovanni Santacaterina di Casimiro e Maria Zaffonato c. 1921, da S.Ulderico. Internato a Fossoli di Carpi, poi Mauthausen, infine ad Innsbruck dove muore il 15/12/1944. Arsiero
21/05/1944 P (Porta Manazzo) Bergozza Ferruccio "Speranza" 07/01/1926 18,4 fu Marco e Zanrosso Carolina, da Magrč di Schio. Morto nel combattimento di Porta Manazzo (1795 m), Aveva affrontato nel bosco il nemico benchč ammalato. Il corpo rimase sul posto per circa un anno, quando fu la sua stessa madre a rinvenirlo nel bosco dopo la Liberazione. Partigiano Bgt. "Martiri di Val Leogra" divis. Garemi. 18,38082
idem P (Bolzano) Organo Luigi "Vicchi" 27/05/1926 18,0 di Luigi (sic), n. a Pievebelvicino, resid a Poleo. Commissario di distaccamento della Bgt. "Martidi di Val Leogra" div. Garemi. Catturato nel rastrellamento, viene fucilato a Bolzano. 17,99726
idem P (Bolzano) Dal Santo Luigi "Baracca" 08/05/1923 21,1 di Giovanni e Pornaro Natalina, da Santorso. Capo squadra Bgt "Pasubiana" div. Garemi. Catturato nel rastrellamento, viene fucilato a Bolzano. 21,05205
idem Dei 3 partigiani catturati, Lampo (o Lompo?) Girolamo "Furia" cl. 1924 da Schio, verrą deportato a Dacau.
Secondo altra versione: catturato a Tombon/Schio il 5/07/1944.
Riesce a sopravvivere ma l'esperienza lo ha segnato. Nel 1959 viene ricoverato all'ospedale di Schio per avere ingerito una forte dose di barbiturici. Si suicida lanciandosi dal 5° piano dell'ospedale il 15/11/59.
Schio
29/05/1944 Rastrellamento ai comandi delle SS di Padova, dotate di cani. Rinvenute armi in due nascondigli partigiani, informazioni avute dagli interrogatori: vicino all'albergo Ghčrtele nel vallone del Confine: 9 parabellum, 1.000 colpi, 40 caricatori e alcuni cartocci di dinamite; in Valle Portule: 60 parabellum, 200 caricatori e 5 mine anticarro. Un partigiano ferito e 2 catturati (che saranno condannati a morte dal Tribunale di Guerra - v. qui sotto).
idem M Crippa Giacomo 04/10/1924 19,7 di Arturo, da Orsenigo (CO). Milite GNR 1^ Leg. d'assalto Mussolini. Durante il rastrellamento Valle Torra - cima Larici - localitą Fontana, viene ucciso, colpito da una raffica in prossimitą del bivio di Portule. 19,66301
idem P Anselmi Pietro "Busato" 18/06/1910 34,0 di n.n. e Panozzo Margherita Lugo, da Treschč Conca. Staffetta partigiana Bgt. "Pino" divis. Garemi. Catturati durante il rastrellamento del 26/5/44 (Val d'Assa, Verena, Larici, Portule, Cima XII) in territorio di Tonezza. Condannati dal tribunale a Chiampo, vengono fucilati presso il cimitero. Erano del raggruppamento partigiano di Treschč Conca agli ordini di Panozzo Daniele "Spiridione".
Il precedente 25/05/44 era scaduto il termine per i renitenti di presentarsi senza conseguenze.
33,96986
idem P Pretto Francesco (Pancetti) "Pippo I°" 24/02/1923 21,3 fu Battista e Marangoni Antonia, n. a Pedescala, resid. a Valdastico. Comandante di distaccamento Bgt. "Pino" divis. Garemi.  Arrestato a Pedescala dalla B.N. di Asiago. In suo ricordo viene intitolato un Btg. della Brigata "Pino".
21,27397
giu-lug 1944 Viene imposto il coprifuoco alle ore 20:00.
05/06/1944 P Cima Isidoro /Castelloni S.Marco Loser Siro "Silvio" 30/03/1925 19,2 di Antonio, da Roana. di Antonio, da Roana. Il I° Btg della brigata "7 Comuni" prenderą il nome di Silvio. Trucidati sul posto (Cima Isidoro) il Piccioni ed il Loser. I colpevoli furono indicati in Panforte Nerone 1926 di Alfredo da Vicenza, arrestato il 04/11/1945 e Franchi Ugo 07/12/1907 di Ubaldo da Firenze, tenente di vascello della X Mas,  comandante del reparto. Il Franchi, divenuto poi comandante della "Sagittario" rimarrą misteriosamento colpito in loc. Asse di Torrebelvicino da un colpo partito dal bosco il 29/04/1945 e muore all'ospedale di Schio l'1/05/1945. Si troverą lģ per trattare la resa con i partigiani. (v. Torrebelvicino). Melnikov 19,19726
idem P "Piccoli maestri" di Meneghello Piccioni Ferruccio 30/04/1923 21,1 di Giovanni e Slaviero Luigia, di famiglia torinese, resid. a Roana. Partigiano Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi". Moretto 21,11507
idem P Galla Gaetano (Nello) 01/01/1922 22,4 fu Enrico, da Vicenza, studente di ingegneria. Partigiano Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi". Torrebelvicino 22,4411
idem P Rigoni Rinaldo "Moretto" 17/09/1923 20,7 di Andrea e Bianchi Maria, da Asiago. Commissario di distaccamento Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi" divis. M.te Ortigara. Insieme con il sergente ucraino Vassilij Melnikov (sopravvissuto) combatte fino all'orlo del precipizio e poi per non essere fatto prigioniero si lancia nel vuoto. Il suo corpo sarą recuperato, dopo lunghe ricerche, solo il 03/06/1945 (partecipano alle ricerche ed al recupero Mario Rigoni Stern, Silvio Broccardo e lo stesso Vassilij Melnikov). Rigoni Stern ne scriverą anche un racconto. Medaglia d'argento al V.M.
20,73151
idem P Cima Isidoro /Castelloni S.Marco Thiella Giovanni Battista "Pino" 17/03/1925 19,2 di Antonio e Orsola Segalla, da Sarcedo. Partigiano aiut. magg. di Btg. Caduto in cambattimento. Operaio alla Beaupain di Sarcedo. Il corpo sarą recuperato solo nel Maggio 1945. 19,23288
idem Altri 5 partigiani si salvano nascondendosi dentro la Kubala (una grotta naturale a Cima Incudine). Si tratta di: Bepi Zanella, Sabino Fabris "Saetta", Renato Vellar, Renato Bonato e Aldo Sandro Bonato.
8-9/06/1944 (10/06/1944) P Cima Colombara Fontana Rodino "Marinaio inglese" 08/12/1924 19,5 di Nestore e Gasparini Maria, da Vicenza. Vice com.te del Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi", div. M.te Ortigara. Ucciso durante un conflitto a fuoco da Bruno Caneva ed altri del gruppo Alpini. Cuoco del ragguppamento di Toni Giuriolo. Scambiato per inglese in quanto vestiva pantaloni da marinaio inglese e maglione a girocollo inglese. Il Caneva č stato processato per tale uccisione ed assolto. I "piccoli maestri" 19,51233
10/06/1944 (Corno Bianco) 6 Partigiani (*) che stanno trasportando munizioni sono circondati e catturati da soldati tedeschi e della X^ Mas e stavano per essere fucilati dal capitano Franchi, erano gią stati allineati e senza scarpe. Ma arriva il reparto di alpini di Asiago con Antonio (Tonin) Caneva. Uno dei prigionieri si appella al Caneva affinchč venga loro salvata la vita. Antonio Caneva va dal fratello Bruno (molto pił influente sui tedeschi, che si trovava a M.te Colombara) e dopo un po' i prigionieri sono consegnati a lui. Dopo qualche giorno saranno liberati ed aggregati nel gruppo Alpini.
Nel dopoguerra al processo contro Bruno Caneva i sei testimonieranno a suo favore. Secondo il Caneva altri potenziali testimoni furono minacciati da
Pietro Scaggiari (Commiss. Bgt. "Pino") e non lo fecero.
(*) Tra i quali:
Frigo Cristiano cl. 1919 (da Canove), Dal Pozzo Albino, Dal Pozzo Virginio cl. 1918. 
~30/06/1944 C (2 Ex Alpini del C.R.A. di Asiago) Si presentano alla formazione partigiana di Dante Caneva due alpini disertori del C.R.A. di Asiago (unitą comandata da Bruno Caneva). Chiedono di essere accorpati all'unitą partigiana e forniscono nuove informazioni sull'uccisione di Rodino Fontana di 20 gg. prima. Vengono fucilati dai partigiani. 1 2
22/06/1944 Rastrellamento a seguito dei fatti di Canove del 21/06/44. Canove
24/06/1944 La X^ Mas arresta i fratelli Battista (Titti) e Giovanni  (Nanni) Rigoni (Boemo). Resteranno in carcere ad Asiago per 8 giorni.
Successivamente il 2/11/44 saranno nuovamente arrestati e pesantemente bastonati. Rientrati ad Asiago l'11/11/44 le loro mogli non li riconobbero. Ancora il 7/1/45 portati  a Vicenza e torturati. Qui il Nanni fu rilasciato a causa delle condizioni di salute. Battista invece fuggģ durante un
bombardamento e riuscģ a nascondersi a casa dall'1/04/45 a fine guerra.
27/06/1944 M Magnabosco Angelo Milite GNR CP. VI-619^. Deceduto a causa di un mitragliamento aereo. (Omonimia con il Magnabosco civile ucciso dai partigiani il 19/08/44 v. qui sotto). 1
22/07/1944 Durante un rastrellamento viene requisita dai tedeschi una vitellona a Malga Rheite, di proprietą di Cristiano Costa e Caterina Rodeghiero cl. 1885.
27/07/1944 P (cimitero) Frigo Valentino 26/01/1916 28,5 di Antonio e Mosele Valentina da Asiago. Catturato nella cantina di casa sua in contrą Coa, trovato in possesso di una pistola. Lo stesso giorno della cattura, viene processato per diserzione e fucilato dalla G.N.R. alle h. 21:18 presso il cimitero di Asiago. Partigiano del Btg. "Rigoni" della Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara.
Altra fonte: disertore Es. Rep. Terr.  26^ CMP.VI fucilato a Vicenza dopo sentenza del Tribunale di Guerra.
28,52055
Quel giorno erano assenti da Asiago sia Bruno che Adelmo Caneva. Bruno era andato a Padova per sottrarre 3 Ebrei (tra i quali il prof. Emil Lindenfeld) alle SS, affermando che avevano eseguito l'arresto nella sua zona di competenza. Vista la fermezza dimostrata e le medaglie al petto, i tedeschi consegnano i 3 al Caneva che in tal modo li salva.
Adelmo invece torna ad Asiago ma arriva pochi minuti dopo la fucilazione del Frigo. Inoltra quindi un rapporto a Mussolini per informarlo delle fucilazioni di "italiani" e 2 mesi dopo il federale Passuello di Vicenza viene sostituito.

02/08/1944 Alle h. 0:05 elementi della "Polizia Partigiana" perquisiscono l'abitazione di Vellar Roberto. Vengono rinvenuti burro e formaggi e di conseguenza viene arrestato Vellar Umberto pure partigiano,  sospettato di furto.
17/08/1944 Alla sera don Angelo Dal Zotto sfugge all'arresto e si rifugia presso il comando della "7 Comuni" di cui diverrą cappellano.
19/08/1944 C Bosco Nero (loc. Rogabisa) Magnabosco Angelo (Casato)     da Cesuna. Impiegato comunale ufficio anagrafe di Canove. Mutilato di guerra del 1915-18. Sequestrato a Canove nella notte del 21-22 Giugno dai partigiani di Alfredo Rodeghiero "Giulio" e di Federico Covolo "Broca". Giustiziato quale spia.
Insieme a lui era stato prelevato il 21/06/44 anche il farmacista Giovanni Frigo (Milo) che perņ sarą liberato il 28/06/44 "dopo regolare processo".
Canove 1
??? T idem (tedesco infiltrato)     Il corpo viene rinvenuto presso quello del Magnabosco, nascosti a Rogabisa (M.te Haco). 1
31/08/1944 Nella notte la ronda composta da 2 militi della 2^ BN "Mercuri" e da un soldato tedesco uccidono, per motivi sconosciuti, 5 bovini ed 1 cavalla di proprietą di Giuseppe Pavin da Grumolo delle Abbadesse, di ritorno dall'alpeggio. (Da verificare in quanto il ritorno dall'alpeggio solitamente si fa a fine Settembre).
idem (Kaberlaba) oppure Granezza. Vengono paracadutate due missioni inglesi: "Gela/Bitterroot" e "Scorpion/Simia" , destinate la prima al Grappa e la secondo al Cansiglio (Bellunese). In totale 6 inglesi e 3 italiani.
Missione "Gela/Bitterroot" del SOE: cap. Paul Newton Brietsche (*) comandante, John Orr-Ewing "Dardo" (**) vice comandante, W.J. Ball, Giovanni Querzč sabotatore, Costante Armentano saboratore. La missione doveva operare nel Grappa.
Missione "Scorpion/Simia" del COM: Magg. Harold W. Tilman comandante, John Ross vice comandante, tenente Vittorio Gozzer "Gatti" interprete, trentino, Antonio Carrisi "Mario Marini" RT (**).
(*) Il Brietsche fu l'ideatore e consigliere della disastrosa tattica applicata dai partigiani nel corso del Rastrellamento del Grappa (operazione Piave) del 20-26/09/1944, ovvero di accettare lo scontro, resistere il possibile, e poi ritirarsi sulla cima del monte ove combattere ad oltranza, alla maniera di Verdun.
(**) Non essendo stata paracadutata la radio a causa della fitta nebbia, "Dardo" restņ in altipiano in attesa. Anche
Antonio Carrisi 
"Mario Marini" restņ in zona essendosi lussata una gamba durante l'atterraggio. Entrambi saranno poi aggregati alla missione "Ruina" del Magg. Wilkinson "Freccia".
03/09/1944 10 militi del presidio di Asiago disertano e passano con i partigiani. Tra loro Renato Cherubin, Albino Dal Pozzo, Battista Marcialis e Giovanni Forte (Vacca). Gli ultimi due sono sospettati di essere infiltrati.
notte 4-5/09/1944 Un plotone della 2^ Comp. della "M.te Ortigara" svaligia i magazzini della organ. SPEER ed incendia alcune baracche. La stessa notte, 6/7 sconosciuti tentano di penetrare nell'abitazione di Adelmo Caneva.
Un gruppo di alpini del C.R.A. di Asiago diserta e passa con i partigiani di Granezza.Tra questi il
capor.magg. Marcialis ed Albino Dal Pozzo. Il Marcialis, dopo il rastrellamento del 6-8/09/44 scappņ e ritornņ ad Asiago.
idem Adelmo e Tonin Caneva non sono presenti ad Asiago in quei giorni (diserzione alpini, fuga degli autisti Speer, rastrellamento di Granezza), in quanto fuori per qualche giorno di licenza. Bruno č convalescente in ospedale di Caldogno.
07/09/1944 P (piazza - a fianco della chiesa) Gnata Antonio 27/07/1926 18,1 di Leone e Giovanna Brazzale, n. a Fara Vic. resid. a Maragnole. Commissario di Distaccamento del Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara. Catturato dalla 22^ BN "Faggion" durante il rastrellamento del Bosco Nero (Granezza), mentre portava un ordine alla 1^ Comp. della "7 Comuni" sul M.te Lemerle. Fucilato alla schiena in piazza ad Asiago alle h 18. Dalla folla si alza il grido "Assassini!" sobillato da Emma Stella "Caia" cugina del comandante Carli Giovanni "Ottaviano", che sarą arrestata dalla 22^ B.N. Granezza 18,12877
~07/09/1944 Restano distrutte, mediante esplosivo, alcune strutture dell'aeroporto.
15/09/1944 Nel corso del rastrellamento la 2^ BN "Mercuri" saccheggia ed incendia Contrą Mörar e le 5 case dei Dal Sasso, compresa quella di Giovanni Dal Sasso "Cervo" comandante del Btg. "7 Comuni". Viene arrestata la moglie Emma Stella "Sec" con la figlia Raffaella di non ancora un anno. A conseguenza di ciņ due giorni dopo il Dal Sasso si trasferisce dall'altipiano alla pianura e vi rimane fino alla Liberazione.
idem Il presidio delle BB.NN. di Asiago, da questo giorno si intitola II° Btg "Anton Giulio Giurietto" (*) dal nome del Maggiore al comando, (della 2^ Bgt. Mobile di Asiago).
(*) V.
Pedescala 3/5/45.
Pedescala
16/09/1944 (Kaberlaba) Alle h. 16 un gruppo di 10 tedeschi asporta un toro da malga Kaberlaba, di proprietą di Andrea Bortoli Coa di Marco. Il toro verrą macellato e mangiato presso il comando tedesco al Municipio di Asiago.
19/09/1944 (Kaberlaba) Riunione tra il magg. Wilkinson "Freccia" (missione Ruina), ten. Renato Marini (capo missione MRS[*]), Nello Boscagli "Alberto" (Bgt. "Garemi"), Alessandro Cugini "Castelli" (CMRV[**]), Gaetano Bressan "Nino" (CMPV[***]) e Giuseppe Dal Sasso "Cervo" (Bgt. "7 Comuni"). Viene decisa la nomina di "Alberto" a comandante di tutti i gruppi partigiani.
[*]   Marini Rocco Service. Oltre al Marini, vi erano i f.lli
Angelo ed Elio Rocca (RT), Mario Troncon e Giuseppe Repetti (o Peretti).
[**]  Comando Militare Regionale Veneto;
[***] Comando Militare Provinciale Vicenza.
Centrale di Zugliano
30/09/1944 M Pocchiesa C.nņ Marcello 26/02/1905 39,6 di Valentino, da Comelico Superiore (BL). Squadrista 2^ B.N. mobile "D.Mercuri". Deceduto per mitragliamento aereo. 39,61918
idem M Ganz Arturo 02/06/1925 19,3 di Giovanni e Tomasini Carla da Bolzano, elettricista. Milite della 2^ B.N. Mobile, in presidio dal 15/9). Deceduto per mitragliamento aereo.  19,30137
02/10/1944 (Contrą Päsleu) Durante un rastrellamento vengono arrestati 3 componenti la famiglia di Cristiano Mosele di Pietro, e la casa viene saccheggiata.
25/10/1944 (o 23/10/44) M Segato Attilio 23/09/1900 44,1 Maresciallo 2^ B.N. mobile D.Mercuri (incidente / rissa in caserma) 44,11781
11/11/1944 (Kaberlaba) Un improvviso rastrellamento da parte dell'Öst-Bataillon 263 sorprende un gruppo di 14 partigiani ai comandi di "Silva" che si riposano al sole, al limite del bosco del Kaberlaba. Il comando della Bgt. "7 Comuni" si trova in un bunker lģ vicino presso l'ultima casa di Asiago, ad Ovest della montagna. Gli stessi comandanti (*) Francesco Zaltron "Silva" e Giuseppe Dal Sasso "Cervo" sono presenti. I partigiani riescono tutti a sfuggire, ma i tedeschi (ucraini) individuano il bunker-comando della Brigata ed incendiano le abitazioni pił vicine al luogo dove si trova.
(*) forse per questo fatto, oppure perché non invitati i due comandanti non parteciparono alla riunione dei capi partigiani tenutasi il giorno stesso a Villa Rospigliosi di Zugliano.
Zugliano
18/11/1944 C (Vicenza) Torres Ferrruccio Proprietario dell'albergo Paradiso di Asiago. Deceduto a causa del bombardamento di Vicenza della stessa data. Nel suo albergo l'indomani dell'8/9/43 aveva ospitato una riunione di circa 20 esponenti di Asiago (ta cui Adelmo Caneva, Renzo Rebeschini, ecc.) per decidere il da farsi, considerando l'occuzione tedesca della provincia. Si decise in tale occasione di creare un gruppo (o partito) in modo da fare da cuscinetto tra i tedeschi e la popolazione. 1
27/11/1944 M Santin Mario 18/09/1928 16,2 Squadrista 2^ B.N. mobile "D.Mercuri".
Secondo altra fonte: Sattin Mario n. 18/09/1922. Alpino 4^ Divis. Monterosa deced. a Calizzano.
16,20274 M
28-30/11/1944 (Val Giardini) Un rastrellamento della 2^ B.N. "Mercuri" investe l'area dove si trova la colonia "Casa di s.Antonio", per i religiosi della Provincia Veneta dei Frati Minori di Vicenza. L'edificio subisce danni e furti come risulta dalla pratica di risarcimento per danni di guerra.
Dicembre 1944 (Loc. Fontanella) I partigiani della "7 Comuni" fanno saltare con esplosivo tre macchinari (*) della ditta Frau di Thiene (di Gino Frau), che erano stati nascosti in altopiano. Sembra che il nascondiglio fosse stato scoperto e che il sabotaggio avesse avuto lo scopo di evitare che tedeschi o fascisti li utilizzassero.
(*) Si tratta di 2 torni automatici e di 1 dentatrice automatica.
23/01/1945 Vengono arrestati i fratelli Giovanni (Nanni) e Gio'Batta (Titti) Rigoni.
24/02/1945 Monte Mosciagh La missione inglese "Cold comfort" (*) prevedeva il lancio sul Pasubio di 30 commandos oltre a vari materiali. Quattro uomini arrivati il precedente 14/02/45 attendono nell'area stabilita ("ZL Charity"). Dei tre aerei previsti, due non riescono ad individuare l'area obiettivo nel Pasubio mentre il terzo si trova invece a sorvolare l'Altopiano dei 7 Comuni distante circa 24 Km dal punto previsto. L'aereo vola a bassa quota per cercare di individuare la zona di lancio. I partigiani presenti sul M.te Portule, del Btg. "Fiamme Verdi" (**) della Bgt. "7 Comuni", ignari della missione, decidono di accendere fuochi per "attirare" lanci di materiali. Avvistati i fuochi il pilota, incurante dell'assenza dei segnali prestabiliti, ordina il lancio e 10 uomini sono paracadutati insieme con svariati bidoni di materiali. Uomini e materiali toccano terra presso il M.te Mosciagh.
I commandos "berretti rossi"  vengono trovati dai partigiani e riuniti nei monti presso
Camporovere.
Caltrano Camporovere
(*) La missione dell'operazione "Cold Comfort" del SAS - Special Air Service, prevedeva che le 3 squadre di commandos (in totale 30 uomini + i quattro arrivati il 14/2) si recassero all'Alta valle dell'Adige dove la ferrovia Verona-Brennero passava vicino ad un pinnacolo di roccia. Qui dovevano minarlo e farlo crollare sulla strada e sui binari, interrompendo cosģ l'importante liena di rifornimenti per le truppe dell'Asse. La missione, successivamente agli avvenimenti, fu ridesignata "Zombie" e probabilmente cambiņ obiettivo. Ma poi fu definitivamente cancellata il 24/3/45. Alcuni uomini restarono con i partigiani, altri invece riuscirono a raggiungere gli alleati e furono tra le truppe che entrarono a Vicenza il 28/04/1945.
(**) Ai comandi di
Giovanni Bonato "Dingo".
feb-1945 M Masetti Alfio 04/03/1925 20, di Attilio, da Sarzana. Squadrista 2^ B.N. mobile D.Mercuri 20
19/03/1945 Nella notte i partigiani collocano bombe ad orologeria su automezzi tedeschi della TODT parcheggiati nel parco davanti alla stazione ferroviaria. Le successive esplosioni danneggiano 3 macchine ed 1 rimorchio. Resta ferito leggero un soldato tedesco.
21/03/1945 I partigiani collocano e fanno esplodere dell'esplosivo nella caldaia della locomotiva N° 120 della Societą Veneta parcheggiata presso il deposito della stazione ferroviaria. L'esplosione rende inutilizzabile il mezzo e danneggia anche il tetto del deposito.
25/03/1945 Mitragliamenti di aerei americani (P-47) del 350° FG provenienti da Pisa.
03/04/1945 C De Guio Maria in Pellizzari 05/03/1912 33,1 di Giovanni e Martrillo Luigia, nata a Krai (Germania), domic. a Mezzaselva. Interprete ad Asiago, moglie di un prig. non cooperat. Il fratello De Guio Vittorio n. a Roana il 18/09/1910 era un militare accorpato WH Col. trasporti Div. Fanteria 242, deceduto in Francia il 16/02/1945. Prelevata dai partigiani in casa. 33,10137 33,10137 D
18/04/1945 Reparti dell'Öst-Bataillon 263 passano di casa in casa e sequestrano agli abitanti scarponi da montagna nuovi o in buono stato (obbligando sotto la minaccia delle armi anche chi li calza a toglierseli).
In Contrą Buscar vengono saccheggiate le case di:
Domenico Basso di Angelo, Cristiano Basso di Domenico, Angelo Basso di Antonio, Fortunato Stella di Fortunato cl. 1902, Bruno Rigoni di Giovanni, Ferruccio Rossetto di Pietro.
20/04/1945 P (Tra Contrą Turcio e Malga Mosca) Dal Ponte Rodolfo 17/11/1920 24,4 di Bortolo, da Lusiana. I partigiani "Fiamme Verdi" di Giulio Vescovi "Leo" e "Fiamme Rosse" (a cui č aggregato il Dal Ponte) di Federico Covolo "Broca" attuano un posto di blocco sulla strada che da Campomezzavia porta a Conco. Alla sera gli uomini del Broca si fermano all'osteria "Al Turcio". Quando fascisti e/o tedeschi attaccano l'osteria tutti riescono a sfuggire tranne il Dal Ponte ucciso nello scontro. 24,43836
23/04/1945 Rastrellamento ad opera della B.N. di Bassano, comandata da Piras. Dalle h. 9 alle h. 16.
24/04/1945 (Sasso di Asiago) Il contingente tedesco CST si ritira verso Gallio e fa saltare la polveriera della TODT contenente 3 q. di tritolo. In via Chiesa 12 abitazioni risultano danneggiate.
26/04/1945 I partigiani della "7 Comuni" occupano Mezzaselva e Roana, e le contrade a Nord di Asiago. Infine anche Camporovere che perņ a sera viene abbandonata. Viene coinvolto a cercare una mediazione col comando tedesco l'arciprete di Asiago Mons. Fortunato. 
27/04/1945 L'opera di mediazione con i tedeschi viene svolta da don Domenico Rigoni (Marcant) che diverrą qualche anno pił tardi arciprete di Caltrano.
28/04/1945 I tedeschi, intransigenti alle trattative, partono all'alba. La villa dell'ing. Oro, sede dei reparti paracadutisti, viene data alle fiamme gią alle h. 3.
09/05/1945 In occasione della grande rogazione (processione religiosa primaverile lungo i confini della parrocchia), i partigiani vi partecipano armati.
fine Luglio 1946 Di notte sconosciuti (ex partigiani?) pongono 2 mine anticarro presso un angolo della casa di abitazione della famiglia di Adelmo Caneva, liberato dal carcere il 24/07/1946. Nella casa si trova la famiglia, ma non lui che invece č a lavorare a Venezia. I 6 detonatori scattano ma le mine non esplodono. Allora gli attentatori sparano con le loro pistole da una trentina di metri ma gli ordigni non esplodono.
1946? Anche la casa di Bruno Caneva, la villa Dolfin, la villa Carisi sono svaligiate.
BASSANO DEL - GRAPPA 104 Vittime                          
nov-1943 Dopo essere fuggiti, 10 ex prigionieri di guerra francesi tentano di arrivare via tram a Bassano per poi raggiungere il M.te Grappa. I partigiani Antonio Carollo e Sebastiano Ceccarello si offrono di accompagnare i francesi. Venuti a conoscenza del fatto, la GNR blocca il tram a P.ta S.Bortolo a Vicenza. La perquisizione accerta l'assenza degli ex-prigionieri. Ulteriori fermate e perquisizioni vengono effettuate a Dueville (Povolaro) ed a Marostica, tutte senza esito. L'ultima perquisizione al tram viene fatta a Bassano dove gli ex-prigionieri e i due partigiani vengono individuati ed arrestati.
17/01/1944 Durante un rastrellamento la casa di Leandro Andreatta di Giovanni viene saccheggiata.
02/03/1944 Alle h. 17 tre sconosciuti entrano nel negozio di calzature di Giovanni Comis e, con le pistole in pugno chiedono del proprietario. Dopo averlo cercato anche nel retrobottega, visto che non era presente i tre si allontanano.
01/04/1944 M Boschieri Mario Finanz. G.D.F. Rep. 9^ Legione   1
05/04/1944 M Cardia Giuseppe Angelo 02/11/1923 20,4 di Antonio, da Boroneddu (OR). Aviere A.N.R. Gr. aerosiluranti. Si trovava a Bassano in licenza. 20,43836
10/04/1944 (Rivarotto) Nel pomeriggio individui sconosciuti fanno esplodere delle cariche lungo il canale Isacchina, provocando lievi danni ad un ponte.
28/04/1944 (Fellette) I fascisti arrestano, presso l'Osteria di Margherita Celo, i renitenti Domeniso Disegna (cl. 1916) ed il fratello Giuseppe (cl. 1922). Quest'ultimo riesce poi a fuggire. Domenico verrą invece trasferito al lavoro coatto in Germania.
16/04/1944 La GNR di Bassano perquisisce l'abitazione di Lucia Olivo in Settin, alla ricerca del marito. Non trovandolo viene sequestrato 1 maiale, 1 radio, 1 bicicletta e Lire 10,000.
06/06/1944 M Vermicelli Dante 06/05/1922 22,1 di Terenzio, da Casalecchio di Reno (BO). 1° Aviere A.N.R. AR.CO - II Btg. 3° Deposito (incidente) 22,10137
15/06/1944 (S. Giorgio) Due sconosciuti tagliano i fili della linea telefonica tra il posto militare di avvistamento ed il centro raccolta notizie. La sentinella dą l'allarme ed i militari in servizio sparano alcune raffiche, senza conseguenze.
10/07/1944 M Mezzini Rino 11/01/1923 21,5 di Alfredo, da Monghidoro (BO). Artigliere A.N.R. - AR.CO.  Flak 5^ Rgt. C.do VR. 21,50959
15/07/1944 (Campese) Alle h 4 tedeschi e fascisti perquisiscono le case alla ricerca di giovani sbandati o renitenti. Vengono catturati in 20 circa, ed inoltrati in Germania. Alle h 7 colpi di mitragliatrice vengono sparati contro la malga di localitą Boschetto; sono forse la causa per cui alle h 10 la stessa va a fuoco.
24/07/1944 Alcuni partigiani armati, disarmano gli alpini di guardia al deposito munizioni. Quindi incendiano il medesimo che salta in aria insieme con 2 carri ferroviari transportanti esplosivi.
03/08/1944 (Campese) Durante un rastrellamento delle B.N. di Bassano, viene saccheggiata la bottega di calzolaio di Placido Vidale di Giuseppe.
25/08/1944 Individui armati di pistole e bombe a mano penetrano nell'abitazione di Ferraro Elisa e Moro Rosina, e prelevano 25 colli di tessuti, vestiti e impermeabili di proprietą di Giuseppe Festa di Pietro da Vicenza, esercente il commercio di tessuti con i Magazzini Monte Grappa.
09/09/1944(?) Vengono distrutti da un sabotaggio una locomotiva ferroviaria ed un vagone.
11/09/1944 M Dal Bianco Giovanni 18/02/1914 30,6 da Borso del Grappa (TV). Milite G.N.R. Guardia Alla Frontiera.     30,58356
21/09/1944 M Quartarone Antonio 24/03/1924 20,5 di Carmelo, da Palazzo Adriano (PA). Milite G.N.R. I^ Legione "M" Tagliamento   20,50959
idem P (Cima Grappa) Lago Antonio nato a Chicago (USA) resid. a Milano. Partigiano ex carabiniere. Deceduto in combattimento. 1
20-26/09/1944 Il rastrellamento nel massicio del Grappa, denominato "Operazione Piave", con l'impiego di circa 10.000 uomini, porta alla cattura di circa 400 prigionieri in gran parte inviata in Germania. 31 tra i prigionieri furono impiccati lungo i viali di Bassano (14 (o 18?) in via XX Settembre - ora viale dei Martiri, 5+9 in viale Venezia, 5 in viale Basilicata), da parte di un reparto italiano della Flak, composto da giovanissimi ex Avanguardisti delle Fiamme Bianche agli ordini del vice Brigadiere SS cecoslovacco Karl Franz Tausch (*) (n. ad Olmuetz 9/10/22) del Kommando Herbert Andorfer. Uno ad uno furono impiccati con un cavo telefonico passato sopra un ramo dei lecci del viale, ed issato tramite il traino di un camion. Ai condannati era stata fatto una iniezione di calmante. Chi non decedeva subito veniva tirato in gił per accelerarne il decesso. Ognuna delle vittime portava sul petto il cartello "Bandito". Nonostante l'ordine di lasciare i corpi esposti per 4 giorni, lo rimasero per circa 20 ore (o 22).
(*) Deceduto suicida il 25/09/2008 a seguito della campagna mediatica contro di lui.
      Anche se il numero delle vittime č confermato in 31, restano imprecisioni e diverse versioni sui nominativi. Presente al rastrellamento quale sottufficale legionario della "M" "Tagliamento" anche il futuro attore Giorgio Albertazzi al comando del 2° plotone della 3^ Compagnia.
L'errore tattico dei partigiani, nell'accettare la battaglia contro le forze regolari, anzichč operare metodi di guerriglia, fu suggerito dal
cap. Brietsche (capo della missione inglese "Gela/Bitterroot"). Questi disse che occorreva resistere il pił possibile ai tedeschi, quindi ritirarsi tutti su cima Grappa, ove si sarebbe dovuto resistere ad oltranza, in emulazione delle glorie di Verdun nella I^ guerra mondiale.
Il tribunale di Paderno del Grappa e Bassano condanna alla fucilazione 14 dei partigiani arrestati. Le fucilazioni furono eseguite da 2 plotoni: uno formato dalla CST (polizia trentina) e l'altro dalla Flak ex avanguardisti. Quest'ultimo era comandato da Aurizzi Fait (che sarą condannato nel dopoguerra per l'omicidio di don Franchetti a S.Rocco di Tretto). Presente nel plotone anche Faccio Fausto (Tonino) cl 1932, di 13 anni (che sarą fucilato l'1/05/1945). Alle vittime furono fatti indossare pantaloni di tela da militare, forse per renderne difficile l'identificazione postuma. Dopo la fucilazione i corpi furono "sepolti" nella fogna della caserma ove restarono per 10 gg. Dopodichč le spoglie decomposte vennero inumate al cimitero di S.Croce a Bassano. Tretto
Fucilati alla caserma "Efrem Reatto" in quanto trovati in possesso di armi:  
24/09/1944 P (Caserma Reatto) (ignoto)     Forse disertori della X^ Mas. Due tedeschi ed il caporale SS Karl Franz Tausch, li fanno inginocchiare in una fossa dove, all'ordine del caporale, i due soldati li uccidono sparando loro alla nuca . 1
idem P idem (ignoto) 1
idem P idem (ignoto)   1
idem P idem Martignoni Giampaolo "Popo" 25/11/1927 16,8 di Luigi Giovanni e Zucchi Augusta, da Venezia. Studente ginnasiale. Partigiano della Bgt. "Italia Libera Archeson". Disperso.
Altra versione: Partigiano della Bgt. Comando Piazza di Venezia.
16,84384 M
21/09/1944 P Presente nella lapide di (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Boaretto Emilio "Cannoniere" 23/03/1923 21,5 di Guglielmo e Tosarello Anna, da Venezia. Fante disertore della Divis. "San Marco". Partigiano della Bgt. "Matteotti". 21,51507
idem P idem Gattoni Mario 02/09/1929 15,1 di Carlo e Barbieri Adelma Maria, da Milano, resid. a Cannareggio/Venezia. Studente ginnasiale, partigiano della Brigata “Italia Libera-Archeson”. Catturato ad un posto di blocco a Cavaso del Tomba (TV), oppure secondo altra versione: presentatosi spontaneamente con i fratelli Chirco e con Pio Ricci, avendo letto l'avviso sul muro che garantiva salva la vita a chi si fosse presentato.
Il padre lo ricercņ per tutte le caserme delle province di Vicenza e Verona,poi in Alto Adige fino al 28/11/1945 quando furono riesumate le salme dalle fogne della Caserma Reatto
15,06301 M
idem P idem Chirco Giuseppe * 16/08/1924 20,1 di Guido e Naccari Jole (o Gina), da Marsala (TP), resid. a Venezia. Disertore delle SS italiane. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Archeson".
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. Deceduto il 24/09/1944.
20,11233
idem P idem Chirco Manlio * 23/12/1926 17,8 di Guido e Naccari Jole (o Gina), da Marsala (TP), resid. a Venezia. Studente ginnasiale. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Archeson".
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. Deceduto il 24/09/1944.
17,7589 M
idem P idem Danieletto Antonio 11/02/1918 26,6 Ex ignoto. di N.N. e Danieletto Sofia, da Modena resid. a Padova (o Venezia). Ex sergente magg. radiotelegrafista 24° Rgt. Fanteria "Como" in Slovenia. Partigiano della Bgt. "Italia Libera Archeson". Il fratello Alberto Danieletto č impiccato a Bassano il 26/9 (v. qui sotto).
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. Deceduto il 24/09/1944.
26,6274
idem P idem Favero Giovanni 15/05/1922 22,4 di Leone e Dal Moro (o Moro) Francesca Romana, n. a Borso del Grappa (TV), resid. a Semonzo del Grappa. Ex aviere contraerea, poi Comandante nucleo della Brg. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 22,36986
idem P  idem Pinarello Guido 10/04/1915 29,5 di Antonio Carlo e Tessaro Maria (o Menegatti Teresa?), da Loria (TV). Ex sergente magg. di fanteria nei Balcani poi comandante distaccamento della Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Ortigara. Catturato nel rastrellamento a Ponte S.Lorenzo.
idem P idem Ricci Pio 25/11/1925 18,8 di Francesco e Mancini Maria, da Affile (Roma). Studente universitario in medicina. Disertore delle SS italiane. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Archeson" oppure secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 18,83562
idem P idem Romeo Giuseppe "Cicca I" 10/09/1926 18,0 di Idreno e Dece Delizia, da Tripoli (Libia). Profugo a Pove del Grappa. Partigiano del Btg. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci".
Secondo altra fonte:  Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
Catturato la mattina del 23/9 presso casera Rebesco / Valle S.Felicita alta. Il fratello
Romeo Gio'Batta viene impiccato il 26/9 a Bassano.
18,04384
idem P idem Zen Arturo "Pomo" 15/04/1926 18,4 di Girolamo e Citton Maria Maddalena, da Borso del Grappa (TV), resid. a Semonzo del Grappa. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Campo Croce". Sfuggito al rastrellamento si consegna volontariamente. 18,44932
15 20,5 <-- Etą media  
il 15° č un ignoto fucilato il 28/9/44 - v. sotto)  
22/09/1944 P Brunello Armando 25/06/1927 17,3 di Giuseppe e N.N., da Bassano. Capo nucleo partigiano del Btg. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. Ucciso nel territorio del comune. 17,25753 M
24/09/1944 P Zilio Matteo da Romano d'Ezzelino. Impiccato. 1
 
Impiccati nei viali di Bassano: (Il colore di fondo si riferisce al luogo delle lapidi). Ufficialmente furono 31.  
26/09/1944 P (V.le Venezia 2) Aliprandi Mario 1926 18, di Giuseppe e Furlan Amelia, da Mestre. Fante di marina, disertore della divis. "San Marco". Confermato colpo di grazia mediante strappi alle gambe. Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 18
idem P (V.le Venezia 2) Beghetto Emilio "Gin" 24/10/1921 22,9 di Odino ed Andreetta Emma, da Tombolo (PD). Ex guardia alla frontiera. Capo partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce" (oppure secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa). 22,93973
idem P (V.le Venezia 2) Benacchio Armando "Brombo" 05/06/1919 25,3 di Gio'Maria e Longo Angela, da Pove del Grappa. Ex alpino nei Balcani, poi della Comp. Protez. Impianti a Forte Tombion. Partigiano del Btg. garibaldino "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci" (oppure secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa). convinto a costituirsi dai familiari 25,32877
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Bertapelle Giacomo 28/08/1925 19,1 di Marco e Lisciotto Maria, da Semonzo/Borso del Grappa. Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Sfuggito ai rastrellatori si era arreso e consegnato. 19,09315
idem P (V.le Venezia 2) Bizzotto Giuseppe 11/02/1915 29,6 di Aurelio e Rossi Elisabetta, da Rossano Veneto. Barbiere. Ex serg. magg. Alpini (o Guardia alla Frontiera). Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Confermato il cartello al collo "Bandito". 29,64384
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Bosa Pietro "Russo" 08/06/1921 23,3 di Giovanni e Todesco Elisabetta, da Pove del Grappa. Disertore della Comp. Difesa Impianti (stabilimento Lancia di Cismon del Grappa). Partigiano della Bgt. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento si consegna volontariamente. convinto a costituirsi dai familiari 23,31781
idem P (V.le Venezia 2) Bragagnolo Gastone 24/02/1920 24,6 di Antonio e Visentin Melania, da Cassola. Maestro elementare. Ex serg. Alpini in Grecia-Albania, partigiano nella Bgt "Italia Libera-Campo Croce". Sfuggito al rastrellamento si consegna volontariamente. Confermato il cartello al collo "Bandito". 24,60548
idem P (V.le Venezia) Brian Ferdinando "Greco" 05/04/1920 24,5 di Innocente e Martinello Elisabetta, da Pove del Grappa. Ex alpino in Grecia-Albania. Partigiano del Btg. garibaldino "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento, viene catturato per delazione (o convinto dai familiari). (Viene impiccato 2 volte per la rottura del filo o del ramo secondo un'altra versione). convinto a costituirsi dai familiari 24,49315
idem P (V.le Venezia) Busnardo Bortolo "Palco" 18/12/1920 23,8 di Valentino e Cenere Maria, da Casoni/Mussolente. Partigiano della Bgt "Italia Libera-Campo Croce". Catturato il 22/9 ad un posto di blocco vicino al cimiterio di S.Eulalia. 23,78904
idem P   (ex ignoto) Carlesso Gilberto 04/06/1928 16,3 di Marcantonio e Chernello Orsolina da Romano (oppure da Pove sul Grappa). Non era partigiano, stava facendo legna quando vide i rastrellatori ed allora scappņ sul Grappa ma venne preso. Ex ignoto, forse il “Giovane vestito decente, aveva al collo una corona rossa”. Al primo tentativo la corda si ruppe.
Il fratello partigiano
Gilberto Carlesso fu impiccato sul M.te Grappa.
Cadavere esposto 16,32329 M
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Caron Francesco "Pantera" 09/09/1922 22,1 di Giovanni e Longo (o Marcadella) Maria, da Pove del Grappa. Disertore della Comp. Difesa Impianti (stabilimento Lancia di Cismon del Grappa). Partigiano del Btg. garibaldino "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento si consegna volontariamente. convinto a costituirsi dai familiari 22,06301
idem P (Via Bgt. Basilicata) Cervellin Francesco * 25/12/1924 19,8 Ex guardia alla frontiera. di Francesco (sic) e Pistorello Maria, da Semonzo/Borso del Grappa. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Campo Croce". Scampati al rastrellamento si consegnano volontariamente.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 19,76712
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Cervellin Giovanni * 15/06/1920 24,3 Fratello di Francesco. Comandante di distaccamento. Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 24,29863
idem P   Citton Pietro 19/07/1923 21,2 di Giovanni, da Borso del Grappa. Partigiano, marinaio disertore della Divis. "San Marco". Partigiano della Bgt. "Matteotti".  Sfuggito al rastrellamento si consegna volontariamente.
Secondo altra fonte: Comandante nucleo Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
21,20548
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Cocco Pietro Giovanni "Joan"/"Gion" 29/06/1925 19,3 di Andrea e Tessari (o Fogale) Maria, da Cassola. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Campo Croce". Confermato il cartello al collo "Bandito". 19,25753
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Danieletto Antonio (o Alberto) "Bersagliere" 11/02/1918 26,6 di N.N. e Danieletto Sofia, da Modena, resid. a Venezia (o Padova). Disertore del Ministero della Guerra distacc. di Possagno (TV). Partigiano della Bgt. "Italia Libera Archeson". Il fratello Antonio Danieletto č fucilato alla caserma Reatto il 24/9 (v. qui sopra). 26,6411
idem P (V.le Venezia 2) De Rossi Leonida "Nando" 06/07/1923 21,2 di Ferdinando e Cervellin Severa, da Borso del Grappa. Ex alpino del Btg. "Belluno". Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Campo Croce". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente. Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 21,2411
idem P (V.le Venezia 2) Donazzan Gaspare Attilio "Braga" 21/10/1920 23,9 di Sebastiano e Zanchetta Orsola, da Pove del Grappa. Ex fante nei Balcani, poi disertore dalla Comp. Difesa Impianti (tabacchificio di Carpanč). Partigiano del Btg. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente.
Secondo altra fonte: comandante di squadra Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
convinto a costituirsi dai familiari 23,94795
idem P (Via Bgt. Basilicata) Ferraro Angelo 30/09/1918 26,0 di Antonio e Guidolin Mattea, da Bassano, resid. a Pove del Grappa. Disertore della Comp. Difesa Impianti (stabilimento Lancia di Cismon del Grappa). Partigiano del Btg "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
convinto a costituirsi dai familiari 26,00822
idem P (V.le Venezia) Fila Carlo 14/02/1914 30,6 di Quinto e Vincenzi Cherubina, da Tramuschio di Mirandola (MO). Insegnante professore, laureato in lettere e filosofia. Ex sottotenente di fanteria (o G.d.F.). Partigiano della Bgt. "Matteotti".
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 30,63562
idem P (V.le Venezia) Giuliani Pietro Giuseppe 29/09/1915 29,0 di Leonardo e Mannu Maria, da Cheremule (Sassari). Carabiniere, disertore della GNR presso il SSS Aeronautica di Bassano. Partigiano nella Bgt "Italia Libera-Campo Croce", catturato a Gherla di Crespano.  Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 29,0137
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Longo Cesare "Granito" 17/07/1927 17,2 di Gio'Maria e Zonta Angela, da Pove del Grappa. Partigiano del Btg. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento viene catturato per caso a Pove.
Secondo altra fonte: Comandante nucleo Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
convinto a costituirsi dai familiari 17,20822 M
idem P (Via Bgt. Basilicata) Martinello Silvio Ottorino "Lama" 28/10/1921 22,9 di Domenico ed Andorfato Antonia, da Pove del Grappa.Ex alpino in Grecia-Albania e sui Balcani. Disertore della Comp. Difesa Impianti (Forte Tombion). Capo squadra partigiano del Btg. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
convinto a costituirsi dai familiari 22,92877
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Moretto Girolamo Mario 30/07/1914 30,2 di Pietro ed Andreatta Giacomina, da Borso del Grappa. Ex fante nei Balcani del 122° Regg. "Macerata". Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 
30,18082
idem P (V.le Venezia 2) Moretto Giuseppe 20/04/1924 20,4 di Antonio, da Salcedo, resid. a Romano d'Ezzelino. Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 
Confermato colpo di grazia mediante strappi alle gambe 20,44932
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Puglierin Fiorenzo 16/01/1926 18,7 di Pietro e Zarpellon Lucia, da Pove del Grappa. Marņ disertore della Divis. "San Marco". Partigiano del Btg. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci".
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 
convinto a costituirsi dai familiari 18,70685
idem P (Via Bgt. Basilicata) Romeo Gio'Batta "Cicca II" 30/07/1928 16,2 di Idreno e Dece Delizia, da Tripoli (Libia). Profugo a Pove del Grappa. Partigiano del Btg. "Anita Garibaldi" / Bgt. "Gramsci". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente. Il fratello Romeo Giuseppe viene fucilato alla caserma "Reatto" il 21/9/44.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 
convinto a costituirsi dai familiari 16,16986 M
idem P (V.le Venezia) Stefanin Luigi Giuseppe "Dido" 12/01/1926 18,7 di Sebastiano e Socal Antonietta, da Cavaso del Tomba (TV). Partigiano capo nucleo della Bgt. "Italia Libera Archeson", arrestato al posto di blocco di Caniezza. Confermato il cartello al collo "Bandito". 18,71781
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) Vedovotto Albino 02/03/1920 24,6 di Ermenegildo e Carlesso Maria Maddalena, da Borso del Grappa. Ex caporal magg. di fanteria nei Balcani della div. "Lombardia". Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Sfuggito al rastrellamento, si consegna volontariamente.  Confermato il cartello al collo "Bandito". 24,5863
idem P (Via Bgt. Basilicata) Zen Ferruccio "Rancio" 09/04/1918 26,5 di Sebastiano e Rebesco Caterina, da Pove del Grappa. Disertore della Comp. Difesa Impianti (Forte Tombion). Partigiano nel Btg. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Catturato in un posto di blocco nel fondovalle. 26,48493
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) (ignoto) Probabilmente ex prigioniero alleato "Giovane con giacca grigia chiaro, calzini grigi, due tasselli ai ginocchi e capelli biondi". 1
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) (ignoto) Probabilmente ex prigioniero alleato “Giovane bruno dai capelli castani, camicia alla militare, golfetto bianco sport; giubba nera, mutande militari bianche corte, stringa cuoio, calzetti bianchi militare” 1
idem P (Via XX Settembre - ora V.le Dei Martiri) (ignoto) forse Lucato Antonio Pietro 02/11/1915 28,9 di Francesco e Martignago Angela, da Riese Pio X (TV). Ex fante nei Balcani divis. "Isonzo". Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce".
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 
28,92055
idem P (V.le Venezia 2) (ignoto) Confermato colpo di grazia mediante strappi alle gambe Confermato impiccato dai ragazzi della Flak Italien usando il camion. 1
35 22,3 <-- Etą media (16 disertori in totale)  
 
idem C (V.le Venezia) Rodighieri Pietro da Bassano del Grappa. Destinato all'impiccagione, mentre il sacerdote Padre Nicolini tenta di intercedere per lui con un ufficiale tedesco, il Rodighieri tenta la fuga. I militari aprono il fuoco e lo uccidono. Lavorava a Prato S.Caterina. 1
28/09/1944 P (Caserma Reatto) (ignoto) (ragazzo?) Fucilato la sera del 28/9. Il corpo č stato rinvenuto il 28/11/1945 insieme con quello dei 14 fucilati il 24/09/1944. 1
54 <-- Totale elencati I corpi delle vittime del rastrellamento del Grappa (Operazione Piave) sono esumati il 28/11/1945 presso il cimitero di S.Croce in Bassano. Risultano: 31 impiccati; 22 fucilati; 3 massacrati (di cui uno quindicenne). Totale: 56. 
25/09/1944 M (Ponte s.Lorenzo / Solagna?) Paccamonti Otello 21/07/1927 17, di Luigi, da Jeouf (Francia). Artigliere A.N.F. Flak 5^ Rgt. 17 M
05/10/1944 M (Ospedale) Rossi Luigi 21/04/1911 33,5 di Pasquale e Maggio Raffaella, da Napoli. Militare ANR AR.CO. 3^ Dep. Istruttore. Deceduto per malattia di servizio. 33,48219
07/10/1944 M Bagioni Luigi Renzo 30/11/1922 21,9 di Amerigo, da Castelnuovo di Garfagnana (LU). Artigliere A.N.R. Flak 21,86849
29/10/1944 P Korzrieski (o Korzeniewski) Giuseppe "Flore" 1923 21, da Varsavia. Era stato forzatamente reclutato come ausiliario dopo che la sua famiglia fu sterminata in Polonia. Giunti a Recoaro fu assegnato alla TODT Insieme con un altro connazionale Eugenium Beltrandt "Pole" (*). Avevano quindi disertato (rubando alcuni sacchi di cemento) e si erano aggregati al Btg. "Bassano" (secondo altra fonte al "Valanga") della Garemi. Ucciso in un agguato tesogli da 3 militi della GNR di Bassano (tra i quali Lamberto Ceccato).
(*) "Pole" sarą catturato il 28/02/45 dal BdS-SD. Imprigionato a Villa CaBianca a Schiavon, verrą costretto ad aderire al nuovo Reparto Alpini costituito dal magg. Caritą.
21
31/10/1944 M Bissolotti Cesare 30/08/1928 16,2 di Aristide Cesare e Orio Anna Maria, da Brescia. Milite G.N.R. Divis. Etna, Addestr. Flak - Capo arma. Deceduto per mitragliamento aereo. 16,18082 M
11/11/1944 Viene arrestato sul posto di lavoro, alle Smalterie Venete, Ermenegildo Zanon, collaboratore dei partigiani
28/11/1944 (s.Eusebio e via Sarson) Un rastrellamento della Squadra Politica del Sottosegretariato all'Aeronautica di Bassano ("Reparto Azzurro" ) rende possibile la cattura di circa 15 giovani in parte non in regola con gli obblighi di leva. A costoro viene consigliato, per evitare pesanti conseguenze, di arruolarsi volontariamente nella Flak, 5° Gruppo "Lattanzi" con sede a Verona. I suddetti accettano.
10/12/1944 Un ordigno, posto dai partigiani in prossimitą della stazione ferroviaria, esplode al passaggio di un treno causando gravi danni alla locomotiva. Nessuna vittima.
14/12/1944 Luigi Frison, padre di Maria Frison sequestrata dai partigiani ad Enego il precedente 12/08/44 si reca Bassano all'ospedale. Qui, venuto a sapere del recente arresto di 2 partigiani della zona di Enego, chiede di vederli. Il comandante della Polizia Perillo acconsente e dapprima gli presenta il maestro Nino Augella (*) (collaboratore dei partigiani). Il Frison lo scagiona (**). Poi arriva dal secondo prigioniero, "Pardo", ed il Frison lo riconosce come uno dei 3 rapitori della figlia. Gli chiede quindi notizie della figlia e dove si trovasse. Il Pardo risponde che era morta e che ad ucciderla era stato Erminio Fincato (Moro) "Lampo" (cugino di Attilio Fincato "Lanzo" [***] uno dei 3 sequestratori).
(*) Il maestro Augella, era stato arrestato anche dai partigiani di "
Leo" accusato di essersi appropriato di merci del gruppo. Dopo il "processo partigiano" fu assolto.
(**) A seguito di ciņ l'Augella venne liberato ed in seguito dichiarņ che Luigi Frison lo aveva salvato.
[***] Verrą catturato il 22/03/1945 e fucilato ad
Enego.
Enego - Frison Maria
02/01/1945 M Candido Vincenzo 1928 17, Marņ X Mas Btg. Pegaso.           17 M
04/01/1945 C (Campese) Badoer Luigi Alle h. 12,20 aerei americani sganciano 22 bombe del peso di 2,5 q. ciascuna che causano 4 vittime e la distruzione di 6 case. 1
idem C idem Ceccon Angela D 1
idem C idem Fantin Paolino 1
idem C idem Pertile Maddalena  D 1
idem P Wightman D. George     Capitano Pilota americano. Alle 12:43 precipita un aereo caccia P38L americano, colpito dalla contraerea. Il pilota Cap. George Wightman (da Contra Costa - California - USA) si lancia con il paracadute ma questo non si apre. 1
05/01/1945 P (loc. San Michele - Valrovina?) Campana Tullio (Alberto) 17/11/1907 37,2 di Francesco e Mocellin Virginia, da s.Nazario, resid a Romano d'Ezzelino.  Ex carabiniere, partigiano. Partigiano della "Monte Grappa" (o Bgt. "Gramsci" o Btg. "Anita Garibaldi"). Dopo il rastrellamento del Grappa č catturato il 27/12/44 in Val Lepre dove viveva con la famiglia.  Strangolato e poi fucilato. (Deceduto il 06/01/1945?) Fucilati a colpi di pistola in faccia, al ponte di loc. s.Michele. Partigiani della "7 Comuni" di Enego. Campana e Mocellin sono indiziati del sequestro di Domizio (Aldo) Piras (15/12/44?), il Todesco della uccisione di Maria Frison di Enego (v. Enego 16/08/1944).
I cadaveri furono gettati gił dal ponte dopo avere loro messo dei bracciali di appartenenza repubblicana (per incolpare dell'uccisione i partigiani).
37,16164
idem P idem Mocellin Leone "Corvo" (o "Cervo") 28/09/1920 24,3 di Marco da S. Nazario. Disertore del Distacc. Difesa Impianti di Asiago. Partigiano della "Monte Grappa" poi, dopo il rastrellamento del Grappa, della 2^ comp. Bgt. "7 Comuni". Catturato il 19/12/44 dalla B.N. e dal Reparto Azzurro (ora BdS-SD) di Bassano.
S
econdo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. 
24,28767
idem P idem Todesco Antonio "Pardo" 15/09/1920 24,3 di Enrico e Teresa Rossi, da Primolano/Cismon Del Grappa. Studente in medicina. Ex Allievo Ufficiale Alpino alla scuola di Bassano. Partigiano della "Matteotti" e poi della "7 Comuni" (vicecom. 2^ comp.). Catturato il 10/12/44 presso il cantiere TODT di Cismon Del Grappa dove lavorava (venne arrestata anche la madre). Secondo P. Gios il Pardo č anche colpevole di averla stuprata. Enego 24,32329
06/01/1945 La banda Caritą scopre il partigiano Augusto Chemello "Gufo", che si era infliltrato nel C.R.A.(Centro Reclutamento Alpini) di Bassano. Viene anche arrestata Lisetta Daffan "Isetta", staffetta partigiana.
12/01/1945 Militi dell'U.P.I. della GNR arrestano l'alpino Dino Bortoluzzi, alias di Arturo Pagliaro ex comandante del CLN di Vicenza, il quale si era infiltrato per fare propaganda sovversiva tra il gruppo alpini.
16/01/1945 (Ponte e stazione) Attacco aereo al ponte stradale ed alla stazione, dove restano danneggiati 60 vagoni.
17/01/1945 (Campese) Alle h. 14,30 bombardamento da parte di 8 caccia-bombardieri verso il ponte-canale. Nessuna vittima.
21/01/1945 (via Gamba) Un reparto della B.N. agli ordini di Aldo Piras, perquisisce e saccheggia l'abitazione di Augusta Roberti di Pietro e di Francesco Cattaneo di Francesco, entrambi legati ai partigiani.
idem La ex Squadra Politica del SSS Marina di Montecchio Maggiore, poi assorbita dal BdS-SD, cattura presso il Centro Reclutamento Alpini due partigiani infiltrati che avevano partecipato all'azione contro il SSS Marina di Montecchio Maggiore del 23/07/44. Si tratta dei disertori Guido Lupato "Gigante" e Rino Redondi "Fra Diavolo". Montecchio_magg.
23/01/1945 (Via Marinali) Viene arrestato per la seconda volta l'avv. Antonio Gasparotto, da parte della B.N. e da SS. La sua abitazione viene perquisita e saccheggiata.
04/02/1945 (Campese) Alle h. 10,30 bombardamento sereo verso la stazione ferroviaria Pove-Campese che rimane danneggiata. Nessuna vittima, un ferito da Campese che si trovava a Pove.
07/02/1945 (Ponte stradale) Attacco aereo al ponte stradale.
10/02/1945 idem Attacco aereo al ponte stradale.
10-11/02/1945 Una Compagnia del Comando Provinciale G.N.R. nel corso di un rastrellamento arresta 5 giovani renitenti alla chiamata alle armi.
11/02/1945 Attacco aereo.
13/02/2024 Attacco aereo al ponte.
17/02/1945 Alle h. 19:10 i partigiani della Bgt "Martiri del Grappa"  guidati da Primo Visentin " Masaccio" (*) travestiti da tedeschi e da BB.NN. fanno saltare una bomba sul Ponte Vecchio danneggiandolo gravemente. Tra i partigiani Cocco Andrea "Bill". Delle due parti minate solo una esploderą (**). Il ponte sarą definitivamente distrutto dai tedeschi in ritirata il 29/04/1945 (v. qui sotto).
(*) "
Masaccio" resterą ucciso il 29/04/45 da una raffica sparata alle spalle, forse dal suo compagno partigiano Antonio Andretta che temeva di essere perseguito nel dopoguerra per le sue malefatte.
(**)  Dell'altra resterą una mina "Teller 42" tedesca recuperata e bonificata nel Novembre 2015 durante i lavori di ristrutturazione.
idem C (ponte vecchio) Bellotto Maria 1894 51, Nubile, titolare del negozio di generi alimentari. Muore a causa dell'esplosione al Ponte Vecchio causata dai partigiani. 51
idem C idem Faccio Fausto 13/05/1931 13,8 di Lorenzo e Zen Rosa, da Bassano D.G., apprendista meccanico alla Pedrazzoli.  Muore a causa dell'esplosione al Ponte Vecchio causata dai partigiani. 13,77808 M
idem Altre 2 persone rimangono ferite dall'esplosione.
20/02/1945 (Campese) Alle h. 7,30 mitragliamento (aereo?) contro un autocarro davanti alla fornace di calce. Resta gravemente ferita una giovane donna.
22/02/1945 P (ponte vecchio) Zavagnin Antonio "Burba" / "Pippo" 04/06/1920 24,7 di/fu Giuseppe, da Zugliano. Ex alpino della "Julia" in Russia. Partigiano del Btg di montagna della "Mazzini" aveva partecipato alla battaglia di Granezza. Catturato a Zugliano dai brigatisti della "Mercuri" il 19/02/1945. Fucilati per rappresaglia (su ordine dei tedeschi) in quanto cinque giorni prima una carica esplosiva fece saltare il ponte vecchio e causņ 2 vittime e 2 feriti, nonchč il danneggiamento del ponte stesso. I condannati portavano al collo un cartello con la scritta "Io sono un bandito". Il plotone di esecuzione era comandato da Vincenzo Antonio Giardini cl. 1920, che era stato partigiano della Bgt. "Matteotti".
Al tempo erano incarcerati a Bassano anche alcuni giovani di Laverda, salvati dalla fucilazione per l'interessamento di
padre Oddone dei Camilliani (di Rossano V.to).
24,73699
idem P idem Alberti Ferdinando (Federico) "Foza" 09/09/1925 19,5 di Giovanni e Giuseppina Stona, da Foza (contrą Cnotenar). Sposato dal 27/05/43 con Luigia Chiomento. Partigiano della "7 Comuni" partecipa alla battaglia di Granezza. Il fratello Cirillo Alberti fu ucciso il 18/10/44 in local. s.Francesco. Catturato da brigatisti della "Mercuri" il 25/01/1945 ad Asiago mentre esce dal barbiere. Sotto tortura rivelņ le informazioni che portarono all'uccisione di Natale Gheller il 05/02/45. 19,46849
idem P idem Lunardi Cesare (Ballot Mele) "Fajo" 27/02/1923 22,0 di Domenico e Ambrosia Menegatti, da Foza (contrą Stona di Sopra). Partigiano della "7 Comuni". Fu catturato a Foza, bloccato da un cane, il 06/02/1945. Incarcerato ad Asiago. 22,00274
24/02/1945 Attacco aereo.
26/02/1945 C (Civile ignoto) Deceduto nel corso di un attacco aereo. Si registrano anche 3 feriti. 1
28/02/1945 M Carraro Romeo Bruno 01/05/1927 17,8 di Gio'Batta da Conegliano, resid. a Vittorio Veneto (TV). Militare.
Secondo altra versione: Legionario "M" GNR Guardia del Duce, aggr. Cp. Atene, fucilato dai partigiani del Btg. "Nievo" - Bgt "Menotti" il 24/3/45 a Caneva-Costa Pedrera (PN).
17,84384 M
Febbraio 1945 (Campese) Nel corso di un rastrellamento viene perquisita, saccheggiata e poi danneggiata da bombe a mano, l'abitazione di Martino Bianchi di Giacomo.
09/03/1945 C (Civile ignoto) Deceduto nel corso di un attacco aereo. Si registra anche un ferito. 1
10/03/1945 Verso le h. 22 un tentativo di furto di merci da un autocarro tedesco provoca la reazione dei soldati. Resta ferito Orlando Ferraro, mentre un altro indicato nella relazione GNR come "Pio Giacomello" fugge pur ferito gravemente. E' probabile che il vero nome del Giacomello fosse Ravagnolo Marcello (v. qui sotto). I tedeschi arrestano anche Corrado Pagliarusco e Mario Faina in quanto sospettati di complicitą con i due colpiti.
idem P Ravagnolo Marcello Angelo 17/03/1924 21,0 di Giuseppe e Fontana Giacomina, da Romano d'Ezzelino. Partigiano della Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa. Disperso. 20,99452
11/03/1945 (Ponte stradale) Attacco aereo al ponte stradale.
15/03/1945 Bombardamento aereo. Si registrano 2 morti e 4 feriti.
idem M Lissi Stefano 31/08/1922 22,6 Militare, impiegato FIAT, ANR AR.CO. 3^ Dep. Bassano d.G. - deceduto per mitragliamento aereo. 22,55342
idem M (ospedale) Ravaioli Pino 01/02/1922 23,1 di Vittorio, da Forlģ. B.N. 25^ FO. Era stato ferito dal bombardamento.     23,13151
16/03/1945 M Marazzini Pietro 03/02/1922 (o 01/05/1922) 23,1 di Dino, da Livorno. Militare Es. Rep. 203^ CMR-PD-Protezione impianti. Colpito da mitragliamento aereo. 23,12877
idem Attacco aereo.
19/03/1945 (Campese) Verso le h. 21 un aereo notturno sgancia circa 300 bombe a farfalla intorno al Brenta, cominciando da Campese fino alla conceria Finco. Nessun danno o vittima.
23/03/1945 (Ponte stradale) Bombardamento aereo sul ponte.
31/03/1945 M Barel Giovanni 23/04/1922 23,0 da Vittorio Veneto. Milite G.N.R. CP.VI-619^. Colpito da mitragliamento aereo. 22,95342
Marzo 1945 (Campese) Un altro rastrellamento danneggia la casa di Martino Bianchi di Giacomo (il primo era avvenuto in Febbraio). Anche stavolta vengono lanciate all'interno bombe a mano. Sul documento redatto per il risarcimento Danni di Guerra, si parla che vi sono stati "alcuni morti".
05/04/1945 C (Civile ignoto) Deceduto per attacco aereo. 1
06/04/1945 Rastrellamento nel territorio bassanese da parte di: "Banda Caritą, Flak, Feld-Gendarmerie.
12/04/1945 P Perli Edgardo "Placido" 27/09/1919 25,6 di Bernardo e Dal Santo Elisabetta, da Valstagna. Ex marinaio divenuto partigiano del Btg. "Ubaldo-Baldo" Bgt. Pino". Era stato arrestato a Valstagna il 29/03/45. Fu prelevato dal carcere da Domenico Piras ed altri. Ucciso con una scarica di mitra in via XX Settembre. 25,5589
idem M Marotta Ugo 04/12/1922 22,4 da Cursi (LE). Sottotenente X Mas - Btg. Valanga. Deceduto nello scoppio di una mina. 22,36986
18/04/1945 Attacco aereo.
23/04/1945 (Ponti) Bombardamento aereo contro i ponti stradali di Bassano Est e Bassano Ovest (Nove).
24/04/1945 P Dal Lago Giuseppe Caduto nel Bassanese. 1
idem (Ponti sul Brenta) Attacco aereo che danneggia il Ponte degli Alpini ed il Ponte della Vittoria.
25/04/1945 (Campese) Alle h. 18 i partigiani catturano il presidio RSI a guardia del ponte-canale. Lo scopo č di far saltare il ponte, evitando cosģ altri bombardamenti. Ma arriva un camion-cucina tedesco ed i partigiani sparano. Intervengono allora a supporto truppe tedesche e la B.N. di Pove del Grappa. Il conflitto dura 3 ore. I tedeschi si avvalgono anche di un cannone semovente che dall' "Osteria Sguario Giulia"  spara verso loc. Bettina (v. qui sotto).
idem M Alunni Ugo 1923 22, Vice brigadiere G.N.R.     22
idem M Scarpa Raffaele 28/01/1925 20,3 di Francesco, da Bari. Caporale Es. Rep. Terr. 26^ CMP-VI. Colpito da mitragliamento aereo. 20,25205
idem C (Bettina di Campese) (donna civile) Le vittime sono causate da colpi di cannone tedesco che spara contro le case di contrą Bettina (v. qui sopra). D 1
idem C idem (bambino)     M 1
idem C Lazzarotto Amabile in Zannoni Uccisa casualmente da una raffica tedesca durante gli scontri. D 1
idem P (Area di Bassano del Grappa) Fioravante Fior 1
27/04/1945 Il 2° e 3° Gruppo della X^ Mas "Da Giussano" e "S.Giorgio" partono dalla loro sede in direzione Thiene (ove avevano ordine di concentrarsi)
idem I partigiani circondano i reparti della X^ Mas (v. qui sopra) e del Btg. Alpini "Valanga". Inizia una trattativa tra il colonnello Luigi Rodella per i partigiani, ed il capitano Manlio Morelli per la X^ Mas. L'accordo prevede il disarmo dei militi che possono ritornare a Bassano D.G. Gli ufficiali invece restano armati. I feriti (tra i quali il Magg. Guido Borriello) ed il capitano Morelli restano a Marostica quali ostaggi. Marostica
28/04/1945 I tedeschi fanno saltare quanto rimane del ponte degli Alpini.
idem P (Area di Bassano del Grappa) Baratto Giovanni 21/12/1925 19,4 di Sebastiano e Bernardi Rosa, da Bassano D.G. Partigiano della Bgt. "Giovane Italia" divis. M.te Ortigara. 19,36438 1
idem Attacco aereo ad una colonna tedesca a Sud-Ovest di Bassano. Bombardamento aereo sulla stazione.
29/04/1945 P idem Gemo (Gemmo?) Armando 09/01/1913 32,3 di Lodovico e Ferraro Anna, da Bassano. Partigiano Bgt Martiri del Grappa" divis. M.te Ortigara. 32,32055 1
idem Alle 10,30 i tedeschi, nell'intento di isolarsi dalle truppe alleate che arrivano da Marostica, fanno saltare definitivamente il ponte vecchio. Alle h. 17 i tedeschi lasciano completamente la cittą. Americani e partigiani iniziano la costruzione di una passerella sul Brenta.
idem (Campese) Attacco aereo di una colonna tedesca nei pressi di Bassano. Mitragliamenti anche a Campese.
idem P (Fantini di Valrovina) Crestani Antonio "Toni Leru" 15/08/1912 32,7 fu Antonio (sic), da Vallonara (o Valle S.Floriano). Comandante nucleo della Bgt. "Giovane Italia". Muore in combattimento alle h. 20 davanti all'Hotel Rosina.
Secondo altra fonte: il Crestani era da Fontanelle e fu ferito gravemente a Conco. Morģ due giorni dopo all'ospedale di Marostica.
32,72603 1
30/04/1945 M Zola Walter B.N. 22^ VI 1 1
01/05/1945 M Faccio Fausto (Tonino) 1932 13, da Roma. Militare accorpato LW. Gruppo Flak, gią del Btg. "Fiamme Bianche". Ucciso dai partigiani in quanto quale mascotte aveva partecipato alle esecuzioni del 26/9/44. DA VERIFICARE IL NOME (lo stesso č provato essere la vittima dell'esplosione del ponte di Bassano)   13 M 1
05/05/1945 M Martinato Anselmo 12/10/1885 59, di Gaetano e Simoni Elisabetta, da Cismon Del Grappa. Squadrista (maresciallo?)  BB.NN. 22^ VI. 59 1
07/05/1945 M Dell'Asino Luigi 19/03/1929 16,1 di Primo, da Rive D'Arcano (UD). ONB Vicenza Btg. "Fiamme Bianche". 16,14521 M 1
12/05/1945 M Diacci Dante 28/04/1926 19,1 da Brugnolo (o Rivarolo Re), resid a Novellara (RE). Es. Rep. C.do Conegliano, autiere. 19,05205 1
BOLZANO VICENTINO -   0 Vittime                          
15/10/1944 (Lisiera) Alle h. 20:50 una decina di partigiani, in divisa della P.A.R. e delle BB.NN. collocano 2 casse di esplosivo sotto il ponte ferroviario del torr. Tesina. L'esplosione danneggia due arcate del punte ed interrompe le linee telegrafiche.
11/01/1945 idem Attacco aereo al ponte.
18/01/1945 Mitragliamento aereo.
22/01/1945 Mitragliamento aereo.
29/01/1945 Mitragliamento e bombardamento aereo.
30/01/1945 (Ponte ferroviario) Attacco aereo.
31/01/1945 Mitragliamento aereo.
07/02/1945 (Ponte ferroviario) Attacco aereo.
13/02/2024 idem Attacco aereo.
14/02/1945 idem Attacco aereo.
24/02/1945 (Lisiera) Attacco aereo ad un convoglio ferroviario di 25 carri.
27/02/1945 (Lisiera e Bolzano Vic.) Attacco aereo.
06/03/1945 (Lupiola o Lupia) alle h. 20 tre banditi armati e mascherati penetrano nell'abitazione dei Fratelli Basso (fu Giovanni). Dopo avere richiuso i familiari, sotto la minaccia delle armi asportavano: 1 portafogli con 300.000 Lire, 1 apparecchio radio, 1 fucile da caccia, 1 bicicletta, oltre ad oggetti d'oro e biancheria. Dopo la rapina, violentano la giovane Giovannina Basso.
Le immediate indagini permisero di identificare i 3 banditi comuni (non partigiani) i quali furono arrestati, interrogati e successivamente fucilati dai Russi dell'
Öst-bataillon 263 a Costabissara il 21/04/1944.
Costabissara
11/03/1945 (Lisiera) Attacco aereo.
12/03/1945 idem Attacco aereo.
19/03/1945 idem Bombardamento aereo.
20/03/1945 idem Bombardamento aereo al ponte.
21/03/1945 (Ponte ferroviario) Attacco aereo.
22/03/1945 idem Bombardamento aereo.
25/03/1945 (Lisiera - Ponte stradale) Bombardamento aereo sul ponte e mitragliamento di 10 carri merci.
29/03/1944 Attacco aereo su Bolzano Vicentino. Successiva battaglia aerea. Gli avieri alleati lanciatisi col paracadute, sono catturati dai tedeschi ed inoltrati allo Stalag Luft 1 di Barth.
30/03/1945 (Lisiera - Ponte stradale) Attacco aereo al ponte.
02/04/1945 (Lisiera) Bombardamento aereo al ponte.
08/04/1945 Attacco aereo.
BREGANZE -   5 Vittime                          
30/04/1944 Alle h. 2:30 ignoti fanno scoppiare un ordigno esplosivo nel foro di scarico del lavandino della casa del podestą, Lorenzo Battistello. Lievi danni al fabbricato.
20/07/1944 Alle h. 1 un gruppo di partigiani armati si presenta all'abitazione di Maria Genzato [Gonzato?] moglie di un ufficiale internato in Germania. Da qui asportano un apparecchio radio, oggetti preziosi, indumenti personali del valore complessivo di Lire 30.000.
23/07/1944 Alle h. 24 alcuni partigiani armati estorcono al casaro Vittorio Segalla Kg. 37 di formaggio e 1 apparecchio radio.
25/07/1944 (Mirabella) Nella notte 7 partigiani di Preara/Montecchio Prec., qualificatisi tali, assaltano Villa Bassani-Scaroni abitata da una famiglia di convinte idee fasciste. Un figlio č il capitano pilota  Mario Scaroni dell'Aeronautica Repubblicana, un altro Umberto Scaroni e allievo Scuola Ufficiali ad Oderzo. Vengono sottratti: denaro ed armi (una decina di bombe a mano tedesche, 2 mitragliatori Sten, una MP tedesca, ula pistola Colt e relative munizioni). Ad una delle figlie, sono tagliati i capelli.
Umberto Scaroni, milite GNR, ottiene una licenza di 2 gg per tornare a casa e verificare l'accaduto. Il
ten. Alberti della GNR di Vicenza iniziņ le indagini per identificare i responsabili di tale azione considerata di delinquenza comune. Indiziato quale capo dei rapinatori Giuseppe Limosani cl. 1922, che sarą ricercato a casa Tretti (Montecchio Prec.) dove effettivamente era nascosto.
- La famiglia Scaroni, nel dopoguerra denuncerą i partigiani (
Giovanni Caretta (Rigati) cl. 1918, Vittorio Buttiron e Bruno Saccardo [*]) per estorsione, in quanto a metą Maggio 1945 richiesero a Luisa Bassani in Scaroni il
Montecchio_Precalcino
pagamento di 500.000 Lire (oppure terreni di ugual valore) in cambio del ritiro della denuncia contro suo figlio Umberto Scaroni accusato di avere provocato il rastrellamento del 12/08/44 a Montecchio Prec. Anche l'avvocato della famiglia, Mozzi Luigi testimoniņ della tentata estorsione.
Nel 1954 la madre,
Maria Cecchetto cl. 1885 da Breganze, presenta domanda di risarcimento per danni di guerra.
[*] Il Saccardo da allora si vestirą con i capi di abbigliamento rubati alla famiglia Scaroni (perfino quando si presenta all'avv. Mozzi).
12/08/1944 (tra Breganze e Maragnole) Il comando del gruppo brigate "Garemi" sfugge ad un'improvvisa perquisizione alla casa della famiglia Bortolo Pigato dove aveva alloggiato. Si sposta in tempo presso la vicina familia Valerio.
Il giorno seguente, avuto notizia dell'arrivo della missione inglese "Ruina" parte per Granezza allo scopo di incontrare il
maggiore Wilkinson.
31/10/1944 (Maragnole) Rastrellamento a Maragnole in rappresaglia dell'attacco di Fara Vic. del giorno precedente. Vengono catturati 17 giovani. Di questi, durante il trasporto a Bassano con 2 camion, 5 prigionieri vengono fucilati a Mason. Villa Elettra viene saccheggiata ed incendiata. Era di proprietą di Trevisan Elettra ved. Zoso e madre di Luigi Zoso "Alfio" 1917, ufficiale medico e comandante della "Mazzini" ritenuto responsabile dell'azione di Fara. Secondo relazioni della GNR lo Zoso inoltre finanziava i partigiani. Fara_Vicentino Mason
19/11/1944 (ponte) Attacco aereo da parte degli inglesi. 8 aerei della RAF dopo avere colpito Thiene, bombardano il ponte.
15/02/1945 Un bombardamento alleato danneggia il ponte sull'Astico. Verrą sostituito da una passerella costruita a monte dalla TODT.
19/02/1945 P (Maragnole) Bizzotto Giovanni Battista 22/03/1921 23,9 di Giuseppe, da Sandrigo. Catturato a 6 Km da Salcedo (secondo altra versione: a Sandrigo) con 2 mitra con 6 caricatori, e 2 bombe a mano Sipe. Partigiano della Bgt. "Martiri di Granezza", lavorava per la TODT. Precedentemente arrestati ed incarcerati ad Asiago, erano stati caricati sul camion insieme con i 4 di Salcedo per avere informazioni sull'assassinio del Cantele (v. Sarcedo 17/02/45). A Maragnole il Bizzotto approffittando di una sosta tenta di fuggire nell'oscuritą ma viene colpito dalle raffiche di mitra. Poco prima di Salcedo (300 m) anche gli altri tenteranano la fuga e verranno quindi mitragliati. (v. Salcedo). Sarcedo Salcedo 23,93151
idem P idem Benetti Rita   1922 23, da Sandrigo  *** non si hanno altre informazioni o conferme *** 23 23 D
17/03/1945 (o 11/03/45, o 21/03/45 Don Dal Zotto)) Ponte  strada Breganze-Thiene Alle h 1 i partigiani del "Broca" fanno saltare il ponte mediante carica esplosiva. Utilizzarono parte del quintale di dinamite e 1 Km di miccia recuperati dal lancio alleato sottratto ai partigiani di "Silva" ai quali era diretto. (v. Lusiana 21/03/1945). Dopo un minuto salta una seconda carica che distrugge la passerella costruita dalla TODT a monte del ponte.
Gli esplosivi furono portati a spalla dai partigiani che attraversarono Fara Vic.no con calzari felpati per non essere sentiti. La miccia fu accesa con la sigaretta da
Paolo Garzotto "Mosca" da contrą Crosello/Covalo.
Lusiana
17/03/1945 (Mirabella) Nel corso di un rastrellamento compiuto dall'Öst-Bataillon 263 viene saccheggiata l'abitazione di Alcide Costenaro di Andrea in contrą Albero; č rubato fieno a Fortunato Mocellin di Marco in via s.Valentino; sono rubati: vino, 1 coniglio e vari indumenti a Giovanni Salin di Sante in via Vegra.
idem (Maragnole) Viene saccheggiata l'abitazione di Ilario De Pretto di Angelo.
20/04/1945 (Via Crosare) Viene perquisita e saccheggiata la casa di Michele Polga di Giovanni.
24/04/1945 (Tra Breganze e Salcedo) Attacco aereo.
26/04/1945 M Amati Ottavio 30/06/1898 47, di Attilio e Celli Virginia, da Borghi (FO). Squadrista 25^ BB.NN. "A. Capanni" 47   1
28/04/1945 P (Via Castelletto) Graziani Giovanni 01/10/1919 25,6 di Cristoforo, da Breganze. Capo nucleo del Btg. "Marchioretto" della Bgt. "Mameli" divis. Garemi. Caduto in combattimento. 25,59178 1
idem Attacco aereo americano con caccia (P-39 P-40 P-47) del 12° AF - 350° FG provenienti da Pisa. I velivoli avevano da poco colpito Thiene.
10/05/1945 M Rosin Gaspare Ezio  Capitano G.N.R. CP.VI-619^ (o 22^ B.N. di Thiene). Catturato e fucilato lo stesso giorno dal Btg. "Cinque Martiri" comandato da Zoso Luigi.   1 1
BRENDOLA -   8 Vittime                          
10/04/1944 Alle h. 19 vengono arrestate 8 persone sorprese a cantare "Bandiera rossa" in un pubblico esercizio.
12/07/1944 P (S.Valentino) Nardon Luigi "Tordo" 12/05/1911 33,2 di Teodoro, da Novale/Valdagno. Alle h. 22,30 la pattuglia partigiana della Bgt. "Stella" al comando di Gino Ongaro "Brill" si ferma presso la casa di Vittorio Maran, loro amico. Prima di arrivare chiedono informazioni a Giuseppe Bertacco, loro conoscente. Mentre stanno mangiando dal Maran la casa viene circondata dai tedeschi (si sospetta su delazione del Bertacco). I partigiani tentano di scappare verso la campagna, "Vasco" invece si nasconde in cantina. Tre di loro restano uccisi, altri 3 feriti ("Tino" viene ricoverato all'ospedale e successivamente incarcerato, Ongaro Gino "Ursus" invece, ricoverato all'ospedale di Vicenza sotto il falso nome di Ermenegildo Torti, sarą dimesso il 5/8), "Palmiro" ferito di striscio. Ai nomi dei tre caduti vengono intitolati 3 Btg. della Bgt. "Stella". 33,19178
idem P idem Aver Florindo "Cocco" 1922 22, di Giuseppe, da Sarcedo, resid. a Cornedo. Comandante di distaccamento (tenente).   22
idem P idem Bevilacqua Giuseppe "Brill" 1925 19, di Carlo, da Selva di Trissino. Capo distaccamento   19
04/01/1945 M Perin Giulio 24/09/1923 21,3 da Padova. Fin. G.d.F. Sc. Sottuff. (secondo altra versione: n. il 28/09/23 a Massanzago). Deceduto per mitragliamento aereo. 21,29589
26/04/1945 M (Vo' di Brendola) Balzarin Italo 1905 40, da Brendola, disertore RSI (forse SSS Marina - Montecchio Magg.). I due militari stanno tornando a casa per la strada che porta a Vo'. Nelle vicinanze della frazione incrociano alcuni uomini delle BB.NN. (o, secondo altra versione, tedeschi) i quali, visto che i due erano in divisa, li considerano disertori e fanno fuoco. Vengono colpiti anche la civile Oiani che forse stava parlando con i due militari ed il civile Caluri (che perņ non č citato nel momumento in loco). 40 1
idem M idem Fasolo Angelo 29/03/1922 22,8 da Brendola, disertore RSI (forse SSS Marina - Montecchio Magg.). 22,7863 1
idem C idem Oiani Maria in Menon  1911 34, 34 34 D 1
idem C idem Caluri Vittorio 1889 56,       56 1
BROGLIANO -   14 Vittime                          
09/09/1944 P (Quargnenta) Boschetto Luigi "Manlio" 18/05/1927 17,3 di Giovanni e Tadiello Teresa, da Chiampo. Rastrellamento Operazione Timpano (Pauke) 17,32603 M
idem P idem Cenzato Igino  "Vento" 1922 22, di Pietro, da Selva di Trissino. Capo nucleo Bgt. "Stella" divis. Garemi.   22
idem P idem Tomasi  Lino "Febo" 13/04/1925 19,4 di Antonio e Camposilvan Linda, da Contrą Campagna di Valdagno. Deceduto in combattimento. 19,42192
idem P (contrą Menon) Calearo Giovanni "Bobi" 05/05/1925 19,4 di Francesco, da Altavilla, domic. a Montecchio Magg. 19,36164
idem P idem Dalla Benetta Pietro "Caspio" 09/10/1921 22,9 fu Antonio, da Montecchio Maggiore. 22,93425
idem P idem Farinon Giovanni Battista "Zara" 28/11/1926 17,8 di Emilio e Traforti Drusiana, da Piana, via Battistini. Deceduto in combattimento 17,79452 M
idem P (Quargnenta) oppure contrą Menon Xompero Trentino "Trotta" (oppure Zomperņ Trentin) 02/01/1924 20,7 di Luigi, da S.Pietro Mussolino. Medaglia d'argento al V.M.   20,70137
29-30/11/1944 La B.N. di Valdagno arresta la partigiana Flora Cocco "Lea" (*) cl. 1920, sembra per delazione di "Katia" (Maria Boschetti). Sono poi catturati: Otello Fochesato cl. 1899, Gianna Soldą "Vania", Gemma Zarantonello "Spina" e Wilma Marchi "Nadia" cl. 1925. La Cocco sarą tenuta in carcere fino alla fine della guerra.
(*) Sorella di Gaetano Cocco "Leo" deceduto il 09/09/1944 a Piana di Valdagno.
Valdagno
fine Dicembre 1944 A causa delle informazioni estorte ad Amelia Lovato "Kira" (arrestata a fine Novembre a San Benedetto [Trissino]), vengono arrestate altre staffette: Iside Broccardo "Dea", Aida Martarello "Cascia", Bertilla Mistč "Java", Rosina Benetti "Oriemma", Cesira Benetti "Giaira", Emilia Bertinato "Volontą" cl. 1925 e "Lolita".
Trissino
31/01/1945 Tra Cornedo e Brogliano Attacco aereo ad un deposito di carburante
20/02/1945 P (Contrą Grilli - Quargnenta) Bovo Lucato "Riccardo" ("Ricardo" nel monumento) 15/01/1921 24,1 fu Gelindo, da Brogliano. Una pattuglia partigiana del Btg. "Brill", divis. "Garemi" stava rientrando a Quargnenta da S.Benedetto. A contrą Grilli dove si trovavano i bunker, li stavano perņ aspettando circa 40 uomini della B.N. di Valdagno, sembra grazie alla delazione di alcune spie. Il Bovo ed il Povolo che precedevano gli altri, vennero subito catturati. Il Faccin Gaudenzio invece restņ ucciso. Gli altri partigiani si diedero alla fuga. Successivamente seguendo le informazioni di cui disponevano, i fascisti arrestarono Faccin Danilo nel bunker adiacente l'abitazione del padre Faccin Santo, insieme con il Roncari. I quattro prigionieri furono torturati ed infine uccisi. La BN rivendicņ la strage mediante un manifesto stampato. 24,11507
idem P idem Povolo Antonio "Ortiga" 01/09/1921 23,5 di Pietro, da Recoaro. 23,48767
idem P idem Roncari Silvano "Drago" 20/09/1921 23,4 fu Pietro, da Selva di Progno (VR), domic. a Vestenanuova. Ferito convalescente. 23,43562
idem P idem Faccin Gaudenzio "Guerrino" * 19/08/1926 18,5 (Fratelli) di Santo e Faccin Elda, da Brogliano. Resta ucciso all'inizio dello scontro. 18,52055
idem P idem Faccin Danilo "Ferro" * 01/04/1923 21,9     Chiampo 21,90685
04/03/1945 idem Il cap. Tomasi della B.N. riconsegna pubblicamente (era Domenica) ai contadini quanto era stato prelevato dai partigiani (generi alimentari) qualche giorno prima.
CALDOGNO -   1 Vittime                          
15/04/1944 Alle h 21,30 quattro partigiani armati e mascherati penetrano nell'abitazione di Francesco Crosara e costringono il figlio a consegnare loro: 1 bicicletta, 15 Kg. di salami, 25 Kg. di Lardo ed effetti di biancheria.
24/07/1944 A seguito del rastrellamento compiuto da fascisti, vengono arrestati: il segretario comunale, il farmacista, e 28 sbandati e renitenti successivamente inoltrati in Germania al lavoro coatto. Tra di loro Francesco Golin (cl. 1919) ex IMI, aderente alla RSI ma poi disertore.
27/10/1944 Durante un rastrellamento effetuato dalla B.N. di Thiene, viene saccheggiata l'abitazione di Valentino Maddalena di Giovanni e sono bastonati i proprietari.
Dopo 26/04/1945 T (soldato della LW) Era stato ferito nello scontro tra avieri della LuftWaffe e partigiani avvenuto a Villaverla il 26/04/45. Dei quattro era stato l'unco a riuscire a fuggire, pur ferito. Deceduto in seguito presso l'ospedale di Tedesco Caldogno. Villaverla 1 1
CALTRANO -   20 Vittime                          
17/03/1944 Alle h. 11 un gruppo di 150 donne protesta davanti al municipio contro le disposizione per l'ammasso delle uova. Girando in aria gli sbattiuova gridano contro il Commissario Prefettizio, bruciano gli avvisi affissi nell'albo, e stracciano le cartoline personali di avviso per la consegna delle uova stesse. Intervenuta la GNR, le dimostranti si allontanano.    
29/03/1944 Rastrellamento dei tedeschi, con saccheggio delle case di Giuseppe Vidale e di Sante ed Igino Zanocco.
02/04/1944 Al segretario comunale viene recapitata una copia di un manifestino a stampa e firma "Il Comitato Regionale Veneto di Liberazione" che invieta il funzionario a non prestare giuramento alla Repubblica Sociale Italiana.
05/04/1944 (Boscon) Viene effettuato un rastrellamento delle aree dei comuni di Caltrano e Roana.  Cesuna
07/04/1944? (Camisino) A Camisino sono saccheggiate la cantina di Agostino Brazzale di Pietro e di Massimiliano D'Adam di Gio'Maria.
Fine Maggio 1944 (Loc. Meneghele) Un rastrellamento ad opera dei "russi" dell'Öst-Bataillon 263, causa il saccheggio e la distruzione dei un fabbricato di proprietą di Francesco Sandoną di Sebastiano.
14-15/06/1944 Rastrellamento sul territorio montano di Caltrano con saccheggio di Malga Cima Fonte e Malga Carriola.
20/06/1944 (Malga Fondi) Altro rastrellamento a Malga Fondi. Le SS sequestrano una mucca di proprietą di Antonio Grazian di Daniele (soprann. Bacioni?).
4-5/07/1944 (Camisino) Rastrellamento da Lusiana, Granezza, Caltrano. A Camisino alcune abitazioni e fabbricati rurali sono saccheggiati ed incendiati.
11/07/1944 Il giorno precedente, a Cesuna era stato assaltato il treno sul quale viaggiavano un sottotenente ed un marinaio della X^ Mas di stanza in paese, i quali vennero presi dai partigiani. Venne organizzata per le 12,30 una spedizione a Cesuna con un forte contingente onde provvedere al rastrellamento. L'operazione fu perņ bloccata dall'intervento di Adelmo Caneva del C.R.A. (Alpini) di Asiago che temeva sfociasse in tragedia. Dopo lunghe trattative i due prigionieri furono rilasciati scambiati con gli ostaggi presi a tale scopo dai tedeschi/fascisti. Cesuna
05/08/1944 P (Sandoną) Cicchellero Florindo "Pipa" 11/06/1923 21,2 fu Domenico e Costa Luigia, da Valli del Pasubio. Partigiano della Bgt. "Martiri della Val Leogra, divis. Garemi. Era stato ferito a Chiuppano durante l'attacco alla casa del Faccin il 4/8/44.  Deceduto a Sandoną, circa 40 m pił in basso del luogo ove č oggi apposta la lapide. Il corpo venne portato e provvisoriamente sepolto al cason dei Vigri per evitare rappresaglie. Chiuppano 21,16712
07/08/1944 (Castellan) Rastrellamento eseguito dalla 1^ Compagnia del Btg. "NP - s.Marco"  della X^ Mas  (con base a Montecchio Maggiore). In localitą Castellan viene saccheggiata l'abitazione di Dal Santo Maria di Giuseppe, ved. Ballardin.
11/08/1944 (Malga Carriola) Vengono paracadutate 2 missioni, alle h. 23:
1) Inglese, denominata "Ruina" SSS/2 del SOE. Componenti: Maggiore John Wilkinson "Freccia", tenente Christopher M. Woods "Colombo" e caporale RT Donald Archibald "Archi".
2) Italiana, denominata "MRS [Marini Rocco Service]" o "Fluvius" del SIM, destinata al Trentino. Componenti: Magg. alpini
Antonio Ferrazza, RT Benito Quaquarelli "Pallino" / "Beppo Palla". Il Ferrazza resta ferito al femore nell'atterraggio in quanto il paracadute resta appeso ad un abete. Decederą all'ospedale di Mezzaselva il 27/08/44. A seguito di ciņ, il RT Quaquarelli "Palla" venne riassegnato alla missione "Scorpion/Simia" nel Bellunese.
Mezzaselva
13/08/1944 (via Giarette) Rastrellamento Bregonze, Chiuppano, Caltrano effettuato da: tedeschi dell'Öst-Bataillon 263, GNR di Vicenza, B.N. di Chiuppano. In via Giarette (ora via M.te Cengio) viene perquisita la casa di Antonio Fimbianti (*) (Ninin) cl. 1893 di Gaspare, alla ricerca del figlio Gaspare (Esperino) cl. 1921 studente in medicina e noto capo partigiano col nome di battaglia "Moro". Antonio Fimbianti viene deportato a Mauthausen, la moglie Sartori Elisa cl. 1898 viene incarcerata prima a Piovene e poi a Thiene; e successivamente liberata.
Complessivamente nel rastrellamento vengono arrestate circa 40 persone, di cui 11 deportate in Germania.
(*)
Fimbianti Romolo (n. 10/09/1908) era gią stato deportato dall'8/4/1942)
Agosto? 1944 Partigiani di Cesuna si recano a malga Tegnņn e pretendono che vengano loro prestati il carretto e la muletta per il traino. Ottenutili con la forza, se ne vanno, allegramente cantando, verso le malghe Pał e Carriola per prelevare formaggi e burro. Improvvisamente tornano indietro correndo mentre colpi di arma da fuoco riecheggiano: a malga Pał era infatti appena arrivato un contingente di fascisti. Dopodichč questi ultimi, anzichč inseguire i partigiani prendono la carretta , caricaro loro i formaggi e si avviano verso il Boscon.
I malgari, proprietari della carretta e della muletta faticheranno molto per farseli ridare. La moglie di Luigi il malgaro, Angelina andrą perfino ad Asiago ma alla fine ci riuscirą.
Zugliano
19/08/1944     Rastrellamento Laverda, Caltrano, Chiuppano, Salcedo, Conco. Arrestati a Grumolo Pedemonte: Renato Nicolussi "Beppo"/"Sivla" ed il prof. Ermanno Stella (v. Zugliano). Zugliano
24/08/1944 C (Speluga delle Lovarezze) Carretta Luigi     Fucilati dai partigiani (1^ Comp. Btg. "7 Comuni") alle 17:30 del 24/08/44 in localitą Bocchetta di Lovarezze. I corpi furono occultati in una delle spelughe di Lovarezze. Erano accusati di essere spie per conto del C.R.A. di Asiago comandata dei F.lli Caneva. In particolare di avere causato la morte del partigiano Marcolin Lino Luigi della "7 Comuni" ucciso in un agguato tedesco presso l’albergo di Vezzene (TN) il 20/08/44. I corpi furono recuperati nel '46. (v. Vezzene 20/08/1944). Vezzene 1
idem C idem Spada Marco Erano iscritti sul saccello di Granezza come partigiani della Bgt. "Fiamme Verdi". X 1
idem C idem Vitale Antonio _____Non_abbiamo_ancora_una_fotografia
X 1
31/08/1944 M (Speluga delle Lovarezze) Ronzani Luigi * (Gigio Postin) da S.Giacomo di Lusiana (VI). Sergente 22^ BN A. Faggion. Da 15 gg. era Commissario prefettizio di Lusiana. Catturato dai partigiani con un tranello, tesogli dal doppiogiochista Stefano Maino "Eugenio", in auto mentre da S.Caterina andava a Lusiana. Nell'agguato rimase ucciso Pio Ronzani cl. 1925 di Giovanni. La moglie di Luigi Ronzani, con 6 figli rimase sulla strada. La loro casa venne poi incendiata la notte del 10 febbraio 1945, ma nessuno dei paesani si mosse per aiutare. 1
03/09/1944 M idem Ronzani Bruno Fratello di Luigi 22^ BN A. Faggion.   Luigi Ronzani        1
idem M idem Ronzani Pio * (non č Ronzani Pio cl. 1925 di Giovanni - v. Lusiana) 1926 18, Figlio di Luigi, n. a Lusiana (VI) 22^ BN A. Faggion. Ucciso dal partigiano Missaggia Lino "Tanaca" (caduto poi nella battaglia di Granezza).
(Da non confondere con Pio Ronzani n. 18/09/1925 di Giovanni, partigiano - autista della TODT - deceduto a Lusiana il 30/08/44).
Lusiana 18
idem M idem Zampese Giacomo 27/08/1923 21,0 Squadrista 22^ BN "A. Faggion". Prelevato dai partigiani a s.Caterina di Lusiana, seviziato. 21,03562
??? C idem (donna sconosciuta)     Corpo riesumato nel 1946                   Pio Ronzani di Luigi D 1
7 <-- Corpi nella Speluga                    
04/09/1944 In preparazione dell'Operazione Hannover (v. qui sotto) vengono rastrellate ed occupate le contrade montane dei comuni di: Caltrano, Calvene, Lugo, Marostica, Salcedo, Lusiana e Conco.
06/09/1944 Al mattino le truppe tedesche dell'operazione "Hannover" iniziano a chiudere l'accerchiamento dell'area di Granezza. Alle h. 13 la manovra č completata. La linea tedesca passa per Kaberlaba - bivio Quattro Strade - Boscon - Pozza del Favero - Malga Carriola - Malga Sunio - Malga Foraņro - Casara Cavalletto.
idem A causa del rastrellamento in corso a Granezza, alle h. 3 la missione del SOE "Ruina" ed il comando Bgt. "Garemi" si spostano ad Ovest verso la base del Btg. "Pretto". Quando si trovano sulle pendici settentrionali del M.te Pał devono fermarsi in quanto rientrano ancora nel perimetro del rastrellamento. Solo alla sera scendono a Campiello (Val Canaglia) e risalgono sul M.te Cengio (Forte Corbin e Cavernette).
idem Alle h. 19 i partigiani cominciano ad abbandonare le posizioni ed a ritirarsi. Complici le ombre della sera, una leggera pioggia e la nebbia, riescono a filtrare verso Cima Fonte, Monte Foraoro, Monte Carriola e Monte Pał. Nella notte e nei giorni seguenti scenderanno fino ai paesi di Cogollo del Cengio, Caltrano, Calvene e Lugo.
Ottobre 1944 (Via Roma) Nel corso di un rastrellamento nella zona Caltrano-Camisino-Calvene, da parte della G.N.R. di Thiene, viene sequestrato un fucile da caccia a Romano Dal Ferro di Antonio.
idem (Camisino) Nello stesso rastrellamento di cui sopra, viene saccheggiata l'abitazione di Francesco Matteazzi di Pietro.
Ottobre o Novembre 1944 (Giarette) Quando arriva la prima lettera da Mauthausen di Antonio Fimbianti (*), viene informato il figlio capo partigiano Gaspare (Sperino) Fimbianti "Moro" studente universitario in medicina, al tempo alla macchia. I fascisti lo vengono a sapere e nella notte fanno circondare la casa da truppe (dette "Bolzanini" in divise bianche mimetiche) in via Giarette (ora via M.te Cengio). Il partigiano scappa dal retro attraverso gli orti. Poi, essendogli stata negata la possibilitą di nascondersi a casa dei Cuco, salta il muretto ed attraversa la parte alta della strada di via Giarette (**) arrivando nella corte dei Nata dove si nasconde sotto il fieno. I tedeschi lo cercano fino all'alba, perquisendo ogni casa. Anche il fienile dove č nascosto viene perquisito ed il fieno infilzato dalle baionette. Il Fimbianti non si muove fino al levar del sole quando si fa vivo alla sua madrina che era andata nel fienile per prelevare il fieno per le mucche.
(*) V. arresto di Antonio Fimbianti del 13/08/1944
qui sopra.
(**) Al mattino un militare fascista, nella corte bassa della contrada, confida alle donne che lui aveva visto il ricercato ("il Moro" )saltare il muretto, ma che non gli aveva sparato.
Maria Bonaguro (Nata) testimonia che era in stalla a fare filņ quando sono entrati i tedeschi che poi hanno perquisito i fienili.
Dicembre 1944 (Malga Pał) Partigiani della Bgt. "Mameli" divis. "Garemi" attaccano il presidio CST localizzato presso la malga a protezione dei cantieri della TODT.
21/02/1945 (o 11/02/1945) (Strada Calvene-Caltrano) Alla sera in val di Gavaldin, partigiani della "Mameli" sequestrano Angelo Aliprandini di Giuseppe cl. 1918, mentre torna in bicicletta da Lugo ove svolgeva lavoro da interprete presso il locale comando tedesco. Il suo cadavere sarą fatto ritrovare a Chiuppano il successivo 25/03/45. (v. Chiuppano). Chiuppano
14-15/02/1945 (Monte Pał) Nella notte vengono paracadutati i componenti della missione inglese "Cold comfort" del SAS. Si tratta del maggiore Ross Littlejohn, capor. Crowley, Clark ed Oscar (interprete italiano). Per un errore di lancio toccano terra a M.te Pał anzichč sul Pasubio. Restano in zona fino al 24/2 quando si spostano sul Pasubio (area "ZL Charity" ) per attendere il lancio principale. (v. Valli Del Pasubio).
(*)
La missione dell'operazione "Cold Comfort" del SAS-Special Air Service, prevedeva che le 3 squadre di commandos (in totale 30 uomini + i quattro arrivati il 14/2) si recassero all'Alta valle dell'Adige dove la ferrovia Verona-Brennero passava vicino ad un pinnacolo di roccia. Qui dovevano minarlo e farlo crollare sulla strada e sui binari, interrompendo cosģ l'importante liena di rifornimenti per le truppe dell'Asse. La missione, successivamente agli avvenimenti, fu ridesignata "Zombie" e probabilmente cambiņ obiettivo. Ma poi fu definitivamente cancellata il 24/3/45. Alcuni uomini restarono con i partigiani, altri invece riuscirono a raggiungere gli alleati e furono tra le truppe che entrarono a Vicenza il 28/04/1945.
Valli_del_Pasubio
26/02/1945 Un rastrellamento effettuato dalla Polizia Trentina (CST), forse alla ricerca di renitenti coinvolge anche la piazza dove vengono perquisite anche la Chiesa e la Canonica.
Febbr. 1945? I partigiani sequestrano Rinaldo (Rinaldin) Zuccato, titolare del pastificio in via Roma, di fronte alle Giarette (ora via M.te Cengio). Entrati nella fabbrica ed allineati al muro operai ed operaie li avevano minacciati di fucilazione se non avessero rivelato il luogo dove lo Zuccato si era nascosto. Preso, fu portato via e dopo due giorni liberato.  Uno dei partigiani se ne andava poi in giro a ripetere "finalmente semo paroni naltri". 
01/03/1945 Una parte del territorio comunale viene interessata dal rastrellamento che si svolge principalmente in territorio di Lugo, ma anche in parte di Fara e di Caltrano. A Lugo si verificherą il massacro delle Lore con 6 partigiani caduti. Lugo
1-7/03/1945 Malga Fondi Nel corso di un rastrellamento viene prelevata una bovina di proprietą di Onesta Brazzale di Giovanni. *Da verificare in quanto la malga č attiva solo nel periodo estivo*
Primi gg. di Marzo 1945? I partigiani portano via una donna che risiedeva in una casa di proprietą comunale in via Giarette (ora via M.te Cengio). Si tratta probabilmente di Moras Ortensia, che sarą stuprata ed infine gettata nella Spaluga di Lusiana dai partigiani del "Broca" il 10/03/45. Lusiana
dal 18/03/45 al 23/04/45 L'asilo infantile (presso villa Fulicarpo, NdR) viene occupato dalla X^ Mas (sarą rilasciato in ottime condizioni, secondo la relazione dell'arciprete don G. Chinello).
-- Un reparto della X^ Mas era comunque a Caltrano anche nel Luglio '44 (v. prigionieri dell'attacco al treno a Cesuna del 10/07/44).
Cesuna
07/04/1945 (Camisino) A Camisino di Caltrano, č saccheggiato il pollaio di Bruno Toldo di Pietro, sono saccheggiate le abitazioni di Francesco Zanocco di Girolamo, di Domenico Zobele di Giuseppe e di Francesco Dal Santo di Antonio “Simuni”.
idem Viene saccheggiata l’abitazione di Antonio Dal Santo di Giovanni e Caterina Sandoną. 
07/04/1945 oppure Fine Marzo 1945 Poleo (?) A Poleo (?) di Caltrano, a fine marzo č bruciato tutto il fieno di Giacinta (Jaxinta) Cortese di Girolamo in Zenari (1).

1) Giovanni Zenari 1889 capostipite ramo "Scorla"
idem (Castellan) A Castellan di Caltrano, saccheggio della casa colonica di Luigi Dal Santo di Giovanni.
09/04/1945 Rastrellamento area Calvene-Caltrano da parte dei russo-ucraini dell'Öst-Bataillon 263. Viene saccheggiata la casa di Bonifacio Tagliapietra di Antonio sita in local. Termine.
11/04/1945 (Maglio) Nella notte l'aereo alleato "Pippo" (Beaufighter) della RAF sgancia una decina di bombe su local. Maglio. Sono cadute a Nord della contrada. (Una di queste č stata rinvenuta nel 1994 e disinnescata dagli artificieri).
23/04/1945 Il reparto della X^ Mas stanziato presso l'asilo parrocchiale, inizia a trasferirsi a Chiuppano. 
~24/04/1945 Alla sera i partigiani rendono noto alla popolazione che avrebbero fatto saltare il ponte di Caltrano. Solo pochi si rifiutano di lasciare le abitazioni e gli animali, quasi tutta la popolazione sale alle Pianezze (da dove si vedeva anche il ponte) per proteggersi dall'immane esplosione. Qui iniziano a recitare il rosario.
Verso mezzanotte arriva su Attilio Dal Santo gridando a gran voce "Contrordine!".
Fondamentale fu l'apporto del dr. Selmo, medico condotto del paese, il quale insieme con il parroco riuscģ probabilmente a telefonare, o comunicare in altro modo, con le autoritą del CLN. le quali fecero annullare subito il proposito.
Il ponte infatti doveva essere mantenuto intatto essendo cruciale per il passaggio degli Alleati (altri ponti - Pilo. Seghe, Arsiero, ecc. erano sotto il controllo dei tedeschi, che come prevedibile, li fecero saltare dopo la ritirata).
Attilio Dal Santo, detto tiglio Cģrola (negozio biciclette in via Roma).
24/04/1945 (oppure 25/04/1945 h. 0:30?) M (via Zoion, ora via Galilei) Mancini Romolo 02/09/1890 54,4 di Cesare e Michitelli Marianna, n. a Roseto degli Abruzzi (TE), resid. a Monte Pagano (PE) (secondo altra fonte i paesi sono invertiti). Ragioniere. Comm. Pref. - Segr. Fascio locale. Sposato, con 8 figli, abitava la casa "Attocchi" di via Villa (ora via Roma, NdR). La notte del 24/4 la porta fu fatta saltare in aria dai partigiani, con una carica che ha danneggiato anche le case circostanti (v. danni di guerra). Trascinato gił per le scale semidistrutte, con una gamba rotta, il Mancini fu costretto a trascinarsi fino alla piazza e quindi su per via Zoion (ora via Galilei, NdR), dove fu mitragliato al muro  a sinistra poco prima della strettoia (da un partigiano da Calvene, secondo Zenari Vittorio).
Un suo collaboratore era Ambrosini Ambrogio Antonio (cl. 1909) di Giovanni, da Caltrano, sarto, 5^ Comp. di Thiene (22^ BB.NN.). Arrestato nel dopoguerra e rilasciato.
54,4
idem La casa del Mancini viene saccheggiata. La moglie ed i figli (aveva 8 figli) ritornarono al paese di origine.
1945? Camisino Una sera i partigiani entrano nella casa di due donne italiane nate in Svizzera a Camisino, per portarle via in quanto il loro fratello Aliprandini Angelo [*] (ex SS italiana) faceva da interprete al Comando Tedesco di Lugo. Non le trovano nonostante la perquisizione di tutta la casa. Si erano nascoste nel cesso che era in fondo all'orto. A fine guerra le due donne torneranno in Svizzera.
[*] Sequestrato il 21/02/45 ed ucciso dai partigiani a Chiuppano.
Chiuppano Le donne erano di soprannome "Majare" (magliaie?). Abitavano a Camisino Est, a sinistra verso Calvene.
25/04/1945 Il paese viene occupato dagli uomini della Bgt. "Mazzini", probabilmente dal 2° Btg "Pedemontana" agli ordini di Fulvio Testolin "Falco". Fra i protagonisti, Antonio Costantini (Toni Moro).
idem P Mauthausen Vidale Giovanni 09/12/1922 22,4 di Bortolo. Catturato durante un rastrellamento sopra la Costa (presso il casone di Rizieri), mentre scappava, insieme con altri. Deportato a Mauthausen.  L'ex casone, ora restaurato, č adesso di proprietą di Dalla Valle. 22,39178
28/04/1945 (Dueville) Dal Santo Nicola (v. Dueville) Dueville
30/04/1945 P (localitą sconosciuta) Bevilacqua Lorenzo "Rione" 27/01/1927 18,3 di Giuseppe e Cantele Elena. Nato a Caltrano, residente a Biella. Partigiano 2^ Bgt. Garibaldi. Deceduto in combattimento in localitą sconosciuta. 18,26849 1
??? T (una delle spelughe) (2 "russi") Si dice che in una delle spelughe presenti nel territorio montano del comune (2 spelughe di Lovarezze, Buso del Giasso, speluga di Fondi, ecc.) siano stati gettati 2 "russi", probabilmente soldati ucraini inquadrati nella Wehrmacht, oppure del 263° Öst-Bataillon. 1 1 2
(dopo il 25/4/45) I partigiani di Caltrano sequestrano 3 donne per una settimana. Le portarono a Castelląn e le legarono alla greppia di una stalla, dove subirono violenza. Dopo le portarono ai Piani, anche lģ le legarono alla greppia. Le 3 donne tornarono dopo una settimana, rapate. Si trattava di Ines Sambastian (Pelegrina) (mora, che gestiva l'osteria in fondo a Camisino, dipendente UNSEA ed ausiliaria BB.NN.), Lucinda da Cąmpora e la Biza dalla Valle (bionda). 
15/08/1945 (Camisino - via M.te Grappa) A Camisino bassa č oggetto di attentato mediante dinamite la casa di Anna Sandoną di Francesco, cl. 1918 nata ad Alba (CN)  (*) vedova di Aliprandini Angelo ucciso dai partigiani il 21/02/1945 a Chiuppano). Dopo questo fatto la donna emigra in Svizzera insieme con la sorella Maria Sandoną).
Farą richiesta di risarcimento per danni di guerra anche per saccheggi ad opera dei partigiani avvenuti in Agosto e Settembre del 1944. Si uniscono alla richiesta i cognati:
Giovanni, Luigia e la sorella Maria Aliprandini.
(*) Nata ad Alba (CN). A causa del profugato durante parte della Gande Guerra, gli uffici e l'archvio comunale di Caltrano erano stati trasferiti lą.
Chiuppano  (dette Majare [magliaie]
??? Maria Sandoną (sorella di Anna Sandoną ved. Aliprandini - v. qui sopra) subisce un furto da parte dei partigiani mentre, dopo la Liberazione, si trova in carcere.
Farą richiesta di risarcimento danni di guerra, dalla Svizzera dove č poi emigrata.
14/10/1945 Alle h. 23,15 ignoti causano l'esplosione di un ordigno presso la casa di Fabris Carlo (cl. 1885) maestro elementare ed ex capo ufficio matricola della GNR di Vicenza.
24/03/1946 M Ronzani Francesco 11/09/1920 25,5 GNR CP.VI-619^ (rit. prigionia).  Fratello di Carlo Ronzani padre di Federico. 25,54795 1
--- Armando Sambastian (Pelegrin) di Domenico, cl. 1918 č commissario politico della formazione partigiana "Martiri di Carrč" (Bgt. "Mameli" divis. Garemi).
--- Alessandro Dal Santo (Marusco) "Sandro" cl. 1916 da Caltrano č stato uno dei fondatori della Bgt. Mazzini (v. Montecchio prec.no 13/08/44 e Thiene primi gg. Giugno 1944).  Montecchio_Precalcino
??? C (5 ignoti) Recuperate 5 salme maschili dalla Speluga di Fondi. 4 5 5
CALVENE -   7 Vittime                          
28/05/1944 (Contrada Folgaria) Durante un rastrellamento vine saccheggiata l'abitazione di Maria Cappozzo di Domenico, in via Malleo (Folgaria)
06/06/1944 Alle h. 17 due partigiani armati si presentano all'abitazione del milite Modesto Carollo del distaccamento S.A.R.E.B. [polveriera?] di Montecchio Prec.no. Trovata solo la figlia Caterina di 14 anni, le dicono di avvisare il padre affinchč lasci il servizio altrimenti un giorno a l'altro l'avrebbero ucciso.
23/07/1944 Alle h. 1:30 numerosi partigiani armati (Bgt "Martiri di Granezza" della "Mazzini") svaligiano e danneggiano con esplosivo (o bombe a mano) le abitazioni di tre fascisti abitanti nel territorio del Comune. Viene percosso il fascista Antonio Sartori di Gio'Batta e portano via tutto il possibile dalla casa.
Passano poi in via Tezze alla fattoria del fratello
Gio'Batta Sartori di Gio'Batta (sic) e la danneggiano lanciando al suo interno bombe a mano.
Successivamente, sempre nottetempo,  gli stessi partigiani, guidati da
Missaggia Lino "Tanaca", obbligano Pietro Sartori a cavare le patate dal suo campo ed a consegnarle loro.
Nel dopoguerra, quando i fratelli Sartori tornano a casa liberi dal carcere, la loro casa di abitazione, in via Roma 109, č oggetto di un attentato dinamitardo il 24/02/1946.
Sarcedo
24/02/1945 P (Ponte) ... "Burrasca" Ex partigiano. Viene bloccato da alcuni partigiani della "Mameli", tra cui Roberto Vedovello "Riccardo" ed Alberto Sartori "Carlo". Ucciso sul ponte alla luce del giorno, accusato di collaborazionismo con i fascisti. X 1
28/2-01/03/1945 (Valle delle Lore) Rastrellamento operato dal CST (Polizia Trentina) di Lusiana.
26/03/1945 (Monte Calvene) Nel corso di un rastrellamento vengono saccheggiate le case di: Giuseppe Brazzale di Domenico; di Ermenegildo Brazzale di Giovanni.
27-28/03/1945 (via Roma) Razzia di alimentari da parte dei tedeschi/ucraini in rastrellamento:
- Conigli, galline, salami, pane, uova, vino e legna da Giovanni Brazzale Maria di Gio'Maria;
- Formaggio, frumento, vino e legna da
Eugenio Brazzale;
- dal Panificio / alimentari di
Alessandro Testolin di Giovanni;
- dalle abitazioni di
Virginia Tagliapietra di Martino, di Giovanni Testolin di Innocente, di Fernanda Testolin di Giovanni, di Gio'Batta Testolin di Gio'Batta, di Amabile Brazzale di Giovanni, di Aurora Dalle Molle di Augusto, di Matteo Segalla di Matteo.
28/03/1945 (Monte Calvene) Nel corso di un rastrellamento alle h. 17:30 viene incendiata le casa di: Valentino Brazzale di Domenico. Nella notte viene saccheggiata da truppe tedesche ed ucraine l'Osteria con negozio alimentari di Antonio Busa di Gio'Maria e l'abitazione di Domenico Brazzale di Domenico.
28/03/1945 (Contrą Maso) Vengono sottratti 37 q. di legname da opera, e resta danneggiata l'abitazione di Irene Binotto di Giuseppe.
28-29-30/03/1945 (Contrą Malleo) Nel corso di un rastrellamento sono saccheggiate le case di Valentino Cappozzo di Giovanni, Francesco Capozzo di Gio'Maria, Marco Cappozzo di Francesco, di Giovanni Capozzo di Nicola, Angelo Cappozzo di Gio'Maria, Maria Dalle Molle di Gaspare cl. 1893, Vittorio Cappozzo di Giovanni, Giovanni Cappozzo di Antonio, Maria Cappozzo di Gio'Maria, Maddalena Cappozzo di Marco.
idem (Contrą Grumale) A causa del rastrellamento restano incendiati l'abitazione, la stalla ed il fienile di Bortolo Testolin di Antonio.
idem Anche l'abitazione di Bortolo Brazzale di Bortolo, nel centro abitato, viene saccheggiata.
idem (via Magan, via Giarre, contrą Cavrari) Altri saccheggi nel corso del medesimo rastrellamento: le abitazioni di Clorinda Missaggia di Giovanni e di Giovanni Battista Segalla di Mansueto (via Magan); di Fioravante Tagliapietra di Nicola (via Giarre); di Giovanni Cappozzo di Antonio (contrą Cavrari).
01/04/1945 (Contrą Malleo) Rastrellamento delle SS con saccheggio dell'abitazione di Francesco Carollo di Pietro.
03/04/1945 Rastrellamento delle truppe tedesco/ucraine che impediscono alla gente di entrare in chiesa (č la domenica di Pasqua). La B.N. "A. Capanni" rastrella anche le colline di Fara e Salcedo.
05/04/1945 (Contrą Malleo) Rastrellamento delle SS con saccheggio dell'abitazione di Giovanni Busa di Giuseppe.
07/04/1945 idem Rastrellamento delle SS con saccheggio delle abitazioni di Antonio Dalle Molle di Gio'Batta (Stufi), e di Gio'Batta Cattelan di Antonio.
24/03/1945 M (Monte Calvene) Brazzale Giovanni 01/12/1921 23,3 di Antonio, da Velo D'Astico. Militare 23,32603
03/04/1945 Rastrellamento delle truppe tedesco/ucraine che impediscono alla gente di entrare in chiesa (č la domenica di Pasqua). La B.N. "A. Capanni" rastrella anche le colline di Fara e Salcedo.
05/04/1945 (o 24/03/1945) M (Monte Calvene / oppure Pralunghi) Brazzale Alberto 09/09/1908 36,6 di Vittorio, da Calvene. Capor. magg. GNR CP.VI-619^ dist. Thiene. Torturato. 36,59452
09/04/1945 Rastrellamento area Calvene-Caltrano da parte dei russo-ucraini dell'Öst-Bataillon 263. Viene saccheggiata la casa di Bonifacio Tagliapietra di Antonio sita in local. Termine.
16/04/1945 Rastrellamento da parte dei russo-ucraini dell'Öst-Bataillon 263. Viene saccheggiata la casa di Dante Testolin di Antonio, in via Roma.
16/04/1945 M (Bissoli) Casanova Pietro 1896 49, di Pietro e Maddalena Bernardo. N. in Austria resid. a Calvene. Militare interprete all'aeroporto di Ca'Beregane Thiene. 49
20/04/1945 (via Maleo di Magan) Rastrellamento da parte dei russo-ucraini dell'Öst-Bataillon 263. Viene saccheggiata la casa di Domenico Brazzale di Paolo.
7/7/?? idem Gerilotti Giuseppe 22/10/1922 23,0 di Alessio, da Calvene. ***Verificare decesso***
29/04/1945 P Tagliapietra Fortunato (Tarcisio?) 12/08/1920 24,7 di Antonio, da Calvene.
Attenzione: Esiste anche una scheda della Commissione per Tagliapietra Tarcisio n. 18/08/1920 pure lui figlio di Antonio, deceduto il 31/01/1945 (?)
24,72877 1
30/04/1945 M Missaggia Ernesto di Domenico. Militare E.N.R. oppure GNR CP.VI-619^. Torturato. 1 1
19/05/1945 P Brazzale Pietro 15/04/1924 21,1 di Francesco, da Calvene. 21,10685 1
24/02/1946 La casa di abitazione di fratelli Sartori Antonio, Pietro e Gio'Batta viene fatta oggetto di un attentato dinamitardo. (Antonio Sartori č lo zio di Federico).
CAMPOROVERE -   10 Vittime                          
27/05/1944 Loc. Scaletta Un reparto composto da circa 20 motociclette della scuola GNR della Strada di Piovene, sale fino a Camporovere, accompagnando 3 (oppure 4) partigiani di Schio catturati a Piovene (Luigi Freschi, Fenido Costalunga ed un altro) con una valigia di armi. Uno dei tre aveva confessato di averle avute dai fratelli Vescovi (Parnolo) di Camporovere.
Prelevato a casa sua
GioBatta Vescovi (Parnolo) padre dei ricercati, bastonato, viene accompagnato in localitą Val Scaletta. Qui in una caverna viene individuato il deposito armi dei partigiani.
Al ritorno portarono tutti in carcere a Piovene. Successivamente il Vescovi, ultrasessantenne, viene deportato a Mauthausen, una figlia (
Antonietta o Rina) e la nuora Giovannina Zotti incarcerate per 5 mesi.
29/05/1944 Rastrellamento delle SS di Padova (con cani) nella zona M.te Verena - Larici - Portule - Cima XII. (v. Asiago per l'esito) Asiago
05/06/1944
(5/07/44 secondo P. Gios)
Durante la notte 5/6 partigiani di Camporovere entrano nelle case di alcune ragazze e le rapano a zero, in quanto accusate di familiarizzare troppo con i tedeschi. Il giorno dopo le ciocche di capelli sono ritrovate sul sagrato della chiesa. Alla porta dell'abitazione di Agostino Bonato un manifesto che inneggia alla giustizia partigiana. Le ragazze sono: Gianna Trosely (*) di Giuseppe sfollata da Zara, Lina Costa di Giuseppe, Sirena Tessari di Giulio (v. qui sotto 8/8), Antonietta Zotti (Martara), Piccinina Bernar, Rita Tessari (Patit).
(*) Passerą poi con i partigiani e rimarrą uccisa nell'episodio di
Vigolo Vattaro del 4/5/1945.

06/06/1944
(7/06/44 secondo P. Gios)
La mattina dopo, il 1° e 2° Btg giovanile della GNR di Asiago, informati dell'accaduto, si portano a Camporovere e dichiarano il coprifuoco. Tutti gli uomini e le donne del paese vengono chiusi in casa. Alle h. 13 i legionari si recano nelle case delle sorelle dei partigiani per raparle a zero. Alle h. 15 l'azione č terminata: 14 ragazze rapate a zero.
07/07/1944 Un gruppo della GNR era restato in paese, dopo le rapature del giorno prima, ed era deciso a continuare con altre operazioni del genere. Per questo avevano anticipato il coprifuoco alle h. 17. Arriva perņ da Asiago Bruno Caneva che con modi decisi mette fine all'operazione e revoca l'anticipo del coprifuoco. Alle h. 19 un tenente chiama a raccolta i capifamiglia, loda la loro calma e si scusa per il comportamento dei militi.
18/06/1944 Durante il coprifuoco una donna si affaccia alla finestra. Un tedesco la vede e spara, ferendola.
12/07/1944 (local. Termine) Alle h 10 tra Ghertele e Termine, i partigiani attaccano e dustruggono un convoglio di 11 autocarri della TODT carichi di legname. Gli autisti vengono privati delle scarpe e lasciati liberi.
24/06/1944     Rastrellamento ad opera della GNR. Viene arrestato Gio'Batta Vescovi di Gio'Batta (sic). Sarņ deportato in Germania il successivo 8/08/44.
08/08/1944 T (Fontanella in loc. Billeme - Ghčrtele) Verso le h 12 presso la fontanella di loc. Billeme, presso l'albergo Ghertele circa 30 (*) partigiani della 1^ comp. "Lemerle" del Btg "7 Comuni" guidata dal "Broca", contravvenendo all'ordine di "non muoversi e non attaccare",  attaccano una colonna di autocarri della TODT che vanno a caricare legname ("per sottrarre gli scarponi ai soldati tedeschi di scorta" come affermato dai partigiani stessi nelle loro prime relazioni). Ogni camion ha un autista ed un tedesco di scorta. Secondo il parroco di Camporovere dell'epoca, invece attaccarono per appropriarsi di una jeep. Il mezzo non era solo ma si trattava invece dell'avanguardia di una colonna di mezzi.
In sintesi 5 autocarri della TODT vennero distrutti, e 4 soldati tedeschi uccisi dai partigiani nella sparatoria. Un quinto riesce a fuggire e ad avvertire il comando a Camporovere. 5 autisti della TODT vengono catturati dai partigiani, del sesto non si conosce il destino.
(*) Il gruppo del "Broca" contava circa 150 uomini, secondo Bruno Caneva gli attaccanti, disposti su 3 lati, erano ben pił di 30. Secondo Giulio Vescovi "Leo", erano in 120.
1
idem T idem (4 tedeschi ignoti) Quattro paracadutisti tedeschi tra cui il comandante. Si trattava della scorta (1 per camion) formata da tedeschi feriti o convalescenti, con bende, uno aveva un braccio ingessato. I corpi furono ritrovati spogliati e depredati, trafitti da armi bianche in ogni parte del corpo. 3 4
idem idem Restano feriti gravemente: Tessari Domenico e Bernar Gino Mario, civili da Camporovere; Stringari Marco "Trentino" (*), Vianello Giovanni "Garibaldi" e De Marchi Vittorio "Schör", partigiani. 4 Tedeschi sono fatti prigionieri dai partigiani.
(*) Decederą il 06/04/45 a Mezzaselva in un altro scontro a fuoco.
idem idem Un reparto di alpini guidato da Bruno ed Adelmo Caneva del CRA (Centro Reclutamento Alpini), distaccamento di Asiago si reca subito sul posto (8 alpini e 15 tedeschi paracadutisti). I partigiani si sono gią dileguati. I corpi dei 4 caduti tedeschi, spogliati e derubati di ogni avere, vengono caricati su un autocarro. Sullo stesso mezzo salgono Bruno Caneva, 2 Alpini (tra cui il capor.magg. Marcialis), 4 tedeschi ed anche 2 civili e 2 fanciulli che si trovavano sul posto. L'intenzione č di lasciarli a Camporovere, mentre il camion proseguirą verso Asiago. Il fratello Adelmo con i restanti 16 uomini resta sul posto.
idem (Loc. Scaletta [a metą strada tra Ghertele e Camporovere]) Circa 20 partigiani della 1^ e 2^ comp. del Btg "7 Comuni"  (*) attaccano il camion di Bruno Caneva che sta tornando dal Ghertele (con le salme dei 4 tedeschi caduti). Ne nasce uno scontro a fuoco nel quale viene subito ferito l'autista, e successivamente colpito anche Bruno Caneva da 5 pallottole e da una bomba a mano. Sentendo mancargli le forze si rifugia in una galleria risalente alla I^ Guerra Mondiale.
(*) Non č il gruppo del "Broca" ma un altro avvisato tramite una staffetta.
idem T idem (soldato tedesco) Adelmo Caneva, sentiti gli spari del nuovo scontro in loc. Scaletta, parte da Ghertele e va in soccorso del gruppo del fratello Bruno con i suoi 16 soldati. Arrivati sul posto scoppia un'altra sparatoria nella quale resta ucciso un soldato tedesco. Poi Adelmo rintraccia il fratello seguendone la scia di sangue. Poco dopo arrivano 2 camion di giovanissime GNR ai comandi del tenente Ferro.  I partigiani scappano. Essendo Bruno Caneva ferito gravemente, viene trasportato con urgenza all'ospedale di Mezzaselva dove sarą operato dai dott. Forte e Campiglio.  1
idem M idem Rossetto Elio 28/08/1926 17,96 di Mario, n. in Lussemburgo. Milite della GNR CP. VI-619^. Deceduto al passo Ghertele in azione di rastrellamento. 17,9589 M
idem C idem Tessari Antonio da Camporovere. Ferito durante la sparatoria, muore il giorno seguente. Si tratta forse di uno dei 2 civili caricati al Ghertele sul camion di Bruno Caneva per essere riportati a Camporovere. 1
idem P idem Ciriano Domenico "Bolzanino" 22/08/1921 23,0 di Paolo Giovanni e Andronne (?) Giuseppina, da Vercelli, resid. a Bolzano (Wegelweider). Ferito, muore il giorno seguente. Comandante di distaccamento Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi" divis. M.te Ortigara. (Medaglia di Bronzo al V.M.?).
*** Da verificare se si tratta del partigiano morto, trovato al mattino del 9/8 appena fuori dell'Istituto di Mezzaselva, avendo tentato nella notte di entrare per assassinare Bruno Caneva ricoverato con gravi ferite dopo lo scontro al Ghertele.
Mezzaselva 22,97808
09/08/1944 In rappresaglia dei 4 soldati uccisi, in un primo tempo i tedeschi volevano fucilare gli abitanti del paese, dopo avere preso in ostaggio circa 40 persone catturate tra Canove e Camporovere. Il parroco don Candeo, il maresc. GNR Domenico Valente, (ed Adelmo Caneva del C.R.A. - v. qui sotto) li convinsero ad optare per l'incendio di metą paese, (essendo sera, il restante da bruciare al mattino dopo - poi annullato grazie al Caneva che trattņ con il magg. Buschmeyer stesso). Alle h. 19 tutte le case dalla chiesa (che si trova al centro del paese) fino al bosco furono date alle fiamme dai russi al comando del tenente russo Borodino (non era il suo vero nome), salvando perņ le scuole elementari, l'asilo e la canonica che si trovavano dallo stesso lato. Secondo alcune fonti fu risparmiata anche la casa di una ragazza (Sirena Tessari di Giulio, cl. 1926) conosciuta come "amichevole" con i tedeschi. Complessivamente 76 (74 secondo altre fonti) case distrutte e oltre 80 famiglie senza tetto. Il giorno seguente, grazie all'intervento del parroco, il comandante tedesco rinuncia a bruciare l'altra metą delle case in cambio della
liberazione dei prigionieri (5 tedeschi, 14 autisti della SPEER, 5 militi). I partigiani liberano gli ostaggi.
Secondo la versione
di Adelmo Caneva, fu solo lui a convincere il magg. Burchmayer, nel frattempo salito in altipiano dal suo comando di Marano Vic. di non fucilare gli ostaggi e di limitare l'incendio del paese. L'intervento del parroco era solo per salvare la chiesa. Gli ostaggi (uomini e non bambini come scritto dal parroco) erano tenuti dai soldati vicino al muro della chiesa.
Secondo don A. Dall'Oglio i tedeschi erano incattiviti dal fatto di avere trovato (a Camporovere) un soldato tedesco ucciso dal "Broca". A supporto di tale ipotesi, il "Broca" avrebbe poi parzialmente risarcito i danneggiati dell'incendio.
idem Ponte di Roana Un reparto di tedesco/russi agli ordini del Feldwebel Schoeder spara ed urla contro l'osteria "Al Ponte". Arriva di passaggio Adelmo Caneva che sta tornando a Mezzaselva da Camporovere per sapere delle sorti del fratello Bruno appena operato. Si ferma e parla con lo Schroeder, che conosce bene, proprio quando sta per lanciare all'interno bombe a mano. Il tedesco afferma che dentro l'osteria ci sono dei partigiani. Il Caneva tratta e convince ad uscire donne, bambini e qualche uomo. I tedeschi se ne vanno.
11/08/1944 Il comandante del 1° Btg. della Legione d'Assalto "Mussolini" (magg. Osvaldo Canzia) coadiuvato da altri 6 uomini, minaccia di mettere al muro Antonio Vaninetti se questi non consegna loro il suo autocarro.
Dopo
 l'estate 1944
C (Buso del Tonzerloch) Frezzati Paolo Venditore ambulante di filo gavetta ("gavette di filo" sic). Vestito elegantemente e con stivali di cuoio girava per l'altipiano dalla primavera del '44. Venne accusato di essere una spia. Catturato dai partigiani circa a Settembre 1944. Il suo corpo fu ritrovato nella foiba nell'immediato dopoguerra e riconosciuto dai familiari dai brandelli di stoffa della camicia. 1
24/02/1945 I circa 10 commandos "berretti rossi"  inglesi paracadutati per errore presso il M.te Mosciagh (v. Asiago), vengono trovati dai partigiani e riuniti nei monti sopra Camporovere. Solo una minima parte dei materiali vengono recuperati. La missione riesce a contattare il quartier generale, e cerca di ottenere, invano, lanci di rifornimenti. Gli inglesi arrivati sono 10 soldati SAS ed 1 segnalatore delle forze speciali. Essi vivono con i partigiani partecipando anche ad azioni di fuoco.
Al 31 Marzo '45 la missione viene ufficialmente dichiarata fallita ed alcuni dei componenti sono recuperati dagli Alleati. Altri invece rimangono sui monti fino alla Liberazione, in particolare sono presenti alla liberazione di Asiago.
'---> Per l'operazione di sabotaggio, scopo della missione, vedere descrizione su
Caltrano.
Asiago Caltrano
CANOVE -   2 Vittime                          
24/02/1944 Nella notte ignoti espongono sul monumento ai caduti la bandiera con stampata sul bianco la scritta: "Giovani vendicateci! Chi si presenta tradisce la Patria e fratelli e sarą inesorabilmente punito". In alto a destra una falce e martello ed in basso un teschio. Gli stessi simboli vengono stampati anche su diversi muri dell'abitato.
13/04/1944 Alle h. 19:30 una ventina di donne tentano di impedire l'afflusso del latte nel locale spaccio, in quanto asseriscono che quello distribuito la mattina era andato a male, a causa della scrematura. Il Commissario prefettizio ordina che venga distribuito il latte intero.
09/06/1944 Alle h. 1:40 alcuni partigiani del "Broca", penetrati nei locali del municipio, appiccavano il fuoco all'ufficio del segretario ed al solaio. Andavano cosģ distrutti l'archivio, l'ufficio annonario, il protocollo e parte dell'ufficio di stato civile, nonchč vario carteggio. Danni per un ammontare di Lire 200.000.
idem I carabinieri della locale caserma disertano, compreso il Maresciallo Francesco Molinas. Arrivati nell'appennino tosco-emiliano, non riescono ad attraversare il fronte e restano lģ quale banda partigiana.
21/06/1944 Nottetempo i partigiani di Alfredo Rodighiero "Giulio" e di Federico Covolo "Broca" occupano il centro di Canove, sede del municipio (Comune di Roana), ed ivi sequestrano Angelo Magnabosco (Casato) (*) (impiegato comunale) e Giovanni Frigo Milo (farmacista) (**). Con l'occasione rapinano la famiglia di oro e gioielli (secondo la testimonianza di Gabriella Frigo, a guerra finita metą del malloppo verrą restituito).
Al ritorno i partigiani si scontrano al bivio per Cesuna con una pattuglia della GNR (1° Btg. giovanile). Nello scontro resta ucciso il Maddalena (
v. qui sotto).
(*) Angelo Magnabosco sarą ucciso il 19/8/44 in territorio di
Asiago.
(**) Tra i sequestratori entrati nella casa del farmacista:
Fabris Tocolo "Bocia" armato di mitra a controllare Gabriella Frigo figlia del farmacista. Altri sicuramente presenti: il Covolo Federico "Broca", Alfredo Rodeghiero "Giulio" e Renzo Ghiotto "Tempesta" (il quale rubņ al farmacista un paio di scarponi Vibram).
Asiago
idem M Maddalena Nicolņ 19/09/1923 20,8 di Terenzio, da Venezia. Milite. Il suo nome viene dato al 2° Btg. della Legione d'Assalto GNR Legione "Mussolini". 20,76986
idem Probabilmente nella stessa data del 21-22/6 č attuato il tentativo di rapire il segretario comunale Valentino Giuseppe Gramola. I vicini di casa Urbani, figli del medico condotto, ed in particolare Francesco Urbani "Pat" cl. 1923, di loro iniziativa cercano di entrare in casa, ma il tentativo, gestito in modo maldestro, fallisce. Il Gramola resta illeso nonostante gli venga sparata contro una raffica di mitra. Nei giorni seguenti tutta la famiglia si sposta dall'Altipiano.
11/07/1944
(o 07/07/1944?)
C Covolo Francesco 15/09/1878 66, di Federico e Abriani Caterina, da Canove di Roana, resid. a S.Giacomo di Lusiana. Padre di Covolo Federico "Broca". Raggiunto dai repubblicani della GNR su segnalazione di fascisti del paese.
Prima versione: Alle h. 5 dell'11/7/44 la GNR di Asiago circonda la casa di via Ortigara 2 a Canove, affittata al Covolo, per arrestarlo in quanto padre del ricercato Federico Covolo "Broca" che il giorno prima ha assalito il treno a Cesuna. Francesco Covolo tenta di fuggire saltando dalla finestra della camera sul retro di casa, ma viene raggiunto lungo la ferrovia ed ucciso con due pallottole alla testa.
Secondo don A. Dall'Oglio, l'uccisione del Covolo fu casuale e non intenzionale.
La casa viene saccheggiata e sono prelevate 2 mucche ed un vitello. Arrestato il genero di Francesco,
Domenico Frigo e la figlia Irma di 14 anni.
66
28/07/1944 (... e Cattedra) La GNR  Legione "M", 2° Btg. saccheggia l'abitazione del partigiano Frigo Riccardo (che decederą a Granezza il 6/9/1944), e la "Stalla Modello" in localitą Cattedra. Covolo Federico
"Broca"
30/07/1944 Nelle primissime ore del mattino partigiani della "7 Comuni" confiscano una moto Augusta e 5 damigiane di vino all'ex podestą Visentin.
05/08/1944 Un raggruppamento di partigiani agli ordini di Francesco Covolo "Broca", marcia a notte fonda dal Boscon verso Canove. Giunti in centro, davanti al municipio, il reparto inizia a cadenzare il passo ed a cantare. L'episodio ha una vasta eco.
07/08/1944 (Contrą Waister) Rastrellamento eseguito dal Btg. "NP - S.Marco" della X^ Mas. Viene saccheggiata la casa colonica di Rela Antonio (Gio Antonio) di Gio'Batta e Frigo Maria.
15/10/1944
 (o 14/10/1944)
Rastrellamento da parte della GNR ed arresto di circa 40 persone tra cui il parroco don Giovanni Battista Dal Santo (che durante le omelie aveva raccomandato di evitare di inviare denuncie ai tedeschi). 3 uomini sono riconosciute come partigiani (Ambrosini Renato, Tumolero Cirillo, Bernar Gino) e portati ad Asiago. Il 18/10 portati a Foza e fucilati. Foza
07/11/1944 (via XX Maggio) Durante un rastrellamento, truppe tedesche saccheggiano l'osteria di Giovanni ed Elisabetta Martello.
idem (via Dante) Durante un rastrellamento, truppe tedesche saccheggiano l'abitazione di Maria Frigo e la trattoria "Al Giglio" di Ambrogio Ambrosini di Angelo.
13/11/1944 Nel corso di un rastrellamento le truppe ucraine dell'Öst-Bataillon 263 saccheggiano l'Albergo "Bivio Italiano" di Cristiano Forte di Domenico.
20-21/11/44 Altro rastrellamento, ma da parte della 2^ B.N. "Mercuri", che saccheggiano l'Albergo "Bivio Italiano" di Cristiano Forte di Domenico.
idem Nel corso del medesimo rastrellamento, viene saccheggiata l'abitazione di Maria Mosele di Luigi.
Dicembre 1944 Viene nuovamente saccheggiata l'abitazione di Francesco Covolo di Federico (padre del capo partigiano Covolo Federico "Broca") precedentemente ucciso l'11/07/44 (v. qui sopra)
15/01/1945 Rastrellamento tedesco.
20/02/1945 Nel corso di una perquisizione da parte del CST di Canove, viene saccheggiata la casa di Antonio Guglielmi di Domenico, sita in via IV Novembre.
21/03/1945 (Ponti sul Ghelpach) I partigiani, mediante mine, fanno saltare tre ponti sul torr. Ghelpach: il primo della ferrovia Canove-Cesuna, il secondo della strada Canove-Cesuna, il terzo della strada Canove-Treschč Conca.
25/03/1945 Mitragliamenti aerei da parte di P-47 americani del 350° FG provenienti da Pisa. Allo scopo di prendere quota uno degli aerei si liberņ di 5 grosse bombe che caddero in vicinanza del paese senza causare vittime, ma solo la rottura dei vetri.
10/04/1945 Rastrellamento da parte dell'Öst-Bataillon 263 con particolare attenzione al sequestro di biciclette, presso Antonio Frigo di Valentino, Giovanni Stella di Matteo Antonio, Pietro Antonio Magnabosco di Pietro ed Emilio Magnabosco di Domenico.
28/04/1945 La sera, il farmacista dott. Giovanni Frigo (fascista) (*), il recalcitrante parroco don Giovanni Dal Santo ed il dentista dott. Volpi (sfollato da Trieste) quale interprete, si presentano al comando tedesco per trattare la resa ai partigiani. Fopo 3 ore, i tedeschi non si arrendono ma garantirono che non avrebbero attaccato. La notte stessa partono ed all'alba del 29/4 nessun soldato era presente in paese.
(*) Il 21/6/44 era stato sequestrato dai partigiani (
v. qui sopra).
CARRE' -   8 Vittime                          
24/05/1944 Alle h. 10 nei pressi del paese (strada Vicenza - Asiago) tre partigiani armati si impossessano di un autocarro con 30 q. di farina destinata al pastificio Zuccato di Caltrano, ed obbligano l'autista a deviare verso Lugo di Vicenza. A seguito delle operazioni successive della G.N.R. ne vengono recuperati q. 24 e l'autocarro.
29/06/1944 (Local. Rua - Bregonze) Partigiani della "Mazzini" nella notte entrano nell'abitazione dei fratelli Dal Ferro Irma e Mario da Thiene, e requisiscono 3 casse in cui era riposto il corredo della moglie dell'ing. Canale Gino di Antonio, da Thiene, sposata nel 1940.
Nel dopoguerra il Canale chede il risarcimento di danni di guerra per Lire 346.900.
22/07/1944 Alle h. 0:30 partigiani armati asportano dal municipio: un ciclostile, una bicicletta, una calcolatrice e numerosi timbri. Poi alla Casa del Fascio asportano: un apparecchio radio, una macchina da scrivere. Quindi nella rivendita di tabacchi: 290 pacchetti di sigarette.
29/07/1944 Tre partigiani armati penetrano nell'abitazion di Giovanni Dal Santo, e lo rapinano di Lire 5.000 e di vari oggetti del valore totale di Lire 8.000.
13/10/1944 (Local. Ca' Vecia o Ca'Vecchia) In un bunker (*) utilizzato dai partigiani garibaldini (Bgt. "Garemi") si decide di costituire una nuova brigata da posizionare nell'area pedemontana e Val D'Astico fino ad allora di competenza esclusiva della "Mazzini". Viene designato comandante Roberto Vedovello "Riccardo", puntando sulla sua amicizia con "Silva". Il comando della "Garemi" sarą spostato da Ca' Vecia a Breganze 4 giorni dopo.
(*) Il bunker si trovava presso la casa rurale davanti alla trattoria Ca' Vecia.
18/11/1944 (o 13/11/1944) Attacco aereo.
18/11/1944 C (Vicenza) Rizzato Cecilia Giovane ragazza da Carrč, vittima del bombardamento aereo a Vicenza. D 1
idem C idem (1 civile) Un giovane di Carrč resta vittima del bombardamento aereo a Vicenza. 1
3/3/45 - 27/4/45  (dal 9/3/45 secondo il parroco) Un centinaio di appartenenti alla X^ Mas si accantonarono a Carrč.
08/04/1945 P Marini Teodoro "Feo" 21/08/1921 23,6 fu Giovanni e Lorenzi Celestina. Sottotenente (da Carrč). Capo servizio Sanitą. Partigiani della Bgt. "Mameli" , divis. "Garemi" arrestati il 4 Aprile a Carrč dalla X^ Mas Btg. "Fulmine" (*). Dopo un processo tenutosi presso l'osteria di Federico Maculan a Carrč, sono fucilati alle ore 6,25 al cimitero di Carrč in rappresaglia all'uccisione del Tommasi del 7/4/1945 a Zanč, nonostante il veto del magg. Büschmeyer e la proposta di mediazione del maggiore Georg Siemon comandante tedesco di Thiene.
Tra i militi, nella comp. A.R., anche l'ex partigiano
Giuseppe Limosani.
(*) comandante il
ten. di vascello Orrł.
Zanč 23,64658
idem P Polga Luciano "Fiacca" 11/07/1921 23,8 fu Bortolo e Bertoldo Santa. Da Carrč. 23,7589
idem P Lazzaroni Silvestro "Balilla" 15/12/1925 19,3 di Oreste e Selli Maria. Da Piovene Rocchette. Capo nucleo. 19,32603
idem P fratelli Saugo Aldo "James" * 31/08/1924 20,6 di Giacomo e Guglielmi Maria. Da Monticello Conte Otto. 20,61644
idem P Saugo Mario "Bill" * 31/08/1924 20,6 idem     20,61644
05/05/1945 (o 01/05/1945 [parroco]) M Pedrelli Candido Mario 04/02/1903 42,3 S.Capo X^ Mas, Btg Fulmine, 1^ Comp. da Biella /da Genova. Accusato di avere fatto parte del plotone di esecuzione dell'08/04/45, fu fucilato dai partigiani della Bgt. "Mameli" nello stesso luogo ovvero dietro al cimitero (v. anche un caso analogo a Cogollo) Cogollo_Del_Cengio 42,27671 1
CASTELGOMBERTO -   2 Vittime                          
6-7/01/1944 (Valdilonto) Durante un rastrellamento sono saccheggiate le abitazioni di Sbabo Domenico e Michelangelo, di Giacomo.
21/01/1944 Viene perquisita la casa di Riccardo Gasparella di Domenico. Sequestrati 3 maiali.
24/03/1944 (Vallerona) Alle h. 1 un gruppo di 10 partigiani armati rapinano, a casa sua, il contadino Antonio Schiavo del portafoglio contenente Lire 3.000.
29/12/1944 P (contrą Valli) Ceola Francesco "Frate" 1921 23, di Francesco (sic) e Zaupa Maria, da Castelgomberto. Catturato dalla B.N. di Valdagno in Val di Piazzon, sotto Torreselle. Capo squadra Brg. "Martiri di Val Leogra" divis. Garemi. Malmenato, interrogato ed infine fucilato.   23
06/01/1945 (Val di Lonto) Alle h. 1 un gruppo di 2 partigiani armati penetrano nelle abitazioni dei coloni Giovanni e Domanico Grabo, e sotto la minaccia delle armi si impossessano di: Lire 600, 1 suino, biancheria ed indumenti personali.
28/04/1945 C (contrą Oseletto) Cecchetto Brunone 23/12/1909 35,4 di Domenico e Panarotto Lucia, da Castelgomberto. Abitava in una casa isolata e lontana dai centri abitati. Dalla strada i camion tedeschi lo hanno visto correre via e gli hanno sparato. Alto 1,60 m , si era sposato il 14/04/45 con Lucia Cariolato. (Altra versione: colpito da una scheggia sull'uscio di casa quando i tedeschi sparano alcune cannonate verso Contrą Oseletto). 35,36986 1
Lapide a Cecchetto Brunone
CASTELLETTO -   2 Vittime                          
~10/03/1945 Un gruppo partigiano della Bgt. "Pino" divis. Garemi, attacca mitragliandole: un'auto civile, una militare ed un camion tedesco. Il capitano Tommasi Sante (*) del distretto militare di Vicenza, informa Adelmo Caneva che il comandante tedesco ha intimato di ripulire la zona, altrimenti avrebbe mandato i russi/ucraini.
(*) Sarą ucciso nell'eccidio di Schio il 7/07/1945.
idem Il Caneva, per evitare l'azione da parte della X^ Mas o delle BB.NN. con prevedibili dolorose conseguenze,  accetta di effettuare lui l'operazione, riservandosi di scegliere 15 uomini (*). Il Tommasi accetta. La notte prima del 12/03/1945 un camion a fari spenti porta gli uomini a Castelletto, vestiti ed armati come i partigiani. Posizionati sulla cima della montagna, iniziano ad osservare con binocoli tutti i movimenti. Il 13/03/45 individuano quella che potrebbe essere la base partigiana, in una galleria della Grande Guerra.
(*) Oltre ad Adelmo Caneva, parteciperanno: il fratello Tonin Caneva, Mario Lobbia, 2 sottufficiali della Polizia di Vicenza, un altro sottotenente, e 9 sottotenenti della Scuola Polizia Stradale di Piovene. 
14/03/1945 All'alba Adelmo Caneva  e Mario Lobbia cercano di immobilizzare la sentinella, ma questa reagisce e spara una raffica di mitra, poi fugge. I partigiani escono alla rinfusa dalla galleria e prendono un sentiero impervio e pericoloso (Sentiero delle Cenge) inseguiti dai rastrellatori. Giustino Crivelletto "Morgan" (capo squadra) e Giovanni Vescovi "Athos" (*) scivolano nella scarpata. Mario Lobbia si cala con una corda e recupera il Vescovi che ha una gamba fratturata. Un sottotentente della GNR della Strada (con sede a Piovene) si cala per recuperare "Morgan" che si dice ferito. Ma una volta raggiunto č invece da questi afferrato al collo. Il sottotenente estra la pistola e spara 3 colpi. Distrutte armi ed esplosivi trovati nella galleria, il gruppo del Caneva scende a valle, portando con sč il Vescovi.
Ad un certo punto, incrociano 2 partigiani di cui uno armato di pistola.
Tonin Caneva va a salutarli e li blocca puntando loro la sua arma. I due, perquisiti e disarmati, vengono lasciati andare.
Giovanni Vescovi viene portato all'ospedale di Thiene, libero.
I partigiani sfuggiti, saranno gli uccisori il 3/05/45 di
Silvio Varotto ed Anton Deutsche (v. Rotzo).
(*) Era stato caporale nella 62^ Comp. Alpina del Btg. Bassano, insieme con Adelmo Caneva in Albania e Grecia.
Rotzo
idem P (Sentiero delle Cenge) Crivelletto Cristiano Giustino "Morgan" 1923 22, di Antonio e Giovanna Cunico, da Fara. Partigiano capo squadra della Bgt. "Pino" divis. Garemi. Ucciso in combattimento (v. qui sopra i dettagli).   22
idem Secondo alcuni il rastrellamento č conseguenza dell'assalto al treno Rocchette-Asiago effettuato il 10/07/1944 dal gruppo del "Broca" (v. Cesuna). Cesuna
26/04/1945 (Sessi di Castelletto) Nel pomeriggio i partigiani attaccano un reparto dell'Ost Bataillon 263 intenzionato a posizionarsi sul M.te Bostel. Sono i partigiani di Giacomelli Giovanni "Nembo" della Bgt. "Pino". Presente anche Garbin Giovanni "Marte" comandante della "Pino". I tedeschi sparano con mortai da localitą Torre scaligera (Cogollo D.C.) e da Cima Arde a Nord di Forte Corbin. (v. Pedescala).
01/05/1945 P Castelletto? Moschin Alessandro 15/02/1921 24,2 di Cesare e Bolasini Rita, da Motteggiana/Mantova. Giovane partigiano del gruppo di Luigi Faccin "Negro" ucciso durante uno degli ultimi attacchi dei tedeschi da Forni verso Castelletto. Resta gravemente ferito Mosele Mario.
Secondo altra fonte: Commissario di distaccamento del Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi" divis. M.te Ortigara.
24,22192 1
CESUNA -   2 Vittime                          
07/03/1944 La GNR di Vicenza intercetta un incontro clandestino tra renitenti di Cesuna ed il partigiano Orfeo Vangelista "Aramin". Vengono catturati Tranquillo Fortunato Valente cl. 1920, e Lorenzo Valente cl. 1925. Vengono inviati alla questura di Vicenza.
05/04/1944 (Boscon) Viene effettuato un rastrellamento delle aree dei comuni di Caltrano e Roana. La malga Boscon, condotta da Raimondo Dal Zotto di Giacomo da Cogollo D.C., viene saccheggiata. La malga era utilizzata dall'Ottobre '43 dai partigiani. Fino alla primavera '44 vi soggiornavano anche 4 ex prigionieri inglesi.
Cesuna
14/04/1944 Alle h. 1:30 sette partigiani armati penetrarono , mediante scasso, nella stalla di proprietą di Giovanni Sterchele ed asportarono 22 pecore ed 1 capra. Si allontanarono verso la Valdassa. Il derubato, insieme con altri contadini, inseguģ i ladri e raggiuntili li costrinse alla fuga recuperando tutto il bestiame venne recuperato.
18-19/06/1944 Di notte una pattuglia di ronda della Legione "Mussolini" di Asiago uccideva, causa l'oscuritą, due cavalli che sfuggiti al proprietario (allievo militare Rigoni Arturo) transitavano al galoppo presso la pattuglia stessa. Il proprietario venne risarcito.
22/06/1944 C (Boscon) Dal Zotto Angelo (Coronetto) 18/09/1927 16,8 di Raimondo ed Elvira (Amabile?) Borgato, da Canove, resid. a Cogollo Del Cengio. Il padre aveva in concessione la malga. Resta colpito da una raffica presso il cimitero inglese del Boscon.
Fonte: don C. Frigo (cugino del padre) Verso le h. 10 un gruppo di militi fascisti scendono per la strada del Boscon. Angelo, dalla malga corre per avvertire il fratello maggiore Vittorio, affinchč si nasconda. Dove il sentiero si snoda dietro al cimitero inglese, i militi lo vedono che corre e sparano. Muore sul colpo.
Versione ufficiale: Era sbucato fuori correndo mentre inseguiva una vitellina sperduta. Pur raccolto subito dai parenti, muore dissanguato mentre viene trasportato con una carretta.
Cogollo_Del_Cengio 16,7726 M
27/06/1944 C (Kaberlaba) Munari Pietro 1921 23 di Nicola, da Asiago. Colpito (al ventre) mentre sta tagliando legna nel bosco, durante un rastrellamento della G.N.R.  in zona M.te Kaberlaba.   23
idem I carabinieri di stanza ad Asiago, si allontanano dal paese. Sempre agli ordini del loro maresciallo Francesco Molinas, costituiranno un gruppo partigiani nell'appennino tosco-emiliano.
10/07/1944 Alle h. 17:15 Attacco al treno poco fuori Cesuna (loc. Bosco) con lo sparo di un centinaio di colpi di armi automatiche. Rimangono feriti: il macchinista ed il partigiano Trivella Giuseppe cl. 1917 da Milano. Il gruppo del "Broca" asporta circa 10 casse di munizioni. Costringono 1 sergente e 5 miliziani (2° Btg "Cacciatori degli Appennini") a trasportarle.
Versione ufficiale: dopodichč li pagano Lire 300 per il lavoro, invitandoli a disertare (cosa che fanno). Il 21/7 (?) il magg. Rosa Mario della GNR minaccia di iniziare a fucilare un centinaio di ostaggi se i "prigionieri" non fossero stati liberati. I partigiani, tramite don Dal Zotto, informano il maggiore Rosa che i militi liberati hanno disertato. Gli ostaggi vengono liberati. Seguirono anche tentativi promossi dal magg. Rosa di avere colloqui con i partigiani, ma senza alcun esito positivo.
Secondo altre fonti (tra cui G.Vescovi "Leo"): i 6 militi sarebbero stati liberati a seguito dell'arresto degli ostaggi da parte della G.N.R. - Si sarebbe trattato quindi di uno scambio di prigionieri.
Secondo don A: Dall'Oglio: il "Broca" avrebbe attaccato il treno per ritorsione dopo che una guardia forestale aveva bloccato un carico di legname non autorizzato (rubato al demanio). La guardia stessa dovette restare nascosta a Velo di Lusiana ben oltre la fine della guerra.
11/07/1944 Versione di Caneva: Adelmo Caneva del C.R.A. Alpini di Asiago viene a sapere della cattura da parte dei partigiani di 4 (?) militi durante l'attacco al treno del giorno precedente, tra cui il capor. magg. Raffaele Catapane (da Napoli sposato con una ragazza di Cesuna), il capit. della milizia Schiavazzi, un sottotenente ed un marinaio della X^ Mas di stanza a Caltrano. Saputo che la X^ Mas di Caltrano avrebbe inviato alle h. 12,30 un forte contingente per le ricerche, chiede al capitano tedesco Weiss che contatti subito il comando di Vicenza per fermare l'operazione prima che avvenga una tragedia. L'intervento della X^ Mas viene sospeso. Dopodichč alle h. 15,30 con un camion tedesco fa prelevare a Cesuna le persone che incontrano per la strada, quali ostaggi da scambiare con i partigiani. Contatta quindi don Tarcisio Guzzo (*) (parroco di Cesuna) affinchč fermi i partigiani che nel frattempo avevano portato i prigionieri legati presso la foiba Sprunck allo scopo di gettarli gił.  Caltrano
12/07/1944 Ma i partigiani rispondono al prete che i prigionieri erano gią stati liberati. Adelmo Caneva informato alle 8 del mattino, non ci crede e, portato il prete dal capitano Weiss, ottiene una nuova proroga della scadenza per la fucilazione degli ostaggi in mano ai tedeschi. Dopo un altro incontro con i partigiani il prete ritorna affermando di nuovo che i militi erano stati liberati. Il Caneva, d'accordo con il capitano Weiss, finge di preparare l'esecuzione degli ostaggi e per la terza volta manda il prete dai partigiani chiedendo che rintracciassero loro i militi del treno visto che, secondo quanto avevano detto, se n'erano andati via liberi. Alle h. 14 arriva un ciclista tutto trafelato: č il capit. Schiavazzi che annuncia di essere stato liberato e che gli altri stanno arrivando.
(*) Intervistato nel 1999 don Tarcisio ricorda che a Cesuna era in villeggiatura anche don Carlo Frigo, importante prelato ex cappellano della milizia (capitano). Potrebbe essere intervenuto positivamente nei fatti. Don Frigo avrą un ruolo rilevante nella vicenda di Mosson il 28/04/45.
Mosson
11/07/1944 Rastrellamento in Contrą Magnaboschi.
29/07/1944 Nella notte dalle h. 23 alle 2:30 partigiani della "7 Comuni" 1^ comp. penetrano nella colonia della GIL e prelevano tazze, cucchiai, marmellata, biscotti e pane.
30/07/1944 Nel primo mattino partigiani agli ordini di Covolo Federico "Broca"  effettuano il 3° assalto al treno. Il comando tedesco di Asiago comunica tramite manifesti che č garantita una taglia di 200.000 Lire a chi consegna il capo dei banditi che hanno attaccato il treno.
01/09/1944 Rastrellamento con saccheggio alla malga Kubelech da parte di SS tedesche (in preparazione dell'Operazione Hannover).
~01/09/1944 A seguito del sequestro di un fascista avvenuto 3 giorni prima (il ~31/08/44) a Campiello da parte dei partigiani, vengono portati in piazza a Cesuna 9 ostaggi prelevati a Treschč Conca. Un sottotenente di stanza ad Asiago avvisa la folla che sarebbero stati fucilati se il sequestrato non fosse liberato entro 24 ore. Il paese inoltre sarebbe stato bruciato. Preso un decimo ostaggio tra i presenti, dichiara che il numero degli ostaggi era stato completato e li porta ad Asiago. Cogollo_Del_Cengio
~02/09/1944 Viene affisso un avviso con il quale si comunica che l'ultimatum č stato prorogato di altre 24 ore.
Dopo una settimana, grazie agli appelli del parroco don Tarcisio e del sindaco, gli ostaggi verranno liberati.
07/09/1944
(
08/09/1944 secondo don C. Frigo)
Alle h. 12 truppe tedesche e fasciste dell'Operazione Hannover prendono il controllo di Cesuna. Alle h. 13, circa 20 case e stalle vengono incendiate. Secondo il resoconto del parroco: 12 abitazioni ed alcuni "barchi". Tra le case incendiate anche l'osteria vicino al campanile (esiste una foto scattata da Frigo, un giovane accorso da Treschč Conca).
Secondo don C. Frigo, gli incendi sono in rappresaglia al sequestro ed uccisione di un militare fascista, avvenuto a Campiello dai partigiani di qualche giorno prima (v. Cogollo - Campiello).
11/09/1944 Rastrellamento in Contrą Magnaboschi.
Marzo 1945 Nel corso di un rastrellamento in via Armistizio, viene saccheggiata la casa di Antonio Magnabosco di Cipriano.
CHIAMPO -   17 Vittime                          
15/04/1944 I partigiani del Marozin "Vero" tentano di arrestare il podestą, ma l'impresa fallisce.
05/06/1944 (Stazione ferroviaria) Alle h. 7,30 tre pattuglie del Btg. "Danton" comandato da Giuseppe Marozin "Vero" catturano un trentina di militi della GNR che stavano rientrando in treno da una licenza. Solo un milite (Silvio Dal Maso) della 42^ Legione “Berica” di Vicenza riesce a fuggire mentre vengono portati al comando di brigata. Comunque nessuna vittima, nč feriti. Alcuni dei militi catturati, essendo stati arruolati solo il 25 Maggio, aderiscono alla Resistenza. Secondo altra versione: si trattņ di una finta cattura in quanto i partigiani erano solo 6 (armati di fucili mod. '91 e bombe a mano), ed avevano concordato l'azione con alcuni dei militari che si erano arruolati solo per evitare rappresaglie alle famiglie. Il maresciallo dei carabinieri Matteo Scauri che comandava il reparto e che organizzņ la messinscena, venne arrestato dai tedeschi il giorno dopo, e successivamente deportato in Germania.
05/06/1944 P (Local. Calpeda o Local. Calcąra sotto il campanile di Chiampo) Molon Mario "Ubaldo" 06/03/1919 (o 21/03/1919) 25,3 di N.N. e Molon Domenica, da Recoaro. Commesso in un negozio di stoffe. Partigiano della Bgt "Stella". Quale capopattuglia entrņ da solo a casa di Lovato Giovanni (v. Arzignano) per chiedere viveri, ma l'abitazione era tenuta d'occhio dai fascisti che la circondarono. Dopo la sparatoria fu arrestato insieme con il Lovato. Fucilato, muore sul colpo. Medaglia d'argento al V.M. L'immediato rastrellamento dopo la "cattura" dei militi alla stazione (v. sopra), porta alla cattura di tre partigiani e di un civile. Trasportati a Chiampo, dopo pestaggi e maltrattamenti vengono processati e due di loro fucilati dalla G.N.R. alle h. 21.30 in localitą Calcara. Grazie all'intervento del cappellano don Giovanni Brizzi, Lovato Giovanni venne graziato e deportato. Il Doni invece viene avviato verso un campo di concentramento in Germania. 25,26849
idem P (Contrada Mistrorighi o Local. Calcąra sotto il campanile di Chiampo) Garzara Illido Natale "Sgancia" 18/03/1924 20,2 di Antonio e Parodi Emma, da Fiesso d'Artico (VE). Celibe, apprendista calzolaio. Vice comandante (tenente) del del Btg. "Danton" Bgt. "Stella" divis. Garemi. Catturato a contrą Mistrorighi insieme con Lionello Doni "Ceseta" (altri 2 partigiani riescono a fuggire). Fucilato, non muore sul colpo ma viene colpito pił volte ed il corpo malmenato. Medaglia d'argento al V.M. 20,23014
(17/02/1945) P (Buchenwald) Lovato Giovanni 06/11/1919 25,3 di Antonio e Lovato Caterina, da Valdagno. Graziato al momento della fucilazione dei suoi 2 compagni, viene deportato in Germania, dove muore il 17/02/1945.   25,30137
idem Secondo informazioni dell'archivio della Bgt. Stella, in tale data era presente a Chiampo la spia Maria Boschetti "Katia" (ex fascista, ex partigiana). A lei si imputa la segnalazione del gruppo accampato a local. Calpeda.
idem Il 40° Btg. "Verona" della G.N.R. effettua un restrellamento nella zona di Recoaro ed arresta 8 partigiani. Recoaro
07/06/1944 C (Local. Croce del Gallo - Bolca) Rovea Cesare 11/04/1919 25,2 di Umberto ed Orio Domenica n. a Camisano Vic., resid a Quargnenta di Brogliano (oppure Cornedo)  (VI), venditore ambulante di stoffe. Catturato da una pattuglia partigiana della Bgt. "Vicenza", viene fucilato quale spia. Tuttavia a fine guerra gli verrą riconosciuta la qualifica di partigiano dalla Commissione Triveneta. 25,17534
09/07/1944 P (Casa Verda / Contrą Dugatti) Faedo Antonio * 1904 40, di Gio'Batta e Fracasso Giulia, da Chiampo. Partigiano della Bgt. "Rosselli" divis. Vicenza. Rastrellamento della Val Chiampo (Contrą Negri-Pilota, Contrą Dugatti, Contrą Zoccolari, Contrą Arso)   40
idem C idem Faedo Gio'Batta * 1
10/07/1944 C (Contrą Negri Pilota) Faedo Caterina in Negro * 1894 50, 50 50 D
idem C idem Fracasso Carlo 09/04/1874 70, di Marcantonio e Cisco Rachele, da Chiampo. 70
idem C idem ... Giuseppina in Fracasso 1885 59, 59 59 D
idem C idem Melotti Giuseppe 1
idem C idem Negro Albino * 1884 60, 60
idem C idem Negro Lucia * 1920 24, di Albino e Caterina Faedo 24 24 D
idem C idem Serafini Isacco 1885 59, trucidato barbaramente   59
21/07/1944 (Contrą Angiņ) Durante un rastrellamento viene distrutto il "roccolo" di Tertulliano Storti.
ago-1944 Il partigiano Giuseppe Marozin "Vero" si appropria della somma di Lire 1.000.000 ottenuta dagli alleati a mezzo di un lancio di paracadute (v. sentenza tribunale 30/06/1960).
25/08/1944 Nella notte uomini armati prelevano dalle proprie abitazioni, ove si trovavano in permesso, 4 militi della GNR.
03/09/1944 Partigiani armati catturano il Vice Brigad. della GNR Leone Filippozzi del distaccamento di Arzignano, inviato a Chiampo in abiti civili.
11/11/1944 Continua, dopo S.Pietro Mussolino ed Altissimo, il rastrellamento della 3^ comp. O.P. (Ordine Pubblico) agli ordini del magg. Mantegazzi (detto "Galera"). Viene saccheggiata l'abitazione di Luigi Pernigotto di Giuseppe. Altissimo
idem P (Cimitero) Sartori Giuseppe 22/03/1923 21,7 di Matteo e Perazzolo Caterina, da contrą Coston di Chiampo. Disertore. Capo nucleo della Bgt. "Rosselli" divis. Vicenza. Alle h. 5:30 militi della campagnia O.P. (Ordine Pubblico) della GNR penetrano nell'abitazione di Matteo Sartori in Contrą Faggiana. Arrestano il figlio Giuseppe insieme con il Greco. Picchiati e caricati su un carro a testa in gił, vengono fucilati al cimitero. 21,65753
idem C idem Greco Giuseppe 1917 27, di Salvatore, da Palermo, sbandato dopo l'8 Settembre. Ex partigiano della "Pasubio". Arrestato in quanto armato. 27
idem P (Osteria di Arso) Pieropan Narciso 07/05/1924 20,5 di Ferdinando, da Faggiana di Chiampo. Disertore dell'E.N.R.  Capo nucleo della Bgt. "Rosselli" divis. Vicenza. Alcuni giovani della vallata sono fermati presso l'Osteria di Arso, mentre si recano al lavoro per la TODT. Viene riconosciuto il Pieropan (disertore dello stesso reparto del magg. Mantegazzi) e fucilato sul posto. 20,52877
20/02/1945 Durante un rastrellamento ad opera della 22^ B.N. di Vicenza, viene saccheggiato il negozio di biciclette di Tarcisio Faedo di Giuseppe. (v. Quargnenta di Brogliano) Brogliano
27/02/1945 M Dal Grande Marcello 17/06/1916 28,7 di Marcantonio e Dal Grande Onesta, da Chiampo. Milite GNR  CP.VI-619^. 28,71781
3-14/03/1945 (Val Chiampo) Viene effettuato un rastrellamento nell'intera Val Chiampo per arruolare uomini all'organizzazione TODT.
12-14/03/1945 (Contrą Marogne) Nel corso di un rastrellamento viene saccheggiata la casa di Giuseppe Dalla Valle di Antonio.
Marzo 1945 (via Fantoni) I partigiani rubano a Rodolfo Boschetto un maiale di 40 Kg. (in mezzadria con Angelo Sella il quale richiederą il risarcimento per danni di guerra).
02/04/1945 (via Baeti) Alle h. 4 viene perquisita la casa di Massimina Facchin Costalonga da parte delle BB.NN. che cercavano il figlio.
17/07/1946 Presso la Trattoria Mazzocco, i partigiani festeggiano la cattura del prof. Ruggero Mazzocco detto Povoleri (insegnante e preside, fascista e poi 22^ B.N.), con una cena completa con 68 commensali, mai pagata.
Angelo Sella, gestore della Trattoria ne chiederą il risarcimento quali "danni di guerra".
CHIUPPANO -   29 Vittime                          
07/02/1943 C Segalla Gio'Batta * 1915 28, Maestro elementare alle scuole di Foza (1939) e Caltrano (1940), era andato nel 1941 ad insegnare in Croazia nell'isola di Sdrelazzo (oggi Zdrelac) prov. di Zara. Tornato in Italia nel Natale 1942 a Foza (paese di origine della moglie) per sposarsi il 31/12/1942. Poi ritornarono insieme a Sdrelazzo. Furono rapiti dai partigiani slavi insieme con un'altra maestra (probabilmente Anita Aras cl. 1923 da Zara). Inizialmente si sperava in uno scambio di prigionieri, invece dal 2203/1943 non se ne seppie pił nulla. A Chiuppano la mamma di Gio'Batta, gią colpita da altre vicende, "non sopravvisse allo strazio" (G.B. Rando) nel 1943.
28 28 D
idem C Omizzolo Angelina in Segalla * D 1
19/08/1943 M (Sesto s.Giovanni) Dal Prą Giovanni Natalino 1913 30, di Francesco e De Muri Giuditta. Sposato con Lidia Franco, con 2 figli. Sopravvissuto alla campagna di Russia, era a ruolo al Quartier Generale della divis. "Corseria". Decede per incidente. 30
17/01/1944 La nebbia causa un duro atterraggio di fortuna di un trimotore tedesco JU-52/3m avvenuto nei campi a SO del paese. L'aereo si  ferma nel terrapieno della strada Piovene-Caltrano, verso Piovene. Dell'equipaggio, 2 avieri feriti gravemente furono portati uno all'ospedale di Schio, l'altro all'ospedale di Thiene. Uno dei motori all'impatto saltņ la sede stradale. Nessuna vittima nell'incidente.
09/03/1944 Alle h 10:30 nel Cotonificio Rossi dove lavorano 145 donne e 15 uomini, erano state sorteggiate 11 donne e 3 uomini da inviare al lavoro in Germania, su ordine dell'Autoritą Provinciale. La massa operaia disapprovava e per evitare inconvenienti i dirigenti sospendono il lavoro per l'intera giornata. Il proprietario del cotonificio sospenderą il lavoro anche il giorno dopo in attesa di istruzioni. Il giorno 11/3 il consigliere delegato spiega agli operai i termini del lavoro in Germania, calmando cosģ le apprensioni delle maestranze.
idem  Alla sera ciclisti sconosciuti lanciano manifestini a stampa che incitano gli operai ad opporsi alla precettazione delle donne per il lavoro in Germania. Anche a Thiene, Breganze e Carrč avviene la stessa cosa.
19/03/1944 Alle 6:30 un rastrellamento tedesco con elementi della Squadra d'Azione del PFR di Thiene (Carlo Scalco cl. 1909, Saugo Fortunato, Zironda Francesco cl. 1904, Munarini Marco, Sartori dott. Guido farmacista, ecc.), causa l'incendio della casa colonica di Valentino Balzan cl. 1998, e la stalla e tezza di Domenico Balzan cl. 1881. Viene inoltre saccheggiata l'abitazione di Maria Dal Santo ved. Ballardin.
29/03/1944 M (Campo di concentramen-to Drzewice/alt Drewitz [Lņdz-Polonia]) Gonzo Giuseppe 28/01/1914 30,2 fu Pietro e Rossetto Luigia, da Calvene, resid. a Chiuppano. Soldato 84° Rgt. Fanteria (artigliere?). Internato in Germania, decedeva per causa di malattia. 30,1863
11/04/1944 Un centinaio di donne si radunarono davanti al municipio per protestare contro la mancata distribuzione del sale, dei grassi , del sapone e delle marmellate. Incolpavano del fatto il Commissario Prefettizio. La GNR di occupņ di disperdere la manifestazione.
31/07/1944 Alle h 0:30 partigiani, spacciandosi per G.N.R., bussano alla porta dell'abitazione del tenente Biagio Di Palma intimandogli di scendere. Questi rifiuta ed allora i partigiani aprono il fuoco. Il Di Palma risponde col mitra e lancia alcune bombe a mano in quanto gli aggressori si erano riparati dietro angoli della via. Risultņ anche che questi avevano gią catturato il Commissario Prefettizio di Chiuppano Giuseppe Schilfatti, il quale fu lasciato libero a causa della reazione del Di Palma che richiamņ altri fascisti locali. Gli rubarono perņ le scarpe ed un orologio d'oro. Vicino alla casa del tenente, e lungo la strada verso Caltrano si notavano tracce di sangue, segno che qualcuno degli assalitori era stato colpito.
04/08/1944 Per rinforzare la presenza garibaldina nell'altipiano dei 7 Comuni, il comando partigiano della Bgt. "Garemi" (Nello Boscagli "Alberto") invia una parte del Btg. "Ubaldo" al comando di Giacinto La Monica "Norino" e del commissario Virginio Zilio "Licio". Partiti la sera del 3/8 arrivano in zona nella notte successiva. I partigiani sono avvertiti da informatori locali della presenza fascista in paese, in particolare di Francesco Faccin (Bivi) (*). A sera inoltrata quindi, dopo avere bloccato le strade ed il centralino telefonico, si recano all'abitazione del Faccin dove sono accolti da raffiche di mitra. Resta colpito Florindo Cichellero "Pipa" che morirą 2 ore dopo a Camisino di Caltrano.
Secondo un'altra versione: dalle Bregonze erano scesi in paese per rifornirsi di sigarette "Licio", Dumas" ed altri 3 o 4. Usciti con la merce incrociano un camion di tedeschi e scappano via tra gli spari.
(*) Sarą ucciso dai partigiani il
3/5/45 (v. qui sotto).
Caltrano
13/08/1944 Alle h. 21 tutte le strade sono bloccate da soldati tedeschi e russi. Sono arrestate 25 persone.
15/08/1944 Rastrellamento ad opera dei militi della Scuola GNR della Strada con sede in Piovene Rocchette. Viene circondata la casa di Giuseppe Dal Santo e minacciato di incendiarla se il figlio Giovanni (partigiano) non si fosse consegnato. Verso sera Giuseppe e gli altri figli Bortolo, Antonio ed un altro Giovanni Dal Santo loro parente vengono portati via in camion.
16/08/1944 La casa di Giovanni Dal Santo č stata sorvegliata dal giorno prima da guardie GNR. Il ricercato Mario Dal Santo, fino ad allora nascosto nel tetto, si arrende e viene portato via insieme con Ilario Eleopra. Tutti gli arrestati del 13/8 vengono rilasciati, tranne Giovanni Segalla e Baldassare Dal Prą che saranno tradotti in Germania.
18/08/1944 La casa di Giovanni Dal Santo viene incendiata dai "russi" alle h. 10,30. I residenti vengono nuovamente arrestati.
26/08/1944 (fraz. Marola) La sera del 25/8, un gruppo di partigiani del Btg. "Ubaldo" (gruppo Garemi) lascia Raga per portarsi all'altipiano dei Sette Comuni, allo scopo di aumentare il numero dei garibaldini nell'area fino ad allora a maggioranza mazziniana. Il reparto č formato da due colonne di 30 uomini ciascuna, ai comandi di Mario Prunas "Serra" e di Guerriero Bonora "Belfiore" (o "Belforte"). La prima colonna sosta presso la chiesa di Caltrano e poi prosegue verso Granezza. La seconda che ha a disposizione anche un mulo, invece decide di sostare sulle Bregonze, a Marola di Chiuppano, a causa di difficoltą nel trovare la strada. Un gruppo di 4/5 uomini scende in paese per rifornimenti. Il fatto non passa inosservato e all'alba si ritrovano accerchiati dai tedeschi saliti da pił punti verso le colline delle Bregonze.
idem P idem Urbani Francesco "Lupo" 17/12/1925 18,7 di Bortolo ed Eufelina Maggio, da Madonna di Lonigo, resid. a Magrč. Ex marinaio, partigiano della Btg. "Ubaldo" (gruppo Garemi). All'alba del 26/8 il gruppo partigiano si trova circondato da tedeschi e fascisti. Dopo lo scontro a fuoco tutti i partigiani riescono a fuggire verso l'Astico, tranne Lupo e Pascią. 18,70411
idem P idem Tarquini Nello "Pascią" 07/01/1925 19,2 di Silvio e Dal Prą Teresa, da Brogliano, domic. a Quargnenta -  capo nucleo partigiano della Btg. "Ubaldo" (gruppo Garemi). Ferito, tenta di nascondersi tra il mais ma viene scoperto. 19,18082
idem idem Barbieri Guerrino "Marat" partigiano della Btg. "Ubaldo" (gruppo Garemi) pur ferito riesce ad attraversare l'Astico ed a salvarsi.
idem idem Terminata la battaglia inizia il rastrellamento. Il segnale fu un razzo lanciato da villa Rospigliosi. Viene data alle fiamme la casa dei Balzan. Tutti gli uomini trovati nelle case e nei campi vengono fermati e radunati in Ca'Vecia. Di questi alcuni vengono rilasciati, altri invece (18) sono deportati al lavoro coatto in Germania. Tra loro:
da Lugo Vicentino:  Pasin Giovanni (cl. 1919), Grazian Olinto (cl. 1920), Dal Bianco Federico (detto "Moretto - Sarciarola") (cl. 1914);
da Carrč: Cornolņ Placido (cl. 1923 da Carrč) e Calgaro Gildo (detto "il Duce") (cl. 1920 da Posina).
Altri 8 uomini sono arrestati: 7 a Grumolo Pedemente ed 1 a Centrale - vedere
Zugliano per i nomi.
Sono invece liberati:
Calgaro (padre di Fulvio "Risso" cl. 1936 - v. qui sotto stessa data), Bortolo Lino (o Benvenuto?) Strozzo (cl. 1919 - Lavor. TODT) e Mario Dal Santo (cl. 1927). I deportati in Germania torneranno tutti a casa alla fine della guerra.
Zugliano - Grumolo Ped.te
idem idem Alla Ca' Vecia i tedeschi piazzano una mitragliatrice e sparano verso Zugliano. Quando si inceppa, i soldati ordinano ad uno dei prigionieri, Aldo Sella di sbloccarla. Questi, inesperto, tocca la canna con le mani e si ustiona. I tedeschi si mettono a ridere. Secondo quanto ha riferito Fulvio Calgaro "Risso" cl. 1936, il Sella dolorante andrą poi ad appoggiare le mani bruciate alla porta della chiesetta di Marola, pregando la Madonna. 
27/08/1944 P (ospedale di Thiene) Testolin Silvano ("Fifi")  23/02/1915 (o 26/08/1887 lapide - ???) 29,5 di Francesco, da Calvene. Capo riconosciuto dei partigiani di Calvene Btg. da Montagna della Bgt "Mazzini" e vice comandante di "Silva". Ferito per lo scoppio accidentale di una bomba a mano SIPE che portava alla cintola (ai "monti di Calvene" - forse contrą Monte). Muore il giorno successivo allo scontro di Marola, all'ospedale di Thiene (sotto falso nome). Era stato un rivoluzionario in Francia ed Algeria. Il Btg. (che poi sosterrą la battaglia di Granezza) prenderą il suo nome. 29,5
09/10/1944 P (Riva del Garda - ospedale) Terzo Luciano 1922 22, di Antonio e D'Adam Maddalena, da Chiuppano. Autista presso un'unitą militare alleata. Morto di tifo.
09/11/1944 M (Stazzano [AL] - Osp. militare) Bardini Pietro Adelisio 29/06/1925 19,4 fu Libero e Zamberlan Cleofe, da Chiuppano. Alpino della 4^ divis. "Monterosa", 1° Rgt. - II° Btg. "Bassano", 8^ Comp. Ferito in Liguria durante un'operazione di Polizia il precedente 03/11/1944.
18/11/1944 Attacco aereo.        
idem C (Vicenza) Dal Prą Giovanni 1888 56, fu Pietro e De Rossi Vincenza. Vittime del pesante bombardamento aereo di Vicenza avvenuto in questa data
idem C idem Frighetto Vittorio 1918 26, di Giuseppe e Ferasin Anna.
idem C idem Messina Domenico 1916 28, di Angelo e Curaba Antonia.  
23/11/1944 M (Campo di concentramen-to) De Bernard Attilio 1917 27, di Felice. Soldato del 71° Rgt. Fanteria. Internato in Germania, decedeva per causa di malattia. 27
??? 1944 Pietro Donagemma, commerciante di mercerie,  subisce una rapina da parte di un reparto partigiano.
03/01/1945 Un aereo notturno sgancia una potente bomba in via N. Rezzara. Saltata la linea elettrica e molte finestre in frantumi.
15/02/1945 Uomini della Bgt. "Fulmine" della X^ Mas si sistemano nelle aule scolastiche e nella sala comunale.
18/03/1945 Alla sera l'aereo alleato "Pippo" (Beaufighter) della RAF sgancia una grande quantitą di bombe a farfalla nell'area Costo-Ponte sull'Astico (case Lucca). Molte di esse saranno fatte esplodere il 19/3 a colpi di fucile.
idem T (soldato tedesco)     Resta ucciso dal bombardamento. 1
idem P (osped. di Thiene) Panozzo Bruna Maria (Trin) 13/11/1923 21,4 fu Guglielmo e Panozzo Anna, da contrą Roi di Treschč Conca. Staffetta partigiana della Bgt "Pino" /Garemi. Insieme con Clelia Panozzo (Sensaro) erano state inviate in pianura da Giovanni Garbin "Marte". Tra Chiuppano e Piovene durante l'attacco aereo (v. Piovene) viene colpita ad una gamba. Arriverą all'ospedale di Thiene ormai esangue e decederą il 20/3. Piovene_Rocchette 21,3589 21,3589 D
Resta gravemente ferito anche Gio'Batta Zanotelli di Roana che riporterą un'infermitą permanente.
19/03/1945 Bombardamento aereo (B-24 Liberator) del 12° AF.
25/03/1945 C Aliprandini Angelo 1917 28, di Giuseppe ed Amelia Dalla Vecchia, n. a Wittembach (Svizzera), resid a Camisino/Caltrano. Sposato con Anna Sandoną di Francesco (cl. 1918), abitava a Camisino bassa (via Zanocco?). Prelevato da due partigiani la sera del 21/2/45 presso la Val Gavaldģn a Caltrano (strada Caltrano-Calvene). Ex soldato delle SS italiane, interprete presso il comando tedesco di Lugo. Il corpo fu ritrovato "casualmente" solo un mese dopo (a seguito di voci opportunamente fatte circolare dai partigiani) in Val Vaccaria (o Vaccara) a Chiuppano. Per evitare rappresaglie, qualcuno convinse una donna di Calvene a dichiarare ai tedeschi che il corpo non era di Aliprandini, bensģ di suo figlio. Caltrano 28
06/04/1945 (Bessč) Durante un rastrellamento da parte di tedeschi e X^ Mas, viene requisito il fieno di Pietro Dal Prą di Francesco.
07/04/1945 (Marola) Durante un rastrellamento viene saccheggiata la casa di Nicolņ Dal Pra di Domenico.
11/04/1945 (Bessč) Attacco aereo alleato alla sera con bombardamento (8 bombe). Nessuna vittima.
27/04/1945 P Tagliapietra Antonio (Narciso?) da Calvene. Partigiano del Btg. "Urbani" della Bgt. "Mameli" caduto in combattimento contro militi della X^ Mas. VERIFICARE CON TAGLIAPIETRA FORTUNATO a Calvene 1 1
idem M Bernasconi Galileo 20/08/1915 29,7 di n.n. e Bernasconi Italia, da Schio. Caporal magg. GNR CP. VI-619^. Torturato.
Secondo altra versione: deceduto a Milano.
29,70685
idem T (3 o pił soldati tedeschi)     Nel transito di una colonna tedesca i partigiani aprono il fuoco uccidendo "alcuni soldati". 2 3
29/04/1945 T Liemen (o Limman) Harry     Stab. Res. Flak Abt. 361 Obgefreiter (caporale) Non si erano arresi. I corpi sepolti nel cimitero di Chiuppano, sono stati traslati in Germania nel 1957. 1 1
idem T Szgmansk Heinz     Catturato ed ucciso dai partigiani.   1
30/04/1945 Viene imposto il coprifuoco, ma gli scontri continuano. Sul campanile viene issata una grande bandiera bianca.
idem M (Sordevolo [BI]) Strazzer Teresiano 09/04/1914 31,1 di Antonio e Vanesso Giulia, n. a Chiuppano, resid. a Marano Vic. Milite G.N.R. 115^ Btg. Montebello. 31,07945
01/05/1945 In un'aula delle Scuole Elementari vengono rinchiusi 45 fascisti o presunti tali. 
01/05/1945
 (o 01/05/44?)
C Giovannini Giovanna Segr. PFR femm. di Valdastico. Seviziata ed uccisa. D 1
03/05/1945 Il Faccin (v. qui sotto), portato nella sede municipale (attuale sede delle Poste) viene ucciso a pugnalate alle h. 12 da una donna Slava incolpandolo (a torto) di avere causato la morte del padre. Alle h. 14 vengono soppressi dai partigiani il Dalle Carbonare ed il Segalla. 
idem C Dalle Carbonare Pietro Giulio 18/06/1884 61, di Pietro (sic), da Carrč. Civile, manovale.
Secondo altra versione: Caporal magg. GNR CP.VI-619^.
Fucilati dai partigiani della Bgt. "Mameli" (Div. Garemi) che li avevano catturati il 27 Aprile. Presenti alla fucilazione anche partigiani della "7 Comuni" di Canove. 61
idem M Faccin Francesco Gaetano (Bivi) 05/05/1907
(o 24/06/1906)
37,9 di Giuseppe, da Carrč, resid. a Chiuppano. Squadrista 22^ BB.NN." A.Faggion". Elettricista, ex Segretario del Fascio e dal 22/03/45 Commissario Prefettizio. Prelevato in via Vittorio Veneto. Ucciso a pugnalate alle h. 12 in municipio da una ragazza slava che lo incolpava (a torto) della morte del padre. Al mattino si erano svolti i funerali dei partigiani fucilatii a Treschč Conca. Treschč_Conca 37,91507
idem M Ferro Umberto 1904 41 Resid. (forse anche nato) a Chiuppano. Squadrista 22^ BB.NN." A.Faggion".
Secondo altra fonte: deceduto a Vittorio Veneto (TV) il 28/04/1945.
41
idem M Segalla Giovanni "dell'appalto"     Milite 22^ BB.NN." A.Faggion".       1
04/05/1945 M Musocco Adelina Ausiliaria 22^ B.N. VI D 1 1
15/06/1945 M (Germania) Dal Santo Pietro 25/07/1923 21,8 di Gioacchino Bernardo e Sartori Lucia. Soldato 152° Rgt. Fanteria. Deceduto in Germania dove era stato internato dopo l'8/09/1943. 21,78356 1
23/06/1945 M Di Palo Francesco 14/05/1918 27,1 di Antonio, da Caivano (NA). Sergente Es. Rep. Terr. 26^ CMP-VI. Torturato. 27,12877 1
19/09/1945 Mentre sta tornando a casa, Lucci Antonio (cl. 1924) da Lesina (Spalato), ex marņ della X^ Mas, viene colpito da una bomba a mano lanciata da uno sconosciuto.
29/01/1946 Persone non identificate fanno brillare una "mina" posta su un gradino della terrazza esterna della casa del maestro Francesco Rando (cl. 1893 - autore del libro "Sulle rive dell'Astico")
??? Domenico Guzzonato di Antonio cl. 1911, subisce "asportazioni da parte di elementi partigiani".
CISMON DEL GRAPPA - (denom. attuale: VALBRENTA) 81 Vittime                          
26/10/1943     Il parroco Don Luigi Agostini e diversi parrocchiani vengono arrestati dai tedeschi ed imprigionati a Verona.
qualche giorno prima del 7/6/44 I partigiani di Antonio Giuriolo e Luigi Meneghello avevano progettato un'azione contro il tunnel a Forte Tombion (come poi avvenuto il 7/6/44 ma ad opera di altro gruppo partigiano). Tuttavia lo svolgersi di un rastrellamento tedesco fece annullare l'azione.
07/06/1944 (Forte Tombion - inizio tunnel) Alle h. 1:00 viene fatta saltare la galleria ferroviaria presso Forte Tombion, ad opera dei partigiani feltrini della Bgt. "A. Gramsci". La ferrovia Bassano - Trento resta interrotta per una settimana. L'azione era stata richiesta dagli alleati tramite radio Londra, in quando difficile da attuare tramite bombardamenti aerei.
04/07/1944 C (Primolano) Carlo (Austriaco) Due partigiani del Btg. "Monte Grappa", Bgt. "Gramsci" entrano nel bar della stazione ed uccidono i due uomini, dipendenti delle ferrovie. 1
idem C idem (ignoto italiano)     Aiuto macchinista 1
18/07/1944 Alle h. 1, una sessantina di partigiani interrompono le linee telegrafiche e telefoniche. Quindi penetrano nelle case di alcuni fascisti e prelevano denaro, biancheria e scarpe. Devastano la Casa del Fascio e rubano un autocarro.
Sequestrano quindi il commissario del Fascio Antonio Beraldin (v. qui sotto), le sue due figlie, e suo cognato l'ingegnere Giovanni D'Andrea (v. qui sotto). Clementina Beraldin e sua sorella sono presto lasciate libere, Antonio e Giovanni sono uccisi.
*
idem C Monte Pertica Beraldin Antonio 17/07/1896 48 Insegnante e Commissario del Fascio. Secondo altra fonte: prelevato il 27/07/44 ed ucciso il 2/08/44 in localitą Forcelletto, Strada Prov. 148 dell'Ossario. * 48
23/07/1944 (vicino alla Stazione) Alle h 1 i partigiani interrompono le linee telegrafica e telefonica e fanno saltare 4 ordigni lungo i binari.
idem C D'Andrea Giovanni 10/10/1894 50 di Clemente, da Olle di Gorgo (TN) (o Borgo Valsugana), resid. a Roma. Ingegnere minerario per la O.T. - Accorpato Colonnello N.S.K.K. - Ex prefetto di L'Aquila, segnalato da Radio Londra. Seviziato. * 50
24/07/1944 (Contrade Corlo e Rocca) Rastrellamento con incendio di 12 case a Corlo ed altrettante a Rocca.
12/08/1944 M (Forcelletto) o Carpanč Franco Alberto 19/07/1919 25,1 di Fabrizio e Monza nob. Maria, da Vicenza. Sottotenente GNR 26° C.M.P.-VI, poi comandante del C.R.A. di Bassano.
Invece, il fratello Piero (cl. 1921) universitario, sottotenente 9 Rgt Alpini ha contatti con la Resistenza. Il 21/12/44 sarą arrestato ed avviato a Mauthausen/Gusen dove morirą l'8/04/45.
Catturati ed uccisi dai partigiani  25,08493
idem M Local. Carpanč Gattolin Francesco 21/04/1925 19,3 di Toribio, da Este (PD). Alpino 26° C.M.P. - VI della G.N.R.  19,32329
20/09/1944 Il parroco Don Luigi Agostini e tutti i maschi dai 15 ai 65 anni vengono arrestati e tenuti incarcerati per 8 giorni nei locali dello stabilimento Lancia. Nel frattempo un grande rastrellamento interessa i monti circostanti. Sono incendiate 40 case e rubato il bestiame. 
21/09/1944 M Poggi Angelo 10/10/1908 36,0 di Pietro, da Avezzano (AQ). Capitano I^ Leg. "M" d'Assalto "Tagliamento", comand. 5^ comp. Deceduto in combattimento. 35,9726
idem P (Col Dei Prai) Martinovic Bozidor "Bose"  1924 20 da Pek (Montenegro), resid. a Treviso. Partigiano slavo. Distacc. "Fiorese", Btg. "Montegrappa" div. "Garemi". Caduto in combattimento.
Secondo altra fonte: Btg. "Nino Nannetti", Bgt. "Mazzini" deceduto il 28/02/1945.
  20
22/09/1944 C Todesco Maria Paolina 24/01/1889 55 di Ernesto e fu Todesco Idalma, da Solagna.         55
idem C Todesco Ester 04/01/1915 29,7 di Giovanni Maria e Todesco Maria Paolina, da Solagna. Vedova. Un fratello č Lodovico (Vico) Todesco "Capitano Giorgi" (*) comandante della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Sono arrestate a Solagna (sorprese probabilmente durante il periodo di coprifuoco) , interrogate ed uccise a Cismon su ordine del maresciallo Friederich Pelikan e del sottotenente Joseph Fauchtinger. I loro corpi sono gettati in una fossa sopra la quale viene fatta una gettata di cemento per un'opera anticarro. Il giorno esatto del decesso č sconosciuto.
(*) Deceduto in combattimento il 22/09/44 a Busa delle Cavare, sotto M.te Oro.
29,73699 29,73699 D
idem P Carlesso (Burlaco) Marcello 06/01/1928 16,7 di Mario e Carlesso Veronica, da Romano d'Ezzelino (oppure da Bassano D.G.). Partigiano della Bgt. "Anita Garibaldi", Bgt. "Gramsci". Fucilato. 16,72329 M
~22/09/1944 (Roncegno) Le SS arrestano Giacconi Beatrice cl. 1921, moglie del carabiniere Giacca Domenico passato con i partigiani. La donna viene trasferita a Roncegno (TN) dal sottotenente SS Joseph Feuchtinger. Dopo averla violentata la uccide nella notte del 13/10/44. Il corpo viene trovato sul ciglio della strada.
23/09/1944 P (Casone Pertica, tra M.te Pertica e Val Cesilla) Andriollo Angelo 23/05/1925 19,4 di Girolamo e Baron Cecilia, da Borso del Grappa. Carrettiere. Partigiano della Bgt. "Italia Libera Campo Croce". Arrestato, utilizzato quale portatore e poi ucciso. Il fratello Andriollo Giuseppe, dello stesso gruppo partigiano, cade in combattimento a Borso del Grappa il 21/9/44.
Secondo altra fonte: Bgt. "Martiri del Grappa" divis. M.te Grappa.
19,35068
24/09/1944 C (Col dei Prai) Bof Domenico (Pace) 01/09/1906 38,1 di Michele e Rech Domenica, da Seren del Grappa. Malgaro. Tutti da Seren del Grappa (BL). 8 uomini rastrellati a Valle di Seren, portati prima a Bocchette, poi sul M.te Prassolan, quindi a Col dei Prai dove sono fucilati. 38,09041
idem C idem Grando Francesco (Ferro) 04/07/1913 31,2 fu Angelo e Secco Domenica, da Seren del Grappa. Malgaro 31,24658
idem P idem Grisotto Gino Gregorio "Gorio" 16/11/1905 38,9 di Giovanni e Rech Amalia, da Seren Del Grappa. Partigiano della Bgt. "Monte Grappa" divis. Gramsci. 38,88219
idem P idem Scopel Attilio (Eugenio?) "Pantera" 19/11/1912 31,9 di Vittore e Dal Pan Margherita, da Seren del Grappa. Deceduto il 26/09/44. Partigiano Bgt. "M.te Grappa" divis. "Gramsci". 31,86849
idem C idem Scariot Antonio 1903 41 Malgaro 41
idem C idem Zanolla Alberto 26/04/1902 42,4 fu Giosuč e Rech Maria, da Seren del Grappa. Malgaro 42,44384
idem C idem (altri 2 ignoti)         1 2
17/10/1944 Durante un rastrellamento viene incendiata la casera di Angelo Cecconello di Bernardo a Campigolo (M.te Grappa), il fienile-stalla di Teresa Rizzon di Francesco ved. Caenaro a Cima di Cismon. Infine č saccheggiata l'abitazione di Antonio Giaconi di Antonio in via Vittorio Veneto 
04/11/1944 M (osped. Asiago) Giarra Domenico     da Grosseto. Milite GNR Leg. "M" Tagliamento. Ferito sul M.te Grappa il 21/09/44. 1
05/11/1944 (zona dei ponti) Alle h. 12:30 primo (*) pesante bombardamento aereo sui ponti con velivoli B-26 del 320° B.G. - 12^ USAAF. Restano uccisi 52 operai della TODT intenti al pranzo alle baracche della mensa  (di cui 2 originari di Cismon), un centinaio i feriti. Il ponte rimase illeso.
Altre fonti parlano di 63 vittime, altre ancora di 70.
(*) Seguiranno altri bombardamenti per un totale di 40 giornate, a volte con pił incursioni nello stesso giorno (totale ~50 incursioni).
idem C Ceccato Giacoma 1924 20 da Enego, contrą Fosse di Sotto. 20 20 D
idem C Ceccato Giovanna 1926 18 da Enego, contrą Fosse di Sotto. 18 18 D
idem C Baron Angelo 1927 17 da Bassano del Grappa. 17 M
idem C Brentan Gio'Batta 1874 70 da Bassano del Grappa. 70
idem C Lorenzato Pietro 1901 43 da Bassano del Grappa. 43
idem C Artuso Mario 1926 18 da Cassola. 18
idem C Baston Giovanni 1926 18 da Cassola. 18
idem C Dissegna Giuseppe 1904 40 da Cassola. 40
idem C Lorenzato Primo 1924 20 da Cassola. 20
idem C Moretto Giuseppe 1926 18 da Cassola. 18
idem C Lazzarotto Vittorio 1931 13 da Cismon Del Grappa. 13 M
idem C Garbin Primo 1907 37 da Fonzaso. 37
idem C Iseppi Pietro 1903 41 da Levico 41
idem C Moschen Cesare 1928 16 da Levico 16 M
idem C Mosele Pietro 1911 33 da Levico 33
idem C Poffo Angelo 1884 60 da Levico 60
idem C Bertoldi Abele 20/11/1920 24,0 di Giuseppe ed Erminia Piva, da Susą/Pergine 23,97534
idem C Casagranda Giuseppe * 09/08/1915 29,3 di Udalrico e Dorotea Ambrosi, da Brusago, resid. a Sile di Cirč/Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 29,26301
idem C Conci Carlo 04/11/1926 18,0 di Giovanni e Fortuna Cristofolini, da Madrano/Pergine 18,01644
idem C Fruet Ciro 20/09/1926 18,1 di Silvio e Pia Fruet, da Falesina, resid. a Zivignago/Pergine. 18,13973
idem C Giovanetti Ezio 25/05/1925 19,5 di Giuseppe e Giuseppina Conci, da Trento, resid. a Cirč/Pergine. 19,46301
idem C Pinter Pio 22/08/1923 21,2 di Luigi ed Eufemia Pinter, da Pergine. Coniugato con Maria Moser. 21,22192
idem C Toldo Ezio 1927 17 da Pergine 17 M
idem C Zeni Mario 10/04/1925 19,6 di Benvenuto ed Aurelia Bortolamedi, da Roncogno/Pergine 19,5863
idem C Bertorelle Biagio 1927 17 da Pove del Grappa 17 M
idem C Piotto Giovanni 1909 35 da Rossano Veneto 35
idem C Tisotto Faustino 1900 44 da Strigno 44
idem C Cecchetti Pietro 1903 41 da Bassano del Grappa, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 41
idem C Fantinato Francesco 1929 15 da Bassano del Grappa, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 15 M
idem C Bizzotto Luigi 1926 18 da Cassola, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 18
idem C Frigo Luigi 1892 52 da Cassola, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 52
idem C Scomazzon Luigi 1926 18 da Cassola, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 18
idem C Simonetto Angelo 1925 19 da Cassola, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 19
idem C Sartori Florio 1935 9 da Cismon del Grappa, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 9 M
idem C Vanin Mario Lino 1930 14 da Cismon del Grappa, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 14 M
idem C Pallaoro Francesco 1920 24 da Levico, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 24
idem C Vinciguerra Pietro 1916 28 da Levico, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 28
idem C Casagranda Enrico * 13/01/1917 27,8 di Udalrico e Dorotea Ambrosi, da Brusago, resid. a Sile di Cirč/Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 27,83014
idem C Grandi Severino 1923 21 di Domenico e Domenica Pace, da Valvestino (BS), resid. a Cirč/Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 21
idem C Gretter Livio 21/05/1924 20,5 di Arcangelo e Maria Fontanari, da Castagnč-S.Caterina/Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 20,47397
idem C Grisenti Carlo 1927 17 da Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 17 M
idem C Stoffella Armando 02/05/1926 18,5 di Emilio e Maria Leonardelli, da Susą/Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 18,52603
idem C Tomelin Severino 23/01/1911 33,8 di Emilio e Domenica Zeni, da Roncogno/Pergine, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 33,80822
idem C Bertoncello Tranquillo 1920 24 da Pove del Grappa, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 24
idem C Baiardo Bruno 1926 18 da Roncegno, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 18
idem C Lorenzato Pietro 1922 22 da Rosą, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 22
idem C Pasin Tarcisio 1927 17 da Rosą, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 17 M
idem C Cavalli Antonio 1922 22 da s.Nazario, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 22
idem C Giampiccolo Francesco 1901 43 da Strigno, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 43
idem C Lenzi Giuseppe 1890 54 da Strigno, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 54
idem C Bonella Liberato 1909 35 da Telve di Sopra, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 35
idem C Frison Natale 1874 70 da Valstagna, deceduto in seguito causa ferite (in ospedale od altrove) 70
52 27,4  <--- Etą media      
06/11/1944 Durante la giornata si verificano 2 bombardamenti aerei.
07/11/1944 Durante la giornata si verificano 3 bombardamenti aerei.
10/11/1944 (Cismon - Primolano) Cinque partigiani del Btg. "Dalla Costa", Bgt. "7 Comuni" fanno esplodere un ponte ferroviario da poco riparato dopo i bombardamenti aerei alleati. I binari vengono inoltre sabotati in pił punti.
11/11/1944 Durante la giornata si verificano 2 bombardamenti aerei. La popolazione intera si č rifugiata nei monti oppure in grotte. Solo un terzo di essa torna la notte per dormire in casa.
12/11/1944 Bombardamento aereo verso il ponte.
15 o 16/11/1944 Bombardamento aereo verso il ponte.
02/12/1944 Bombardamento aereo verso il ponte. Numerose bombe cadono presso il cimitero, sul Bertaiser.
10/12/1944 (Cantiere TODT) Presso il cantiere della TODT viene arrestato il partigiano della "7 Comuni" Todesco Antonio "Pardo" (ritenuto responsabile dell'uccisione di Maria Frison ad Enego). Sarą fucilato a Bassano il 5/1/45. Enego Bassano_Del_Grappa
29/12/1944 Bombardamento aereo e mitragliamenti in zona ponti.
31/12/1944 Bombardamento aereo e mitragliamenti.
02/01/1945 Bombardamento aereo e mitragliamenti sullo stabilimento Lancia.
04/01/1945 Nella giornata si verificano 3 bombardamenti aerei (da parte di 54 P-38) che colpiscono il centro del paese. Chiesa, canonica ed asilo restano danneggiati. Il ponte, obiettivo primario, non viene colpito.
18/01/1945 Attacco aereo.
20/01/1945 Attacco aereo al ponte.
27/01/1945 Attacco aereo.
29/01/1945 Attacco aereo.
30/01/1945 Attacco aereo.
13/02/2024 Attacco aereo.
16/02/1945 Viene perquisita e saccheggiata dai tedeschi l'abitazione di Antonio Gobbo di Carlo.
23/02/1945 Attacco aereo al ponte ferroviario.
06/03/1945 Attacco aereo.
07/03/1945 Attacco aereo.
09/03/1945 Attacco aereo.
10/03/1945 Attacco aereo.
11/03/1945 Attacco aereo.
12/03/2024 Attacco aereo.
15/03/1945 Attacco aereo.
18/03/2024 Attacco aereo.
idem C (Fastro) Gorza Leone da Primolano. Viene ucciso dai partigiani che lo accusano di essere una spia. 1
19/03/2024 Attacco aereo.
24/03/1945 Bombardamento aereo.
29/03/1945 Bombardamento aereo sul paese.
30/03-01/04/1945 (Primolano) Viene saccheggiata, durante il rastrellamento, la casa di Mansueto Gabrieli di Marco (in via Lazzaretto).
01/04/1945 M Gerardi Igino * di Adolfo e Cherubini Iolanda, da Venezia. 2^ B.N. mobile "Mercuri". Colpito durante il rastrellamento della stessa data (v. qui sotto 29/04/45 altri parenti uccisi). 1
idem Bombardamento aereo sul ponte ferroviario.
02/04/1945 Bombardamento aereo.
08/04/1945 Attacco aereo.
11/04/1945 Bombardamento aereo con distruzione del ponte.
15/04/1945 C (localitą Portella Col dei Prai) Rizzon Erminia 21/04/1922 23,0 di Domenico, da Fastro di Cismon del Grappa. Casalinga. Prelevata da casa a Cismon, venne violentata e torturata per giorni. Infine finita a colpi di mitra dopo averla appesa ad un albero. 23 23 D
18/04/1945 C idem Rizzon Margherita 11/12/1908 36,4 da Fastro di Cismon del Grappa. Corpo ritrovato nel Brenta al "ponte di Enego". 36,37534 36,37534 D
24/04/1945 Tramite una mina viene fatto saltare un autobus della societą S.A.D. di Cortina, adibito al trasporto truppe tedesche verso Asiago. VERIFICARE SE E' LO STESSO FATTO DI ENEGO 25/04/1945.
idem Il presidio di Polizia Trentina di stanza nel paese, parte improvvisamente alle 13,15.
28/04/1945 C Caenaro Getullio 29/12/1910 34,4 di Paolo e Rizzon Antonia. Albergatore, da Cismon del Grappa. Ucciso da un cecchino tedesco. 34,35342 1
idem C (2 parrocchiani di Cismon)       1 2 2
29/04/1945 M Gerardi Adolfo * Odontoiatra. Capitano 2^ B.N. mobile "Mercuri". Ucciso dai partigiani Un altro figlio (Angelo /  Gelly) č sopravvissuto 1 1
idem M Gerardi Sandro * 1930 15, di Adolfo e Cherubini Iolanda, da Venezia. 2^ B.N. mobile "Mercuri" 15 M 1
idem (Tra Valstagna e Cismon) Attacco aereo.
30/04/1945 Portinari Giuseppe Commecialnte. Ucciso ad Enego dal partigiano Luigi Caenaro "Vendicatore" a scopo di rapina. Il Caenaro fu condannato nel dopoguerra a 23 anni di carcere per omicidio e rapina. Successivamente assolto.
Secondo una fonte
, il corpo del Portinari fu sepolto a Cismon in una fossa comune.
Enego 1
22/05/1945 M Lotto Desiderio 01/01/1917 28,4 di Eugenio, da Cadoneghe (PD), resid. a Padova. Squadrista 22^ B.N. "Faggion". Catturato ed ucciso dai partigiani del Btg. "Dalla Costa", Bgt "Fiamme Verdi", divis. "7 Comuni" 28,40548 1
(In totale: 38 Attacchi aerei al ponte)
COGOLLO  - DEL CENGIO 8 Vittime                          
19/04/1944
(o 20/04/1944)
(Local. Pčndola, uscita della galleria)     Alla sera, dopo avere invano messo in atto un blocco stradale al Ponte di Campiello, allo scopo di catturare un importante gerarca fascista (o tedesco) che avrebbe dovuto tornare ad Asiago, il "Broca" decide di attaccare il treno. In localitą Pendola, alle h 21 i partigiani (*) obbligano il casellante Vioni Giovanni a segnalare di fermarsi al treno Rocchette-Asiago. Quindi salgono e catturano: Ghibellini sottotenente dell'aeronautica; Giuseppe Gigli serg. maggiore di artiglieria alpina; Aldo Scardoni milite della G.N.R. forestale di Asiago. In un altro scorpartimento i militi Augusto Bristot e Giovan Battista Pistone (del distaccamento di Cesuna) ingaggiano una colluttazione con i partigiani durante la quale vengono feriti gravemente il Bristot ed il partigiano Bruno Zanin. Quest'ultimo per sfuggire alla cattura si lancia dal finestrino quando il treno č ripartito, lasciando comunque i documenti (v. Treschč Conca per il seguito). I tre militari catturati (Ghibellini, Gigli e Scardoni) sono portati in montagna e privati di divise e calzature, vengono lasciati liberi vestiti da civili.
Treschč_Conca
(*) Partigiani coinvolti: Federico Covolo "Broca", Antonio Frigo "Tango", Ferruccio Manea "Tar", Ismene Manea "Bruno", Carlo Marchioro "Bufalo", Bruno Zanin, Guerrino Panozzo "Renga", Aldo Saugo "James", Mario Saugo "Bill", e altri.
25/06/1944 Grande funerale del giovane Angelo Dal Zotto rimasto ucciso al Boscon (Cesuna) durante il rastrellamento. E' presente alla cerimonia anche il fratello, renitente e latitante. Altri 4 partigiani partecipano in incognito. Al capitello di S.Rocco, sulle pendici del Cengio un gruppo di 15 partigiani armati restava di riserva. Cesuna
06/07/1944 M Coniglione Arturo 04/02/1923 21,4 di Coniglione Amedea, da Savona. Milite GNR Strad. III Gr.Cp.motorizzate VI. Colpito in un agguato. 21,43288
12/07/1944 Rastrellamento tedesco in localitą Ceresana, dove viene dato alle fiamme un casone utilizzato come stalla ed abitazione, di proprietą di Gio'Batta Colombo di Giacomo.
15/08/1944 M (Monte Cengio - zona forte Corbin) Fontana Bortolo 11/08/1910 34,0 di Bortolo, da Breganze (o Thiene). Capor. magg. GNR Leg. Assalto Mussolini. Giustiziato dai partigiani. 34,03562
idem M (Monte Cengio / Monte Cimone) Broccardo Luigi 11/01/1915 29,6 di Giuseppe, da Santorso. Capor. magg. GNR CP.VI-619^. Torturato e giustiziato dai partigiani del Btg. "Pretto" quale spia. 29,6137
idem M (Monte Cengio) Maltrotto Vittorino 25/05/1914 30,2 da Nogarole Vic. B.N. 22^ VI.           30,24658
21/08/1944 (Monte Cengio) Ganz Vito 09/08/1925 19,0 da Falcade (BL). Milite GNR Leg. Assalto Mussolini (cbt).
~29/08/1944 C (Monte Cengio) (ignoto) Un forte gruppo di partigiani blocca, nella valle di Campiello, un gruppo di tedeschi e fascisti che stanno scendendo verso la pianura. Prendono uno degli uomini, sospettato di essere una spia, e lasciano andare tutti gli altri. Il prigioniero viene portato al Cengio dove č ucciso. Il cadavere viene gettato gił dal burrone. Fonte: don C. Frigo.
(v.
Cesuna per eventi successivi).
Cesuna 1
15/10/1944 La GNR della Strada cattura all'uscita dalla messa domenicale tre partigiani: Guido Zorzi "Bandiera" cl. 1924, Mariano Capovilla "Badoglio" cl. 1921 e Giovanni Tisocco "Bedin", appartenenti alla Bgt. garibaldina "Pino". Dopo svariati interrogatori, prima a Piovene e poi a Marano Vicentino, i tre riescono a scappare.
19/10/1944 Alle h. 5:00 partigiani del Btg. "Pretto" della Bgt. "Pasubiana" fanno saltare il ponte stradale cavalca ferrovia Rocchette-Asiago dopo la galleria del M.te Tondo. La linea sarą ripristinata dopo qualche giorno. Nessuna vittima.
20/12/1944 P Dalla Via Emilio "Remo" 1924 20, di Stefano, nato a Villerupt (Francia) resid. a Contrą Pria/Arsiero. Ex alpino del Btg. "Vicenza". Ucciso nello scontro a fuoco. Quattro partigiani del Btg. "Pino" della Bgt. "Pasubiana" decidono di penetrare nella villa Dal Collo abitata dal dott. Piergiovanni Dal Collo, commissario prefettizio di Cogollo, per effettuare razzie di beni. Entrati, non trovano l'uomo che invece era uscito con la moglie. Tuttavia vengono notati dalla sorella Maria Teresa (*) la quale chiama subito gli uomini dell'Öst-Bataillon 263 i quali circondano la villa. Dal conflitto a fuoco restano uccisi il Dalla Via ed il Valentini. Il Marichetto, ferito viene catturato e portato all'ospedale di Thiene.
(*) Sarą uccisa il
7/07/45 nell'Eccidio di Schio.
  20
idem (Forni) Marighetto Beniamino "Romano" di Gaetano, n. a Madariac (Romania), resid. a Contrą Pria/Arsiero. Sposato con Maria Busato. Ferito alle gambe viene catturato e portato all'ospedale di Thiene. Guarito viene deportato al lager di Bolzano da dove riesce a fuggire. Ucciso tra Lastebasse e Forni pochi chilometri prima di casa, tra il 24 e l'01/05/45 (v. Lastebasse). Lastebasse
idem P Valentini Elio "Baldo"/"Trento" 1921 23, Partigiano trentino da Tione. Ucciso nello scontro. Schio 23
idem Il quarto partigiano, Gio'Batta Pozza "Cavigi" (da confermare) riesce a fuggire.
29/12/1944 (val di Sillą) Durante un rastellamento viene incendiato il baito di Teresa Carlassare di Pietro.
02/03/1945 (Strada del Costo) Un gruppo di partigiani della Bgt. "Fiamme Rosse" della divis. "7 Comuni attacca una colonna (tedesca?). Sono danneggiati 7 automezzi. [Fonte: la moglie del partigiano].
18/03/1945 (Costo) Alle h. 16,40 alcuni aerei caccia mitragliano autocarri che scendono sulla strada del Costo. Passano poi a mitragliare alcuni vagoni passeggeri parcheggiati (e mimetizzati) presso la stazione ferroviaria. Nessuna vittima.
29/03/1945 (M.te Cengio) 13 partigiani del Btg. "Pretto" della Bgt. "Pino", agli ordini di Elso Panozzo "Tosca",  attaccano il cantiere TODT localizzato sul M.te Cengio.
06/04/1945 (Casale) Rastrellamento da parte di tedeschi e della X^ Mas. Viene saccheggiato il fabbricato di Bortolo Dall'Osto di Antonio.
24/04/1945 Nella notte viene fatta saltare la galleria sotto la Barricatella della linea ferroviaria Rocchette-Asiago.
25/04/1945 Il presidio tedesco dell'Öst-bataillon 263, di stanza nel paese da circa 5 mesi, parte precipitosamente verso Arsiero. Secondo il parroco non vi furono problemi particolari a cause di tali truppe, tranne qualche furto di legna ed una ragazza 17nne incinta. Arsiero
Aprile 1945 Un ordigno posto dai partigiani del Btg. "Mameli" della div. "Garemi" danneggia la cremagliera della linea ferroviaria Cogollo-Campiello, presso la 2^ galleria.
26/04/1945 (Strada del Costo) Il Btg. partigiano "Pretto" della Bgt. "Pino" divis. Garemi ingaggia scontri a fuoco con truppe tedesche (e "russe") che tentano di raggiungere l'Altipiano di Asiago tramite la Strada del Costo e la Val Canaglia. I partigiani catturano alcuni prigionieri.
27/04/1945 Una colonna motorizzata tedesca sale indisturbata la strada del Costo ed arriva a Treschč Conca (contrą Fondi).
28/04/1945 Il giorno dopo i fatti di Treschč Conca, il Btg "Pretto" blocca l'accesso all'altipiano posizionandosi sulle dorsali di Mandre e della malghe di Ceresana, fino al ponte di Campiello (fatto saltare). Treschč_Conca
29/04/1945 Alle h. 6 arriva in paese un contingente di ca. 300 tedeschi. Vengono piazzati cannoni presso la stazione ferroviaria ed installano il comando in canonica, nonostante le rimostranze del parroco. Una stanza č adibita ad alloggio del generale, una dell'aiutante colonnello e la terza dell'interprete. Davanti alla porta montano di guardia due sentinelle.
Nella cappella attigua alla sacrestia vengono sistemati per tutto il giorno 29/4 due soldati tedeschi feriti, in barella.
Essendo domenica, tocca al parroco stesso aprire la chiesa e suonare le campane poichč per paura il campanaro non arriva.
idem La Bgt "Fiamme Verdi" della 7 Comuni invia in appoggio alla "Pino" altri 60 uomini autotrasportati della 1^ comp. "M.te Lemerle" a posizionarsi da Bocchetta Pał fino sopra al Costo ed alla Val Canaglia (Cima del Gallo e M.te Croce). La sera un reparto SS e Flak tenta di salire (v. Mosson) Mosson
idem I partigiani fanno saltare il ponte di Campiello.
idem Alla sera la colonna tedesca al comando del generale parte verso l'altipiano per la strada del Costo. Vi fanno parte 3 autoblinde, 4 cannoni e 2 stazioni radio. Trovando tutto sbarrato ed i ponti fatti saltare, sono costretti a ritornare ed a dirigersi verso Arsiero e la Val D'Astico.
30/04/1945 Per tutta la giornata i residenti subiscono depredazioni ed angherie da pare di truppe tedesco/russe.
06/05/1945 M (strada del Costo) Marchiorello (o Marchiorato) Armando Loris Marņ X Mas, Btg. Fulmine (altern.: Mil. GNR CP.VI-619^). Stava ritornando in famiglia quando fu catturato nella strada del Costo da tre partigiani di Carrč della Bgt. "Mameli". Ucciso sul posto in quanto accusato di avere fatto parte del plotone di esecuzione della fucilazione avvenuta a Carrč l'08/04/45. Carrč 1 1
--> Mosson (v. localitą Mosson)
CONCO -   33 Vittime                          
18/11/1943 (Malga Cogolin) I partigiani badogliani di Malga Cogolin (gruppo di Fontanelle) accolgono 12 prigionieri inglesi fuggiti da un campo di concentramento presso Verona.Tra questi un giornalista (Paul). All'arrivo a mezzanotte , accompagnati dal ten. Elia Girardi e da Antonio Tommasi, si sfiora la tragedia in quanto gli elementi comunisti presenti all'interno della malga: Giuseppe Crestani, Tommaso Pontarollo che ospitavano temporaneamente il dirigente PCI Amerigo Clocchiatti ed Orfeo Vangelista "Aramin" gią allora mal vedevano i componenti cattolici. Comunque dopo un violento scontro verbale li lasciarono entrare. Gli inglesi, visto l'accaduto, decideranno poi di non aggregarsi al gruppo partigiano ma di farsi ospitare da pił tranquille famiglie della zona.
25/12/1943 (Fontanelle) Alle h. 11:30 un aereo caccia P38J americano, seriamente danneggiato, sorvola a bassa quota il centro abitato. Vengono sganciati 2 (oppure 7 serbatoi vuoti), uno dei quali cade a 200 m. dalla chiesa di Fontanelle. Nessun danno.
(V.
Laverda per gli avvenimenti successivi).
Laverda
idem (Scoca) Secondo don P. Gios, il velivolo faceva parte di un gruppo che aveva effettuato un'incursione in Germania. Colpito dalla contraerea era riuscito a superare le Alpi. Mentre precipita, un'ala si stacca e va a schiantarsi nel prato dietro l'abitazione del tenente Elia Girardi (partigiano badogliano) in contrą Scoca.
Sul posto accorrono oltre al Girardi, anche il medico condotto
Domenico Conte ed il dipendente comunale Cirillo Caldana entrambi fascisti. Ne nasce an'accesa discussione che fornirą ai due il sospetto che Girardi sia aggregato ai partigiani
28/12/1943 (oppure 30/12/1943) P (Bosco Littorio - loc. Biancoia presso casara Girardi Crestani Giuseppe (Svizza o Stizza) "Bepi" 14/10/1907 36,2 di Pietro e Paola Crestani. Nato a Duisburg (Germania) i genitori provenivano da contrada Tortima (Fontanelle?). Di professione cameriere. Ex capitano nella guerra civile spagnola, dove era stato ferito e catturato. Condannato a 5 anni di confino. Prima di salire a Conco aveva parlato con Domenico Baron a Schio. Era il leader del gruppo dei partigiani comunisti. La direzione del PC di Vicenza (Amerigo Clocchiatti "Ugo") aveva mandato il Crestani ed il Pontarollo a far parte del gruppo partigiano gią presente a Fontanelle. Poi, allo scopo di rafforzarne il peso comunista, anche gli altri due. Fino ad allora il gruppo era capeggiato da Alfredo Munari (*). I quattro comunisti furono uccisi, dopo gravi divergenze politiche, anticipando, sembra, l'ordine che questi avevano avuto di eliminare il Munari. Secondo il garibaldino Orfeo Vangelista "Aramin" (**) furono i badogliani Guido Vezzaro "Sparviero" e Possamai Giacomo "Audace" a sopprimere il Masetti e lo Zorzi dentro la malga. Invece Decimo Vaccari "Deciso" e Giovanni Rossi "Volpe" [+ un altro secondo De Grandis])  tesero un agguato a Bepi e Spartaco che stavano tornando alla malga sulla strada da Fontanelle. I loro corpi furono gettati poi nel Buso del Giasso. Quattro di questi partigiani esecutori saranno catturati nel corso del rastrellamento dell'11/01/1944 nella zona di Montagnanuova.
Marostica 36,23014 X
idem P idem Roiatti Ferruccio "Spartaco" 24/03/1908 35,8 di Domenico e Amabile Cosolini, da Cussignacco (UD). Bracciante, Commissario politico, mandato dal dirigente PCI Amerigo Clocchiatti. Secondo un testimone era ancora vivo quando fu gettato nel Buso del Giasso.
Il fratello
Pietro "Gracco", commissario
Foza 35,7863 X
    della divis. Garibaldi-Carnia resterą ucciso nel 1944 a Prato Carnico in un fienile bruciato dai nazi-fascisti. Tre di loro saranno fucilati a Marostica (V. Marostica 14/01/1944), il quarto (Possamai Giacomo "Audace") entrerą quale infiltrato nella Polizia Ausiliaria di Vicenza (morirą il 29/11/44 ucciso in caserma dai suoi stessi commilitoni, in quanto accusato di avere passato le informazioni per l'agguato contro il cap. Polga del giorno prima). v. Monte di Malo.
Sfuggono alla cattura
Attilio Provolo "Vampiro", il fratello Bruno Provolo, e  Guido Vezzaro "Sparviero". Attilio Provolo che aveva partecipato all'assassinio di Faggion (v. Valstagna 26/11/43), tenta di arruolarsi nella X^ Mas. Bruno Provolo invece riesce effettivamente ad arruolarsi nell'E.N.R.  I corpi di Masetti e Maschio verranno rinvenuti, semisepolti, a 300 m dalla malga dai rastrellatori del 12/1/45. Bruno Caneva
idem P (Malga Silvagno) Pontarollo Tommaso (Coarossa) "Masetti" 1905 38, di Giovanni e Domenica Bianchini n. a Valstagna. Muratore/minatore, aveva scontato 16 anni di carcere. Poco dopo l'esecuzione di Zorzi (v. qui sotto), fu freddato da una raffica di mitra mentre legato correva verso la porta.   38 X
idem P idem Zorzi Alvise "Maschio"/"Pirro" (vero nome forse Giuseppe Maschio) da Venezia. Ucciso con un colpo di pistola alla testa. Poco prima fu scattata una foto che ritrae un partigiano che punta una pistola. Valstagna Monte_di_Malo X 1
darą ordine di riesumarli. Le quattro salme saranno sepolte nell' "area infedeli" del cimitero di Conco (quella del Crestani, sicuramente a Fontanelle, i resti di Roiatti nella fossa comune).
(
*) Il Munari, che era assente il giorno delle uccisioni, resterą ucciso in uno scontro con i tedeschi il 12/09/44 (v. qui sotto).
(
**) Vangelista sostenne che la strage fu ideata da Renato Ageno "Centauro" (cl. 1907) che avrebbe agito quale agente fascista infiltrato (nel dopoguerra fu invece riconosciuto partigiano combattente - com.te di Btg). Dichiarņ pure che il Munari aveva partecipato alle uccisioni. (Zaira Meneghin invece confermņ l'onestą e l'estraneitą dai fatti del Munari). 
29/12/1943 Un gruppo di 5 uomini armati si avvicina alla malga Silvagno (si tratta probabilmente dei rinforzi comunisti da Schio richiesti da Crestani e Roiatti nel loro viaggio del 28/12, durante il ritorno dal quale furono uccisi). I partigiani badogliani, armi alla mano, li obbligano a tornare indietro.
05/01/1944 (presso osteria "al Puffele" Nei pressi del locale, tra Bocchetta Conco e Campomezzavia, si incontrano i partigiani Renato Ageno "Centauro" (badogliano) ed Antonio Orfeo Vangelista "Aramin" (comunista). Quest'ultimo vuole spiegazioni circa la "sparizione" dei 4 partigiani comunisti da Malga Silvagno, sospettandone l'eliminazione. In risposta alle insinuazioni, Ageno estrae la sua pistola. Riesce ad evitare una tragedia il pronto intervento del tenente Elia Girardi che era presente.
10/01/1944 (Rubbio) Rastrellamento durante il quale vengono arrestati una ventina di uomini tra cui il parroco di Rubbio, don Pietro Miazzi. Vengono ammassati presso l'osteria "del Satton", quindi tradotti al carcere di Asiago.
idem Vengono arrestati il ten. Elia Girardi e Giovanni Tescari (fornaio di Conco). Sono portati in municipio, quindi il giorno dopo trasferiti a Lusiana. Qui con un piccolo stratagemma il Girardi riesce a fuggire. Si rifugierą con i partigiani a Montagna Nuova.
12/01/1944 (Malga Silvagno "Montagna Nuova") Rastrellamento da parte di 44 tedeschi della LW, ed unico italiano Bruno Caneva utilizzando 2 camion. Quando i tedeschi sono avvistati, dalla malga uno alla volta i partigiani, tra i quali Elia Girardi e Bianchi (*) ed un disertore russo (**), escono dalla parte opposta e si inoltrano nel bosco. I tedeschi sparano senza perņ colpire nessuno. Quando la malga č accerchiata vengono catturati 4 partigiani che si disperano chiedendo pietą. Il Caneva chiede ed ottiene dal comandante tedesco maggiore Feldcamp che non vengano fucilati sul posto come da ordini, ma invece che vengano processati (due dei catturati erano colpevoli dell'assassinio di Alfonso Caneva, zio di Bruno Caneva). Furono sequestrati: una Breda 37 (che doveva servire alla difesa della malga), 6 mitragliatrici leggere, 4 mitra (***), oltre ad una buona quantitą di viveri.
A ca. 300 m dalla malga vengono rinvenuti, semisepolti, i corpi di 2 dei partigiani "rossi" (
Pontarollo e Zorzi) uccisi dai loro compagni il 30/12/43 (v. sopra). Il Caneva dą disposizioni per la riesumazione.
La malga non č stata incendiata, come affermato da alcune fonti.
(*) I partigiani
Alfredo Munari e Pietro Fortunato erano partiti di buon mattino per recarsi a Fontanelle e quindi sfuggirono al
rastrellamento.
(**) Secondo p. Gios il "colonnello russo" (Mikailov?) fu l'unico (oltre alle vittime) a non essere stato informato dell'imminente assassinio. Era stato aiutato da Renato Ageno "Centauro" a rifugiarsi a Malga Silvagno. Sarą ucciso a Foza il 18/10/44.
(
***) 4 mitragliatori Beretta provenivano dal deposito del 31° Btg. alpini di Asiago, la Breda 37 e le armi automatiche leggere erano state fornite dai partigiani di Schio.

Verso sera, di tutti i partigiani fuggiti e dispersi nei boschi,
Luigi Nodari "Carabiniere", Decimo Vaccari "Deciso" e Bruno Provolo prendono la strada che da Sasso porta a Campomezzavia. Vengono intercettati dai tedeschi ed arrestati. Saranno fucilati a Marostica il 14/01/44 insieme con Giovanni Rossi "Volpe" (v. Asiago 12/01/44).

Uno o due giorni dopo (forse il 03/01/1944) arrivano da Schio i rinforzi rossi richiesti dai comunisti. Ma sono bloccati e rimandati indietro dai partigiani della malga, puntando loro i mitra.
Marostica
06/05/1944 P (Mongrando [BI]) Orsato Angelo Severino "Mosca" 01/10/1921 22,6 di Giovanni e Maria Crestani, n. a Conco, resid. a Biella (oppure Cossilla - Vercelli). Ex alpino, partigiano della 75^ Bgt. "G. Boggiani". Catturato insieme con Enrico Giovanni "Gancio" dalla G.N.R. alla stazione di Mongrando. Fucilati.  22,61096
giu-1944 Viene rapito dai partigiani Giacinto Cortese, insegnante e segretario politico del PFR di Conco.
01/07/1944 Viene rapito dai partigiani il dott. Domenico Conte di Matteo dal suo ambulatorio. E' ritenuto collaborazionista (v. qui sotto 3/7/44). Sono inoltre distrutti documenti alla Casa del Fascio e vengono distribuite alla popolazione tessere annonarie. Ad una donna vengono rasati i capelli essendo accusata di collaborazionismo. *
03/07/1944 Viene rilasciato il dott. Conte con l'ingiunzione di abbandonare la zona (cosa che lui farą trasferendosi a Torri di Quartesolo). Tutto il materiale medico dell'ambulatorio viene asportato. *
26/07/1944 Vengono incendiate dai tedeschi alcune case. Secondo il parroco del paese, č una rappresaglia per il tedesco ucciso in centro a Lusiana. Lusiana
19/08/1944 Per rappresaglia del ferimento dell'ufficiale e di altre azioni violente, vengono incendiate le case vicine e da arrestati 3 ostaggi. Il parroco contattņ i tedeschi ed ottenne che gli ostaggi sarebbero stati rilasciati se i partigiani avessero cessato ogni aggressione.
05/09/1944 P (Rubbio) Pagani Angelo 17/06/1917 27,2 di N.N. n. a Marostica, resid. a Bassano D.G. Partigiano del Dist. autonomo "Bassano", Btg. "Ubaldo", divis. Garemi.
Secondo altra fonte: Bgt. "Giovane Italia" divis. M.te Ortigara.
27,23836
idem (Fontanelle) Rastrellamento durante il quale viene scoperto un "accampamento ben mimetizzato" di partigiani, che viene preso d'assalto.
15/08/1944 Campomezzavia I partigiani dello Scalabrin, attaccano due auto in cui viaggiano Adelmo Caneva del CRA di Asiago, il capor.magg. Battista Marcialis e 2 agenti del BdS-SD. Il Marcialis finge di passare dalla parte dei partigiani dai quali ottiene un'arma. Il Caneva viene disarmato da Ferruccio Corzato che si appropria del suo mitra. Quindi viene interrogato da Gaspari Albino cl. 1917 da Torrebelvicino. Condannato a morte riesce a scappare appena prima dell'esecuzione, inseguito da raffiche di mitra. Un'ora dopo ritorna sul posto con rinforzi (3 camion di BB.NN.). Ne nasce un secondo scontro a fuoco. I 2 ufficiali tedeschi sono liberati, i partigiani con il Marcialis scappano, ma poi egli ritorna.
idem P (Bocchetta Conco oppure Campomezzavia - Nei pressi di Malga Bertiaga) Adalberto ... "Ada"     Disertore della Wehrmacht era divenuto partigiano del Btg. "Ubaldo", pattuglia di Malunga. Resta ucciso durante l'attacco dei partigiani alle due auto (oppure al contrattacco dei rinforzi) da una bomba a mano che lo centra in pieno. Sepolto presso Malga Bertiaga di Dietro.
Versione alternativa: data fine Agosto; localitą Col d'Astiago.
(*) Esiste un partigiano Herczog Adalberto del gruppo Garibaldi Osoppo - Friuli.
1
Metą Agosto 1944 (Local. Passo Stretto) I partigiani feriscono gravemente un ufficiale tedesco.
19/08/1944 Per rappresaglia del ferimento dell'ufficiale e di altre azioni violente, vengono incendiate le case vicine ed a arrestati 3 ostaggi. Il parroco contatta i tedeschi ed ottiene che gli ostaggi sarebbero stati rilasciati se i partigiani avessero cessato ogni aggressione.
30/08/1944 (imbocco della Piazza) Sparatoria tra 2 partigiani e due soldati tedeschi di scorta ad un convoglio di legna. Uno dei partigiani, ferito ad un piede riesce ugualmente a scappare. I tedeschi sapendolo ferito lo cercano invano nelle case circostanti.
05/09/1944 Rastrellamento da parte della B.N. insieme con truppe tedesche che coinvolse anche il giorno seguente. Molti arresti, dei quali alcuni inviati al lavoro in Germania. Gli altri furono rilasciati. 
06/09/1944 A seguito del rastrellamento iniziato il giorno prima, alle h. 10 il parroco viene informato che le case di fronte alla chiesa sarebbero state incendiate chiedendogli di informare gli abitanti di portare fuori le masserizie. 11 famiglie rimasero senza tetto.
06/09/1944 P (Fornaci di Tortima) (Cappellari) Alberti Marco 29/05/1914 30,3 di Gio'Maria Alberti e Vittoria Cappellari da Rubbio (contrada Berti) di Conco. Catturato durante un rastrellamento insieme con Agostino Bertacco in contrą Berti. Il Cappellari viene fucilato con un colpo di pistola dopo essere stato bendato, il Bertacco invece sarą deportato in Germania.  Parte iniziale del rastrellamento: operazione Hannover. 30,29589
idem (Tortima) Resta gravemente ferito Crestani Marco (detto Pretore). Portato subito all'ospedale di Marostica, guarģ dopo due mesi.
12/09/1944 P (Val Gallina / Rubbio) Torcellan Giovanni (Nino) 19/11/1919 24,8 fu Umberto, da Venezia, resid. a Bassano D.G. Partigiano garibaldino, gli sarą intitolato un Btg. della Bgt. "Giovane Italia" divis. M.te Ortigara". Caduti in uno scontro a fuoco con un reparto del CST Corpo di Sicurezza Trentino.
Versione alternativa: Partigiani del Dist. autonomo "Bassano", Btg. "Ubaldo", divis. Garemi.
Saranno sepolti dopo 4 giorni a Valrovina.
24,83288
idem P idem Munari Alfredo 06/03/1913 31,5 fu Marco, da Nove (VI). Comandante di Distaccamento della Bgt. "Giovane Italia" divis. M.te Ortigara. Muore combattendo. Era il capo del gruppo dei partigiani cattolici-badogliani di Malga Silvagno al momento dell'uccisione dei 4 partigiani comunisti (v. Conco 28/12/43), e possibile obiettivo dei suddetti.
In Val Gallina un monumento lo ricorda, e gli č dedicata una via del comune di Nove.
Pacifica Zelira Meneghin "Zaira" cl. 1921 ne parlņ come di un leale partigiano.
Conco 31,54247
idem P idem Ferraro Aldo 23/04/1924 20,4 di Angelo e Citton Luigia, da Valstagna. Commissario di Btg. della Bgt. "Pino", div. Garemi 20,40274
20/09/1944 (Bocchetta Conco) Verso le h. 12 un gruppo della "Mazzini" attacca due camion tedeschi.
20-24/09/1944 (Val Gallina) Nel corso di un rastrellamento viene incendiata la Casara Baloca ad opera di nazifascisti 14nni. Sono arrestati 10 diovani da Rubbio, successivamente arruolati alla TODT.
25/11/1944 (Contrą Puffele) Nel corso di un rastrellamento della polizia tedesca, viene saccheggiata l'abitazione di Gio'Batta Xillo di Bortolo.
04/12/1944 (Grumarolo) Nel corso di un rastrellamento ad opera della polizia trentina (CST) e del BdS-SD di Bassano viene catturato Marco Gio'Batta Poli (Mosca) di Maria Poli cl. 1907 partigiano della Bgt. "7 Comuni". L'accusa tuttavia č di favoreggiamento nei confronti dei partigiani.
Nel corso dell'operazione vengono arrestati anche la moglie
Maria Brusamolin di Giacomo e Omero Predebon (quest'ultimo viene rilasciato dopo pochi giorni. Tutto il bestiame viene sequestrato e la casa bruciata.
Il 21/12/44 Marco Gio'Batta Poli sarą deportato a Mauthausen da cui non farą ritorno.
26-27/02/1945 (Contrą Costa) La compagnia della CST di stanza presso la base della TODT, durante un rastrellamento viene danneggiata la casa di Luciano Crestani di Giovanni.
idem (Mazze di Sotto) Nella medesima operazione resta danneggiata l'abitazione di Davide Maino di Gio'Maria.
11-12/03/45 Nel corso di un rastrellamento da parte dei tedeschi/ucraini viene saccheggiata l'abitazione di Gio'Batta Brazzale di Ferdinando.
20/03/1945 (Via Friola, via Xillo e contrą Colpi) Rastrellamento ad opera del CST insieme con truppe tedesco/ucraine. Vengono incendiati: l'abitazione di Clara Bagnara di Gio'Batta (in via Friola), e beni di proprietą di Domenico Pozza di Domenico (in via Xillo). E' saccheggiata l'abitazione di Gio'Maria Predebon di Marco (in contrą Colpi).
01/04/1945 (Malga Frola) Un rastrellamento ad opera dei tedeschi/ucraini causa il saccheggio e l'incendio della malga gestita da Pietro Colpo di Giovanni.
28/04/1945 (Local. Canotto) Una colonna di tedeschi scende dall'altipiano e da Bocchetta di Conco verso il paese arrivando alle h. 11 in piazza. Da local. Leghe qualcuno spara alcune fucilate verso i tedeschi. A localitą Bortolina primo scontro (v. Lusiana). I tedeschi prendono in ostaggio circa 30 persone e proseguono. Giunti in localitą Canotto vengono assaliti da un gran numero di partigiani. Dopo 2 ore di sparatoria i tedeschi si arrendono quasi tutti e rilasciano gli ostaggi. Pochi altri nascosti in grotte e nel bosco consegnano le armi il mattino dopo. I prigionieri sono portati a local. Cunchele, dove il parroco don Luigi Cappellari si prodiga affinchč non vengano fucilati (come sarebbe intenzione del "Broca"). Gli stessi 12 tedeschi (di cui alcuni feriti) saranno perņ successivamente infoibati alla Spaluga di Lusiana. Lusiana Lusiana
idem T (7 soldati tedeschi) Vittime della sparatoria (oppure fucilati su ordine del "Broca" - v. dettagli su Lusiana), furono sepolti a S.Caterina di Lusiana. Erano tutti Altoatesini. Le famiglie vennero a riprendere i resti negli anni '60. 6 7 7
idem (zona sopra Rameston) 2 partigiani V. Lusiana per i dati dei due partigiani caduti. Lusiana 2
idem Durante lo scontro a fuoco si ebbero circa 20 feriti.
28-30/04/1945 (Fontanelle) (alcuni tedeschi) Alcuni tedeschi furono fucilati dai partigiani di Covalo e Lusiana, sulle mura del cimitero di Fontanelle. Ad uno di essi, morto con gli occhi sbarrati, Giovanin di Val di Sotto (Nicolli Giovanni) sparņ due colpi, uno per occhio (Fonti: don A. Dall'Oglio, Piero Gaspari, Ronzani Mario). Lusiana
29/04/1945 P (Contrą Brombe) Bonato Angelo 21/08/1926 18,7 di Valentino, da Asiago, resid. a S.Eusebio di Bassano. Partigiano capo-servizio (assist. religiosa) della Bgt. "Fiamme Rosse" della "7 Comuni". Caduto in combattimento. 18,69863 1
idem P idem Brunello Cristiano 26/10/1901 43,5 fu Antonio e Crestani Angela, da Spelonchette/Conco. Sposato con 2 figli piccoli. Partigiano capo-nucleo della Bgt. "Fiamme Verdi" della "7 Comuni" (oppure Btg. "S. Orsato" Bgt. "Fiamme Rosse"). Caduto in combattimento, contro circa 90 tedeschi SS. 43,53425 1
02/05/1945
(o 30/04/1945)
P idem Giacomazzo Giuseppe 05/03/1902 43,2 da Cattolica Eraclea (AG), resid. a Fontanelle di Conco. Sposato con due figli. Disertore ex appuntato G.di Fin. Rep. 4^ Legione. Partigiano Bgt. "Fiamme Verdi" della "7 Comuni". Ucciso al confine tra Fontanelle e Rubbio. 43,18904 1
02/05/1945 P idem Lunardon Francesco 29/10/1927 17,5 di Fortunato, da Romano d'Ezzelino. Partigiano Bgt. "Fiamme Rosse" della "7 Comuni" (oppure della Bgt. "Giovane Italia" divis. Ortigara). Nel 1967 revocata la qualifica di partigiano e di caduto. 17,52055 M 1
idem P idem Moro Giulio 20/08/1925 19,7 da Valrovina /Bassano. Capo nucleo Bgt. "Fiamme Rosse" della "7 Comuni"   19,71233 1
idem P idem Oriella Giuseppe 30/05/1922 22,9 di Marco, da S.Michele di Bassano D.G. Comandante di distaccamento della Bgt. "Fiamme Rosse" della "7 Comuni".
Secondo altra fonte: Bgt. "Giovane Italia" divis. M.te Ortigara.
22,93973 1
idem idem Nove tedeschi erano scesi dalla Valletta a contrą Brombe. Dalla contrada i partigiani sentono gridare "aiuto". Accorrono quindi sul posto ed alle h. 9 tutti i tedeschi sono catturati. Il cadavere di Giacomazzo fu portato all'asilo parrocchiale di Fontanelle. Il comandante partigiano ("Broca" oppure "Dino"?) fece sfilare i progionieri nella stanza ove era il corpo e poi, appena usciti fuori li fece mitragliare. I corpi dei tedeschi furono portati al cimitero e sepolti alla meglio. Il parroco venne a sapere del fatto solo quando sentģ le raffiche. 1
idem
(
o Fantanelle?)
T idem 9 soldati tedeschi     Fucilati a raffiche di mitra dai partigiani del Btg. "Orsato Severino" della Bgt. "Fiamme Rosse, divis. "7 Comuni" comandato da Mariani Davide "Dino". I tedeschi erano accusati (come per i 3 fucilati ad Erta di Crosara - v. Marostica) di avere causato la morte dei partigiani a Valle s. Floriano e della strage dei Tasca.
A parte il Giacomazzo, gli altri tre partigiani erano originari da contrada Spelonchette, da Brombe e da Pradipaldo (non nell'ordine).
Secondo altra fonte: Mitragliati sulla porta dell'asilo di Fontanelle, su ordine del "Broca", intervenuto con la sua squadra a supporto dei combattenti da S.Giacomo di Lusiana.
Marostica 8 9 9
CORNEDO -   7 Vittime                          
12/03/1944 Nella notte circa 20 partigiani lanciano alcune bombe a mano e sparano colpi di armi da fuoco . Tre legionari distaccati a Cornedo rispondono al fuoco inducendo i partigiani ad allontanarsi.
14/03/1944 (Cereda - fontana di contrą Aspromonte) Alle h. 11,30 tre legionari della GNR ed alcuni soldati tedeschi catturano 3 partigiani armati di moschetto e bombe a mano (Lorenzo Grifani (o Griffani) "Tigre"/"Silvino", Camillo Dalla Valle "Tom" Luciano Dalla Valle "Leo") e 2 renitenti. Tutti vengono portati a Valdagno. I partigiani arrestati vestono divise grigioverde con stella rossa sul berretto. Continuano le ricerche di altri 3 nascosti nelle vicinanze. Gli arrestati partigiani sono deportati a Bernau, sottocampo del lager di Buchenwald. Riusciranno tutti a tornare a casa a guerra finita.
idem idem Alle h. 24 una squadra di fascisti di Cornedo insieme ad alcuni di Valdagno, perquisisce l'abitazione di Tiziano Caneva alla ricerca di alcuni disertori. Due figli del Caneva, uno renitente alla leva e l'altro renitente al servizio del lavoro, scappano dalla finestra sparando 2 colpi di pistola. Nonostante la raffica di mitra da parte fascista, i due riescono a dileguarsi. Il padre ed un terzo figlio (che si trovava a casa in licenza) vengono arrestati e consegnati ai tedeschi di Valdagno. (v. Valdagno 15/03/44 per il prosieguo). Valdagno
dal 26 al 30/03/1944 idem Vengono arrestati 4 partigiani della pattuglia del "Tigre". Saranno giustiziati ad Altissimo. Altissimo
12/04/1944 Alle h. 24 alcuni partigiani del Btg. "Danton" agli ordini di Rino De Momi "Ciccio" (*) costringono i coniugi Guiotto ed il loro figlio Danilo (Dani) (milite della GNR) a seguirli verso Quargnenta di Trissino. Il figlio riesce successivamente a scappare durante il pernottamento presso l'osteria di "Moro Giro" in contrą Giro. I genitori invece vengono uccisi a Crespadoro la notte stessa.
(*) Decederą l'1/12/1944.
Crespadoro
14/04/1944 (Contrą Gobbi Alti) Durante un rastrellamento tedesco viene saccheggiata l'abitazione di Mario Savegnago di Pietro.
11/05/1944 V. 11/05/44 Valli del Pasubio
12/05/1944 (S. Sebastiano) Alle h. 22:45 quattro partigiani armati aggrediscono lungo la strada il fascista Cloride Bee, e dopo averlo denudato lo percuotono producendogli lievi ferite.
13/05/1944 Alle h. 24 alcuni fascisti di Valdagno e di Cornedo penetrano nell'abitazione di Tiziano Caneva alla ricerca di disertori. Trovano invece i due figli del Caneva, uno renitente alla leva e l'altro renitente al servizio di lavoro. I due fuggono da una finestra sparando due colpi di pistola. I fascisti rispondono al fuoco con una raffica di mitra. Nessun ferito, ed i due riescono a dileguarsi. I fascisti arrestano il padre ed un altro figlio, militare in licenza di convalescenza di 90 gg. e li portano a Valdagno. Il giorno successivo viene catturato uno dei due fuggitivi nei dintorni del paese.
14/06/1944 P (local. Coste o Contrą Faedo) Urbani Vittorio "Pissastorto" 1922 22, di Giuseppe, da Cornedo. Era ricercato dalle autoritą e pregiudicato. Sospettato di essere un informatore dei partigiani della "Stella". Il 31/5/44 una spedizione delle B.N. di Valdagno (o della Squadra d'Azione) comandata da Emilio Tomasi, perquisisce la casa degli Urbani, ma l'uomo non viene trovato. Allora le BN inscenano una finta fucilazione al fratello. La madre minacciata e agitata rivela il luogo ove si nasconde. Alle h 1:30 dell'01/06/44 viene catturato. Ha con sč un mitra e 1.050 Lire. Portato al comando di Valdagno riiesce ad evadere. Catturato nuovamente dopo alcuni giorni viene fucilato dalla GNR alle h. 15:30 del 14/6/44. E' sospettato di delazione Saverio Lora (ucciso a Valdagno il 7/5/45). Valdagno 7/5/45   22
idem (Fraz. Muzzolan) Alle h. 9 due uomini costringono il gestore della latteria, Tarcisio Policelli, a consegnare loro 1 forma di formaggio e 5 Kg. di burro.
20/06/1944 (zona collinare di Cornedo) Rastrellamento. Alle h. 2:00 in Contrą Perinello cercano Bruno Zenere, non lo trovano ed arrestano il fratello Mario. A contrą Vencati cercano Luigi Crestani, non trovandolo arrestano il padre. In contrą Cocchi arrestano Rino Ronchi. Per fare liberare i congiunti, Bruno Zenere e Luigi Crestani si costituiscono e vengono deportati in Germania.
08/08/1944 (via Ca'Bianchina) Rastrellamento della B.N. di Valdagno. Vengono perquisite e saccheggiate le abitazioni di Eugenio Totti di Giacomo e di Rosa Pretto cl. 1904.
09/08/1944 C Drusin Giovanni 24/10/1899 45, Medico condotto di Cornedo. Secondo una versione: ucciso il 21/05/45 dai partigiani per avere rifiutato precedentemente di curare un ferito. Sepolto al cimitero di Cereda. 45
31/01/1945 Tra Cornedo e Brogliano Attacco aereo ad un deposito di carburante
24/02/1945 Attacco aereo.
12-17/03/1945 (Contrą Caecchioli) Nella fase iniziale del rastrellamento, soldati con cavalli e carrette (probabilmente tedeschi/ucraini) prelevano il fieno di Angelo Savegnago, di Domenico Giuseppe Rossato, di Luciano e Caterina Faccin, di Ilario Massignani e di Gioacchino Perlato.
13(?)/04/1945 T Zona tra Cereda e Cornedo (3 soldati  tedeschi) Durante un attacco rimangono uccisi tre tedeschi: un colonnello, un maggiore ed un altro ufficiale. 2 3
25/04/1945 M (Gobi Alti) Lucato Sergio 07/11/1925 19,5 da Brogliano. Milite G.N.R. Divis. Etna (alternat.: A.U. GNR CP.VI-619^). 19,47671
27/04/1945 P (Spagnago) Zordan Marco  27/09/1904 40,6 di Attilio ed Antoniazzi Caterina, da Piana di Valdagno. Sposato con Pretto Agnese, con 7 figli. Partigiano capo-nucleo della Bgt. "Rosselli", divis. Vicenza. Colpito mentre tornava dal ponte della Piana dove aveva portato un ordine, si ferma nel greto del torr. Agno a recuperare una machinenpistole che Francesco Peripoli "Capriolo" aveva nascosto. Con l'arma in mano fu sorpreso da alcuni tedeschi usciti dalla fattoria Fioraso. Morto in combattimento. 40,60822 1
COSTABISSARA -   8 Vittime                          
01/06/1944 Alle h. 3 un gruppo di 7 uomini armati e mascherati penetrano nell'abitazione di Giuseppe Fantelli e lo rapinano di 2 biciclette , un orologio d'oro e Lire 400.
06/09/1944 Rastrellamento ad opera della GNR oltre alla 22^ B.N. Vengono catturati 2 partigiani del gruppo comandato da Bruno Ziesa "Terremoto" del Btg. "Ismene". Sembra che la cattura sia avvenuta grazie all'infiltrata Maria Gruchi (o Grunchi) dell'UPI (GNR).
07/10/1944 P Baruffato Benvenuto "Feroce" 1916 28,0 di Germano (Mani) e Bressan Anna, da Monteviale. Fratello di Baruffato Guglielmo "Passatore" (comandante del Dist. di Monteviale del Btg. "Ismene" della div. "Garemi"). Partigiano capo squadra deceduto in uno scontro a fuoco con una pattuglia tedesca.   28
11/11/1944 (Contrą Faggiana) Nel corso di un rastrellamento viene saccheggiata l'abitazione di Giovanni Faggiana di Giuseppe.
13/03/1945 Rastrellamento dell'area Costabissara-Castelnovo-Isola Vicentina, da parte della GNR DI Vicenza. Sono fermati 14 renitenti e 2 disertori. Viene catturato Slaviero Luigi di Malo, evaso l'8/2 dalle carceri di s.Biagio di Vicenza.
21/04/1945 C (Ponte del torrente Orolo - Motta) Viero Sereno 03/11/1899 46, da Vicenza, sfollato tra Costabissara e Bolzano Vic. presso la famiglia Cecchetto. Si tratta di componenti della nota banda di rapinatori che imperversņ nella zona di Bolzano Vic. (v. rapine del 6 e 9 Marzo 1945). Dopo le indagini della GNR di Thiene e delle BB.NN. i tre erano stati arrestati e portati a casa del rapinato Basso quindi, reo confessi, incarcerati a Marano sotto la custodia dell'Öst Bataillon 263. Furono fucilati alle h. 7. Bolzano_Vicentino 46
idem C idem Girardi Raffaello 1911 34, da Vicenza, sfollato tra Creazzo e Pianella. 34
idem M idem Napolitano Nicola 1916 29, di Giustino, da Vicenza, ex GNR di Vicenza, poi brigatista nelle B.N. "Faggion" di Vicenza. 29
23/04/1945 C (Motta) (Civili ignoti) Attacco aereo che causa 4 vittime e 7 feriti. 3 4
27/04/1945 I partigiani si impossessano del vestiario di Antonio Coser (cl. 1914) da Rovereto, (ex Guardia Di Finanza poi G.N.R. ) che temporaneamente abita presso Giuseppe Vallortigara a Motta Bassa. Nel 1954 presenterą richiesta di risarcimento per danni di guerra.
28/04/1945 M (Cascina "Bertocche") Parodi Giacomo 05/07/1927 17,8 di Bartolomeo, da Sulmona (AQ), resid. a Novi Ligure (AL). Milite GNR divis. Etna. Uccisi dai partigiani al mattino, dopo che avevano pernottato nella cascina "Bertocche" 17,8274 M 1
idem M idem Perotti Luigi 15/05/1927 17,97 di Carlo e Gambarotta Natalina, da Novi Ligure (AL). Milite GNR divis. Etna. 17,96712 M
idem P (Motta - vicino alla chiesa) Pantanella Pasquale "Professore" 23/06/1916 28,9 Partigiano interprete del distacc.to "Lampo", Bgt. "Ismene". Fu uno dei partigiani che, dopo avere trucidato 3 persone della famiglia Carlassara (*) in via Biron presso l'Albera a Vicenza, attaccarono i tedeschi. Fuggendo poi verso il monte Crocetta, uno di loro, Domenico Oliviero, si nascose in una galleria-rifugio antiaereo dove si trovava gią una trentina di civili. I tedeschi lo inseguirono e dopo avere invano chiesto che venissero consegnati loro i partigiani, fucilarono tutti i civili maschi presenti nel rifugio (17 vittime [di cui 3 minori], 4 sopravvissuti). L'Oliviero nascosto nel buio, pur ferito alle gambe, sopravvisse restando in fondo alla galleria. Il Pantanella invece arrivato alla galleria, cercņ di fuggire verso Ovest ma venne visto e catturato insieme con Benetti Angelo "Villa" cl. 1928 (che fu ferito mortalmente). Utilizzato come ostaggio per l'uscita dalla cittą della colonna tedesca, venne fucilato a Motta.
28,86575
(*) I partigiani agli ordini di Eugenio Narciso Rigo “Pantera” (cl. 1921) avevano appena ucciso: Carlassara Franco cl. 1928 (16 anni), Carlassara Leonello (cl. 1902) e  Carlassara Mario cl. 1905 (tutti militi GNR CP. VI-619^). Poi esposero i cadaveri quale esca per i tedeschi, che quando arrivarono furono assaliti.
Il
"Pantera" cl. 1921 da Sovizzo (o Montemezzo), sarą catturato e fucilato il giorno stesso in localitą Albera.
CRESPADORO -   53 Vittime (5 donne)                        
10/09/1943 (Contrą Ferrazza) Giuseppe Marozin "Vero" e la moglie Ines Franchetti (Mura) disarmano all'osteria dei F.lli Franchetti (Mura) due guardie della Milizia Forestale. Dą loro appoggio don Ermanno Gaiga ex cappellano militare della "Julia".
Febbraio/Marzo 1944 Partigiani del "Marozin", con la minaccia delle armi rapinano l'esattore comunale di Lire 18.000.
04/03/1944 (Durlo) Tre partigiani armati entrano in un'osteria e staccano dalla parete una fotografia di Ettore Muti e la bruciano.
14/03/1944 Alle h. 15 una squadra della 40^ Legione GNR entra in contatto con un gruppo di 11 partigiani del gruppo di Malga Campetto (comandato da Leone Franchini "Franco"). Dopo breve combattimento i partigiani si ritirano. Resta ferito il civile Silvino Gallaro (Silvio Cagliaro?).
Secondo un'altra versione i partigiani catturano 8 militi, gli altri sette si ritirano. I prigionieri sono disarmati e rilasciati con la diffida di ritornare al loro reparto.
20/03/1944 idem Militi della GNR percuotono e minacciano il parroco don Augusto Astegno. Dopo avere messo a soqquadro la canonica, pretendono di essere alloggiati per la notte. Anche l'oste Caliaro ed il medico dott. Fongaro sono bastonati e minacciati.
Inizio Aprile 1944 Vengono arrestate dai tedeschi la suocera di Giuseppe Marozin "Vero" Maria Gaiga e la figlia Vera (di 14 mesi). Quest'ultima sarą poi liberata a seguito della trattativa e dell'incontro tra il Marozin ed il comandante tedesco. Nello stesso periodo sono arrestati ad Arzignano la madre, ed i fratelli. Arzignano
12/04/1944 (Durlo) Violenta discussione tra due gruppi di partigiani in una base garibaldina. Dopo discussioni, insulti, irrisioni e minacce una parte degli uomini passa la notte in stalla armati. L'altra parte pernotta dalla parte opposta, ma anche loro armati. Al Mattino Marozin con altri 19 uomini resta padrone della base. Gli altri tra i quali Clemente Lampioni "Pino" e Luigi Pierobon "Dante" si ritirano verso contrade di Recoaro. Sarą da questa prima scissione che nasceranno le Bgt. Pasubio e Garemi.
idem C idem Guiotto Luigi * 06/03/1893 51, Alle h. 24 elementi partigiani sequestrano a Cornedo i coniugi Guiotto ed il loro figlio Dani, milite della G.N.R. Partono in direzione di Quargnenta di Trissino. Il milite riesce poi a fuggire la notte stessa. I due coniugi sono uccisi a Durlo di Crespadoro. Per tali uccisioni il capo partigiano Giuseppe Marozin "Vero" č stato nel dopoguerra processato per omicidio volontario in concorso. 51
idem C idem Zarantonello Giuseppina in Guiotto * 05/02/1900 44,2 Lavandaia Nogarole 44,2137 44,2137 D
13/04/1944 Durante il mercato settimanale del Giovedģ, arriva il comandante del Btg. "Danton" Giuseppe Marozin "Vero" con una ventina di uomini. Dopo avere attaccato il presidio GNR costretto alla resa, "Vero" si presenta dal balcone del municipio e mediante un discorso comunica alla popolazione che requisirą gli incassi della tassa "Prediale" ed i fondi dell'Ufficio Postale. Il tutto per supplire alle spese del suo reparto. Promette che a fine guerra gli importi saranno restituiti.
Gli uomini di "Pino" e "Dante" non conoscono il Marozin e lo chiamano nei loro rapporti "il tenente".
idem Alle h. 11:30 i circa 150 partigiani, dopo avere circondato il paese, penetrano nel municipio e rapinano l'esattore della somma di Lire 20.000, oltre a diversi moduli di carte annonarie. Passano poi all'Ufficio Postale dove sottraggono Lire 2.280 e prelevano tutti i tabacchi dalla locale rivendita.
15/04/1944 Dopo i fatti del 13/4, il presidio della GNR viene rafforzato ed il 15/4 viene eseguito un rastrellamento. Fitta sparatoria a Marana contro i partigiani di Pino (Bgt. Stella). Si contano feriti ma nessuna vittima (v. qui sotto).
idem (Repele) Rastrellamento con saccheggio ed incendio del fabbricato rurale di Giuseppe Repele.
idem (Marana) Scontro tra GNR in rastrellamento e partigiani del Dist.to "F.lli Bandiera" comandati da Clemente Lampioni "Pino". I militi si asserragliano nell'albergo in piazza. La battaglia finisce con feriti da ambo le parti, tra cui "Pino" stesso.
19/04/1944 Giuseppe Marozin "Vero" ed i suoi partigiani si presentano alla caserma dei carabinieri che volontariamente si fanno disarmare. Alcuni di essi si uniscono al gruppo partigiano. Molte armi ed equipaggiamento vengono asportate.
24/04/1944 T (Contrą Storti) (Soldato tedesco) I partigiani catturano 2 soldati tedeschi, dei quali uno viene ucciso, l'altro ferito. 1
27/04/1944 idem Rastrellamento a seguito dell'uccisione del 24/4. Per rappresaglia i tedeschi bruciano 92 case delle contrade Storti, Pace e Cornale. 517 persone di 104 famiglie restano senza tetto.Vengono catturati 3 inglesi.
idem
(o 5/07/1944)
C (Durlo) Ferro Tiberio Infiltrato ucciso a pugnalate dai partigiani del Marozin, (Colanesi Pellegrino "Barba" cl. 1922 e Pomerasi Giuseppe "Fulmine") in quanto trovato in possesso di una foto del comandante Ricci (capo supremo della GNR) e di uno schizzo delle formazioni partigiane.   1
idem C Massignani Bruno 17/01/1920 24,3 di Antonio, da Zanuzzi di Valdagno. (v. Valdagno 19/4/44). Sul costone di cima Marana, dopo una sparatoria vengono accerchiati  e catturati 6 partigiani ed un civile che si trovava lą per caso. Portati a Crespadoro presso la sede della GNR, furono processati e condannati a morte. Nonostante i tentativi dei partigiani di scagionare il civile (Massignani) vennero tutti fucilati alla schiena lungo il muro di cinta di casa Treghi. Comandava il presidio GNR il magg. Mentegazzi. Valdagno * 24,29315
idem P Mezzaro (o Mazzaro) Guido "Bocia" 11/11/1925 18,5 di Silvio e Zulfo? Giuseppina, da Zermeghedo (oppure Zovincello di Montebello Vic.no). Partigiano della Bgt. "Stella" divis. Garemi. 18,47123
idem P Farinea Virginio "Risso" 28/06/1921 22,8 di Antonio e Busola Maria, da Quinto Vic.no. Partigiano della Bgt. "Stella" divis. Garemi. 22,84658
idem P Carbon Igino "Arco" 1925 19 di Mario e Comparin Pasqua, da Arcole (VR). Partigiano della Bgt. "Pasubio" zona Verona.   19
idem P Zordan Luigi "Barca"/"Rio" 28/03/1923 21,1 di Antonio, da Valdagno. 21,09863
idem P Franceschi Giovanni "Gian" (o "Zan") 14/03/1923 21,1 di Agostino, da Valdagno. 21,13699
idem P Marcon Napoleone "Berto" 24/01/1925 19,3 di Italo e Fontoletto Agnese, da S.Gregorio di Veronella. Partigiano della Bgt. "Adige" - Zona Verona. 19,26849
28-29/04/1944 (Marana) Scontri tra partigiani, tedeschi e fascisti.
04/06/1944 (Molino di Crespadoro) Alle h. 16 i partigiani del "Marozin" attaccano una colonna comprendente 2 camion carichi di legname e 2 camion con rimorchio carichi di soldati tedeschi. Due squadre agli ordini di "Zambo" (*) e di "Terrore" si appostano ai lati della strada. Un altro gruppo, ai comandi di "Romeo"  prende posizione pił in alto. Parecchi tedeschi furono colpiti, soprattutto ad opera della mitragliatrice manovrata da "Romeo". Fermato il convoglio, e posizionato una mitragliatrice ed alcuni mortai i tedeschi contrattaccano, senza tuttavia colpire i partigiani nel frattempo dileguatisi nei boschi. Vengono incendiate le contrade Bordellin di Sopra e Bordellin di Sotto.
Verso sera il convoglio riparte molto lentamente verso Crespadoro avvicinandosi ad un punto della strada ove era appostato un secondo gruppo partigiano. Stavolta tuttavia i tedeschi si accorgono della possibile imboscata, si fermano e sparano con mortai ed armi leggere le posizioni dei partigiani. Dal momento che i partigiani non rispondono al fuoco, il convoglio riparte in velocitą. Quando sono a tiro i partigiani sparano ma il convoglio non si ferma.
(*) Lo Zambo, partigiano bulgaro, sarą ucciso il 24/07/44 in contrą Anselmi di Selva di Progno. Il Marozin fu accusato 
di avere causato la sua morte, ma assolto.
07/06/1944 (Valletta di Ferrazza) Alle h. 11, durante il trasferimento per il programmato attacco alla caserma di Vestenanova, Marozin "Vero", "Ciccio" ed "Italo" sono attaccati da una squadra di militi del presidio di Campofontana. Lo scontro si risolve dopo breve tempo con nessuna vittima nč feriti.
07/06/1944 M Crespadoro Chiovato Giorgio 22/08/1911 32,8 di Orazio, da Vicenza. I partigiani del Marozin (Pasubiana) alle h 20:30 assaltano la caserma della G.N.R. CP.VI-619^. Il comandante vice brig. Leone Fachin non aveva accettato la richiesta di resa. Sono catturati 7 militi, dei quali 6 verranno fucilati nello stesso luogo dell'esecuzione dei 6 partigiani e del civile del 27/4 (v. qui sopra). Un settimo milite originario di Thiene, si rialzņ dopo un quarto d'ora. Il Marozin sorpreso del fatto incredibile disse "Va pure alla tua casa, si vede che il destino vuole cosģ" e lo lasciņ andare. Due militi invece tentarono di raggiungere Chiampo per chiedere rinforzi, dato che la linea telefonica era interrotta. Altri 9 militari riuscivano a sfuggire verso Arzignano.
I partigiani nell'ccasione si impossessano di: 1 mitragliatrice Breda 35, 15 moschetti mod. 91, munizioni ed indumenti.
* 32,81644
idem M idem Contin Adone (o Odone) 25/07/1921 22,9 da Camisano Vicentino 22,88493
idem M idem Dall'Agnol Valentino 10/07/1912 31,9 di Angelo, da Cismon del Grappa. 31,93151
idem M idem Peripoli Pietro 04/10/1907 36,7 di Giovanni e Pretto Regina, da Cornedo (VI). 36,70137
idem M idem Rossato Silvio 13/01/1902 42,4 di Benedetto, da Valdagno. 42,4274
idem M idem Rossignoli Celestino 11/06/1923 21,0 di Domenico, da Castelgomberto (VI). 21,00548
idem idem Unico ferito dell'azione il partigiano "Fuoco". A seguito di tale evento, la guarnigione della G.N.R. viene ritirata da Crespadoro.
22/06/1944 T (Local. Ferrazza) [o local. Cartiera] (3 (o 4) soldati tedeschi) Alle h. 16:30 circa 7 camion con soldati tedeschi stanno tornando dopo il rastrellamento di Campodalbero e di Marana. In localitą Ferrazza i partigiani del Btg. "Danton" attaccano gli ultimi 3 camion, causando 3 vittime [4 secondo il Notiziario GNR] e 4 [5/6 secondo il Notiziario GNR] feriti. I tedeschi incendiano Contrą Cartiera. 2 3
idem C (contrą Bordellini di Sopra) Dalla Costa Ines 01/11/1923 20,7 fu Antonio e Repele? Ida, da Crespadoro. I tedeschi spararono verso il bosco e verso alcune case. Un proiettile forņ la porta e colpģ al petto la giovane che stava rannicchiata per terra. I tedeschi penetrarono in casa e percossero il fratello 17nne e la madre. Poi appiccarono il fuoco al fienile. 20,65479 20,65479 D
idem idem Le contrade Bordellini di Sopra e Bordellini di Sotto vengono date alle fiamme (7 famiglie restano senza tetto).
idem (Contrą Ferrari) I tedeschi penetrano nelle case, le saccheggiano e arrestano 4 uomini. Un altro viene arrestato in Contrą Cartiera, nonostante tutti avessero i documenti in regola.
idem C idem Dal Dosso Bruno 1927 17, fu Augusto Dopo avere saccheggiato le abitazioni della contrada, i tedeschi partono in camion alle h. 19:30. Restano solo 2 soldati che portano 3 uomini catturati in contrą Ferrari ed un altro in contrą Cartiera. I prigionieri vengono fatti allineare sul bordo di un campo, a precipizio sulla frana che va verso il torrente, e sono uccisi a colpi di mitra e di pistola. Uno dei prigionieri, Domenico (Menego) Monchelato riesce a scappare. 17 M
idem C idem Ferrari Valentino (Lino) 1928 16, di Giuseppe (Andrea?) e Tagliapietra Teresa, da Crespadoro. 16 M
idem C idem Tibaldo Luigi 1913 31, di Pietro, da Crespadoro. 31
idem C idem Zerbato Igino 1899 45, fu Lorenzo   45
giu-1944 M (Durlo) Valbusa Franco     Squadrista 21^ B.N. "S. Rizzardi". 1
03/07/1944 P (Marana) Cracco Antonio "Terrore" 19/05/1929 15,1 di Gaetano e Costa Bianca, da Brogliano. Partigiano del gruppo del Marozin. Caduto in combattimento nello scontro con un gruppo di tedeschi. 15,13425 M
idem P (Bocchetta di Marana) Tessari Giovanni "Stella" 22/03/1921 23,3 fu Antonio e Randon Elisa, da Brogliano. Partigiano del gruppo Marozin. 23,29863
04/07/1944 Contrą Marana Circa 30 tedeschi del presidio di Valdagno vengono attaccati da circa 200 partigiani armati. Restanto gravemente feriti 3 militari tedeschi. Gli altri sono costretti a ritirarsi.
05/07/1944 In rappresaglia dell'attacco del giorno precedente, i tedeschi bruciano le seguenti Contrade: Marana, Franchetti, Meceneri e Bertoldo ed altre del Comune di Valdagno. In totale 223 abitazioni distrutti, 1500 persone senza tetto. Valdagno
idem P (Durlo) Pasini (o Pasin) Adriano "Nane" 12/11/1924 19,7 di Giulio e Piron Giovanna, da Vicenza?. Fucilato dai partigiani del Marozin, in quanto giudicato colpevole di furto di 3 sacchi di biancheria prelevati dalla casa disabitata di un sospetto fascista a Castelvecchio di Valdagno. Riconosciuto "caduto civile" dalla Commissione per il riconoscimento della qualifica di partigiano. 19,65753 X
7-8/07/1944 C (Marana) (ignoto) 1863 81 ucciso in quanto non rispondeva alle domande rivoltegli dai rastrellatori. L'anziano (ultraottantenne) era sordo. 81
11/07/1944 C (Contrą Sansini, presso il mulino) Colombara Antonio 1887 57, Fucilato   Rastrellamento della Valle del Chiampo 57
idem C idem Colombara Giuseppe 1886 58, Fucilato 58
idem C idem Roncan Francesco 1903 41, 41
idem C idem Roncan Giuseppe 1894 50, 50
idem C idem Tibaldo Cesare * 1928 16, di Guglielmo, fucilato 16 M
idem C idem Tibaldo Guglielmo * 1899 45, di Cesare, fucilato 45
idem C (Contrą Lovatini) Franchetti Margherita 1878 66, 66 66 D
idem C idem Franchetti Romano 1899 45, 45
idem C idem Lovato Domenico § 1907 37, di Luigi 37
idem C idem Lovato Luigi § 1875 69, 69
idem C idem Pizzolato Giovanni # 1882 62, 62
idem C idem Pizzolato Giuseppe # 1904 40, di Giovanni   40
idem C (Strada Campodalbero - Crespadoro) Lovato Maria 1873 71, uccisa da soldati ubriachi mentre stava pascolando le mucche   71 71 D
30/07/1944 C (Durlo) Grisi Adele 1904 40, Maestra elementare iscritta al P.F.R. - Rapinata di generi alimentari per un valore di 5.000 Lire. Il Marozin ed altri furono processati per triplice omicidio eseguito con raffiche di mitra. 40 40 D
idem C idem Presa Arturo 1900 44, Fiduciario (o Segretario PFR) del Fascio di Crespadoro e mutilato di guerra. 44
idem C idem Vinco Roberto     Commerciante, da Selva di Progno. Rapinato di beni di vestiario per 743.000 Lire. 1
01/08/1944 P Campodalbero Visentin Lino "Treno" di Benvenuto, da Torino. Fucilato dai partigiani del Marozin in quanto giudicato colpevole di estorsione e rapina a mano armata. In realtą agli ordini della "Romeo" egli doveva effettuare operazioni di rappresaglia nella strada VI-VR. Questi approfittava per disertare e darsi alle rapine. Catturato venne processato e fucilato dai partigiani stessi. X 1
idem P idem Simonelli Bernardo "Volpe" 1922 22 di Marco. Fucilato dai partigiani del Marozin, quale complice del Visentin Lino. CONTROLLARE dati anagrafici 22 X
02/09/1944 M idem Conforto Luigi 08/02/1913 31,6 da Gambugliano (VI). Milite G.N.R. CP.VI-619^. Deceduto in uno scontro a fuoco con i partigiani. 31,5863
idem P Bertelli Aldo "Avio" 08/12/1921 22,8 Fucilato dai partigiani del Marozin, in quanto si era appropriato della somma di Lire 40.000 provenienti da un lancio alleato. 22,75068 X
13/09/1944 P (Vajo della Scagina) Fochesato Francesco "Checca" 23/09/1930 14,0 di Giovanni, da Arzignano. Partigiano della "Pasubio". Colpito al fianco mentre sta per discendere il vajo. Un tenente della GNR lo finisce con un colpo alla nuca. Medaglia D'oro al V.M.
Versione alternativia: ferito ed ormai morente, grida ai nazi-fascisti che gli sono addosso: "Non mi toccate vermi, lasciatemi morire cosģ!" e chiude gli occhi per sempre stringendo il moschetto fra le sue braccia. Partigiano della Bgt. "Stella" divis. Garemi.
13,98356 M
24/10/1944 P (Durlo) Bertoldo Vittorino "Marana" 03/11/1924 20,0 di Giovanni e Mellia Amelia, da Verona, resid. a  s.Giovanni Ilarione.  Partigiani del Btg. "Val Chiampo" della div. "Pasubio" (poi sciolta), indi Bgt. "Verona". Catturati da militi fascisti in contrą Pasquali a Durlo nel corso dell'operazione "Settimana Verde". Fucilati a Crespadoro. 19,9863
idem P idem Perazzolo Lino "Selva" 22/06/1926 18,4 di Luigi e Gambaretto Lucia, da s.Giovanni Ilarione (VR). 18,35342
14/11/1944 (Contrą Bruni) Nel corso di un rastrellamento, viene incendiata per rappresaglia l'abitazione rurale di Benigno Consolaro di Gio'Batta.
20/02/1945 (Contrą Molino e contrą Caliari) Nel corso di un rastrellamento, da parte della 22^ B.N. di Vicenza, viene saccheggiata l'abitazione di Giovanni Pernigotto in contrą Molino. Viene incendiato il fabbricato di Ermenegilda Bauce di Gaetano in contrą Caliari. (v. fucilazioni a Brogliano) Brogliano
12-14/03/1945 (Contrą Roversi - Campodalbero) Nel corso di un rastrellamento viene incendiata la stalla di Angelo e Ottavio Gecchele di Sante, in localitą Montagna Alta.
DUEVILLE -   47 Vittime                          
31/03/1944 P (Lager non identificato) Lavarda Vittorio 29/04/1904 39,9 di Primo e Bassi Anna. Brigadiere del 7° Btg. Carabinieri, 27^ sez. mista aggregata alla divisione "Acqui". Catturato dai tedeschi a Curfł viene deportato quale IMI e considerato disperso dal 31/03/1944. Un fratello, Giovanni Lavarda (cl. 1900) risulta disperso in Russia il 23/01/1943.
04/11/1943 In occasione della ricorrenza del 4 Novembre, alcuni giovani di Dueville e Novoledo, per sfidare i tedeschi, depongono una corona d'alloro presso il Cimitero Inglese.
01/04/1944 Al comando della G.N.R. perviene una lettera spedita da Luigi Loniz da Vicenza, contenenti minacce ai militari che arrestano renitenti alla leva. Nella busta č anche contenuto un cartoncino con la scritta "Comitato di liberazione".
28/04/1944 M (Povolaro) Caleffa Marino 01/03/1917 27,2 di Sereno, da Dueville. Serg. Magg. A.N.R. 2^ Z.A.T. 27,17808
13/05/1944 Durante la notte ignoti cancellarono alcune iscrizioni di propaganda fascista, sostituendole con la scritta "Viva il re e morte a MUSSOLINI".
20/06/1944 Al direttore dello stabilimento ROSSI di Dueville perviene una lettera minatoria, a nome dei partigiani, che cerca di imporre la chiusura dello stabilimento per 15 giorni, minacciando di far saltare in aria l'opificio.Inoltre se non acconsente alla chiusura si minaccia di andarlo a prendere e "fargli la pelle".
30/06/1944 Rastrellamento.
idem (Povolaro) Di notte vengono rapinati gli abitanti di Villa Colpi Silvestri, da parte di uomini armati. Verrą verificato tempo dopo che si trattava della banda di rapinatori formata da militi appartenenti alla P.A.R. di Vicenza. Il 4/9/44 sei dei colpevoli saranno fucilati a Vicenza (altri, tra cui Ruggero Maltauro (*) ed Augusto Losco, si uniranno ai partigiani del Distacc. Lampo del Btg. "Ismene"). Fu Raffaello Dal Cengio (Ciccio), doppiogiochista che aveva anche partecipato ad alcune rapine, a fare nomi dei complici. Sarą inspiegabilmente escluso dal processo e semplicemente espulso dalla P.A.R. (**).
(*) Ruggero Maltauro passato nelle fila dei partigiani con il nome di "Attila" diventerą capo militare del C.L.N. di Piovene Rocchette (***), e sarą giudicato per essere stato uno degli organizzatori dell'eccidio di Schio. Nel dopoguerra, dopo la latitanza in Yugoslavia ed i processi per l'eccidio, č ritornato alla sua vecchia vita da rapinatore.
(**) Il 16/01/1946 il Dal Cengio parteciperą all'assassinio dell'
avv. Tricarico (che difendeve i fascisti ai processi). Processato,
Schio
scontņ 3 anni di carcere. Non rivelņ mai i mandanti.
(***) sostituito poi da Mario Bertoldo (Gianni).
20/07/1944 idem I comandanti partigiani "Pino" e "Dante" della Bgt. "Stella" organizzano un attacco al magazzino situato nelle scuole di Povolaro. L'azione ha successo grazie alla collaborazione di numerosi militari delle "Fiamme Azzurre" del 26° C.M.P. della RSI. Vengono sottratti: 12 moschetti, 1 pistola, 900 paia di calze di lana, 2 cassette pronto soccorso, 4 zainetti sanitą, 1 cassa di cottura, 1 macchina da scrivere.
23/08/1944 Alle h. 3:30 cinquanta militi del comando provinciale GNR, rinforzati da gendarmeria tedesca effettuano un rastrellamento nella zona di Dueville. Vengono arrestati 8 renitenti e 14 padri di renitenti alla macchia.
idem Alle h. 5:00 tedeschi e militi della GNR perquisiscono l'abitazione di Silvio Zattera in via Caprera ed arrestano il figlio renitente Nini. Prelevano dall'abitazione: 2 ruote da bicicletta, 8 Kg. di salami e lardo, e contanti per 2.500 Lire.
09/09/1944 Viene fatto saltare dai partigiani un "posto di blocco" (?) ed un deposito munizioni per mitragliera.
06/10/1944 Nella notte, alle h. 2 scoppiano tre ordigni sul binario tra Cavazzale e Dueville, provocando danni alle rotaie ed alla linea telegrafica. (Per tali azioni l'11/11 seguente il comitato tedesco faceva fucilare "sul posto" (Vicenza?) 10 partigiani).
26/10/1944 (Vivaro) Alle h. 23 tre uomini armati assalgono il molino Bagarella, i cui due fratelli Vittorio ed Ennio Bagarella sono i cassieri della Bgt. territoriale "Loris" della "Mazzini". Vengono rubate 10.000 Lire.
In un primo tempo il comandante della Bgt. "Mazzini" ritiene che la rapina sia opera di
Bruno Micheletto "Brocchetta" e di altri due partigiani della Btg. "Ismene". Poi perņ, a seguito di indagini interne, si perviene alla conclusione che i responsabili sono componenti del Btg. "Cocco" della Bgt. "Stella". Si tratta di 3 ex P.A.R. di Vicenza sfuggiti alla cattura da parte delle autoritą ed unitisi ai partigiani. Nel frattempo gli stessi tre uomini sono passati ai Distacc. "Lampo" e "Frasardo" del Btg. "Ismene".
29/10/1944 P Pilotto Aurelio 1919 25,0 di N.N., da Caldogno. Arrestato dai partigiani, viene interrogato da Carlo Segato "Marco". Ufficialmente resta ucciso mentre tenta di fuggire.
Secondo altra versione: partigiano ferito (non deceduto) della Bgt. "Stella" divis. Garemi.
  25 X
08/11/1944 (Povolaro) Nella notte viene danneggiato da sabotaggio partigiano il cavalcavia ferroviario sopra la Strada Marosticana .
~15/11/1944 P Motterle (o Muterle) "Maresciallo"     Uccisi dai partigiani in quanto ritenuti infiltrati, nel Btg. "Cocco" della Bgt. "Stella" e nei Distacc. "Lampo" e "Fra Sardo" del Btg. "Ismene" X 1
idem P Cortiana "Broca"     X 1
22/11/1944 (Paso di Riva) Bombardato da parte di aerei alleati il ponte stradale.
Novembre 1944 (Vivaro) I partigiani della Bgt. "Mameli" div. "Garemi" sottraggono una radio ricetrasmittente dal Pronto Soccorso della Flak di Villa Da Porto.
idem Viene tentato il sequestro del Commissario Prefettizio di Dueville Enrico Moneta. L'azione fallisce.
07/12/1944 Nella notte, viene aggredito e rapinato da fuorilegge Primo Zardo di Giuseppe, cl. 1903, da Monticello C. Otto da Vicenza, sfollato a Dueville.
22/12/1944 Mitragliamento aereo.
02/01/1945 P Petrov Alessandro "Alex"/"Bori" n. in URSS. Disertore russo/tedesco. Una pattuglia partigiana (della Bgt "Stella" oppure del Btg. "Ismene") composta da 5 italiani e 4 russi, attacca una colonna tedesca. Secondo fonti partigiane restano sul campo 16 tedeschi deceduti. 1
idem P ... "Ravenna" Disertore tedesco. 1
idem P ... "Alcool" 1
idem P (partigiano ignoto) 1
idem T (16 tedeschi deceduti)         15 16
15/02/1945 (Paso di Riva) Attacco aereo al ponte stradale.
22/02/1945 (Povolaro) I vertici della Bgt. "Mazzini" (Giacomo Chilesotti " Nettuno"   e Francesco Zaltron "Silva") e della "7 Comuni" (Giovanni Carli "Ottaviano"), riuniti in canonica, decidono di costituire due divisioni autonome: la "Monte Ortigara" e la "Vicenza". L'idea č di contrastare l'egemonia della divis. "Garemi" accentuata dalla decisione del magg. Wilkinson "Freccia" di affidare a Nello Boscagli "Alberto" il comando unico resistenziale per la zona montana. La riunione avviene nella canonica di Povolaro, ospitata dal parroco don Luigi Pascoli (nipote del poeta Giovanni Pascoli).
A seguito di queste decisioni, il giorno seguente "Freccia" riassumerą sulla sua persona il comando unico. Ma verrą ucciso in circostanze non chiare, il successivo 07/03/45 (v.
Tonezza).
Tonezza
03/03/1945 C (Civile ignoto) Deceduto per bombardamento aereo ad un deposito di munizioni. Si registrano anche 2 feriti.
23/04/1945 Alle h. 14:30 bombardamento aereo della stazione ferroviaria e degli stabilimenti Rossi.
26/04/1944 Alla sera altro bombardamento alleato.
27/04/1945 C Giacomin Ettore * 1884 61, da Rovolon (PD), resid. a Dueville. Capo reparto della Lanerossi. La famiglia era proprietaria dell'osteria "alla Berica". Partiti i tedeschi da Dueville, la gente si riversa verso i magazzini della Lanerossi e delle Scuole per arraffare quanto puņ. Escono all'aperto anche renitenti e partigiani territoriali armati. L'arrivo di Roberto Vedovello "Riccardo" con i suoi della Bgt. "Mameli" non riesce a placare la situazione. Si prevede infatti il passaggio per il paese di colonne tedesche in ritirata.
Cosģ avviene alle h. 13. Inizia subito la sparatoria contro una motocarrozzetta tedesca. Un soldato viene ferito, l'altro torna indietro con il mezzo. Dieci minuti dopo arriva la colonna. I soldati scendono dai camion ed iniziano il rastrellamento e ad incendiare 5 abitazioni (dopo avere fatto evacuare gli abitanti). 
  61 1
idem P Giacomin Guido * 03/06/1925 19,9 di Ettore, da Dueville. Partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo", 2° distacc.to. Catturato dai tedeschi nella primavera '45 riesce ad evadere (lo stesso 27/4) dalla caserma Sasso, insieme con Giovanni Dari e Pasquale Ruffo. Ma arrivato a Dueville resta ucciso dai paracadutisti tedeschi SS.
Secondo altra versione: Bgt. "Mameli" divis. Garemi.
19,91233 1
idem P (via Garibaldi) Militti Gaetano 18/12/1917 27,4 fu Angelo, da Dueville. Capo partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo", 2° distacc.to. Muore per primo, ucciso dai tedeschi, in via Garibaldi mentre cerca di scavalcare la rete di recinzione dell'osteria "alla Berica".
Secondo altra versione: Bgt. "Mameli" divis. Garemi.
27,37534 1
idem P Ruffo Pasquale 11/06/1919 25,9 di Antonio, da Napoli, resid. a Dueville. Partigiano territoriale della Bgt. "Loris" divis. M.te Ortigara. Era stato catturato dai tedeschi nella primavera '45 ed era evaso (lo stesso 27/4) dalla caserma Sasso, insieme con Giovanni Dari e Guido Giacomin.  25,89589 1
idem P Visoną Alberto 16/01/1923 22,3 da Avellino. Studente di giurisprudenza, in contatto con Antonio Giuriolo. Partigiano della Bgt. "Giustizia e Libertą - Rosselli". Si trova a Dueville ospite dello zio. Interviene nello scontro in via Garibaldi. 22,29315 1
idem Vengono catturati circa 100 ostaggi sistemati al campo sportivo. I paracadutisti quando partono (circa alle h. 14,30) li consegnano ad un reparto della Flak.
idem P (via Orsole) Dari Giovanni 08/06/1915 29,9 di Giovanni e Pasqua Ricciardelli, da Castel Bolognese (RA). Partigiano territoriale della Bgt. "Loris". In arresto a Vicenza, riesce ad evadere e ad arrivare a Dueville, ma viene colpito alle h. 15 in via Orsole nei pressi dell'osteria "alla Berica" da paracadutisti tedeschi SS. 29,90685 1
idem P (Via Dante) Frazzini Isaia 15/07/1917 27,8 fu Domenico e Carlini Irma, da Siena, sfollato a Dueville, impiegato. Partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo", 2° distacc.to, divis. Garemi. Caduto negli scontri con paracadutisti tedeschi SS. 27,80274 1
idem P (via Villanova) Giaretton Francesco 28/12/1899 45, di Valentino, n. a Dueville, resid. a Bolzano Vicentino, resid. a Dueville, macellaio. Capo nucleo della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo", 2° distacc.to. Ucciso ad Ovest di Dueville dai tedeschi. 45 1
idem P (contrą Astichelli) Bertinazzi Giuseppe 22/09/1919 25,6 di Alessandro, da Grumolo delle Abbadesse, resid. a Dueville. Agricoltore, ex soldato in Jugoslavia. Partigiano territoriale della Bgt. "Loris" divis. M.te Ortigara. Ucciso nel primo pomeriggio dai tedeschi.  25,6137 1
idem P (P.za Monza) Pasciutti Giuseppe 1921 23, di Francesco, da Lacedonia (AV), sfollato a Dueville, studente. Ex fante, partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo", 2° distacc.to. Ucciso sul sagrato della chiesa da paracadutisti tedeschi SS.   23 1
idem idem In piazza Monza, il negozio (con abitazione) di Ernesto Canevaro viene colpito da un colpo di Panzerfaust.
idem P (Stazione ferroviaria) Brambilla Giuseppe Partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo", 1° distacc.to Uccisi nel pomeriggio in combattimento contro truppe tedesche (Flak) nei pressi del piano caricatore della stazione ferroviaria. 1 1
idem P idem Marillo Guido da Castelnovo (VR). Partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo". 1 1
idem P idem Micailov (o Mikailow) Dimitri (o Dmitri) "Dimitrio" 1910 34,0 da URSS. Ex progioniero sovietico. Partigiano della Bgt. Mameli, Btg. "L. Campagnolo".
Secondo altra fonte: Bgt. "Avesani" - Zona Verona. Deceduto il 30/04/1945.
VERIFICARE un altro Mikailov Dmitri ucciso a Foza il 18/10/44 34 1
idem P idem Rizzato Francesco 25/11/1923 21,4 di Giovanni e Dal Maso Anna, da Zanč. Capo nucleo del Btg. "F. Urbani" della Bgt. "Mameli". Caduto in combattimento.
Secondo altra fonte: Bgt. "Mameli", divis. Garemi.
21,43562 1
idem C (via Caprera, 2) Bozzo Ferdinando 1889 56, da Brendola, resid. a Dueville via Caprera 2. Ucciso dai tedeschi della Flak mentre č affacciato alla finestra della sua abitazione, presso il casello ferroviario (era ferroviere). 56 1
idem C Portinari Folco 1929 16,5 di Luciano e Margherita Navilli, da Migliorino (FE), sfollato a Vicenza, poi a Dueville. Studente. Ucciso dai paracadutisti SS mentre da P.zza Monza cerca di andare a casa. 16,5 M 1
idem C (via Garibaldi) Rossato Bortolo 1884 61, Da Dueville, via Garibaldi. Ucciso nell'orto di casa dai tedeschi. 61
idem I paracadutisti tedeschi SS catturano un centinaio di ostaggi. Poi a fine battaglia se ne vanno lasciando gli ostaggi ad un reparto Flak. Si giunge ad un accordo e gli ostaggi vengono rilasciati.
idem T (tra Dueville e Novoledo) (1 tedesco - ufficiale Gestapo?) Ucciso dai partigiani della Bgt. "Loris" 1
idem Parecchi partigiani armati della "Mazzini" si introducono nell'abitazione di Luciano Stefani  di Gio'Batta, da Posina cl. 1884, resid. a Dueville in via Caprera 7, perito agrario. Asportano mobilio, masserizie, biancheria ed indumenti vari.
Il 12/07/1948 lo Stefani presenta richiesta di risarcimento danni di guerra.
idem C contrą Convento Doną Luigi Anziano la cui abitazione si trovava di fronte alla fattoria dei Filippi dove i tedeschi erano asserragliati insieme con 15 civili. L'uomo aveva aperto una finestra per vedere cosa stava succedendo. 1 1
idem Verso le h. 18 gli ostaggi al campo sportivo sono liberati grazie alle intermediazioni di persone parlano il tedesco ed il parroco don Benigno Fracasso. Si tratta di un barbiere (Gigetto), di uno che aveva lavorato in Svizzera, e della sig.ra Costa (quest'ultima, nonostante abbia contribuito a fare liberare gli ostaggi, subirą la rasatura dei capelli accusata di essere fascista).
idem Secondo il parare di Italo Mantiero "Albio" comandante della Bgt. "Loris", la responsabilitą delle vittime ricade sul comportamento della Bgt. "Mameli" che costi quel che costi voleva assumersi il merito di avere liberato Dueville.
28/04/1945 C (via Corvo) Palsano Giovanni 1892 53, da Vicenza, resid. a Dueville. Agricoltore fittavolo. Resta ucciso in via Corvo dai tedeschi. 53 1
idem P (via Molino) Dal Santo Nicola (Maruschi) 17/04/1897
(oppure 1903)
48, di Giuseppe, da Caltrano, resid. a Dueville via Molino. Agricoltore partigiano territoriale del Btg. "Campagnolo" della Bgt. "Mameli" divis. Garemi; padre di Alessandro Dal Santo (cl. 1918) Circa 300 tedeschi si accampano presso la sua fattoria, dalle h. 7 alle h. 19 del 28/4/45. Viene catturato e legato nella stalla insieme con altre due persone. Dopo un tentativo di fuga viene ucciso (da tedeschi della Flak?). 48 1
27/05/1945 P (Pilastroni) Revoloni Guido 29/11/1919 25,5 di Giovanni Battista e Saffo Torelli Edvige, da Polegge/Vicenza. Sfollato a Casa Dalla Riva a Povolaro. Studente universitario a Padova. Comandante di Bgt. di Monticello Conte Otto, Bgt. "D. Chiesa" divis. Vicenza. Domenica 27/5 si trova a Dueville vicino alla strada "Marosticana", ai Pilastroni. Insieme con altri due uomini raccoglie circa 70 bombe a farfalla. Nel maneggiarne una, resta dilaniato dall'esplosione. 25,50959 1
ENEGO -   118 Vittime                          
11/04/1944 (Contrą Fosse di Sotto) Durante un rastrellamento viene saccheggiato e bruciata l'abitazione di Gio'Batta Ceccato a Monte Tombal (Tomba?)
17/05/1944 (Casoni) Mitragliamento aereo in localitą Casoni di Marcesina. 2 persone restano ferite.
02/06/1944 (local. Molina) Verso le h. 16 sulla curva sottostante ad Enego, 4 partigiani del gruppo di Giuriolo "Capitan Toni" ("I Piccoli Maestri") fermano e catturano il dott. Gagliardi e l'autista Ottorino Fincato(*) (entrambi da Enego). Si dirigono poi verso Asiago. Successivamente rilasciano il Fincato con un biglietto per il Commissario Prefettizio nel quale si invita a non effettuare rappresaglie in quanto ne sarebbe andata della vita del dottore. Il Gagliardi sarą liberato alle h. 20 del 5/6/44 in occasione di un successivo rastrellamento tedesco.
(*) Ucciso il 27/7/44 (
v. qui sotto)
04/06/1944 Alle 23 inizia un altro (il secondo) rastrellamento per liberare il dottore.
07/06/1944 Nella notte, alle h. 2 i partigiani fanno saltare la galleria del Tombion, interrompendo la linea ferroviaria. Il rumore dell'esplosione sveglia tutto il paese.
12/06/1944 Terzo rastrellamento ad opera di centinaia di militi fascisti.
03/07/1944 P Rosa Emilio 12/12/1922 21,6 di Bortolo, da Enego. Partigiano della "7 Comuni". Nel corso del 4° rastrellamento un capitano repubblicano spara dal piazzale della chiesa con una mitragliatrice. Resta ucciso di fronte all'albergo "Cristallo" il partigiano commissario di distaccamento Rosa mentre sta cercando di raggiungere il bosco. Btg. "Dalla Costa", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara. 21,5726
24/07/1944 E' imposto il coprifuoco alle h. 21.
27/07/1944 M Fincato Ottorino 13/12/1924 19,6 da Enego. Ex milite G.N.R.  della montagna e delle foreste. Probabilmente disertore e passato con i partigiani  (v. 2/6/44 qui sopra).  19,63288
29/07/1944 Alle h. 2 del mattino, giovani armati entrano nell'abitazione di Luigi Frison (*), perquisiscono saccheggiando tutta la casa, rubando tra l'altro: 1 fucile da caccia, indumenti e vestiti, cose di valore e 50.000 Lire.
(*) Il Frison era stato di fede fascista fino al 25/07/43 giorno dal quale non aveva pił voluto saperne (testim. di Oscar Frison a don P. Gios).
Aveva altri 2 figli militanti:
Mario Marco cl. 1915 maresciallo della div. Monterosa, 1° Regg., Btg. Bassano 9^ Comp. operante nel Cuneense - ucciso dai partigiani a Saluzzo (CN) il 02/05/1945 - e Oscar [cl. 1927] 17nne militante alla contraerea repubblicana, poi alla Flak tedesca presso la caserma "Reatto" a Bassano. 
02/08/1944 Il parroco don Angelo Marcolin ed il commissario prefettizio Angelo Rossi si recano a Bassano al comando tedesco per chiedere la liberazione di alcune persone di Enego catturate come ostaggi. Due giorni dopo vengono liberate.
12/08/1944 Nelle primissime ore del mattino sconosciuti penetrano nell'abitazione di Luigi Frison (*), forzando la porta. Non si tratta degli stessi della precedente azione del 29/7. 4 di loro Salgono alla camera della figlia Maria Frison e la obbligano, tra bestemmie e spari,  a vestirsi ed a seguirli. La sorella Fernanda fa appena in tempo a darle un vestito e le scarpe mentre la trascinano via. La madre Teresa, implorata da Maria, tenta di darle un rosario, ma i sequestratori non lo permettono. Se ne vanno lasciando sentinelle fuori dalla porta.
(*) Si tratta dei partigiani
Antonio Todesco (Toni) "Pardo" (capo squadra, in assenza di Giulio Vescovi "Leo"), Attilio Fincato "Lanzo", ed altri.
idem Il mattino il padre Luigi Frison, contatta il genero Ferruccio Fincato di Cassola, che ben conosce il ten. Ermenegildo Moro (cl. 1915) suo cognato e comandante el Btg. partigiano "S. Pellico". Il Moro, particolarmente sensibile all'etica ed alla giustizia, promette di risolvere il problema rivolgendosi direttamente al capo dei partigiani di Enego. L'indomani all'alba perņ viene arrestato dall'UPI e deportato a Graz.
Il Fincato allora, tramite suo cugino staffetta
Giuseppe Bocher richiese un colloquio con Giulio Vescovi "Leo" comandante del gruppo di Enego. L'incontro fu fissato per il 16/8.
13/08/1944 - Viene fatto arrivare ai familiari un biglietto dove Maria Frison diceva di avere fatto un lungo viaggio e di non preoccuparsi.
- Il 14/8 arriva una lettera dove la stessa ribadisce di stare bene e di non necessitare di niente.
- Il 15/8 un'altra ancora, rivolta al padre. Raccomanda di non decunciare nessuno "per evitare nuovi lutti". Inoltre comunica che č in corso un'indagine del "Comando" per accertare "le mie responsabilitą".
~14/08/1944 Viene sequestrato dai partigiani Mario Boscardin (collaboratore dei partigiani, accusato di essersi appropriato di viveri del gruppo), e tenuto prigioniero alcuni giorni insieme con Maria Frison. Venne poi rilasciato e nel dopoguerra (3/01/1946) testimoniņ a Ferruccio Fincato che la Frison era stata violentata appena rapita, durante il viaggio. Il primo stupratore fu il "Pardo".
16/08/1944 Ferruccio Fincato incontra i capi partigiani nella malga di Clara Pigato a Marcesina. Alle 2 di notte la riunione comprende Giulio Vescovi "Leo", Giuseppe Bocher, un capo partigiano che chiamano "dottore", Walter Meneghini,oltre al Fincato stesso. Il comandante "Leo" afferma che l'arresto della Frison era stato una gaffe, e che era avvenuto mentre lui era asente. Dice anche che siccome la prigioniera conosce molti dei partigiani del campo dove č tenuta prigioniera, non possono lasciarla libera, in quanto si teme che poi li avrebbe denunciati. Il Fincato replica di sapere che "Leo" non era presente dal momento del sequestro, visto che aveva partecipato alla riunione dei capi partigiani dove Fincato stesso aveva accompagnato il ten. Ermenegildo Moro. Si propone quindi di prendere lui il posto di Maria Frison e di restare quale ostaggio a garanzia che la ragazza, una volta libera, non facesse nulla. Prima perņ pretende di vederla. La risposta dei partigiani č che uno solo non baste, ce ne vogliono 10 in cambio della Frison.
17-18/08/1944 Non essendo pervenuti ad un accordo, si fissa la data del 19/8 per un secondo incontro. Nel frattempo "Leo" avrebbe parlato con il comandante della "7 Comuni" capit. Giuseppe Dal Sasso "Cervo" a cui il gruppo era sottoposto.
Giuseppe Bocher consiglia quindi al Fincato di contattare
don Narciso Rossi (*) (cl. 1909. Direttore delle Colonie Croce Rossa e Bassanese ad Enego) divenuto assistente spirituale dei partigiani. Va quindi a parlare con il prete, ma questi gli risponde che la richiesta di 10 ostaggi in cambio di Maria Frison č giustificata (*) e che risponde lui della moralitą dei carcerieri. Mentre parlano entra il partigiano Marcello Fincato cugino della Frison. Anche a lui viene chiesto aiuto per salvare la giovane.

(*) Don Narciso Rossi cl. 1909, resosi irreperibile a fine Ottobre 1944, fu arrestato il 30 Novembre nel corso di un rastrellamento a Borgoricco (PD), suo paese natale. Interrogato a Camposampiero, non fece alcun nome. Prima ancora della fine del conflitto, la Curia lo esonerņ da ogni incarico e lo inviņ stabilmente a Borgoricco.
Per sbloccare la sua situazione, nel dopoguerra il prelato richiese a Ferruccio Fincato ed anche ai genitori di Maria Frison, una dichiarazione attestante che lui aveva fatto il possibile per salvare la giovane. Si rifiutņ tuttavia di incontrare di persona il Fincato il quale a tale condizione era disponibile a rilasciargli quanto richiesto. Le autoritą ecclesiastiche lo lasciarono a Borgoricco fino al 1981, anno del suo decesso.
19/08/1944 Come d'accordo, a mezzanotte si svolge ad Enego il secondo colloquio tra Ferruccio Fincato ed i capi partigiani tra cui "Leo". Questi comunica che dopo avere parlato con il capit. Dal Sasso (capo della "7 Comuni"), si era deciso di portare Maria Frison in una casa lontana, con altre donne e bambini. Aggiunge che, pur essendo sotto sorveglianza, la stessa era contenta di stare lą. Tutti furono sollevati, compresi i genitori.
In realtą Maria Frison era stata condannata all'uccisione dalla decisione del capit. Giuseppe Dal Sasso "Cervo", insieme con i partigiani di Enego suoi paesani che si dissero d'accordo per la soppressione.
*** Vedere
Bassano d.G. 14/12/1944 ed Enego 21/03/45 per il prosieguo.
Bassano_Del_Grappa
16-19/08/1944 (o 29/08/1944) C (grotta in local. Albi di Val Querta [Valle Coperta]) a Grigno. Frison Maria 08/07/1921 23,1 di Luigi (ostetrica condotta). Era stata sequestrata dai partigiani (*) della 2^ comp. Btg "7 Comuni" la mattina del 12/08/1944, violentata e uccisa in local. Albi di Val Quarta, presso una galleria vicino alla omonima malga.
Secondo Luca Valente e P.Gios, venne uccisa non per motivi politici o militari ma «per vendicare su un membro innocente della famiglia vecchie ruggini e vecchie discordie di natura privata».
Nonostante le molte trattative intercorse, anche tra elementi partigiani, la donna non venne liberata, adducendo il fatto che conosceva i luoghi ed i partigiani. In realtą non potevano liberarla in quanto l'avevano stuprata fin dal primo giorno, come testimoniato al
ten. Moro il malgaro Giovanni Cenci (Bello) della malga di Val Querta (Val Coverta), molto vicina alla base partigiana (in Val d'Antenne). Il Cenci aveva anche trovato e conservato biancheria della vittima, sporca di sangue.
Tutti i comandanti partigiani ammisero che la Frison non aveva alcuna colpa.
_____Non_abbiamo_ancora_una_fotografia
Maria Frison 23,12329 23,12329 D
(v. Bassano 05/01/1945 fucilazione dei 3 presunti responsabili, e qui sotto Fincato Attilio 22/03/1945).
(*)
Antonio Todesco "Pardo" (morto il 5/1/45 v. Bassano), Fincato Attilio "Lanzo" (ucciso il 22/3/45 v. qui sotto) e Fincato Erminio (Moro) "Lampo".
Bassano_Del_Grappa
??? C (7 uomini)     Secondo la testimonianza di Giovanni Cenci, il malgaro di Malga Val Querta, nel luogo dove fu uccisa Maria Frison (il cui cadavere fu occultato in una grotta successivamente chiusa), erano state uccise altre 7 persone. 6 7
fine Agosto 1944 (Val Querta - Val Coverta) Il gruppo partigiano dopo avere allontanato il vice comandante "Pardo" (v. sopra), costituisce un nuovo accampamento in Val Coverta in aggiunta a quello di Val d'Antenne. Capo del gruppo č Dino Corą "Attila".
22/09/1944 (Piana di Marcesina) Importante aviolancio alleato per i partigiani della "7 Comuni"
29-30/09/1944 (via Cappellari) Nel corso di un rastrellamento viene saccheggiata l'abitazione di Domenico Mocellin di Francesco.
10-13/10/1944 Rastrellamento da parte di tedeschi e repubblicani, fino alle h. 11 del 13/10/44.
22/10/1944 Presso il cantiere della TODT vengono distrutti un compressore ed alcune armi. E' opera della 2^ Comp. "M.te Fiara", Btg. "Dalla Costa", Bgt. "7 Comuni"
26/10/1944 (Bastia) I partigiani fanno saltare il compressore elettrico della perforatrice sita in loco.
11/11/1944 (Stoner) Durante un rastrellamento, truppe tedesche prelevano un carro a 4 ruote di Giovanni Fontana cl. 1887 di Antonio.
21/11/1944 P (contrą Stoner - curva della Casarona) Dal Molin Angelo Matteo 28/02/1922 22,7 fu Isidoro e fu Lunardi Maria da Stoner/Enego via Lessi. Comandante di distaccamento Btg. "Dalla Costa", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. Vicenza. Partigiani del Btg "Dalla Costa" della Bgt. "7 Comuni". Sorpresi in loc. Bivio Dori (strada per Val Gadena) mentre sciando tentano di raggiungere l'abitazione di uno dei due in via Lessi/Stoner, da una compagnia di russi in rastrellamento. Il Dal Molin, ferito al ventre nello scontro, viene catturato e portato all'Osteria di Stoner (gestita da sua zia). Dopo essere stato medicato da un infermiere della TODT, viene interrogato e verso sera portato fino alla "curva della Casarona" dove viene ucciso con una rivoltellata alla nuca. Il corpo sarą gettato nella scarpata. Il Fontana invece, pure ferito, tenta la fuga ma viene ritrovato a causa delle tracce di sangue sulla neve. Viene anche lui trucidato sul posto. 22,74521
idem
(o 06/11/1944?)
P (contrą Stoner o Valle del Capitano?) Fontana Giuseppe (Gallo) "Barbarossa" 1920 24, di Gio.Batta, da S. Pietro Valdastico. Ispettore di Brigata. Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara.   24
Nov. o Dic. 1944 (Ponte Val Gadena) Il raggrupp. "Valanga" di Federico Covolo "Broca" fa saltare il ponte ed una galleria. [Fonte: La moglie del partigiano]
02/12/1944 Bombardamento aereo verso il ponte di Cismon. Numerose bombe cadono presso il cimitero, sul Bertaiser.
14/12/1944 (via Marconi) Durante un'azione di rastrellamento condotta dal BdS-SD e dalla B.N. di Bassano, viene saccheggiata l'abitazione di Elvira Zanandrea di Marco, cl. 1897.
15/12/1944 (via s.Marco) Nel corso della stessa operazione, viene catturato Vittorio Bosco, che sarą poi deportato al lager di Bolzano e poi a Mauthausen. Le sue abitazioni sono saccheggiate.
idem (piazza s.Marco) E' saccheggiato il negozio di Clara Ines Fincato.
Dic. 1944 (Stoner) Nel cantiere della TODT vengono arrestati 2 partigiani della "7 Comuni": Angelo Agostino Frison "Mando" (*) n. 23/07/1911 da Enego, minatore, sposato con 5 figlie, e suo cognato Igino Gheller (**) n. 08/07/1911 da Foza, barbiere. Sono deportati prima a Bolzano e poi a Mauthausen dove decederanno nel Marzo 1945.
(*) Deceduto a Mauthausen il 27/03/1945.
(**)
Liberato(?) a Mauthausen il 22/03/1945.
02/01/1945 A seguito del bombardamento dello stabilimento Lancia a Cismon, scoppiano incendi al Bosco della Madonna.
04/01/1945 Dalle 10,30 alle 12,30 attacco aereo a Cismon. Una grossa bomba cade presso la casa di Virginia Guzzo danneggiandola gravemente, ma nessuna vittima.
07/01/1945 (Piovega di Sotto) I partigiani fanno saltare la polveriera della TODT.
27/01/1945 (contrą Grottolea) Alle h. 8,45 in occasione di un alro bombardamento a Cismon, cadono 2 grosse bombe in contrą Grottolea, vicino al presidio della C.R.I.
30/01/1945 in occasione dell'ennesimo bombardamento a Cismon, cadono 2 bombe sul Tombal.
07/02/1945 (Contrą Gasparini e via Roma) Nel corso di un rastrellamento viene saccheggiata la casa di Fortunato Gabrieli di Gabriele e, in via Roma, quella di Francesco Rodighiero di Cristiano.
15/02/1945 Durante un rastrellamento viene saccheggiata la casa di Sisto Dalla Palma situata in piazza s.Marco.
16/02/1945 M Gaspari Olimpio Milite G.N.R. CP.VI-619^. Era stato disarmato e catturato dai partigiani in Contrą Marconi insieme con il commilitone Verardi Deodato. (Altra vers.: colpito da mitragliamento aereo). 1
06/03/1945 Attacco aereo americano della 12° AF.
11/03/1945 (Mugnai) in occasione dell'ennesimo bombardamento a Cismon, cadono 2 bombe in contrada Mugnai danneggiando gravemente le case Gabrieli. Due feriti.
15/03/1945 (Coste di Lą) Alle h. 19,45 l'aereo notturno "Pippo" sgancia numerose bombe sulla contrada.
21/03/1945 (Via Roma, Via Provega, via Crosare, Stazio) Vengono saccheggiate, nel rastrellamento: l'abitazione di Angelo Rossi di Luigi cl. 1888 (in via Roma); quella di Guglielmo Vettori di Valentino (in via Provega di Sopra); quella di Primo Gabrielli di Antonio  (in via Crosare); quella di Antonio Bussolaro di Fortunato (in local. Stazio).
idem (P.za s.Marco) Nel corso del rastrellamento truppe SS saccheggiano le abitazioni di: Attilio Fincato "Lanzo", della madre Domenica Dalla Costa di Sante. Il Fincato viene arrestato (v. qui sotto 22/03/45).
Luigi Frison, padre di Maria Frison uccisa dai partigiani nell'Agosto 1944, sentito che era stato arrestato un Fincato, va subito al comando per capire se si tratta di Attilio oppure di Erminio (l'assassino). Non lo vide di persona ma il maresciallo tedesco gli mostrņ il documento di identitą: era Attilio (uno dei sequestratori). Se fosse stato Erminio, il padre voleva chiedergli il luogo dove era stata sepolta la figlia.

Visto il Frison entrare nel Comando tedesco, e considerato l'arresto e la successiva uccisione di Attilio Fincato, l'intera famiglia Frison venne minacciata e guardata in cagnesco da molti paesani. Luigi decise cosģ di trasferire i familiari a a Cassola dal genero Ferruccio Fincato mentre lui sarebbe rimasto a casa sua ad Enego. Ma la
guardia forestale De Santa lo consigliņ vivamente di andarsene al pił presto. Lo stesso gli promise di interessarsi affinchč le spoglie della figlia Maria fossero traslate alla loro tomba di famiglia. Restarono a vivere a Cassola fino all'1/07/1945. 
22/03/1945 (23/03/1945) P (local. Piovega) Fincato Attilio "Lanzo" 02/09/1922 22,6 di Vittorio e Domenica Dalla Costa, da Enego. Ex artigliere Alpino, vice comand. di Brigata delle "Fiamme Verdi". Catturato a mezzanotte del 21/3 dai bolzanini nella sua abitazione dove si trovava in quanto ammalato. Il 22/3/45 viene trasferito verso Primolano, ma in loc. Piovega viene liberato dai partigiani. Poi viene ripreso ed ucciso dai "bolzanini".
Secondo una versione alternativa
fu ucciso mentre tentava la fuga. Si era erroneamente ipotizzato che a denunciarlo fosse stato Luigi Frison che lo riteneva colpevole della morte della figlia Maria Frison (era stato comunque uno dei 3 sequestratori - v. qui sopra 12/08/1944). Invece Luigi Frison, non appena seppe per caso della cattura di un Fincato, si era recato in caserma per verificare se si trattava di Attilio oppure di Erminio (l'assassino). Attilio Fincato fu portato via dai tedeschi senza che il Frison gli parlasse.
V. qui sopra Frison Maria. 22,56986
Nel dopoguerra qualcuno sporgerą denuncia contro Luigi Frison per la morte del partigiano Fincato Attilio.
27/03/1945 M Fontana Giuseppe 28/08/1922 22,6 da Enego, in licenza. Milite G.N.R. CP.VI-619^ ucciso in imboscata. 22,59452
02/04/1945 P (contrą Coldarco) Cappello Luigi "Boia" 02/05/1924 20,9 fu Angelo, da Enego. Partigiano della Brg "Fiamme Verdi". Una volta appreso che il Cappello sarebbe rientrato a casa quella notte, la contrada venne circondata. Dopo avere finito le munizioni del suo Sten, si suicida facendosi scoppiare una Sipe in petto. L'esplosione avvenuta in soffitta, danneggia il tetto che quasi si scoperchia. I brigatisti della BN di Sandrigo entrano e sparano raffiche contro il corpo esanime. Medaglia d'oro al V.M. 20,93151
idem Continua il rastrellamento, con arresto di ostaggi. Anche la canonica alle h. 8,45 viene perquisita.
06/04/1945 (via Marconi) Durante un rastrellamento viene saccheggiata l'abitazione di Giacomo Bertizzolo cl. 1899 (nonostante questi fosse un noto fascista).
18/04/1945 Rastrellamento da parte della B.N. "A.Capanni", B.N. di Marostica e X^ Mas (circa 200 uomini) oltre a reparti tedeschi. Vengono arrestate circa 400 persone, delle quali 100 vengono portate a Bassano per l'invio in Germania. Tra i fermati Elisabetta (Isetta) Gasparotto Montemaggiore "Bocce" cl. 1923 da Salcedo. Staffetta della Bgt. Martiri di Granezza. Condannata all'impiccagione riesce a fuggire durante il bombardamento aereo di Bassano del 24/04/45.
25/04/1945 Colpi di arma da fuoco sparati da nazi-fascisti incendiano il fienile di Domenico Grego di Sebastiano.
idem T (via Cornetta) (40 tedeschi) alle h. 17,30 una colonna di 6 autocorriere cariche di tedeschi attraversa il paese. Nella strada di via Cornetta esplode una mina magnetica ed una delle corriere con i suoi passaggeri resta distrutta incendiandola. 39 40
26/04/1945 Alle h. 15 scendono autocorriere cariche di tedeschi. I partigiani, in numero inferiore, le lasciano passare. Arrivati a contrą Mugnai si fermano ed i soldati scendono e si disperdono nei boschi. I partigiani fanno saltare la strada verso Giardinetto. 
idem Alle h. 21 i partigiani fanno saltare il ponte della Valgadena, dopo i Frisono e vicino alle gallerie. L'esplosione coinvolge anche la conduttura dell'acqua cosģ il paese rimane senza acqua fino alle h. 15 del 4 Maggio.
28/04/1945 Alle h. 19 scendono verso il paese da via Cornetta 6 o 7 macchine di tedeschi, ben equipaggiati. Si fermano prima di entrare nel centro abitato. I partigiani si radunano al suono di una tromba. Iniziano le trattative che si protraggono tutta la notte. Intanto gli abitanti abbandonano il paese per timore che venga incendiato.
29/04/1945 T (30 tedeschi)     Alle 8 del mattino i tedeschi attraversano il paese, lentamente con i soldati in piedi. Arrivati perņ in localitą Giardinetto trovano la strada interrotta e si fermano. alle h. 11 i partigiani appostati, attaccano. Restano uccisi circa 30 tedeschi. 1 solo ferito tra i partigiani. 29 30 30
idem P (prima di contrada Stoner) Frison Giovanni 22/04/1904 41,0 di Angelo, da Stoner. Partigiano del Btg. "Dalla Costa", Bgt "Fiamme Rosse" della "7 Comuni" (oppure M.te Ortigara). Un gruppo di circa 20 tedeschi (SS) che da Gallio scendevano a Stoner per la strada di Marcesina, arriva ad un posto di blocco partigiano sventolando fazzoletti bianchi. Improvvisamente aprono il fuoco e resta ucciso il Frison. Numerosi altri partigiani li circondano e li uccidono quasi tutti.
Secondo altra versione: il 30/4 un gruppo di 15/20 tedeschi (o russi) era rimasto ai Campetti sul M.te Lambara. Dal paese furono mandati alcuni partigiani per combatterli o catturarli. Il tempo era freddo e nevoso. Ne seguģ verso mezzogiorno un combattimento nel quale caddero 4 partigiani (tra i quali il Frison). Il loro funerale venne solennemente celebrato il 3 Maggio '45 ad Enego.
41,04658
idem P (3 partigiani) 2 3 3
idem T (20 tedeschi)     19 20 20
30/04/1945 C Portinari Giuseppe 30/12/1902 42,4 da Roma, commerciante. Il partigiano Luigi Caenaro "Vendicatore" fu condannato nel dopoguerra a 23 anni di carcere per l'omicidio a scopo di rapina del commerciante. Successivamente assolto.
Secondo una fonte alternativa, il corpo sarebbe stato sepolto a Cismon D.G. in una fossa comune.
Cismon 42,36164 1
01/05/1945 C Gennari Palmerino 18/09/1905 40,0 di Giovanni, da S.Giovanni Ilarione (VR), resid. a Cologna Veneta. V. nota qui sotto.
40 1
03/05/1945 C Dall'Oglio Ernesto 26/07/1886 59, di Michelangelo, da Bassano D.G. - Dottore farmacista. Accusati di essere spie del BdS-SD.  Fucilati dal Btg. "Dalla Costa", Bgt "Fiamme Verdi" della "7 Comuni". 59 1
idem M Tolfo Vittorio 25/04/1926 19,0 di Giuseppe, da Cassola (VI). Milite aggr. SD gią GNR CP. VI-619^. 19,03562 1
06/05/1945 C Paccagnella Nazzareno Ucciso dai partigiani in quanto fascista (secondo altra fonte: Milite GNR CP.VI-619^). V. nota qui sotto. 1 1 1
09/05/1945 M Pezzella Giacomo (Mimmo) 20/02/1925 20,2 di Antonio, da Messina. Sergente All.Uffic. X^ Mas - Btg. Lupo 20,2274   1
dopo il 25/04/45 Secondo il resoconto del parroco di Enego don Angelo Marcolin, alcuni giorni dopo la fine della guerra furono massacrati nei boschi, in due diversi episodi, due uomini per derubarli di ingenti somme che portavano con loro. Potrebbero essere il Paccagnella ed il Gennari [DA VERIFICARE].
idem M (cimitero) (2 militi) Ancora secondo il resoconto del parroco di Enego, due repubblicani furono uccisi a tarda notte al cimitero, e un altro, da Vigodarzere, barbaramente massacrato in carcere. 1 2 2
FARA VICENTINO -   16 Vittime                          
22/10/1943 Tre camion di tedeschi con qualche SS circondano le abitazioni di Vittorino e Bortolo Boschiero, di Domenico alla ricerca di armi. Un altro fratello (Leone Bochiero) infatti č partigiano. Non trovando armi si danno al saccheggio dell'abitazione.
idem Altra perquisizione e saccheggio nelle abitazioni di Maria Segalla di Costantino, e Giovanni Boschiero di Defendi.
1944? T Hans (soldato tedesco)     Austriaco, era di stanza all'officina del Barcon. Caduto in un’imboscata partigiana a Fara: la sua morte fu accolta con costernazione dai seminaristi e dagli abitanti dei dintorni, intervenuti numerosi al suo funerale (v. Sarcedo). 1
apr-44 T (soldato tedesco)     Scontro a fuoco nel territorio di Fara tra partigiani di Schio e tedeschi e fascisti. Rimangono anche feriti un partigiano ed un capitano tedesco. 1
idem M (carabiniere italiano)     1
mag-44 Rastrellamento fatto da russi e fascisti camuffati da russi. Nessuna vittima, 6 persone deportate in Germania.
05/06/1944 Alle h. 16:30 alcuni partigiani armati catturano Albanese Ernesto milite della GNR di Breganze (non risulta tra le vittime).
idem M Borin Luigi 13/11/1904 39,6 di Giovanni da Fara Vic. M.llo GNR CP.VI-619^ dist. Thiene - deceduto h 22:15 nello scontro tra partigiani (di "Spivak"?), tedeschi, GNR e fascisti di Thiene al comando del tenente tedesco Knöbel.  39,5863
idem T (soldato tedesco)     Feriti altri due tedeschi e lo stesso tenente Knöbel. 1
22/06/1944 Alle h. 24, circa 300 (sic) partigiani armati asportano dalla latteria "S.Giorgio" Kg. 300 di formaggio, Kg. 93 di burro e Kg. 70 di sale.
16/10/1944 Viene arrestata dalla banda Caritą Leda Scalabrin, staffetta partigiana ed agente dei servizi segreti alleati. Rilasciata, ripara in Svizzera ai primi di Novembre.
30/10/1944 M (contrą Costa) Pistorello Giuseppe Squadrista BB.NN. 22^ VI "Faggion" distacc. Bassano. Vice Comandante. A Costa di Fara Vic. un autocarro guasto carico di vino, per la B.N. di Bassano, viene dai militi fatto trainare da due buoi condotti dal contadino Francesco Azzolin. Alcuni partigiani del 4° Btg "Breganze" della Bgt. Mazzini di Molvena bloccano il convoglio, i 3 miliziani reagiscono e nella sparatoria restano uccisi il contadino e due miliziani. (--->Mason). Il terzo, Milani Cesare, viene disarmato e spogliato dai partigiani, indi lasciato andare.   1
idem M idem Verilli Domenico 1906 38, da Roma. Squadrista BB.NN. 22^ VI "Faggion". Ex impiegato ministero dell'aeronautica di Roma /Fin. G.D.F. Rep. 38
idem C idem Azzolin Francesco 08/04/1901 43,6 di Giovanni e Meda Angela da Fara Vic.. Contadino, proprietario dei buoi. Ucciso involontariamente dal fuoco dei partigiani. Mason 43,59178
idem Secondo i risultati delle indagini, i partigiani attaccanti erano Luigi Zoso "Alfio" cl. 1917, ufficiale medico e comandante della "Mazzini", Baggetto Guerrino e Bulfon Sergio "Principe di Galles" entrambi da Molvena. Per questo successivamente viene effettuato il rastrellamento a Maragnole che si concluderą con le fucilazioni di Mason. Breganze (Maragnole)
ott-44 Rastrellamento fatto dalla B.N. di Vicenza comandata dal cap. Polga (*). Nessuna vittima, 8 persone deportate in Germania.   
(*) Il Polga sarą ucciso in un agguato dai partigiani, il 28/11/1944 alle h 11 a
Monte di Malo/Priabona.                  
Monte_di_Malo
ott-44 Si insedia a Fara un primo distaccamento di tedeschi, ma dopo pochi giorni vengono sostituiti dalla 5^ comp, Cesena (100 uomini) della Brg. Nera di Forlģ (di stanza a Thiene). Sul luogo vengono anche a stabilirsi le famiglie dei brigatisti.
16/11/1944 Militi della 22^ B.N. "Faggion" di Vicenza tentano di catturare il partigiano Luigi Gnata di Nicola, cl. 1923 da Fara Vic. L'uomo riesce a sfuggire all'arresto, tuttavia dopo qualche giorno sembra essere passato dalla parte dei fascisti.
Ai primi gg. di Gennaio 1946, subiva un attentato mediante un tubo di gelatina posto sotto la porta d'ingresso dell'abitazione paterna.
18/11/1944 (via S.Bortolo) Victor Piazza insieme con militi della "E. Muti" e della Polizia Trentina arrestano Silvio Scalabrin ed i figli Renato e Leda. Quest'ultima viene rilasciata e fugge in Svizzera.
nov-44 Victor Piazza insieme con altri preleva sotto la minaccia delle armi, i segg. beni di proprietą di Maria Gardellin:
- generi alimentari, - vestiario, - macchina fotografica, - binocolo. Valore complessivo Lire 100.000.
20/11/1944 C (contrą Gasparini - Localitą Costa) Gasparini Antonio  1877 67, di Marco (ferita anche la moglie). Ucciso da una raffica mentre scappa dopo avere sparato con la doppietta. Rastrellamento ad opera della 22^ B.N. di Vicenza (in abiti borghesi) al comando del cap. Renato Longoni. Alle 7 del mattino arrivano a Contrą Colombare ed incontrano Francesco Gasparini cl. 1922 di Girolamo che li scambia per partigiani e li accompagna a contrą Gasparini dove offre loro da mangiare. Ma contemporaneamente, Angela Gasparini di GioBatta va ad avvisare i vicini famiglia Carollo (Tamochi). Arriva anche Gaetano Gasparini (guardiacaccia - fratello di Otello). Scoperti, i brigatisti allineano al muro i 3 giovani e sparano solo ad Otello che resta ferito all'anca. Il padre Antonio, sentiti i colpi esce col fucile da caccia e spara colpendo al mento un milite. Tutti tentano la fuga ma solo Gaetano ed Otello (pur ferito) ci riescono. Rimangono ferite anche due donne: Caterina Zanoni 67 anni, moglie di Antonio e Lucia Gasparini di 17 anni.
I deceduti sono 3 da Breganze ed 1 da Fara.
Secondo un'altra versione: una donna della contrada corre gił fino a Breganze e si rivolge al presidio tedesco. 2 tedeschi a bordo di una jeep salgono subito alla contrada e bloccano la situazione.
67
idem C idem Gasparini Francesco 08/01/1922 22,9 di Girolamo. Operaio TODT. Ucciso da una raffica mentre tenta di scappare. 22,88219
idem C idem Gasparini Francesco 1879
(o 1877)
65, di Natale, zio dell'omonimo 1922. Operaio TODT. Ucciso dal Longoni con una mazzata. 65
idem C idem Gasparini Otello  07/12/1922 22,0 di Antonio.  Operaio TODT. Pur ferito all'anca riesce a fuggire dapprima presso i vicini, poi all'Osteria delle Marchesante. Viene soccorso e portato all'ospedale di Thiene dove perņ muore dopo poche ore (oppure dopo 8 gg. secondo altra versione). 21,96986
idem C (via s.Bortolo) Poletto Teresa Maria 08/11/1905 39,1 fu Antonio e Zannoni Angela, da Fara. Alle h. 18:30 circa ignoti gettano un ordigno esplosivo attraverso la porta di entrata del negozio di generi alimentari di Poletto Igino. La sorella del titolare, nubile, resta ferita gravemente e decede subito dopo. Probabilmente una rappreseglia dei partigiani essendo la famiglia di Poletto Antonio di fede fascista. 39,06027 39,06027 D
21/11/1944 (Local. Costa) La sera un gruppo di partigiani armati intra nell'abitazione di Benedetto Xausa di Pietro e Angela Carraro. Non trovando il capo-famiglia rinchiudono tutti i presenti in una stanza e saccheggiano l'abitazione. Dopo avere saccheggiato la casa, se ne vanno dimenticando sul tavolo della cucina una pistola carica.
idem (vicino alla piazza) Una squadra del Btg. "Urbani" preleva nella notte dalla sua abitazione un ladro che effettuava rapine spacciandosi per partigiano. Viene lasciato legato con fil di ferro ad un palo vicino alla piazza del paese, con un cartello: "Sono un ladro, non un partigiano".
nov-44 I partigiani fanno saltare il ponte sull'Astico della strada prov. Thiene-Bassano. Nuovo rastrellamento.
feb-45 Partigiani della "Mameli" distruggono uno sbarramento anticarro.
1-7/03/1945 Nel corso del rastrellamento viene saccheggiata da militi della B.N. "Capanni" l'abitrazione di Alfonso Boschiero sita in via Mezzavilla.
03/04/1945 Rastrellamento Fara - Lugo - Lusiana. Viene sequestrato il fucile da caccia di Pietro Zanetti di Antonio, in via Poletti.
01/04/1945 Rastrellamento da parte della B.N. "A. Capanni"
07/04/1945 Rastrellamento con saccheggio dell'abitazione di Riccardo Poletto di Francesco.
10/04/1945 (Torricelle) Rastrellamento da parte delle truppe dell'Ödt-Bataillon 263. Viene saccheggiata l'abitazione di Giovanni Narciso Fogliato di Giovanni cl. 1900.
18/04/1945 Rastrellamento Fara - Salcedo.              
26/04/1945 I partigiani prendono la caserma del Btg. Cesena 25^ B.N. "Capanni". Dopo breve sparatoria i brigatisti si arrendono.
26/04/1945 Brighenti Mario     25^ B.N. "Capanni" (ferito in un agguato dei partigiani). Verificare: Un omonimo risulta tra le vittime dell'eccidio di Thiene del 19/05/45. 1
idem M Borghesi Giovanni 09/12/1926 18,4 di Giuseppe da Roncofreddo (FO) /da Cesena.  Milite GNR  /X Mas. Ucciso dai partigiani in parrocchia di Breganze (ma comune di Fara). Uccisi negli scontri che precedono la resa del Reparto Sanitą della X^ Mas di stanza a Lugo. Il 29/4 i cadaveri vengono portati a Fara dal territorio di Breganze e sepolti al cimitero di Fara. Lugo 18,39178 1
idem M Fierro Pasquale 01/01/1918 27,3 di Pellegrino, da Benevento. Milite GNR. Sergente X Mas, rep. sanitą. Resid. in  via C. Battisti 112, Napoli. Ucciso dai partigiani in zona parrocchia di Breganze (ma comune di Fara). 27,33425 1
29/04/1945 P (Strada Mason-Laverda) Perozzo Elia Francesco 02/09/1924 20,7 di Giovanni, da Molvena. Partigiano della Bgt. "Martiri di Granezza", divis. M.te Ortigara. Caduto in combattimento. 20,66849 1
Sperotto Giovanni Francesco  1903 di Antonio e Caterina Angela Ghirardello, da Fara. Tipografo, proprietario della Tipografia Sperotto a Vicenza, inoltre proprietario ed editore della "Vedetta Fascista" il quotidiano che poi diventerą l'odierno "Giornale di Vicenza".
Sposato con Teresa Barausse (sorella di Lorenzo Barausse e cugina di Ludovico Dal Balcon, entrambi esponenti fascisti). Commissario del Fascio di Fara, e per un periodo vice capo della B.N. di Thiene.
Arrestato l'
01/06/45 verrą processato ed assolto il 13/10/45 per insufficienza di prove.
FOZA -   9 Vittime                          
22-23/06/1944 Nella notte i partigiani penetrano nell'abitazione di Luigi Cappellari di Pietro, commerciante e commissario prefettizio di Foza e lo rapinano. L'abitazione č anche adibita a sede del Distacc.to della G.N.R. di Finanza. Nel corso della notte subisce un secondo attacco.
28/06/1944 Alcuni partigiani del Btg. "7 Comuni" assale e disarma 7 militi.
01/08/1944 Alle h. 2 partigiani armati entrano in municipio mediante chiave falsa, forzano la cassaforte e rubano Lire 9.861. Dopodichč appiccano il fuoco a stampati anagrafici e per il censimento del bestiame.
13/08/1944 Una ventina di uomini armati asportano dal Municipio materiali vari, portandoli via con un autocarro.
12/10/1944 (Costalta) Rastrellamento Costalta - Ekar - Croz - Valpiana. 25 uomini arrestati e saranno incarcerati ad Asiago. Tornando verso Asiago, in localitą Costalta i camion si fermano davanti all'osteria. La padrona non sa rispondere alle domande relative a dove fosse il figlio, partigiano, ricercato, e colpevole del furto di una moto nascosta in casa. La donna ed il figliastro vengono pure arrestati e l'osteria incendiata.
29-30/09/1944 Nel corso di un rastrellamento viene incendiata una baracca di legno di Giacomo Alberti di Pietro (in local. Carettir), e l'abitazione dei Dalla Costa (Contrą Provego di Sopra).
18/10/1944 P (Colle chiesetta S.Francesco in una valletta sotto, verso Stoccaredo) Ambrosini Renato 23/11/1924 19,9 Da Canove. Albergatore.  Partigiano della Bgt "7 Comuni" poi diventata Div. "Monte Ortigara". Ex guardia di finanza fino all'8 Settembre. Era tornato a casa per curarsi da una malattia polmonare dopo la battaglia di Granezza. Il "Broca" gli intitolņ una compagnia della Brg. "Fiamme Rosse", del gruppo Brg. "7 Comuni", Divis. "Monte Ortigara". Il padre, Sante si recņ sul posto e portņ in spalle il corpo del figlio fino al paese. Erano stati catturati a Canove il 15/10/1944 dalla G.N.R. Portati da Asiago a Foza in camion. Uccisi dai tedeschi, usando solo armi bianche, sotto Colle s. Francesco ed i corpi occultati dentro una galleria della I^ guerra. Le salme vennero scoperte e ricomposte da Giacomo Menegatti  (Giache Sette) e Luciano Menegatti (Ussiano Cavabuse). Sante Ambrosini, padre di Renato, accorso sul luogo del ritrovamento delle salme, si mise in spalla il corpo del figlio e lo portņ fino al paese.  Canove 19,91507
idem P idem Tumolero Cirillo (Ciance) 25/01/1918 26,7 di Luigi e De Marchi Giovanna, da Canove. Sposato da un anno con Lando Bruna, padre di un bimbo, Ivan. Macellaio, riforniva i partigiani della Brg. "Pino". 26,74795
idem C idem Bernar Gino 05/04/1913 31,6 Da Canove.         31,5589
idem P idem Alberti Cirillo (Fajo) 12/04/1928 16,5 di Giovanni e Stona Giuseppina, da contrą Cnotenar di Foza. Patriota della "7 Comuni". Lavorava alla TODT in Valpiana, la sua contrada, agli ordini del comandante Kaspar. Un giorno mostrņ ai tedeschi con quale abilitą e velocitą sapeva smontare e rimontare un mitra. Fu quindi segnalato come probabile partigiano.  16,52877 M
idem C idem Contri Amedeo (detto Bolso) 19/09/1920 24,1 di Bortolo e Zolla Maria da Costalta di Foza. Fratello di Contri Severino "Bandito". Ladro che si spacciava per partigiano, insieme con i complici: Menegatti Giacomo (di Antonio e Alberti Giacomina - padre di Luciana:  12/09/1913 da Foza) e Conti (o Contri) Pietro 1916 (di Antonio e Contri Lucia). Nell'Agosto '44 erano stati tutti processati da Giulio Vescovi "Leo". Nel processo partigiano l'accusatore fu lo stesso Pietro Contri. Un fratello di Giacomo Menegatti, ovvero Fioravante Menegatti fu invece assolto. 24,09589
idem P idem Smirnow Nikolaj 1917 27, Soldati russi disertori dell'esercito tedesco, aggregati alla "7 Comuni". Le loro salme vennero richieste dall'URSS ma non restituite per l'impossibilitą di riconoscerle. Sepolti al cimitero di Foza il 22/10/44 a spese del Comune. L'identificazione del colonnello Mikailov č incerta (v. Dueville).
Uno dei due ("colonnello russo") faceva parte del gruppo di Fontanelle di Conco. Presente in malga durante l'uccisione dei 4 partigiani comunisti. Secondo p. Gios fu l'unico (oltre alle vittime) a non essere stato informato dell'imminente assassinio.
27
idem P idem Mikailov Dimitri  1910 34, Conco 28/12/43 34
Nov. o Dic. 1944 (Ponte Val Gadena) Il raggrupp. "Valanga" di Federico Covolo "Broca" fa saltare il ponte ed una galleria. [Fonte: La moglie del partigiano].
Dicembre 1944 Rastrellamento tedesco con saccheggio della casa di Santo Paterno di Antonio.
Prima metą di Gennaio 1945 1^ Versione: in base alle indicazioni del commissario prefettizio di Foza, un rastrellamento porta alla cattura di 22 giovani ed al sequestro di 50 mitragliatori Sten e di 1 mitragliatrice pesante.
2^ versione: Il capitano Casadei della 2^ BN "Mercuri" di Asiago sostiene uno scontro a fuoco con i partigiani e riesce a catturarne 20 oltre al recupero delle armi.
Tre di essi vengono portati il 17/1 da Vicenza a
Schio per essere fucilati alle h. 7:40 contro il muro a lato della Chiesa.
Schio
03/02/1945 Viene catturato Alessandro Gheller partigiano, in possesso di armi. Prima della fucilazione Bruno Caneva, informato dal padre, lo fa liberare ed anche curare essendo lo stesso stato ferito.
05/02/1945 P (Contrą Furlani) Gheller Natale 16/11/1925 19,2 fu Beniamino, n. ad Arcade, resid. a Foza, contrą Furlani. Figlio unico di madre vedova (Rosa Gheller). La B.N. "Mercurii" 5^ comp. di Roana arriva a casa sua (per informazioni estorte al partigiano Ferdinando Alberti "Foza"). Vicino a casa vengono rinvenuti 3 parabellum. Mentre tenta di scappare dalla finestra resta ferito e viene catturato. Malmenato e costretto ferito a trascinarsi sulla neve, viene poi finito con la pistola dal cap. Casadei. Partigiano del Btg. "Dalla Costa" della Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara. La madre, vedova con Natale quale unico figlio, assiste ai fatti. Bassano (Ferdinando Alberti) 19,23562
idem Viene arrestato Severino Lazzaretti. Il padre Giuseppe si reca ad Asiago dove era stato incarcerato il figlio. Lģ vede due uomini in divisa da Alpini entrare nell'ufficio del capitano Casadei (della 2^ BN "Mercuri"), uno di loro era Bruno Caneva. Dopo lunghe insistenze del Caneva, il Lazzaretti Severino venne liberato (testim. CAS Vicenza 1947).
06/02/1945 Viene arrestato, bloccato da un cane addestrato, il partigiano Lunardi Cesare (Ballot Mele) "Fajo" della Bgt. "7 Comuni" mentre tenta di scappare al rastrellamento. Incarcerato ad Asiago, sarą uno dei 3 fucilati a Bassano d.G. il 22/02/45 in relazione al sabotaggio partigiano del ponte vecchio. Bassano_Del_Grappa
19-20/02/1945 P (strada Enego-Foza) (partigiano ignoto) Durante il rastrellamento, sulla strada Enego-Foza viene catturato ed ucciso dal BdS-SD di Bassano. 1
idem (Valpiana) Viene saccheggiata l'abitazione di Pasquale Cappellari di Domenico cl. 1869.
24/04/1945 (Stoner e Lazzaretti) Il comando tedesco, con i presidi presso i cantieri TODT di Stoner e Lazzaretti, si sta organizzando per ritirarsi verso Gallio. Un partigiano fa in modo che circoli la voce di un imminente attacco da parte di 400 partigiani. I tedeschi ci credono e si arrendono.
--> Bassano
GALLIO -   3 Vittime                          
10/05/1944 (Campo Gallina) Lancio alleato destinato ai partigiani di Ponta Manazzo, ed al Btg. "7 Comuni" della Bgt. "Mazzini".
24/07/1944 P (Malga Fiara) Dalla Costa Domenico 07/10/1925 18,8 di Bortolo e Tiso Rosa (o Guerriero Antonia), da Enego. Commissario di distaccamento del Btg. "Dalla Costa", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara. Partigiani del 1° Plotone, 2^ compagnia "M.te Ortigara" comandato da Giulio Vescovi "Leo". Feriti durante il rastrellamento condotto dalla GNR (1° e 2° Btg. Legione "M") insieme con tedeschi, vengono catturati, interrogati e poi fucilati nei pressi della malga. 18,80822
idem P idem Fincato Ottorino 13/12/1924 19,6 di Fortunato Antonio e De Re Teresa, da Enego. (E' lo stesso morto ad Enego 27/7/44?) 19,62466
idem P idem Grego Bruno 17/12/1924 19,6 di Angelo e Dalla Palma Maria, da Enego. Comandante di distaccamento del Btg. "Dalla Costa" della Bgt. "Fiamme Verdi" divis. M.te Ortigara. 19,6137
~05/09/1944 La 3^ compagnia partigiana della "7 Comuni" si impossessa di 6 parabellum con caricatori e munizioni.
22/09/1944 (Cima Meletta) Il comandante "Cervo" della Bgt "7 Comuni" ordina a Giulio Vescovi "Leo" al comando del 2 Btg. della stessa "7 Comuni", di consegnare una radio al comando della "Garemi". Il tutto a seguito delle decisioni della riunione al Kaberlaba del 19/9/44. Asiago
01/10/1944 Nel corso di un rastrellamento sono prelevate 3 pecore di proprietą di Pietro Marini di Domenico e di Lucia Marini.
GRANEZZA - (Asiago, Calvene, Caltrano, Lugo, Lusiana) 18 Vittime                      
(cliccare qui) per i 14 della SPEER - vedere Lugo Vicentino.                    
4-5/07/1944 Durante un rastrellamento viene catturato il partigiano Pietro Moro cl. 22 di Francesco, fratellastro di Fulvio Testolin "Falco". Sarą deportato a Mauthausen.
14/08/1944 "Alberto" incontra la missione inglese di "Freccia"
notte del 31/08/1944 Piana di Granezza (oppure Kaberlaba) Vengono paracadutate due missioni inglesi: "Gela/Bitterroot" e "Scorpion/Simia" , destinate al Grappa e al Bellunese. 6 inglesi e 3 italiani.
Missione "Gela/Bitterroot" del SOE: cap. Paul Newtorn Brietsche comandante, John Orr-Ewing "Dardo" (*) vice comandante, W.J. Ball, Giovanni Querzč sabotatore, Costante Armentano saboratore. La missione doveva operare nel Grappa.
Missione "Scorpion/Simia" del COM: Magg. Harold W. Tilman comandante, John Ross vice comandante, tenente Vittorio Gozzer "Gatti" interprete, trentino, Antonio Carrisi "Mario Marini" RT (*).
(*) Non essendo stata paracadutata la radio a causa della fitta nebbia, "Dardo" restņ in altipiano in attesa. Anche Antonio Carrisi "Mario Marini" restņ in zona essendosi lussata una gamba durante l'atterraggio. Entrambi saranno poi aggregati alla missione "Ruina" del Magg. Wilkinson "Freccia".
notte 4-5/09/1944 Un gruppo di alpini del C.R.A. di Asiago diserta e passa con i partigiani di Granezza.Tra questi il capor.magg. Marcialis, Giovanni Forte, Albino Dal Pozzo, Renato Cherubin. Il Marcialis fu interrogato a lungo da Alfredo Rodighiero "Giulio" e da Giovanni Mosele "Ivan" soprattutto in merito all'uccisione del partigiano Rodino Fontana. Fu condannato a morte anche considerando che era stato partigiano ed era poi passato con i fascisti. Ma in occasione del rastrellamento del 6-8/09/44 venne liberato dalle BB.NN. e dai tedeschi. Portato a Marano Vic. fu arruolato nelle SS.
Anche il Forte fu interrogato circa il Fontana, ma dichiarņ di non avere alcuna informazione in merito.
6-8/09/1944 Rastrellamento operazione "Hannover". I partigiani presenti nell'area sarebbero 635, mentre gli uomini che operano il rastrellamento circa 5000.
idem Sospinti nel bosco dai rastrellatori russi, alcuni partigiani ripiegarono verso il comando. Arrivati non trovarono nessuno tranne gli autisti della SPEER arrivati il giorno prima. Questi non sapevano cosa fare e dissero che avrebbero aspettato i tedeschi per essere fatti prigionieri (erano disarmati). Fernando Gatti li esortņ invece a scappare, cosģ come insistette con don Dal Zotto che si era attardato al campo. Ma gli autisti rimasero (v. Lugo per il prosieguo).  Lugo
06/09/1944 P Brusaterra Bruno 19/07/1927 17,1 di Bortolo (cl. 1897) e Casarotto Santa, da Thiene. Partigiano del Btg "Testolin", Bgt "Mazzini". Catturato, torturato e fucilato. Il cadavere fu rinvenuto accanto al corpo di "Loris" dopo molti giorni. Med. d'argento al V.M.
Il fratello Giuseppe resterą ucciso a Rozzampia di Thiene il 30/12/1944. Un altro fratello, Bonifacio, sarą colui che agevolerą gli assassini forlivesi nell'eccidio di Thiene di Maggio 1945.
Thiene 17,14795 M
idem P  (loc. Granezza) Scņpel Giacomo "Sole" 01/02/1923 21,6 di Giovanni, n. a Fara Vic., resid. a Calvene. Fornaio ed ex artigliere alpino. Ispettore e Incaricato dell'Organizzazione Brigata "Martiri di Granezza" divis. M.te Ortigara. Deceduto accanto a "Loris". Il corpo rimane insepolto per giorni. 21,61096
idem P pendici del Reitertal Zavagnin Antonio "Ras" 04/06/1920 24,3 di Virginio Giuseppe, da Zugliano. Operaio ex fante. Deceduto alle h. 15. (18,30). Commissario di distaccamento Bgt. "Martiri di Granezza", divis. M.te Ortigara. Deceduto nel bosco appena sopra l'attuale saccello. Il corpo rimane insepolto per giorni. (Proposto per la medaglia d'argento). Decorato con medaglia di bronzo al V.M.  24,27397
idem P Malga Granezzetta Frigo Riccardo 1913 31, di Giovanni e Rigoni Adelaide, da Asiago. Ex alpino della div. Julia, reduce dall'Albania e dalla Russia. Sposato con 3 figli. Addetto alla cucina del Btg. "7 Comuni".
Secondo altra fonte: Vice comand. di Bgt. - Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara.
  31
idem P Pria dell'Acqua Guoli Mario 25/06/1920 24,2 di Giovanni, da Asiago (contrą Mörar). Ex alpino della "Pusteria", da poco tempo partigiano della "7 Comuni". Catturato, torturato ed ucciso. 24,21644
idem P Malga Granezzetta Paganin Domenico 07/11/1922 21,8 di Antonio e Rodighiero Giovanna, da Asiago. Capor. magg. autiere reduce di Russia. Partigiano della "7 Comuni".
Secondo altra fonte: Vice comand. di Bgt. - Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara.
21,84658
idem P Cimitero Inglese Bagnara Domenico 04/04/1927 17,4 di Attilio e Veronica Bonato, n. a Pombličre St. Marcel (Francia), res. a Conco (contrą Gonzi). Operaio TODT. Mentre trasporta legname per la ditta Frello viene catturato, poi invitato ad allontanarsi, viene raggiunto da una raffica di mitra (dietro i pini presso il cimitero inglese). Il corpo resta abbandonato alle imtemperie per molti giorni. 17,43836 M
idem P Bocchetta di Campo-rossignolo Costenaro Valentino "Nino" 10/02/1920 24,6 di Giovanni e Costanza Costenaro, da Crosara di Marostica (contrą Valeri). Agricoltore, ex artigliere. Catturato nella strada del Puffele e portato a Lusiana. Riportato a Granezza viene fucilato. Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara. 24,58904
idem C Xausa Giovanni (non si conosce nč il luogo del decesso, nč il collegamento con i partigiani)   1
idem P Binotto Giuseppe "Brasiliano" 30/12/1922 21,7 n. in Brasile, resid. a Thiene. Operaio, capo sq. della 1^ comp. Btg "Testolin". Caduto accanto a Loris. (Caduto il 6/9/44). Il corpo rimane insepolto per un mese. Medaglia d'argento al V.M. 21,70137
idem P Taldemajori Caneo Ottavio "Mazčt" 29/11/1923 20,8 di Gio Batta, da Thiene. Operaio e alpino. 3^ comp Btg "Testolin". Ferito il 6/9 presso gli attendamenti, muore l'8/9. 20,7863
idem P Rosa Antonio "Rosa" 20/05/1923 21,3 di Pietro e Suliero Maria, da Thiene. Operaio, ex alpino della "Val di Fassa". Comand. di plotone 1^ comp. Btg "Testolin" / Bgt. "Mazzini". Caduto nella notte del 06-07/09/44 accanto a Loris. Il corpo rimane insepolto per giorni.
Secondo altra fonte: Ispettore di Bgt. - Gruppo divis. M.te Ortigara.
21,32055
notte 6-7/09/1944 P (tra Reitertal e Malga Granezzetta) Arnaldi Rinaldo "Loris" 19/06/1914 30,2 di Giustino, da Dueville. Laureato in Economia e Commercio, vice comandante del 3° Btg della Bgt Mazzini. Successivamente la 2^ Bgt della Mazzini prenderą il nome di Loris. Anche Giacomo Chilesotti, comandante della div. Ortigara, cambierą il suo nome da Nettuno a Loris. (Caduto il 06/09/44) Medaglia d'oro al V.M.
Secondo altra fonte: Comandante di Divisione Bgt. "Martiri di Granezza" divis. M.te Ortigara.
30,24384
07/09/1944 P Malga Granezzetta Bortoli Beniamino 25/05/1919 25,3 di Luigi e Bortoli Cristina, da Fara Vic. resid. ad Asiago. Ex guardia alla frontiera e reduce d'Albania. Partigiano della "7 Comuni". Deceduto a Malga Granezzetta. Med. d'argento al V.M. 25,30685
08/09/1944 P Pria dell'Acqua Ronzani Attilio "Recia" 15/08/1925 19,1 di Vittore, da Lusiana (contrą Marziele). Partigiano della "7 Comuni". Caduto presso il baito in local. Pria dell'Acqua.
Secondo altra fonte: Vice Comandante del Btg. "Covolo", Bgt. "Fiamme Rosse", divis. M.te Ortigara.
19,07945
09/09/1944 P idem Schiro Aronne 1927 17, da Gallio (contrą Rotz), ferito l'08/09/1944 presso il baito. 17 M
idem P Giancane (o Giancani) Gaetano "Nino" 03/06/1916 28,3 di Oronzo e Silveria Tortone, da Lecce. Ex alpino della div. "Cuneense" 5° Rgt. Genio Guastatori. Caduto in combattimento (potrebbe essere il 15° della Speer oppure il 7° della "7 Comuni" - iscritto nel monumento di Granezza).
Secondo altra fonte: Btg. "Ciriano", bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara.
28,28767
6-8/09/1944 P Locato Antonio     Sergente. (Potrebbe essere il 16° della Speer oppure l'8° della "7 Comuni"). Iscritto nella lapide al cimitero di Asiago. Lugo 1
18 + Antonio Gnata (Commiss. di distacc.to) catturato a Granezza e fucilato ad Asiago Asiago
06/12/1944 (Local. Mazze) Rastrellamento da parte degli uomini dell'Öst-Bataillon 263. Viene saccheggiato l'allevamento di pecore di Marco Cantele di Paolo.
18/02/1945 (Malga Mazzette) I partigiani della Bgt. "Fiamme Rosse", Divis. "Garemi" assaltano il presidio della P.A.R. di Granezza, situato a Malga Mazzette. La sparatoria si protrae nella notte. All'alba arrivano rinforzi tedeschi ed i partigiani si ritirano. Il bilancio č di 1 ferito partigiano.
ISOLA VICENTINA -   13 Vittime                          
25/03/1944 M (Malga Bala - Plezzo [Slovenia]) Franzan Attilio 09/10/1913 30,5 da Isola Vicentina. Carabiniere massacrato dai partigiani slavi, con altri 10 colleghi nell'eccidio di Malga Bala. Medaglia D'Oro al Merito Civile (2009). 30,47945
03/04/1944 (Torreselle) Rastrellamento ad opera della GNR e del Btg. "OP" della X^ Mas. Nessun risultato tangibile.
14/05/1944 Attacco aereo (a seguito bombardamento di Vicenza).
23/05/1944 Alle h. 24 l'agricoltore Novello Giuseppe viene aggredito da sconosciuti armati e rapinato della somma di Lire 8.000 oltre a 2 catenine d'oro.
26/05/1944 Alle h. 0:30 cinque partigiani armati si presentanto all'abitazione di Antonio Cornaredo e lo costringono a consegnare loro: Lire 15.000, biancheria, generi alimentari e oggetti vari per un valore complessivo di Lire 40.000.
19/06/1944 (Torreselle) Durante un rastrellamento le SS sequestrano 2 fucili da caccia a Giovanni Oliviero di Giuseppe cl. 1899.
23/07/1944 C (Scovizza) Marzari Bortolo 1922 22, di Angelo e Quadrati Celestina, da Velo d'Astico, resid. a Piovene Rocchette. Domestico/custode alla locale scuola di polizia stradale. Il corpo viene rinvenuto alle h. 21 dello stesso 23/7. 22
31/07/1944 (Castelnuovo) Alle h. 22 un gruppo di 5 uomini armati penetra in una casa e impongono ai presenti di alzare le mani. Il figlio della proprietaria reagisce prendendo a pugli gli assalitori e chiamando aiuto. Gli assalirori disorientati dalla reazione, si danno alla fuga inseguiti dalle persona accorse in aiuto.
28/09/1944 C (Torreselle) Pasquale Augusto 02/07/1923 21,3 di Giovanni e Grandi Margherita, da Nogarole Vic.no. Operaio militar. IML 3^ Btg. 21,25753
27/10/1944 P (Castelnuovo) Fracasso Guido 13/02/1923 21,7 di Silvio e Martini Olimpia, da Isola Vicentina. Viene definito "pericoloso terrorista ed autore di innumerevoli furti". Il corpo, che presentava ferite da arma da fuoco, viene rinvenuto dalla G.N.R. il 28/10 abbandonato davanti al duomo con un cartello al collo. E' stato ucciso dai suoi stessi compagni per non essere rientrato dopo un permesso di 10 giorni. Accusato di avere approfittato dello status di partigiano per un "prelevamento" causato da rancori familiari. 21,71781
18/11/1944 Attacco aereo (a seguito bombardamento di Vicenza).
27/11/1944 T (Castelnuovo) (soldato tedesco) Alle h. 22 partigiani attaccano un automezzo tedesco in transito sulla strada Vicenza-Schio. Un soldato tedesco rimane ucciso, un altro ferito. * 1
28/11/1944 P idem Perin Rinaldo "Arcł" 19/06/1909 35,5 fu Benedetto, da Malo. Sposato con 3 figli. Ex guardia confinaria, sposato con figli. Partigiano prima nella formazione del "Tar", poi nella Bgt. Stella. Era stato catturato dopo la metą di Novembre mentre, armato di Sten, faceva il giro di tutte le osterie del paese (Malo?). All'albergo "Due Spade" aveva insultato alcuni tedeschi i quali lo immobilizzarono e tradussero a Schio alle carceri di via Baratto. Fu impiccato ad un olmo per rappresaglia sullo stesso luogo dell'attacco del giorno precedente. * 35,46849
1-3/12/1944 Durante un rastrellamento viene saccheggiata, dalle BB.NN., l'abitazione di Fiorindo Zordan di Giovanni.
idem (Torreselle) Sono saccheggiati e successivamente incendiati i fabbricati rurali di via Carrioli di proprietą di: Angelo e Giuseppe Simioni di Francesco, Fiorindo Sassoriva di Gio'Batta cl. 1902.
idem (Via Cariole) Viene incendiata la stalla di Rosimbo Piazzon di Giuseppe.
13-14/12/1944 (Torreselle) Vengono saccheggiate le abitazioni in via Vallugana, di Angelo Dal Medico di Giovanni e di Pietro Grendene di Pietro.
19/01/1945 (Ignago) Alcuni ex partigiani fanno da guida ad un reparto dell'Öst-Bataillon 263 in rastrellamento. Una quindicina di persone (giovani, anziani e ragazze) vengono portati a Marano Vic. (come da lettera al Vescovo del parroco don Domenico Baggio).
20/01/1945 (Torreselle) In via Dusi militi della B.N. di Valdagno accerchiano un'abitazione isolata, forse in seguito a delazione, nella quale si trovano 3 partigiani. Ne nasce uno scontro a fuoco nel quale le vittime (1 partigiano ed 1 brigatista) sono giovanissime. La casa viene incendiata, cosģ come quella di Ceola Giuseppe di Pietro (con stalla e fienile) e quella di Ceola Pietro (figlio di Giuseppe).

idem M idem Castagna Bruno 04/06/1930 14,6 di Florindo, da Zovo di Castelvecchio di Valdagno. Allievo sq. 22^ BN "A. Faggion". Mascotte. Rastrellamento della BN di Valdagno, forse a causa di una delazione. In una casa isolata sorprendono il Magrin, insieme con Augusto Losco "Gatto", Gregorio Postizzi "Garibaldi". Ne nasce uno scontro a fuoco. Il "Garibaldi" resta ustionato dall'incendio della casa. Guerra tra ragazzi :-/ 14,6411 M
idem P idem Magrin Ermanno "Sardo" 21/02/1928 16,9 fu Gaetano e Tommasi Gemma, da Vicenza. Partigiano Bgt. "Martiri di Val Leogra", divis. Garemi. 16,92603 M
idem idem Il rastrellamento prosegue e vengono saccheggiate ed incendiate anche le case di Florindo Sottoriva di Gio'Batta, di Giuseppe Dall'Ava di Achille, e di Giovanni Busato di Giacomo.
In via Piazza viene saccheggiata l'abitazione di
Anna Maria Duso di Giuseppe; in local. Balzarin qualla di Giuseppe Cazzola di Felice.
31/01/1945 idem Rastrellamento tedesco dell'Öst-Bataillon 263 con saccheggio dell'abitazione di Ermenegildo Cazzola di Pietro.
18/02/1945 idem Nel corso di un rastrellamentoi tedeschi saccheggiano la casa di Gio'Batta Moro di Gio'Batta.
26/02/1945 Rastrellamento dell'Öst-Bataillon 263, della B.N. di Valdagno, della P.A.R. e della G.N.R. nell'area Malo-Monte di Malo-Isola Vicentina.
02/03/1945 Durante un'operazione di rastrellamento, tedesco/ucraini e B.N. saccheggiano la casa di Florindo Zordan di Giovanni.
13/03/1945 Rastrellamento dell'area Costabissara-Castelnovo-Isola Vicentina, da parte della GNR DI Vicenza. Sono fermati 14 renitenti e 2 disertori. Viene catturato Slaviero Luigi di Malo, evaso l'8/2 dalle carceri di s.Biagio di Vicenza.
17/03/1945 C (Vallorcola) Tonello Egidio 01/09/1921 23,6 di Emilio e Dal Pozzo Caterina, da Isola Vicentina. Ex alpino. Ucciso durante un'operazione della BN di Vicenza nella zona dei Prelessini Orientali, in quanto renitente alla leva e collaboratore dei partigiani. In suo onore venne intitolato un Btg. partigiano. 23,55616
19/04/1945 P (Torreselle) Dirco Giorgio 1929 16, di N.N. Partigiano del Btg. "Ismene". Caduto durante il rastrellamento dal 17 al 19 Aprile sull'area della dorsale di Prelessini Orientali effettuato da Tedeschi, Russi e BN "Faggion".
Secondo altra fonte: Civile non partigiano [Commiss. Triveneta riconosc. qualif. di partigiano].
  16 M
29/04/1945 C (2 civili morti) Nella giornata sono effettuati 3 attacchi aerei. Vittime: 2 morti e 7 feriti. Sono danneggiati 10 edifici. Il numero totale delle bombe sganciate č 278. 1 2 2
??? P idem Riale Giovanni Fratelli, da Val di Molino (Montecchio Maggiore). I due partigiani, appartenenti al Distacc. "Lampo", Bgt. "Ismene" comandato da Faccin Luigi "Negro", erano accusati di avere compiuto furti nelle contrade e di essersi tenutI materiale degli aviolanci. Attirati a Torreselle vengono disarmati con la scusa di un controllo. Quindi il commissario politico (Alessandro Cogollo (cl. 1905) "Randagio" oppure pił probabilmente Felice Tornabene  (cl. 1922) "Samuele" ?), grida la sentenza di morte e, tra le bestemmie gridate dai due condannati e le sue, spara subito colpi di pistola (secondo un'altra versione: raffiche di un piccolo mitragliatore) e li uccide. X 1
??? P idem Riale Severino     X 1
LAGHI -   1 Vittime                          
12/08/1944 P (Campiluzzi - M.te Maggio) Vitella Stelvio "D'Artagnan" 30/07/1923 21,1 di Basilio e Berlato Carolina, da Santorso (oppure da Marano Vic.). Caduto in combattimento, nel rastrellamento di Posina (operazione "Belvedere") lungo il crinale che dal M.te Maggio delimita la valle Campiluzzi.. Fu dato per disperso essendo solo al momento dell'uccisione. Il corpo fu ritrovato alla fine della guerra. Laghi 21,05205
04/09/1944 Attacco aereo alleato.
24-25/02/1945 (Contrą Vanzi) Nel corso del grande rastrellamento della val Posina, viene saccheggata l'abitazione di Giuseppe Ossato di Sante cl. 1884.
idem Il Caseificio Sociale di Laghi viene derubato durante il rastrellemento (come risulta da richiesta risarcimento Danni di Guerra dei presidenti Giuseppe e Giovanni Dal Molin).
idem (Contrą Cavallara) Nel corso del medesimo rastrellamento vegono saccheggiate e date alle fiamme le abitazioni di: Onesta Sella di Giuseppe cl. 1887, Angelo Mogentale di Gio'Batta, Marcello Mogentale di Angelo, Rosa Mogentale di Santo, Antonio Mogentale di Costante cl. 1894, Giuseppe Silvestri di Valentino cl. 1901, Gio'Batta Dal Molin di Giovanni, Giovanni Dal Molin di Filippo cl. 1901, 
idem (Contrą Menara, Marogne, Molini, Lunardello) Nel corso del medesimo rastrellamento vegono saccheggiate e date alle fiamme le abitazioni di: Angelo Menara di Giuseppe (Menara); di Maria Ferinoli di n.n. (Marogne); di Gio'Batta Lorenzato di Santo; Giuseppe Lunardello di Gio'Batta (Lunardello).
idem Risulta saccheggiata anche l'abitazione di Albino Sella di Luigi, commerciante e Podestą. Inoltre saccheggiate anche quelle di di Giovanni Sella di Luigi, Giovanni Res di Nicolņ, di Luigi Res di Nicolņ, di Rodolfo Dal Molin di Angelo, di Santo Sartori di Eugenio, di Luigi Menara di Pietro di Italo Menara di Giovanni, di Alessandro Menara di Antonio.
02/03/1945 (2 partigiani polacchi) di origine polacca. Nello scontro tra soldati tedesco/ucraini e partigiani della "Pasubiana" restano uccisi 2 partigiani polacchi. Viene catturato Igino Scarpa "Scalabrino" che sarą poi ucciso il 12/3 in Val Barbarena a Tonezza. I due caduti saranno sepolti al cimitero di Tonezza (nella tomba sono insieme con un altro polacco ed un russo). Tonezza
idem (Piazza) Vengono incendiate da tedeschi/ucraini l'abitazione di Santo Sartori di Eugenio, il cui figlio collabora con la missione di "Freccia", e quella di Severino Sartori di Santo cl. 1915.
idem (Val Dunfe) Durante la medesima operazione, viene bruciata la stalla/fienile di Maria Dal Molin di Giovanni .
LASTEBASSE -   14 Vittime                          
15/06/1944 Viene smobilitato il presidio G.N.R. (ex stazione dei Carabinieri) di Lastebasse.
04/07/1944 Alle h 2,30 tre partigiani del Btg. "Apolloni" - Bgt "Garemi"  catturano Faggiana Matteo Brig. GNR CP.VI-619^. Ex brig. dei Carabinieri della staz. di Lastebasse mentre alloggia alla locanda di Luigi Leoni. Sarą poi interrogato, torturato ed infine brutalmente soppresso nella zona di Tonezza. Tonezza
28/11/1944 (Altipiano dei Fiorentini) Viene effettuato un rastrellamento da parte dell'Öst-Bataillon 263. E' saccheggiato ed incendiato un fabbricato di Riccardo Leoni di Delfino. Sono pure incendiati: L'Albergo "Fiorentini" di Antonio Fiorentini di Giuseppe, la Malga Coston (al Soglio di Aspio) gestita da Ermenegildo Giaccon di Emilio cl. 1899 da Caldogno. Vien pure bruciato l'oratorio di S.Fermo.
~20/12/1944 (Montepiano) A casa delle "rosse" Clelia, Pierina e Santina Munari (cosģ dette per il colore dei capelli) si presenta Victor Piazza, dopo essere stato ospitato a Tonezza in casa dei Sella. Chiede di essere messo in contatto con i compagni partigiani, dopo che č stato catturato il 22/9/44 in Val di Terragnolo e scappato. In realtą il Piazza opera per conto del BdS-SD di Roncegno (TN) anche se effettivamente in origine era stato partigiano. (*) Comunque viene reintegrato nelle fila del Btg. "Bressan" (lo stesso di cui faceva parte fino alla cattura).
(*) Nell'autunno del '43 il Piazza 18nne si era inserito tra i partigiani di
Domenico Chiumenti "Lince" a Valli Del Pasubio.
Posina Valdastico
06/01/1945 Viene arrestata Munari Pierina n. 07/07/1924, in quanto collaboratrice dei partigiani. Trasferita a Ronceglio (TN) e successivamente al campo di Bolzano. Sarą da lģ liberata il 07/05/1945. Posina Valdastico
07/01/1945 C (Mauthausen) Rigoni don Antonio 1883 62, fu Claudiano e Lobbia Maria, da Asiago. in Contrada Posta viene tratto in arresto il curato di localitą Posta, don Antonio Rigoni (Snaco) in quanto furono ritrovate armi dalla perquisizione del campanile (ivi nascoste a sua insaputa dai partigiani). Fu tradotto a Roncegno, poi a Strigno e quindi a Bolzano. Il giorno 1/2/45 partģ per Mauthausen. Morģ tra il 10 ed il 15 di Aprile 1945.   62
7-8/02/1945 idem Nel corso di un rastrellamento sono saccheggiate le case di Adolfo Munari di Pietro, di Pietro Munari di Michele, di Fioravante Munari di Gregorio, di Matteo Munari di Giovanni e di Regina Margherita Contro. Viene sequestrata ad Eugenio Toldo di Antonio una moto "Guzzi".
24-25/02/1945 idem Nel corso di un rastrellamento sono saccheggiate le case di Adolfo Munari di Pietro e di Fioravante Munari di Gregorio.
10/03/1945 Altro rastrellamento condotto da truppe tedesche.
25/04/1945 (Local. Busatti) I tedeschi occupano la contrada, nella consapevolezza che essa costituisca il limite della vallata (che inizia ad Arsiero - pure controllata). In tal modo nessun altro puņ attraversarla o disturbare il passaggio.
27/04/1945 T idem Urlaub Valentin Franz Erich 26/12/1914 30,4 da Nurnberg. 13.Komp. Grenedier-Regiment 289 Feldwebel rechnungsi inspektor (Sergente). 30,35616 1
tra il 25 ed il 30/04/1945 (01/05/45 secondo la Commissione) P (tra Lastebasse e Forni) Marighetto Beniamino "Romano" 1916 29, fu Arsenio (oppure di Gaetano), n. ad Arsiero (oppure a  Madariac - Romania?), resid. a contrą Pria/Arsiero. Sposato con Maria Busato. Partigiano del Btg. "Pino", Bgt. "Pasubiana". Ferito alle gambe a Cogollo Del Cengio il 20/12/1944, era stato catturato e ricoverato all'ospedale di Thiene. Guarito fu inviato al lager di Bolzano da cui era riuscito a fuggire. Ucciso (l'1/05/45?) in circostanze sconosciute a pochi chilometri da casa. Cogollo_Del_Cengio   29
dopo il 30/4/1945 T (Malga Restele) (2 soldati tedeschi) I partigiani di Giuseppe Costa "Ivan" uccidono 2 tedeschi. 1 2 2
02/05/1945 T (3 soldati tedeschi) I partigiani del "Tar" Btg. "Ismene" inseguono 3 soldati russo/ucraini che alla fine si nascondono dentro una cisterna. I partigiani lanciano all'interno bombe a mano e poi la sommergono d'acqua.  2 3 3
idem T (Busatti) Engel Werner (o Engel Lorenz) 15/09/1920 24,6 Sottotenente. da Hohlestedt. 13. kp. Grenadier Rgt. 289. Oberleutnant. Tutti appartenenti alla 13^ Komp. Grenedier-Regiment 289, 98^ Inf. Division. Presi di sorpresa alle spalle da un gruppo partigiano della Pasubiana (ai comandi di Valerio Caroti "Giulio") i quali li fucilarono sul posto. I cadaveri furono abbandonati lą in vista. Pertanto furono i residenti della contrada a nasconderli dentro una caverna (detta "Caverna dei Busatti") per timore di rappresaglie tedesche. 24,64384 1
idem T Bitterwolf Josef caporale 1 1
idem T Otto Kurt Willi caporale 1 1
idem T Schöbel Rudolf caporale 1 1
idem
 (o 27/04/45)
T Urlaub Valentin Franz Erich 26/12/1914 30,4 da Nurnberg. 13.Komp. Grenedier-Regiment 289 Feldwebel rechnungsi inspektor (Sergente). 30,36986
idem Vengono catturati dai partigiani 3 militari tedeschi, due dei quali appartenenti alla polizia sudtirolese, ed il terzo Rupert Waldhuber paracadutista della 4^ Fallschirmjäger, Rgt. 3. Tutti e tre sono portati a Pedescala e due di essi uccisi (Novak e Waldhuber). Pedescala
idem (Casotto) Alle h. 19 secondo i resoconti partigiani arriva una pattuglia di tedeschi a far saltare il ponte. I partigiani li attaccano. Secondo altre versioni invece si tratta di un reparto inviato per fare cessare i continui attacchi dei partigiani alla retroguardia, e per recuperare i feriti ed i corpi dei caduti tedeschi.
idem T (Molino) (... Anton) 1915 30, Caporale maggiore di circa 30 anni (etą stimata dall'autopsia). alla riesumazione I corpi presentano prove di un'esecuzione e non di ferite in combattimento. In particolare il caporale (Anton) risulta ucciso col cranio fracassato forse dal calcio di un fucile. 30
idem T idem (soldato tedesco) 1924 21, (Etą stimata dall'autopsia). Il corpo riesumato presenta una ferita da arma da fuoco da dietro la testa e colpo di grazia al cuore. 21
LAVERDA -   6 Vittime                          
17/08/1943 Rastrellamento a seguito dell'uccisione di Ronzani Albino avvenuta ad opera dei partigiani nella strada Crosara-Santa Caterina di Lusiana. Lusiana
25/12/1943 Alle h. 11 il centro abitato č sorvolato a bassa quota da un aereo caccia P38J americano danneggiato. Il pilota 2nd Lt. Robert M. Croddy si libera delle bombe che cadono esplodendo presso le contrade Coghi (Salcedo?) e Marchi (12/14 ordigni) alcune a pochi metri dalle case. Non ci sono vittime nč feriti. Il pilota poi si lancia con il paracadute presso il confine Laverda-Crosara s.Luca. (v. Marostica per gli avvenimenti successivi).
(v.
Conco per rottame caduto presso abitazione del tenente Elia Girardi).
Conco Marostica
05/09/1944 Occupazione del paese circondato e rastrellamento. 
08/09/1944 T (osped. Breganze) (soldato tedesco) I tedeschi ancora occupano il paese. Un gruppo di partigiani ignari di ciņ arriva da Lusiana alle 4. La sentinella tedesca dą il "chi va lą" (in tedesco). Risponde dai partigiani un tedesco disertore da Berlino. La sentinella č confusa e viene bloccata dallo stesso, mentre altri partigiani lo pugnalano. Inizia la sparatoria, il tedesco ferito viene portato all'ospedale di Breganze ove muore. 1
14/09/1944 Nella notte partigiani della "Mazzini" fanno saltare 5 piloni della linea elettrica.
19/01/1945 Nel corso di un rastrellamento da parte della 25^ B.N. "A. Capanni", 5^ comp. viene saccheggiata l'abitazione di Giuseppe Costenaro di Giuseppe e prelevata carne ed insaccati.
08/02/1945 I partigiani del "Broca", Btg. "Covolo", Bgt. "Fiamme Rosse" della div. "7 Comuni" assaltano il magazzino della TODT e prelevano molti materiali. [Fonte: La moglie del partigiano]
11/02/1945 Alle 4 di mattina, truppe tedesche ed ucraine iniziano un rastrellamento con perquisizione nelle case, a seguito di informazioni estorte dagli interrogatori di partigiani tra i quali: Antonio Giovanni Dal Sasso "Pezzin" e Ferdinando (Federico) Alberti "Foza" (*). Anche l'applicato comunale Giovanni Cantele (**) č sospettato di avere fornito informazioni.
Sono arrestati, sorpresi ancora nel sonno, i partigiani:
Giovanni Gnata "Giraffa", Mario Sasso "Schena" (***), Alfredo Zenere, Giuseppe Luigi Viero "Scapino" (della Bgt. "7 Comuni"), il partigiano Gio'Batta Campagnolo della Bgt. "Martiri di Granezza", ed altri 3.
(*) Verrą fucilato a Bassano il 22/02/1945.
(**) Verrą seviziato, torturato ed infine ucciso dai partigiani il 16/02/1945 a
Sarcedo.
(***) Mario Sasso accettņ di passare dalla parte fascista, operando come infiltrato nella Bgt. "Fiamme Verdi" della "7 Comuni".
Sarcedo
idem Nel corso dell'operazione, Antonio Xausa abitante in via Burani ed Ezio Marchi di Giuseppe gestore del negozio di alimentari in piazza, lamentano di avere subģto saccheggi di merci..
25/03/1945 P (torrente Laverda) Pizzato Enzo Bortolo 02/07/1926 18,7 di Giuseppe e Guderzo Rosa, da Crosara di Marostica. Partigiano Brg. "Martiri di Granezza" div. "M.te Ortigara". Tedeschi lo sorprendono nel greto del torrente e lo uccidono a pugnalate. Puņ essere che il suo corpo sia stato appeso insieme con quello di Silva a Lugo. Lugo 18,74247
29/04/1945 Val Piglia, sopra a contrą Stabile, sul bivio con via Ca' di Sopra Un carro armato tedesco sale da Mason, passa per il paese verso S.Caterina. Al confine si ferma dove la strada era stata fatta saltare dai partigiani della Bgt "Martiri di Granezza". I soldati riempiono la buca ed il carro tenta di avanzare ma, rotto l'albero motore a causa di un masso affiorante, viene abbandonato. Una decina (80 secondo altre fonti) di tedeschi prosegue a piedi. Nella localitą č stato eretto un capitello votivo per l'evento, nel cui muro č murato un pezzo dell'albero motore. Le parole sulla lapide furono dettate, su richiesta dei partigiani da don Antonio Dall'Oglio.
30/04/1945 (Valle di contrą Coghi di Sotto) I partigiani attaccano 30 tedeschi che si trovavano nell'altura Sud della valle. 
idem P (Crosara-S.Luca) Rizzolo Gio.Batta 04/04/1918 27,1 di Giobatta, da Laverda. Partigiano Bgt. "Fiamme Rosse" (Gruppo "7 Comuni"). Sottufficiale di artiglieria, aveva combattuto nei Balcani ed in Francia. Ucciso da un colpo in fronte.
Secondo altra fonte: Bgt. "martiri di Granezza" divis. M.te Ortigara.
27,09041 1
idem T idem (1 ufficiale ed un sottuff. tedeschi)     Uccisi dai loro stessi uomini in quanto i graduati non volevano arrendersi.   1 2 2
idem P (Contrą Predemaule di sopra - Stabile di Sotto) Corrą Gio'batta 14/03/1904 41,2 fu Francesco e Scopel Maria, da Crosara (parrocchia di San Luca). Sposato con figli, fratello di un partigiano. Comandante di distaccamento del Btg. "Covolo", Bgt. "Fiamme Rosse" divis. M.te Ortigara. Colpito (accidentalmente) al cuore mentre combatteva contro un gruppo di tedeschi nascosti in casa di Cogo Giovanni. Dopo il conflitto a fuoco i tedeschi si arresero.
41,15616 X 1
LUGO VICENTINO -   42 Vittime                          
----> Per localitą Granezza, vedere area dedicata: Granezza
05/06/1944 Borin Luigi (---> Vedere Fara Vic.) Militare Fara_Vicentino
21/06/1944 Nella notte 7 partigiani armati asportano dalla latteria sociale Kg. 90 di formaggio e Kg. 20 di burro.
29/06/1944 Nella notte "gente armata" occupņ il centro abitato ed incendiņ il Municipio.
02/08/1944 Circa 30 partigiani armati penetrano nella casa colonica di Battista Marchioron e lo rapinano di Kg. 109 di formaggio e Kg. 10 di burro.
dal 3
al 13/09/1944
Il parroco don Angelo Zanella, informato di essere inserito in un elenco di possibili ostaggi da catturare, sfugge alla B.N. di Marostica assentandosi dalla parrocchia e restando in un luogo sicuro. Solo l'8/9 ritornerą per poche ore per le celebrazioni religiose. 
07/09/1944 14 Autisti della SPEER (v. elenco qui sotto) La sera del 5/9/44 un gruppo di autieri dell'organizzazione SPEER disertano dalla base di Asiago con i loro 6 camion, per aggregarsi ai partigiani. I camion sono carichi di materiali, benzina, ed una mitragliatrice da 20mm con munizioni. Dopo un'ora tra malga Cima Fonte ed il "bivio di Caltrano" il convoglio si ferma per la notte. La mattina dopo sono raggiunti dal comandante Cervo della Bgt "7 Comuni" e dal vice Alfredo Rodeghiero Giulio che li informano del rastrellamento in corso. I mezzi vengono abbandonati e la mitragliatrice resa inservibile. I 14 guidati da 2 partigiani (gli unici armati) inziano la marcia. Dopo 2 ore si fermano a riposare e si addormentano. Si ode un "altolą" dei rastrellatori: i due partigiani fuggono. Gli autieri, disarmati, si arrendono (1 riesce a fuggire, Valoncini Dante). Vengono fatti prigionieri ed uniti a due malgari, Pellegrino (Rino) e Antonio Pozza. Il giorno 7/09/45 arriva il federale Passuello che riconosce i due malgari quali figlio e marito di Pernechele Clotilde, la donna che lo aveva allevato da bambino, e li risparmia. Gli altri vengono torturati ed uccisi. E' costretta ad assistere anche Marcellina Brazzale che alla vista, sviene.
idem C (loc. Bocchetta Granezza) Binotto Duilio 29/11/1924 19,8[1] di Antonio e Brazzale Attilia da Calvene, ragioniere, residente a Milano. Era del Corpo Trasporti Speer - Sez. automobili Sud N° 52 di Asiago. 19,7863
idem C idem Calgaro Tarcisio 10/11/1925 18,8 di Albertino e Fracasso Olimpia da Vicenza, residente a Montagnana (PD).   18,83836
idem C idem Calzari Virgilio Battista 06/03/1919 25,5 di Angelo e Bosoni (o Basani) Rosa Assunta da Zorlasco (MI) [ora Casalpusterlengo (LO)], residente a Milano. 25,52603
idem C idem Cozzi Carlo 30/08/1923 21,0 di Mario e Sorbisso Maria da Monfalcone. Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 9/9/43-7/9/44). 21,03836
idem C idem Ferrandin Attilio 10/12/1922 21,8 di Antonio e Pasetto Ida da Soave (VR). Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 1/9-7/9/44). 21,7589
idem C idem Ganz Arturo 02/06/1925 19,3 di Giovanni e Tomasini Carla da Bolzano, elettricista. Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 1/8-7/9/44). (Elencato anche come milite della 2^ B.N. Mobile deceduto ad Asiago il 30/09/44 per mitragliamento aereo). 19,27945
idem C idem Magarotto Orlando 02/08/1925 19,1 di Albino e Lazzaro Innocenza n. a Cadoneghe, resid. a Vigonza (PD). Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 1/9-7/9/44). 19,11233
idem C idem Maoli Leonello 04/06/1921 23,3 di Tullio e Dal Cappello Emilia da Grezzana (VR) meccanico. Da verificare: da altre fonti risulta deceduto a Schio il 30/04/1945. 23,27671
idem C idem Muzzolan Mario 1922 22, di Giuseppe da Grancona (VI) resid. a Verona.   22
idem C idem Pavan Gianni 08/04/1925 19,4 di Giovanni e Brocco Lucia da Montagnana (PD). Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 1/7-7/9/44). 19,43014
idem C idem Pellegrini Franco Giuseppe 05/11/1920 23,9 di Francesco e Musetti Annunciata da Bergamo, impiegato amministrativo, resid. a Milano. Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Ciriano", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 4/3-7/9/44). 23,85479
idem C idem Pezzoli Virgilio Franco 13/08/1924 20,1 di Giuseppe e Taramelli Maria Anna da Bergamo. Riconosciuta qualifica di partigiano della Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 1/7-6/9/44). 20,08219
idem C idem Roccati Giovanni Battista (Nino) 1915 29, di Tommaso e Bortoletti (o Berloffi) Cristina da Torino (oppure Bolzano), maestro di tennis, resid. a Castelrotto (BZ).  Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Rigoni", Bgt. "Fiamme Verdi", divis. M.te Ortigara (periodo 5/5-7/9/44).    29
idem C idem Zaupa Luigi Domenico 24/12/1922 21,7 di Angelo e Zini Eusebia da Arzignano (VI) meccanico. Riconosciuta qualifica di partigiano del Btg. "Covolo", Bgt. "Fiamme Rosse", divis. M.te Ortigara (periodo 7/7-7/9/44). 21,72055
idem C idem (ignoto) forse Giancani Gaetano (secondo il Gios) V. Granezza per Giancani. Granezza 1
idem C idem (ignoto)    Secondo don Pierantonio Gios, un altro sarebbe stato ucciso subito sul posto da una raffica di mitra.
Nel 1970 č stato innalzato sul M.te Corno un monumento "Al caduto ignoto per la libertą". Alcuni vedono in esso un riferimento al 16° caduto della Speer. Potrebbe essere
Antonio Locato (v. Asiago)
Asiago 1
16 21,8 <---Etą media
03/10/1944 Nel corso di un rastrellamento tedesco, vengono saccheggiate ed incendiate le abitazioni di Amabile Cacciavillani di Tommaso, e di Trinca Giuseppe di n.n. (quest'ultima in piazza).
18-19/02/1945 (loc. Lore) Dopo l'assalto dei partigiani di Federico Covolo "Broca" ala casermetta della TODT sopra Contrą Campana a Lusiana, i tedeschi effettuano una perlustrazione trovando un tascapane con armi nel casone dei Carollo alle Lore. Arrestato il proprietario Carollo Antonio e confiscata la mucca. Interrogato, questi rivela che i partigiani si trovano nel bosco che copre la parete tra Perpiana e Lore (fonte: don P. Gios). (v. Lugo per il seguito). Lusiana
Ortensia Moras... - Associazione vittime della resistenza | Facebook
19/02/1945 (loc. Livelli) Da un casolare di proprietą di Carollo Antonio (Toni Sajo), nel quale si trovava il ciclostile per i volantini della Bgt. "Mazzini" (al comando di Arnaldo Giovanardi "Giove"), partono colpi di fucile verso alcuni tedeschi che da lontano si stavano avvicinando. I soldati tornano indietro.
Nessun caduto, ma č probabile che questo fatto (oltre al ritrovamento del tascapane) abbia innescato le vicende dei giorni successivi. 
22/02/1945 (loc. Oltrastico) In zona Lugo, presso l'osteria con rivendita sale/tabacchi di Uderzo Giuseppe, si trovano tre uomini (2 operai della TODT) ed 1 partigiano. Quando entra una squadra (4 uomini) del Btg. "Fulmine" della X^ Mas in rastrellamento, il partigiano Antonio Lorenzini Carollo (partigiano da Mortisa) scappa in quanto detiene una pistola. Gli uomini della X^ Mas lo inseguono. Lui spara con la pistola colpendo il 2° capo Libero Giovannetti il quale, portato all'ospedale di Thiene decederą il 24/2.
Il Lorenzini viene infine catturato (*). Anche gli altri due uomini (
Ernesto Brazzale di Andrea, cl. 1920 e Pietro Fabris di Girolamo, cl. 1921) sono arrestati e portati a Thiene per gli interrogatori. 
(*) Non si hanno ulteriori informazioni sulla sua sorte.
Thiene
~25/02/1945
(o
18-19/02/45 secondo P.Gios)
(loc. Livelli) I tedeschi ritornano nel casolare di Carollo Antonio (v. 19/02/1945) nel frattempo abbandonato e lo incendiano. Poi scendono pił a valle in un altro casolare prelevano Carollo Antonio detto 'Sajo' e lo portano a Lusiana insieme con la sua mucca.
01/03/1945 (Contrada Tena) Vengono scoperte delle armi.
28/02/1945 Una staffetta (Sartori Maddalena) arriva dal "Broca" con un messaggio. Vi si chiede il blocco di un carretto trainato da un asino, con masserizie da trasportare da Lusiana a Calvene. Il conducente č uno da Lusiana accorpato ai tedeschi. Il trasporto viene bloccato, tutta la merce sequestrata ed il soldato lasciato andare con il fucile scarico.
28/02/1945 notte Il capitano della guarnigione di Lusiana sveglia nella stalla il pastore Supa per chiedergli fino a dove si estendeva il bosco nella sommitą del monte. Si stava preparando il rastrellamento del giorno dopo.
01/03/1945 P (loc. Mortisa - Val di Lore) Carollo Antonio (Sajo) 28/01/1923 22,1 di Antonio e Carollo Giovanna (fratelli) Accerchiamento da parte dei tedeschi e militi dalla vallata da Lore a Monte Tenna fino a Coste. Tutti gli uomini di contrą Lore sono allineati pronti per essere fucilati nel caso di caduti tedeschi (10 per ogni tedesco caduto). I partigiani riuscirono tuttavia a passare ed a raggiungere Coste perchč i militi (della GNR?) li lasciarono passare e spararono in aria. I tre figli di Carollo Antonio ed altri quattro cugini (che avevano pernottato nel fienile "Teda del pitore") si svegliarono dopo che gli altri partigiani erano passati. Furono individuati dal cap. Sanden (*) (comandante della guarnigione di Lusiana) che li fece mitragliare in Val del Fagąro. Il pił giovane dei tre fratelli, Silvano ferito da una bomba a mano lanciata da sopra, fu preso prigioniero e finito su ordine di Sanden. Dei 7 partigiani solo Battista Carollo (detto "Titon") si salvņ, in quanto era tornato indietro nel casolare per prendere le giacche ed era restato impigliato in un roveto. I 6 corpi furono sepolti sul posto in una buca fatta scavare da alcuni degli ostaggi messi al muro, tra cui il nonno dei giovani Carollo. Egli pose la sua giacca sopra il volto dei tre nipoti, seppure minacciato  22,10411
idem P idem Carollo Giuseppe (Sajo) 09/10/1925 19,4 19,40548
idem P idem Carollo Silvano (Sajo) 28/05/1927 17,8 17,7726 M
idem P idem Carollo Modesto Battista (detto Domenico Grigolo) 09/02/1924 21,1 di Giovanni e Carollo Caterina (oppure Maria). Fratelli. Medaglia di Bronzo al V.M. a Domenico. 21,07123
idem P idem Carollo Giuseppe (Grigolo) 28/09/1921 23,4 dai soldati. Poco dopo arrivņ una sorella dei 3, undicenne.
Al curato di Mortisa don Gaetano Simonetto di passaggio fu chiesto il riconoscimento dei corpi, ma lui finse di non conoscerli. Richiese poi il trasferimento dei corpi al cimitero, ma i tedeschi risposero che non lo meritavano in quanto traditori della Germania.
Il curato stesso venne segnalato come connivente con i partigiani, ma non ci furono conseguenze. Secondo quanto registrato dal curato stesso, il rastrellamento era facilmente immaginabile e quindi evitabile.
(*) Sarą ucciso dai partigiani sullo stesso luogo della strage, il 04/05/45.
23,43836
idem P idem Carollo Giovanni (Grigolo) 20/10/1923 21,4 di Giuseppe e Carollo Giovanna. 21,37808
idem (Lore) Durante l'operazione, un gruppo di SS saccheggia l'abitazione di Giovanni Carollo (Grigolo) di Giuseppe.
idem (Mortisa) Sono pure saccheggiate le case di Antonio Cappozzo di Gio'Batta, di Nicola Carollo di Gaspare, di Guerrino Carollo di Gaspare, di Valentino Carollo di Gio'Maria.
idem (Monte Costa) Durante il rastrellamento i cani condotti dai militi della CST aggrediscono ed uccidono una capra di Antonio Cappozzo di Antonio.
10/03/1945 (Mortisa) Un aviolancio previsto presso l'area inferiore di Mortisa, viene invece sganciato sopra Stoni (Lusiana) / Bosco (di Lugo), circa 1 Km ad Est dell'obiettivo. Il carico viene recuperato dai partigiani del "Broca" Federico Covolo, Bgt. "Fiamme Rosse" divis. "7 Comuni". Era in origine destinato alla Bgt. "Martiri di Granezza" della divis. "Mazzini". [Fonte: la moglie del partigiano].
17/03/1945 Di notte una bomba scoppia presso il cimitero. Nello stesso tempo un'altra scoppia presso l'ufficio postale. Nessuna vittima. La bomba al cimitero causa la rottura di vetrate e parte del soffitto della chiesa, quella all'ufficio postale fa saltare la cabina elettrica.
Secondo una prima versione detti odigni sarebbero stati usati dai partigiani per sabotare le cabine elettriche. Secondo un'altra versione sarebbero state lanciate da un aereo.
19/03/1945 T (presso la Cooperativa) (6 soldati tedeschi)     I partigiani tendono un agguato ad una squadra di tedeschi, appostandosi dietro ad una cascina isolata. Restano uccisi 6 soldati (Fonti partigiane). 5 6
23/03/1945 (Strada Thiene-Lugo) Attacco aereo alla corriera di linea Thiene-Lugo. Nessuna vittima.
28/03/1945 (Mercoledģ Santo) P (loc. Mortisa) Zaltron Francesco "Silva" 14/03/1920 25,1 di Pietro, da Marano Vicentino. Studente di medicina (5° anno). Ex sottotenente 11° Regg. Fanteria. Partigiano comandante della Brg. "Martiri di Granezza" div. "M.te Ortigara", catturato dai militi (*) all'alba insieme con Alfredo Fabris "Franco" (**) (che aveva un braccio ingessato) e Francesco Ferrari "Ferrara" (***) a Monte Calvene a casa di Marcellina Brazzale [fidanzata dello Zaltron?]. La casa viene incendiata compreso tutto il contenuto. Un quarto partigiano Zavagnin Edmondo "Mondo" riesce a sfuggire. Dopo essere stati portati alle carceri di Thiene, nel pomeriggio furono riportati in camion verso Mortisa (Zaltron aveva promesso ai carcerieri di consegnare loro il deposito della Brigata, meditando perņ di fuggire lungo la strada). Vicino a Valle delle Lore infatti si getta dal camion ma non riesce ad andare lontano a causa dei fili di ferro dei vignali e viene catturato. Ritornati verso Calvene, Zaltron tenta nuovamente la fuga quando il camion viene attaccato dai partigiani, ma viene finito con due colpi alla nuca. Il corpo viene poi impiccato ad un noce tra contrą Poielli e Cavrari (o contrą Dardini).                                                                                                                                                                          25,05479
Solo il giorno 30 (Venerdģ santo) gli abitanti della zona possono ricomporre il corpo. 
Medaglia d'oro al V.M.     

(*)  G.N.R., tedeschi, ed alcune unitą delle CC.NN.
(**)
Fabris Alfredo (maestro elementare) fu portato a Villa Cabianca di Longa di Schiavon (v. Sarcedo)                                                                                                                                                                           (***) Ferrari Francesco nato a Bessč (Chiuppano) il 18/07/1922. Si salvņ e divenne nel 1958 deputato (PCI). Abitņ a Piovene R. dal 1954  al 1955, poi a Vicenza. Morģ il 17/04/1964 a Vicenza. Fondatore della Brg. Mazzini, fu uno dei "Piccoli maestri" descritti nel libro di Meneghello.
Secondo un'altra versione si tratta invece di Giovanni Crosara da Consandolo (FE).
Sarcedo
Nel corso dell'operazione vengono recuperati dai miliziani: 3 parabellum, 5 fucili, 1 fucile mitragliatore, 4 ordigni esplosivi e notevole quantitą di esplosivi.
29/03/1945 T 2 tedeschi I partigiani assaltano un'automobile tedesca (2 morti e vari feriti) poco distante dalla chiesa. 1 2
idem Rastrellamento delle contrade Cavrari e Malleo.
31/03/45? o ~20/03/45 T (loc. Lore) 6 soldati tedeschi Trucidati, nei pressi della cooperativa presso una casa isolata, da numerosi partigiani scesi dalle colline per vendicare l'uccisione di Silva (relaz. del parroco 1945).
Secondo un'altra versione per rappresaglia della strage dei 6 Carollo a Mortisa dell'1 Marzo.
5 6
30/03/1945 (local. Mortisa) A causa del rastrellamento, alle h 13 vengono incendiate le case di: Antonio Busa di n.n., Amabile Carollo di Lorenzo, Battista Carollo di Bortolo, Valentino Carollo di Gio'Maria, Gio'Batta Cattelan di Antonio, Gaspare Carollo di Nicola.
01/04/1945 (local. Lore) A causa del rastrellamento, viene saccheggiata l'abitazione di Matteo Carollo di Gio'Batta.
idem (local. Mare) A causa del rastrellamento, viene saccheggiata l'abitazione di Fausto Pozza di Gio'Batta.
idem (local. Valdellette) A causa del rastrellamento, viene saccheggiata l'abitazione di Marco Callegari di Bortolo.
03/04/1945 Rastrellamento a Fara, Lugo, Lusiana. Viene saccheggiata l'abitazione di Andrea Covolo di Federico  cl. 1881, in via Bosco.
idem (local. Mare) Nel corso del rastrellamento vengono saccheggiate le case di Antonio Poletti di Pietro cl. 1886, e di Maria Galvan di Gio'Batta cl. 1906.
idem Scontro tra partigiani ed il Reparto Azzurro (Aeronautica Repubblicana) alcuni dei quali in borghese.
idem P (loc. Mare) Cuccolo Vittorio 1911 34, di Alfredo e Zanconato Clelia, da Lozzo Atestino (PD). Comandante di squadra. Partigiani del Btg. "Pierobon" - Zona Padova, catturati dalla B.N. di Noventa, a Caselle/Ponte di Frassine il 25/02/1945 mentre preparavano un lancio alleato per il Btg. "Pierobon", e portati in carcere a Noventa. Il 3/4/1845 vengono portati a Lugo e da lģ verso Mortisa. Sulla strada che da contrą Mare porta a contrą Mortisa, poco sopra contrą Vezene vengono fatti scendere dal camion e giustiziati (sembra col calcio dei fucili) da militi della BN "Capanni" e della BN di Noventa Vicentina. Alla sera furono sepolti dai partigiani a Covalo (ai piedi del Sojo), riesumati nel dopoguerra dai loro compaesani.   34
idem P idem Guerra Gildo 1915 30, fu Antonio e Caron Maria, da Lozzo Atestino (PD). Comandante di distaccamento.   30
idem P idem Lazzarini Primo 01/07/1915 29,8 fu Umberto e Miola Amalia, da Lozzo Atestino (PD). Comandante di squadra. 29,77808
07/04/1945 (loc. Mortisa) Rastrellamento da parte di un reparto SS. Vengono incendiate le case di Gio'Maria Carollo di Valentino, Antonio Busa di Valentino e di Battista Carollo di Nicola (Gasparin). Sembra che siano state incendiate dai tedeschi del presidio alla Cartiera Burgo, in rappresaglia del taglio dei capelli fatti dai partigiani ad alcune ragazze che lavoravano per i tedeschi stessi.
idem (via Graziani) Rastrellamento con saccheggio delle case di Gio'Batta Rosa di Bortolo cl. 1900, e di Andrea Andrighetto di Marco.
26/04/1945 Dopo un'ora di assedio i partigiani del Btg. "Arnaldi" della Bgt. "Martiri di Granezza" costringono alla resa il Reparto Sanitą della X^ Mas. Fara_Vicentino
dopo il 25/4/45 Il capitano medico della X^ Mas, con la sua famiglia,  fu accolto a titolo di caritą in due stanze dell'asilo parrocchiale.
01/05/1945
(
oppure 29/04/45)
P (loc. Mortisa) Carollo Antonio (Stefanello) 28/02/1914 31,2 di Nicola, da Lugo Vic. Di notte ucciso da un altro partigiano (giovane ed inesperto) di guardia ad un prigioniero alle scuole elementari di Mortisa, egli non rispondeva all'altolą del compagno. Questi non riconoscendolo gli sparņ. VERIFICARE  dati anagrafici 31,19178 X
04/02/1946 Viene posizionata una carica di tritolo su un davanzale della casa di Cebba Fortunato Giovanni (cl. 1889) ex reggente del Fascio Repubblicano di Lugo. Non si ha notizia se l'esplosione avvenne.
07/10/1947 Un secondo attentato viene effettuato contro Cebba Fortunato Giovanni (v. qui sopra)
LUSERNA -    Vittime                          
09/07/1944 In tarda serata, il distaccamento della GNR subisce l'attacco da parte dei partigiani guidati da Alberto Sartori "Carlo" e da Giuseppe Costa "Ivan". Gli attaccanti riescono a penetrare nell'edificio ed a distruggere l'impianto radio tedesco. I militi catturati vengono rilasciati dopo la promessa che non avrebbero pił servito la R.S.I.
LUSIANA -   59 Vittime                          
20/03/1943 (Velo di Lusiana) Durante un rastrellamento tedesco viene saccheggiata l'osteria-rivendita tabacchi di Antonio Tescari di Domenico.
08/09/1943 (Covalo) All'osteria di Giovanni Lupato (fiduciario del Fascio) uomini e giovani di Mortisa o Monte Calvene infrangono l'immagine di Mussolini.
25/12/1943 (Guizze - Crosara-s.Luca) Alle h. 11:30 cade un aereo caccia P38J americano, abbattuto da un caccia tedesco (o dalla contraerea). Il pilota 2nd Lt. Robert M. Croddy si lancia con il paracadute presso il confine Laverda-Crosara s.Luca. E' ferito e si aggrega inizialmente ai partigiani. Verrą catturato dalla Squadra d'Azione del PFR di Marostica il successivo 10/01/44 sembra per la delazione di Lisa Girardi (sorella di Mario)  ed in quanto ferito nella caduta, portato all'ospedale di Bassano,.
Secondo don P. Gios, il velivolo faceva parte di un gruppo che aveva effettuato un'incursione in Germania. Colpito dalla contraerea era riuscito a superare le Alpi. (v. Conco - v. Crosara)
Laverda
27/12/1943 (Valli di Sotto) la GNR di Asiago cattura a Valli di Sotto Scalabrin Renato (1924), Boschiero Giovanni (1916) e Boschiero Arviero (1924) e li porta a Lusiana. I partigiani della "Mazzini" circondano la caserma e mandano Scalabrin Silvio e la figlia Leda a chiederne il rilascio prima di iniziare l'attacco. I tre prigionieri vengono rilasciati.
01/04/1944 (Velo di Lusiana) Durante un rastrellamento viene saccheggiata l'osteria-Tabacchi di Antonio Tescari di Domenico.
04/04/1944 Al distaccamento G.N.R. perviene un plico contenente un manifestino incitante i funzionari di Stato a non prestare giuramento alla Repubblica Sociale Italiana.
09/01/1944 (San Giacomo) Due tenenti inglesi (prigionieri di guerra?) J.A. Riccomini e H.A. Peterson, nascosti fino a tale data a S.Giacomo, partono per la Svizzera accompagnati da "Mary" Arnaldi e Gino Soldą. Anche il ricercato politico Alberto Zanchi da Thiene si unisce alla spedizione.
29/03/1944 (Valle di Sopra) Alle h. 11:42 viene abbattuto, dopo una battaglia aerea, un caccia P38J americano. Si lancia con il paracadute il pilota Lt. William B. Tucker. Ad abbatterlo č stato il Serg. magg. Vezzani con un Macchi MC205 dell'Aeronautica Repubblicana.
03/05/1944 Alle h. 1 un aereo lanciava 18 paracadute in zona, con bidoni contenenti: armi, munizioni, viveri, vestiario e generi di conforto. Il tutto venne recuperato dalla GNR del luogo in collaborazione con i fascisti locali e consegnato al comando del presidio tedesco di Bassano. L'aereo era stato ingannato mediante false segnalazioni luminose.
10/05/1944 (M.te Zausa) Alle h. 24 (alle 4:00 secondo altra fonte) due aerei inglesi, forse ingannati da false segnalazioni, dopo aver sorvolato la zono parecchie volte lanciavano numerosi paracadute (nella zona tra la colonia di Lusiana e Contrą Cobbero) con: armi, munizioni, viveri, vestiario e generi di conforto. Il materiale venne in parte trecuperato dalla GNR del luogo in collaborazione con i fascisti locali ed alpini durante un'azione di rastrellamento (tra l'altro 2 mitragliatrici, 1 cassa di munizioni e 70 bombe a mano). Un altro lancio avviene a Campo Gallina (Gallio).
12/05/1944 (area tra Colonia e Corbaro) Verso mezzanotte 2 aerei lanciavano 32 paracadute in zona, mediante 6 passaggi a bassa quota. con bidoni contenenti rifornimenti. La popolazione, dopo il successo della precedente operazione del 3/5, stava aspettando e ne nacque una caccia al bidone. Anche se i fascisti sparavano per allontanare i civili, questi si accapparrarono tre quarti dei materiali. (Fonte: don A. Zanella).
18/05/1944 (M.te Liuta) Alle h. 12 militi della GNR di Lusiana in servizio di pattuglia incontrano 7 giovani ai quali intimano l'alt. Questi perņ si danno alla fuga ed i militi aprono il fuoco colpendo e catturando: Cirillo Gulato (renitente al servizio di lavoro) e Serio Peroni (renitente alla leva). Gli altri riescono a dileguarsi.
idem (Contrą Conte) La GNR di cui sopra cattura il renitente Nicola Cadņ residente in tale contrada.
15/06/1944
(oppure 21/06/1944)
(S. Giacomo) I partigiani del distacc.to "Pretto" di Treschč Conca, guidati da Panozzo Daniele "Spiridione" attaccano la guarnigione G.N.R. (dopo aver disarmato con successo quelle di Gallio e Foza).
Versione di don A. Zanella - parroco di Lusiana: nella notte del 20-21/06/44 sparatoria, bombe a mano e raffiche di mitra. Nessuna vittima, ma un'anziana morirą poco dopo per la paura. Il podestą subito dopo si dimise e ne prese il posto il commissario prefettizio Luigi Ronzani.
17/06/1944 (s. Caterina) Alle h. 22,30 tre partigiani penetrano nell'osteria di Luigi Ronzani, dove si trovano il Reggente del Fascio Girolamo Ronzani con i fascisti Pozza Cesare della E.Muti (v. qui sotto 16/8/44) e Bonato Battista. Dopo avere loro intimato di alzare le braccia, uno dei partigiani spara una raffica di mitra contro i presenti, ferendo leggermente il ragazzo Garuffi Roberto e Ronzani Gianesio. I fascisti reagiscono a colpi d'arma da fuoco ed i partigiani si danno alla fuga.
notte 3-4/07/1944 L'ingegnere della TODT Franz Bino resta ferito da colpi di arma da fuoco mentre di notte rientra a Lusiana da Trento. E questo nonostante l'ingegnere facesse il doppio gioco parteggiando per i partigiani (sarą arrestato il successivo 8 Settembre). Questo fatto, oltre al recente aviolancio causa il rastrellamento dei giorni successivi. *
4-5/07/1944 Rastrellamento alle contrade alte di Lusiana. In contrą Piazza vengono arrestati due giovani del '26 che saranno deportati in Germania. I tedeschi sono affiancati da Olindo Crestani che fa da guida ed interprete. * §
09/07/1944 Nella notte i partigiani issano una bandiera rossa sul campanile. La stessa resta esposta fino al pomeriggio quando un soldato tedesco la toglie. §
14/07/1944 (s.Caterina) Nelle prime ore del mattino la B.N. costringe tutti gli uomini del paese ed il parroco a recarsi alla sede del Fascio Repubblicano. Qui vengono interrogati da ufficiali tedeschi e repubblicani. 14 di loro saranno portati a Bassano, indi a Vicenza. 5 verranno internati in Germania in quanto renitenti, gli altri liberati. §
25/07/1944 T (soldato tedesco) Nella notte un camion dei partigiani carico di munizioni transita nel paese. Appena girato il primo tornante, vicino alle scuole,  viene fermato da 2 tedeschi. Uno sale sul predellino e guarda in cabina, sparando una raffica in aria a scopo intimidatorio. Il partigiano a fianco dell'autista spara vari colpi di pistola che uccidono il tedesco. Gli altri partigiani sparano al secondo soldato e lo feriscono. Quindi tolte le armi ai due, i partigiani ripartono per la montagna.
Sembra che a Conco, per rappresaglia, siano state bruciate alcune case (non a Lusiana in quanto il parroco don A. Zanella si era mostrato rammaricato col comandante tedesco).
Conco 1
Luglio 1944 In canonica a Lusiana č alloggiato un capo della TODT, poi sostituito da un ufficiale tedesco (forse Bino?). Secondo quanto riporta il parroco don A. Zanella questi riceve ordini di fucilare 3 ricercati che forse si trovavano in zona. In effetti due di questi abitavano entro i confini della parrocchia. L'ufficiale li fece chiamare e, anzichč fucilarli, consigliņ al primo di "sparire", ed al secondo di andare in montagna con i partigiani. Quest'ultimo lo fece e fu il partigiano che aiutņ un ufficiale della missione inglese che paracadutandosi era rimasto impigliato in un abete (ten. Wilkinson?).
16/08/1944 M (cava dei Cassoni) S.Giacomo Pozza Cesare (Mussato) da S.Giacomo di Lusiana. Squadrista B.N. 22^ VI. Capo della "E. Muti". Ex autista a Milano, era tornato dopo il 25 Luglio '43 (con la macchina non sua) per costituire la B.N. Alle h. 8 iIn auto mentre scendono da S.Caterina a Crosara, vengono attaccati da 3 partigiani della "7 Comuni".  All'alt la macchina non si ferma ed i partigiani lanciano una bomba a mano che la incendia. La macchina precipita nella scarpata in fiamme con all'interno le due vittime. Altri passeggeri (Girolamo Ronzani segret. del fascio - ferito, ed Antonio Segalla brigad. dei Carabinieri a riposo) riescono a mettersi in salvo. 1
idem M idem Ronzani Albino da S.Giacomo di Lusiana. Squadrista B.N. 22^ VI. 1
Ai funerali dei due, partecipano fascisti e partigiani, senza conseguenze.
19/08/1944 Rastrellamento Lusiana, Fara, Salcedo, S.Giacomo, Crosara, Conco, S.Caterina. Altro gruppo: Laverda, Caltrano, Chiuppano, Salcedo, Conco.
21/08/1944 M (Ignoto) Uno sconosciuto si fece vedere nei bar di Lusiana, affermando di essere un perseguitato politico. Ottenne in tal modo informazioni e confidenze. Poco dopo viene visto in divisa fascista a capo della locale guarnigione (al posto del recentemente ucciso Pozza Cesare - v. qui sopra). Fatto venire con una scusa sopra contrą Campana dove erano in corso i lavori della TODT, viene catturato dai partigiani e portato via. Non se ne seppe pił nulla. 1
notti
24-25/08/1944,
27-28/08/1944
Attacchi partigiani alla base della B.N. di Marostica a S.Caterina. Si tratta della casa-osteria-ufficio postale dei Ronzani (detta "forte Makallč" in quanto costruita in cemento).
30/08/1944 (strada S.Caterina - Lusiana, prima dell'ultimo tornante) Ronzani Pio (non č Ronzani Pio 1926 - v. Caltrano) 18/08/1925 19,0 di Giovanni e Corradin Maddalena. "18nne dell'Azione Cattolica". Patriota. (secondo altra versione: Capo nucleo Btg. "Covolo", Bgt. "Fiamme Rosse" divis. M.te Ortigara). Alle h. 6:30 il capitano della TODT Franz ing. Bino (*) presta la sua auto al medico di Lusiana Rossi Aurelio affinché scenda a S. Caterina dove č in atto l'attacco partigiano. L'auto, guidata da Pio Ronzani 1925 (informatore della "Mazzini"), parte alle h 6:30 ed č trasportato anche il doppiogiochista Stefano Maino "Eugenio" (**), operaio della TODT. Constatato che non c'erano feriti, il dr. Rossi offre un passaggio al Commissario Prefettizio Luigi Ronzani (per tornare a riferire al capitano Bino a Lusiana). Questi accetta ma durante il percorso la macchina č bloccata dai partigiani. Luigi Ronzani tenta di sparare con un parabellum, ma il Maino da dietro lo blocca.
Versione ufficiale: Allora il Ronzani estrae una pistola ed esplode un unico colpo che uccide l'autista Pio Ronzani  (h 7:30).
Fonte: don A. Zanella - parroco di Lusiana: Pio Ronzani č stato ucciso da una raffica proveniente dai partigiani all'esterno dell'auto. Il suo corpo infatti presentava 3 o 4 fori di proiettile alla parte sinistra


_____Non_abbiamo_ancora_una_fotografia
Ronzani Luigi X
(ovvero verso la portiera della macchina). Luigi Ronzani sedeva a destra dell'autista.
Il Maino passa alla guida mentre il medico resta ad assistere gli ultimi minuti di vita di Pio Ronzani. Luigi Ronzani viene avviato verso Granezza e sarą poi giustiziato alla Speluga delle Lovarezze a Caltrano. 
Caltrano
N.B. - Secondo la scheda personale, redatta dal Ministero Ass. Post-Bellica, Ronzani Pio, di Giovanni e Corradin Maddalena, n. a Lusiana il 18/08/1915 (quindi 29nne alla data del decesso) risultava appartenente al Btg "Covolo" della Bgt. "Fiamme Rosse", grado: capo nucleo/sergente.
(*)  Tirolese, sarą arrestato il successivo 8/9/44.
(**) Ex fascista, poi partigiano ma confidente dei fascisti. Padre di
Sonia cl. 1947 futura moglie del figlio di Indira Gandhi.
idem Altro attacco partigiano durante la notte precedente. Alle h. 9 lo stesso Maino Stefano "Eugenio" riscende in moto a S.Caterina e, a nome dell'ing. Bino comandante della TODT, ordina la resa della guarnigione. I militi depongono le armi ed una parte fugge. I partigiani, svaligiano la casa dei Ronzani e portano i prigionieri a Granezza tramite un camion.
5-7/09/1944 (Rubbio e s.Caterina) Fin dalla sera precedente tutti gli uomini erano fuggiti nei boschi. Il rastrellamento arriva, con incendio delle casare sul M.te Cimo, della fattoria Rossi (conte De Michiel) e delle case Cappellari a contrą Berti. Saccheggio di generi alimentari, denaro, vestiario ed animali. Alberti Marco viene ucciso in contrą Berti (v. Conco). Rubbo Bruno Marco di anni 17 da contrada Gonzi viene arrestato ed internato in Germania. Conco
08/09/1944 Rastrellamento da parte della Polizia Militare tedesca. Vengono arrestati presso la villa Consolaro: l'ing. Franz Bino, capitano della TODT coinvolto con la resistenza, ed il partigiano Corradin Trieste (*), da contrą Cobbaro. Sono trasferiti al comando SS di Padova. Da lģ Corradin fu condannato alla deportazione in Germania. Durante il trasferimento in camion verso la stazione di Vicenza, a Torri di Quartesolo riesce a fuggire, approffittando che il camion aveva forato. Tornņ a Lusiana/Cobbaro e restņ chiuso in soffitta fino alla fine della guerra, non facendosi vedere neppure alla sua bambina. Un successivo rastrellamento dei tedeschi di Marostica non ottiene nulla in quanto si rivolgono agli abitanti della casa sbagliata. Il Corradin riesce a fuggire.  (Della sorte del BIno invece non si hanno informazioni).
(*) Corradin Trieste cl. 1916 di Giuseppe, renitente alla leva dopo l'8 Settembre, sposato da poco si era unito ai partigiani di contrą Cobbaro. Ebbe in dotazione il mitra sottratto a Luigi Ronzani il giorno della sua cattura (30/08/1944). Aggregatosi alla TODT aveva il compito di "controllare" il capitano ing. Bino.
idem (Covalo) Rastrellamento (in fraz. Covalo)
21/09/1944 (Rubbio) Rastrellamento in occasione del posizionamento di una batteria Flak-88 sul Monte Caina. Il pezzo sarą utilizzato durante l'Operazione Piave (Rastrellamento del Grappa).
primi gg. di Ottobre 1944 I partigiani della "Mazzini" sabotano 2 grossi generatori (o perforatrici?) al cantiere TODT.
24/10/1944 (S. Caterina) Durante un rastrellamento da parte della B.N. di Vicenza e della Legione "Tagliamento" viene saccheggiata l'abitazione di Giovanni Maria Dalle Nogare di Gio'Maria, e di Maria Rubbio, cl. 1885.
28/10/1944 Uomini della I^ Comp. "M.te Lemerle", Btg. "Gnata", Bgt. "7 Comuni" danneggiano 4 compressori e saccheggiano il magazzino viveri del cantiere TODT.
idem Local. Tezze Cantele Sono sequestrati a Giacomo Garzotto di Francesco, 10 q di fieno.
Ottobre 1944 Valle di Sotto Federico Covolo "Broca", da Canove viene ad abitare in una casetta solitaria posta a sinistra della stradina che congiunge Valle di Sotto con Salcedo.
03/01/1945 Local. Mazzette Durante un rastrellamento tedesco, viene asportato del fieno di proprietą di Antonio Ronzani di Francesco.
09/02/1945 M Bivio della strada che da Valli di Sotto si dirama verso Salcedo. Malvicini Dario Mil. GNR CP.VI-619^ Uno dei due č il fascista che saliva in bicicletta e che venne catturato dal "Broca" insieme con Bepi Buseta e Giovanni Nicolli. Atteso l'arrivo di "Ivan", venne ucciso con un unico colpo alla fronte alle h. 8. Stava andando a Lusiana a fare da padrino di battesimo ad un nipote di Tescari Tullio.
Il corpo fu denudato e sepolto sotto la ghiaia al bordo della strada. Venne riesumato a Maggio.
1
idem M Malvicini Luigi Stefano 07/12/1921 23,2 di Giovanni Gentile e Rigoni Vittoria Maria, da Mestrino (PD). Milite G.N.R. 23,19178
10/02/1945 (S.Caterina) La casa-fortino dei Ronzani viene incendiata. Nessuno va ad aiutare a spegnere il fuoco. La vedova di Luigi Ronzani resta senza casa con 6 figli.
Ortensia Moras... - Associazione vittime della resistenza | Facebook,Ortensia Moras... - Associazione vittime della resistenza | Facebook
18-19/02/1945 (Contrą Campana) I partigiani di Federico Covolo "Broca" assaltano la casermetta della TODT sopra Contrą Campana. I tedeschi non reagiscono, ma effettuano una perlustrazione trovando un tascapane con armi nel casone dei Carollo alle Lore. Arrestato il proprietario Carollo Antonio e confiscata la mucca. Interrogato, questi rivela che i partigiani si trovano nel bosco che copre la parete tra Perpiana e Lore (fonte: don P. Gios). (v. Lugo per il seguito). Lugo - local. Livelli
23/02/1945 Contrą Pozza, Xili e Rovera Durante il rastrellamento truppe del CST (la Polizia Trentina) perquisiscono e saccheggiano varie abitazioni.
idem C (S. Caterina) Soster Giuseppe 1887 58, fu Domenico, da Santa Caterina. La polizia Trentina (CST) spara una raffica ed uccide il Soster il quale non ha obbedito al loro "Alt!". Il cadavere resterą abbandonato sulla strada per 4 ore, dopo le quali il parroco riporta il corpo alla sua abitazione.   58
24/02/1945 M (Covalo) Zampese Antonio
(detto ironicamente "Toni piccolo", per la sua notevole statura)
    di Francesco, da S. Caterina di Lusiana. Squadrista 22^ BN A. Faggion.
Fonte don P.Gios: Un nuovo partigiano chiese di essere inserito nel gruppo del "Broca" dopo avere disertato da un gruppo partigiano dell'altipiano di Asiago (lo stesso gruppo che precedentemente aveva espulso il "Broca"). Per farsi accettare questi dichiarņ di provenire dai fascisti di Bassano dove si era infiltrato e che quindi conosceva le attivitą di spia dello Zampese. Sequestrato lo Zampese ed interrogato ferocemente, questi fece il nome di un'altra spia di Crosara s.Luca. Venne ucciso con picconate oppure martellate sul cranio dopo essere stato evirato, sepolto in una fossa pił piccola del cadavere in localitą Gaspari. Prima di iniziare le torture culminate con l'uccisione, uno dei partigiani andņ "dalle ragazze" di localitą Abriani di Valle di Sopra, per ordinare una pastasciutta per tutti per un'ora dopo.
Versione alternativa:  In rappresaglia al rastrellamento del 23/2 i partigiani della Bgt "Fiamme Rosse" della "7 Comuni" giustiziano lo Zampese, ritenuto colpevole di aver fatto da guida nel rastrellamento. 
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idem Il medesimo "nuovo partigiano" che denunciņ lo Zampese, disse che esisteva una ragazza spia impegata al municipio di Lugo. Il "Broca" e gli altri si offrirono subito di sopprimerla, ma l'uomo disse che per loro sarebbe stato troppo pericoloso e che ci avrebbe pensato lui. Non lo videro pił.
idem C (Civile ignoto)     Deceduto a causa di un attacco aereo. 1
26-27/02/1945 (Contrą Pra Zampese) La compagnia della CST di stanza presso la base della TODT, durante un rastrellamento saccheggia l'abitazione di Maria Bonato ved. Boscardin.
(inverno 1944-45, forse Febbraio) M (Viottolo che da Valle di Sotto porta a localitą Mare) (Milite sconosciuto) Elsa, una madre nubile con la figlioletta Silvana, proveniente da Milano, era venuta ad abitare a Valle di Sotto per sfuggire ai bombardamenti. Per vivere frequentava le CC.NN. di Fara vic. - Uno dei militi era andato a farle visita, al ritorno incrociņ il partigiano Giovanni Nicolli il quale gli sparņ a bruciapelo. Il corpo fu subito occultato. Nel dopoguerra il parroco don A. Dall'Oglio cercņ il luogo dove era stato sepolto ma non lo ritrovņ. 1
idem La donna venne nella notte vilipesa e violentata a lungo dai partigiani.
La seconda domenica dopo la fine della guerra, il "sergente da Calvene" venne a prenderla. Fu quindi rapata ed umiliata a Valle di Sotto, quindi incarcerata a Lusiana, poi a Thiene, indi a Vicenza.
10/03/1945 C (Buso della Spaluga) Moras Ortensia 04/03/1924 21,0 da Lusiana, resid. a Caltrano. Bionda, orfana della madre, era fidanzata con un soldato tedesco. Accusata di essere una spia, fu prelevata a casa dai partigiani e costretta a seguirli fino a Campo San Piero, sopra la Spaluga. Fu torturata, violentata per 3 giorni in diverse basi partigiane, e poi rilasciata. I tedeschi approntarono un rastrellamento sulla base delle indicazioni della Moras, la quale aveva contato i passi tra una base partigiana e l'altra, ma senza esito.
In seguito, tentando di andarsene dal paese, vestita da vecchia, viene perņ intercettata dagli uomini del "Broca" al bivio tra la strada provinciale e la strada verso Granezza. Vistasi perduta si offre volontariamente ad essere nuovamente violentata, cosa che avviene nel prato sotto la Spaluga dopo averle strappato la collana con il ciondolo della madre. Infine viene gettata nella voragine ancora viva.
Una ragazzina intenta a pascolare le capre nella zona, sentģ le sue urla disperate. Qualche giorno dopo, i partigiani cercando di sviare le indagini sulla sparizione della ragazza, consegnarono un foglio di carta scritto a mano dove si diceva che era rimasta vittima di un bombardamento a Treviso. La bara 
Caltrano 21,03014 21,03014 D
con le spoglie sarebbe arrivata al cimitero di Maggiore di Vicenza. Ma quando arrivarono le bare fu impedito ai familiari (la sorella e la cognata) di aprirle. Il corpo fu recuperato dalla Spaluga nel giugno 1948. Il partigiano che la gettņ era dai Cavassi (dal diario di don Dall'Oglio).
idem T idem (tedesco ignoto)     Gettato nel buso della Spaluga insieme con il suo cavallo, e con il carro (dal diario di don Dall'Oglio). Ortensia Moras 1
idem (Local. Stoni) Un aviolancio previsto presso l'area inferiore di Mortisa, viene invece sganciato sopra Stoni  / Bosco (di Lugo), circa 1 Km ad Est dell'obiettivo. Il carico viene recuperato dai partigiani del "Broca", Bgt. "Fiamme Rosse" divis. "7 Comuni". Era in origine destinato alla Bgt. "Martiri di Granezza" della divis. "Mazzini". [Fonte: la moglie del partigiano].
idem (Covalo) Rastrellamento (in fraz. Covalo).
12/03/1945 Valle di Sotto All'osteria di Valle di Sotto si tiene una riunione per l'organizzazione operativa della divis. "M.te Ortigara", costituita il 22/2 a Povolaro/Dueville, anche alla luce dell'uccisione del magg. Wilkinson "Freccia" avvenuta il 7/3/45 a Tonezza.
Vengono nominati: comandante
Giacomo Chilesotti "Loris", commissario Giovanni Carli "Ottaviano". Vice comandanti saranno: Alfredo Rodeghiero "Giulio"/"Orazio" e Francesco Zaltron "Silva". Vice commissario invece Angelo Fracasso "Angelo" e capo di stato maggiore Renato Nicolussi "Beppo".
Dueville
21/03/1945 Stoni - Sola Clelia, figlia di Bagari da Covalo di Lusiana, mentre si reca a Lugo vede in localitą Stoni i paracadute di un lancio alleato. Tornata, informa i partigiani del "Broca" che vanno subito a recuperare il materiale. Poco dopo, in local. Sola il Broca e "Silva" hanno un'accesa discussione in quanto il lancio di rifornimenti era stato richiesto da quest'ultimo. L'intervento del vecchio capofamiglia Sola placa gli animi.
Gli esplosivi serviranno al "Broca" per far saltare il ponte di
Breganze.
31/03/1945 Partigiani della Bgt. "Fiamme Rosse" della div. "7 Comuni" effettua un sabotaggio al magazzino della TODT. [Fonte: La moglie del partigiano].
01/04/1945 (Covalo) Rastrellamento tedesco con perquisizione e saccheggio dell'abitazione di Stefano Covolo di Francesco. E' domenica, alle h. 7 i fedeli in chiesa per la s. Messa odono le raffiche di mitra. Poco dopo entra in chiesa, trafelato e fradicio Amedeo Nicolli. Il parroco celebrante gli indica di andare in sacrestia. Lģ si cambia i vestiti e, mentre il prete viene invitato ad allungare la predica e la celebrazione (i tedeschi attendevano fuori dalla chiesa), il Nicolli viene nascosto sotto la pietra tombale ai piedi della balaustra. Rimarrą lģ fino alle h. 13.
Quando i tedeschi in rastrellamento si erano presentati alla sua casa a Valli di Sotto, lo zio li aveva intrattenuti parlando in tedesco. Amedeo Nicolli intanto scappava da una finestrella sul retro e corse fino a Covalo, dove per riaversi dalla stanchezza si tuffava nella vasca della sorgente. Era casualmente insieme con un altro fuggitivo, braccato dai tedeschi. Lui era quindi entrato nel campanile, poi in chiesa. L'altro aveva bussato invano a tutte le porte ma nessuno gli aveva aperto sapendolo ormai preso. I tedeschi infatti lo catturarono. Finita la Messa, se ne vanno portandosi dietro tutti gli uomini presenti in chiesa. In contrada Piazza gli ostaggi sono controllati e solo pochi
vengono poi condotti a Bassano D.G.
idem (Contrą Campana) Viene saccheggiata dai tedesco/ucraini l'azienda agricola di Simeone Ronzani di Gio'Batta.
idem (Local. Mazze) Nel corso del rastrellamento viene asportato del fieno di proprietą di Davide Maino di Gio'Maria.
idem (Lusiana) Un giovane partigiano di Cobbaro, n.d.b. "Guastatore" si dirige verso casa sua a Lusiana perchč č Pasqua, usando viottoli anzichč la strada. Ma viene avvistato da un tedesco il quale gli spara colpendolo alla mandibola. La pallottola fuoriesce da dietro il collo. Pur perdendo sangue egli scende in una piccola valle e si disfa della pistola. Il tedesco lo insegue e quando lo raggiunge lo perquisisce. Non trovando niente, se ne va. Alcuni uomini allora lo vanno a prendere e lo portano a casa sua. Confortato dall'alrciprete don A. Zanella, verrą poi portato all'ospedale di Thiene. Da lģ il giorno dopo viene prelevato dai partigiani e portato al sicuro, in quanto ricercato dai fascisti che sospettavano trovarsi all'ospedale.
primi di Aprile (dopo l'1/4) I partigiani del "Broca" dopo il rastrellamento si spostano nei boschi al Turcio. 
Aprile 1945 T (soldato tedesco) Abriani Giovanni di Pietro č uno dei partigiani del gruppo del "Broca" con base al Turcio. Quando il gruppo cattura un soldato tedesco gli impongono di ucciderlo lui "perchč fino ad allora lui non aveva ancora ucciso". Pur riluttante egli lo fa e, per qualche tempo, diventa un sanguinario assassino (fonte: don Antonio Dall'Oglio). 1
03/04/1945 Gli uomini della B.N. e della X^ Mas radunano tutti gli operai della TODT e tutti gli uomini del paese, nella piazza per controlli. La piazza viene tenuta sotto tiro da mitragliatrici posizionate.
idem (Covalo) Rastrellamento in frazione Covalo.
12/04/1945 Una pattuglia partigiana del Btg. "Covolo", Bgt. Fiamme Rosse attacca un convoglio e si impossessa di: 3 mitragliatrici, 6 fucili e relative munizioni.
15/04/1945 Una pattuglia di guastatori del Btg. "Covolo", Bgt. Fiamme Rosse, Gruppo "7 Comuni" distrugge 2 fortini e 4 postazioni per mitragliatrice.
16/04/1945 P (4 aviatori inglesi) Precipita e si schianta al suolo un bombardiere inglese Martin Baltimore della RAF. Deceduti i 4 membri dell'equipaggio. 3 4
23-24/04/1945 (Rubbio) Nella notte sono attaccati i cantieri TODT di Giavarino, Cimo e Saline. Sono fatti saltare tutti i compressori e le perforatrici. I tedeschi barricati nella caserma di Rubbio si ritirano a Gallio. Sul campanile sventola il tricolore ed aerei americani passano pił volte a volo radente. Rubbio č il primo comune liberato nel vicentino.
25/04/1945 C Minozzo Luca Da verificare se č il medesimo Minozzo Marco Luca ucciso il 05/05/1945 1
Aprile 1945 T (Rigene) (2 soldati tedeschi) Al pomeriggio due tedeschi arrivano a Rigene e chiedono alla moglie di Toni Baloco la strada verso Trento. Questa li invita ad entrare e mangiare qualcosa. Dopo mangiato escono e si fermano al rubinetto esterno della casa. In quel momento sbucano i partigiani e li catturano. Alle h. 20 al buio li fanno incamminare sul sentiero verso le Rone. Qui mentre Paolo Garzotto "Moro" (*) ne tiene fermo uno, un partigiano lo pugnala alla testa. Il tedesco fa in tempo a mordere le mani del Garzotto. Il secondo tedesco viene ucciso da Giovanni Nicolli con una pallottola alla tempia sinistra.
Il mattino seguente un partigiano andņ a seppellire i corpi. Secondo quanto scrive
don Antonio Dall'Oglio nel 1981, si trovano ancora lą "dove l'erba o il frumento cresce maggiorato".
(*) Morto il
28/04/45 v. qui sotto.
1 2
27/04/1945 Alla sera il presidio tedesco di Lusiana si arrende. Tutte le armi vengono consegnate ed ammassate in una galleria tra Sciessere e Piazza. I partigiani si erano accordati con i prigionieri polacchi (?) che questi avrebbero sabotato le radio dei tedeschi, ma non lo fecero. Cosģ un reparto tedesco che era partito da Bologna e si trovava in transito sull'altopiano, arrivņ a Lusiana per la strada da Conco. 
28/04/1945 Una staffetta partigiana proveninte da Conco avvisa che sta arrivando una colonna di tedeschi ben armati, con destinazione Lusiana. Temendo che il paese venga incendiato, i partigiani si radunano e fermano i tedeschi dapprima in localitą Bortolina, poi definitivamente a Canotto (v. Conco per i fatti successivi).
I partigiani staccano la fornitura di energia elettrica e dell'acqua per Lusiana, agendo sulle centraline di Sciessere, azioni di
Abriani Antonio e Garzotto Giovanni (*) (quest'ultimo figlio del fontaniere Cion di Valle di Sopra).
(*) Rifiutņ di unirsi ai partigiani per non essere costretto ad uccidere. Lina Pelea lo minacciņ per questo in casa sua "guai ai neutri!" (Fonte: don Antonio Dall'Oglio).
Conco
idem In piazza a Lusiana i partigiani distribuiscono armi a tutti invitando la gente a scendere a Rameston per affrontare i 2 camion tedeschi arrivati da Conco). Un colonnello tedesco rilascia tutti gli ostaggi prima di Rameston. Il "Broca" con un rudimentale megafono gridava da San Giacomo (lontano dagli scontri) ai tedeschi di arrendersi. Lo faranno solo quando da M.te Xausa arriva un colpo di mortaio da '81.
Per ordine del
"Broca" stesso alcuni prigionieri tedeschi furono feriti ed altri uccisi. "Altrimenti che prova sarebbe stata data agli alleati della lotta fatta?"  cosģ avrebbe detto lui stesso (Fonte: don Antonio Dall'Oglio).
idem P (Bosco ad Est di Ponte Rameston di S. Caterina) Garzotto Paolo "Moro" 04/12/1910 34,4 di Giuseppe, da Contrą Rigene, Valle di Sopra/Lusiana. partigiano del Btg. "Covolo" della Bgt. "Fiamme Rosse" divis. M.te Ortigara. Deceduto in combattimento. Il corpo fu trovato in una radura del bosco ad Est di Ponte Rameston, sotto S.Caterina di Lusiana. (v. Conco per lo svolgersi dei fatti). Nonostante si fosse detto che era stato ucciso da una raffica di mitra, don A. Dall'Oglio affermņ che aveva solo un colpo di pallottola al cuore.
Sepolto al cimitero di Covolo di Lusiana.
Dopo la resa dei tedeschi, i due erano andati nella zona sopra Rameston, sospettando che qualche SS vi si fosse nascosta per evitare la resa. Conco 34,42192 1
idem P (Bosco tra Ponte Rameston di S. Caterina e local. Turchia) Tommasi Antonio 03/09/1918 26,7 di Pietro, da Conco. partigiano della Bgt. "Fiamme Rosse"della "7 Comuni". Deceduto in combattimento (cranio facassato col calcio del fucile). Il corpo fu rinvenuto nell'area da Ponte Rameston verso Local. Turchia. Indossava un pastrano militare, con mostrine italiane. Fu probabilmente colpito dai partigiani di Lusiana appostati oltre la valle del Grabbo, che per il vestiario lo scambiarono per tedesco.  (v. Conco per lo svolgersi dei fatti). Conco 26,66849 X 1
idem In contrą Piazza il parroco don Antonio Dall'Oglio incontra i partigiani con i 14 prigionieri tedeschi (v. sotto). Ci sono anche 3 prigionieri italiani tra i quali il conte Milo da Canove. Il "Broca" sta mettendogli la corda al collo mentre una donna grida "Rico tira, tira Rico!". Don Antonio si avvicina al gruppo insieme con il parroco di Lusiana che sta accompagnando al cimitero i caduti tedeschi del giorno prima. Anche il sindaco Xausa li raggiunge ed insieme convincono il Broca a sospendere l'esecuzione dei 3 italiani.
29/04/1945 sera T (Buso della Spaluga - Covalo) (13 militi della CST + 1 sergente tedesco) 14 partigiani della Bgt. "Fiamme Rosse" (7 da Covalo e 7 da Lusiana) portano un camion (*) con 14 prigionieri (13 militi del C.S.T. - Centro Sicurezza Trentino incorporati nella Volksturm di Lusiana ed 1 sergente tedesco loro comandante) con un braccio ferito e sanguinante (12 di loro erano fatti prigionieri / oppure arresi dopo la battaglia di local. Canotto di Conco). Durante la strada incontrano il parroco (don A. Dall'Oglio) ed il partigiano Giovanin di Valle di Sotto (Nicolli Giovanni) gli dice che li portano ad Asiago. Invece i 14 vengono pugnalati e gettati nella Spaluga. Erano accusati di avere partecipato al massacro delle Lore l'01/03/45 (v. Lugo). Dopo sul camion restano i 14 partigiani ed il mazzo di scarpe degli uccisi. Tra i partigiani Giuseppe Busa (detto Buseta da Stoni), assente il "Broca" che sarebbe stato spinto ad acconsentire alla strage dalle insistenze dei partigiani di Covalo (testim. del parroco di Covalo don Antonio Dall'Oglio).
Alla riesumazione, due corpi di soldati tedeschi vennero rinvenuti composti e posizionati nell'unico punto del fondo della voragine da cui si poteva vedere il cielo. Venne anche rinvenuto il corpo di
Lugo 13 1 14
Minozzi Marco, detto "Congo-Belga" (v. sotto 5/5/45). Le salme saranno recuperate il 23/06/1948.
(*) Il camion č guidato da
Silvano figlio del Moro della Piazza. Il 23/06/1948 sarą ancora lui a guidare il camion con le bare dopo il recupero.
idem (Rigene) La sera del 29/4 in una stalla a Rigene, Toni Baloco chiedeva a Giuseppe Garzotto (Bepo) se era vero che erano stati gettati i tedeschi nella Spaluga. Bepo, estratto un coltello ritorto, disse "č cosģ a forza di conficcarlo nelle coste dei tedeschi" (Fonte: don Antonio Dall'Oglio nella relazione dei parroci).
idem C (Casa del Fascio) Fincati Arturo da Santa Caterina di Lusiana. Guardia del CST di Lusiana. Ucciso alla Casa del Fascio.   1
idem C idem Caneva Giovanni di Pietro, da Asiago. Corpo Sicur. Trentino (CST). Impiccato alla Casa del Fascio.   1
idem C Frigo Fortunato ex Podestą di Canove 1
30/04/1945 T (Contrą Gaspari) (2 soldati tedeschi) Verso mezzanotte due tedeschi (uno della LW) si fecero aprire la porta di casa di Covolo Natalino, ed entrati chiesero se in casa vi fossero partigiani. Poi mentre perquisivano l'abitazione, il Natalino sparņ loro con il suo parabellum. Uno dei due morģ sul colpo, l'altro restņ ferito. Furono subito portati a Lusiana, ma quando don A. Dall'Oglio li vide erano morti tutti e due. I fratelli di Angela, fidanzata di Natalino ostentarono la pistola di uno dei due tedeschi. 1 2 2
02/05/1945 T (Mezzaselva osp.) Bechmann Heinrich Willi 29/10/1911 33,5 da Pivitschiede. 17, Lg. Nachr. Rgt. 2 Stab. II (5-8 Kp) Granadier rgt. 993 [278. Inf. div.] Obergefreit (caporale). Ferito all'addome il 30/04/1945 dai partigiani. Deceduto il 2/5/1945 all'ospedale di Mezzaselva. 33,53151 1
04/05/1945 T (Colle dello Spigolo - vicino contrą Gaspari) Sanden (capitano tedesco) Alla resa del distaccamento di Lusiana (loc. San Giacomo), i partigiani di Federico Covolo "Broca" lo consegnarono ai partigiani di Mortisa, i quali lo portarono sul luogo dell'eccidio dell'01/03/45 e, dopo averlo percosso, lo giustiziarono (sembra dopo avergli legato al corpo delle bombe a mano). Ucciso da Carollo Antonio (Toni Sajo) e da Carollo Battista (Titon) che erano il padre ed il fratello dei 6 giovani Carollo rimasti uccisi a Val delle Lore/Mortisa. Dal punto in cui avvenne l'uccisione si vede tutta la zona dove avvenne la rappresaglia. Lugo 1 1
05/05/1945 C (Buso della Spaluga - Covalo) Minozzo Marco Luca (detto "Congo Belga")     da S.Luca di Crosara - Marostica, Operaio militarizzato IML 7^ Bgt. Accusato di essere una spia alle dipendenze del BdS-SD, in quanto fu trovata una denuncia nella stanza dove abitava in contrada Piazza. Buttato dentro la foiba alle h. 23, gli assassini si facevano luce con un giornale a cui avevano appiccato il fuoco. (Fonte: don A. Dall'Oglio). 1 1
17/05/1945 (Tezze di Covalo - Valli di Sopra) Il 17/05/45 una "squadra della morte" (*) arrivņ a Thiene a bordo di un furgoncino rosso targato FO della ditta Becchi (si trattava di ex partigiani dell'8^ Bgt Garibaldi "Romagna"). Presero alloggio all'albergo Luna. Poi si presentarono al comandante della Bgt "Mazzini" Renato Nicolussi (successore di Giacomo Chilesotti), pretendendo la consegna dei brigatisti della BN Capanni temporaneamente incarcerati alla Scuola Avviamento Professionale di Thiene. Il Nicolussi si rifiutņ. Allora tornarono insieme con il partigiano thienese Bonifacio Brusaterra (Balestra) (**) ed un documento firmato dal CNL di Forlģ. Presi in consegna 14 brigatisti originari di Forlģ, anzichč portarli a Forlģ andarono a Valle di Sopra (Tezze di Covolo di Lusiana) (***) e li assassinarono alle h. 12,30 dopo aver tolto loro le scarpe che si spartirono. Dopodiché i partigiani obbligarono 3/4 civili del posto tra cui un ragazzo a ricoprire di terra i cadaveri, pagandoli Lire 100 ciascuno. La squadra della morte forlivese, composta 
da Annibale Bertaccini, Bruno Servadei "Parolin", Renato Morigi, Dino Sughi "Scalabrinon", si č avvalsa dell’aiuto dei partigiani thienesi: il gią citato Bonifacio Brusaterra, Mario Saugo "Walter" (cugino del Brusaterra) e Pietro Zanella.
Di ritorno dall'eccidio i forlivesi si fermano all'Osteria al Sole a Thiene (gestita da
Giovanni Lupato). Qui si lavano le mani sporche (di sangue o terra) ad un rubinetto esterno al locale. L'oste chiese loro cosa fosse accaduto, ma si sentģ rispondere che non erano affari suoi e che se avesse insistito avrebbe fatto la stessa fine. Poi banchettano ad un tavolo sotto uno degli alberi. I corpi furono recuperati nel 1948.
Circa alle h. 15
Ebe Simoncelli, figlia di una delle vittime, incontra per caso a Thiene i partigiani Sughi e Servadei. Chiede loro meravigliata se fossero gią andati e tornati a Forlģ come avevano detto al mattino detto il padre. I due risposero che il camion si era guastato a Vicenza. La ragazza era stata ausiliaria e per questo alla Liberazione le erano stati rasati i capelli. 
Thiene
(*) Si trattava di sedicente "Polizia Partigiana" appoggiata alla Questura di Forlģ, composta da ex partigiani dell'8^ Bgt. Garibaldi "Romagna".
(**) Aveva 2 fratelli partigiani caduti: Bruno cl. 1927 caduto a Granezza il 06-08/09/1944, e Giuseppe cl. 1924 caduto a Thiene il 30/12/1944.
(***) Secondo la testimonianza di
don A. Dall'Oglio, erano diretti alla Spaluga, ma il ponte non era transitabile essendo in corso le riparazioni. I 3/4 uomini costretti a seguire i partigiani per seppellire i corpi, erano gli operai che stavano riparando il ponte stesso. Volevano quindi ucciderli alla cava di sabbia, ma furono sconsigliati. Poi a Stoni, ma sconsigliati in quanto il suolo č roccioso. Optarono quindi per un camminamento della TODT a Covolo. Il prete propose di dare i conforti religiosi ma erano gią stati fucilati, allora propose una croce, al che Giovanin di Val di Sotto (Nicolli Giovanni) disse "terra sģ, croce no".
Granezza
17/05/1945 M idem Aguzzoni Angelo 11/03/1901 44,2 di Attilio, da Porto Anzi Termoli (CB).  44,2137 1
idem M idem Castagnoli Benito 22/07/1913 31,8 di Giuseppe da Predappio (FO). Squadristi 25^ B.N. "Capanni" 31,8411 1
idem M idem Cimatti Alfredo 25/11/1903 41,5 di Francesco e Gori Annunziata da Fiumana Predappio (FO). 41,50411 1
idem M idem Fabbroni Giovanni 24/12/1901 43,4 di Enrico da Predappio (FO), resid. a Forlģ. 43,42466 1
idem M idem Guardigli Ermanno 14/06/1907 38,0 di Domenico, n. a Forlģ, resid. a Forlinpopoli. 37,95068 1
idem M idem Lazzarini Olindo 16/05/1902 43,0 di Battista, n. a Teodorano (FO), resid. a Forlģ. 43,03288 1
idem M idem Leonardi (nome sconosciuto) da Forlimpopoli (Forlģ-Cesena) 1 1
idem M idem Montanari Luigi Pietro 21/05/1905 40,0 di Pietro, da Castrocaro e Terra del Sole (FO). Maresciallo. Il figlioletto Ennio (8 anni) voleva abbracciare il padre ma il partigiano Sughi non lo permise, minacciando di morte lui e la madre. 40,01644 1
idem M idem Picchi Odone 16/01/1916 29,4 da Predappio (FO). 29,35342 1
idem M idem Picchi Nello 30/03/1907 38,2 da Predappio (FO), 38,1589 1
idem M idem Ragazzini Egisto Giuseppe 10/05/1886 61,0 di Primo, da Forlģ. 61 1
idem M idem Rossi Libero 30/07/1908 36,8 di Enrico, da Forlģ. Serg. Magg. 36,82192 1
idem M idem Sampieri Francesco 18/09/1896 49,0 da Savignano di Romagna (FO). 49 1
idem M idem Simoncelli Giuseppe 25/11/1903 41,5 di Andrea, da Predappio (FO). Coniugato con Giulianini Claudia. Sergente.  Era amico del padre di uno degli assassini, il partigiano Bruno Servadei. Aveva un figlia, Ebe, che il pomeriggio incontrerą per caso i partigiani che avevano appena ucciso il padre (v. dettagli su Thiene). Thiene 41,50411 1
idem M idem Valbruccioli Domenico 16/04/1899 46,0 di Pietro, da Civitella (FO). Arsiero 46 1
15 Comandante della BN era stato Giulio Bedeschi n. ad Arzignano il 31/05/1915, ex ufficiale medico della divisione Julia in Russia, che nel dopoguerra scrisse "Centomila gavette di ghiaccio".
18-19/05/1945 Vedere Thiene ed Arsiero per il prosieguo degli eccidi da parte degli stessi ex partigiani. Thiene
MALO -   14 Vittime                          
02/03/1944 Circa 100 operai della filanda Maule & Massignan sospendono il lavoro, riprendendolo dopo due ore per l'opera di persuasione della GNR. L'azione era stata indetta per protestare contro la precettazione di operai destinati al lavoro in Germania.
09/03/1944 Nella notte vennero diffusi volantini incitanti gli operai ad opporsi all'invio in Germania per il lavoro.
10/03/1944 Rastrellamento da parte di un reparto GNR. Vengono arrestate 5 persone tra le quali 1 renitente alla leva 1925. Si sequestra un notevole quantitativo di manufatti nascosti.
14/03/1944 (Montepiano) Alle h. 20:30 circa 15 partigiani armati rapinano al domicilio di Vittoria Randon: 2 materassi, 4 cuscini e 4 coperte di lana. In precedenza avevano fermato e perquisito due civili.
15/03/1944 Durante un rastrellamento vengono arrestati dalla GNR - 42^ Legione, 5 sospetti di appartenere a banda armata, e sequestrato in una casa colonica stoffe e lanerie occultate.
21/03/1944 Alle h. 21:45 sconosciuti lanciano una bomba a mano contro l'automobile vuota del questore, ferma davanti alla Casa del Fascio, senza provocare grossi danni. Il funzionario che si trovava a colloquio con il Commissario del Fascio, dispone affinchč venga subito effettuato un rastrellamento nella zona.
Si ritenne che l'attentato fosse opera del F.lli Manea Ferruccio ("Tar") e Ismene, latitanti ed attivamente ricercati. Durante la perquisizione della loro casa vengono rinvenuti "materiali di dubbia provenieneza", un pugnale ed un fucile non denunciato. I due fratelli Manea riparano in altipiano a Treschč Conca.
14/06/1944 4 Partigiani armati entrano all'osteria "Del Ponte" e perquisiscono due avventori per vedere se erano armati. Quindi rapinano Orfeo Turra di un orologio, ingiungendogli di non effettuare nessuna attivitą a favore della Repubblica Sociale. 
16/06/1944 (Molina) Nei terreni appartenenti al conte Thiene, durante la mietitura, vengono rinvenuti: un paracadute americano con una cassetta contenente 2000 cartucce per parabellum. I materiali sono recuperati dai militi della G.N.R.
23/04/1944 Alle h. 7 viene rinvenuto dalla G.N.R. un manifestino incitante gli italiani a "tenersi pronti per l'ora della rivoluzione che si avvicina".
26/04/1944 Alle h. 23 la GNR rinviene alcuni manifestini definiti "sovversivi".
22/04/1944 P (Vicenza) Apolloni Silvio "Leo" 13/09/1924 19,6 di Giuseppe e Danzo Antonia, da Vicenza. Partigiano del Gruppo Malga Campetto (pattuglia di Clemente Lampioni "Pino"). Fucilato al poligono di Vicenza alle h. 5:41. Era stato catturato a Malo il 27/03/44 essendo ricercato dal Tribunale Militare Regionale per renitenza e porto abusivo d'armi. Richiesta di grazia respinta. Uno dei battaglioni della Bgt. "Garemi" viene intitolato al suo nome. * 19,61918
30/04/1944 Verso le h. 24 elementi della GNR rinvengono sui muri delle abitazioni alcune scritte incitanti gli operai a scioperare il 1° Maggio. Il giorno successivo 200 operaie delle filande si asterranno dal lavoro fino alle h. 13.
02/05/1944 Nella notte un aereo lanciava a mezzo paracadute, munizioni per fucile mitragliatore, bombe a mano e oggetti di vestiario. I materiali furono recuperati dalla GNR di Malo.
E' probabile che il noto messaggio di Radio Londra "la vacca di sua sorella", richiesto a conferma dal
maggiore Wilkinson "Freccia" (o secondo altri dal capo partigiano "Pigafetta")  sia stato trasmesso intorno al 30/4 per confermare l'imminente lancio.
idem Nella notte 15 partigiani armati penetrano nell'abitazione della vedova Lucia Casula, e la obbligano a consegnare loro : 3 casse di biancheria, indumenti personali, stoffe e posaterie di proprietą del commerciante Guido Dalla Costa.
04/05/1944 (S. Tomio) Nella notte circa 50 partigiani armati penetrano nell'abitazione di Olindo Poier, e lo obbligano a consegnare loro la merce che il commerciante Alvise Talin teneva in custodia nella cascina. Vengono cosģ asportati 15 colli contenenti stoffe e articoli vari, del valore complessivo di circa 400.000 Lire.
ultimi gg di Giu-1944 (via Molinetto) Il comandante partigiano Ferruccio Manea "Tar", insieme con altri (5?) partigiani, tra i quali Joseph Kropfitsch "Josef" [*] (disertore austriaco, sottofficiale della Wermacht), Pietro Porra "Tripoli" (cl. 1922) (**) e Rinaldo Perin "Arcł" (***), rapisce in via Molinetto a Malo, Cecchi Osvaldo, commissario politico del PFR di Malo, con l'aiuto di Bruno Dellai "Masčna" che gestisce l'osteria "Al Gambero". Il Cecchi era entrato in possesso di una lista piuttosto lunga di aderenti al CLN.  I partigiani indossavano divise tedesche.
[*] Deceduto l'8/4/45 a Raga di Schio.
[**] Dededuto il 28/04/45.
(***) Deceduto il 28/11/44 ad
Isola Vicentina.
Schio
I partigiani portano il prigioniero a Monte Pian dove si trova la loro base, attraverso Val Cariola e Passo di Priabona. Poichč il passo č gią presidiato dai tedeschi, aspettano la notte e poi si nascondono dentro la grotta naturale del Buso Della Rana.
Il rastrellamento conseguente alla cattura del Cecchi si esplica con incendi e l'arresto di 60 ostaggi. Tra questi ancora la madre del "Tar" e la sorella Fedora con una bambina neonata. La compagna del "Tar" Giustina Alessi anche lei con un neonato si nasconde a Cresole di Caldogno presso parenti.
29/06/1944 (notte) 02/07/1944 secondo la lapide. P Fanton Antonio Domenico "Spada" 19/03/1911 33,3 Guardiafili incaricato di sorvegliare le linee elettriche. Viene colpito di notte da una raffica di mitra davanti all'albergo "Due Spade" sparata da un'auto in corsa, durante l'orario di coprifuoco. Accorre alle grida don Grotto che lo porta all'ospedale. Era un informatore dei partigiani di Malo, probabilmente aveva fornito lui le informazioni per il rapimento del Cecchi Osvaldo (v. qui sotto). Morirą il 5/07/1944 a causa delle ferite riportate. I sospettati dell'azione sono Umberto Cecchi (figlio di Osvaldo, ucciso il 19/9/44 a Torrebelvicino) ed Ennio Mastellotto (ucciso a Monte di Malo il 30/9/44). Monte_di_Malo 33,32055