CONSIDERAZIONI
SU QUESTO LAVORO
La
prima vittima di ogni guerra è la verità.
Fin dall'inizio ognuna delle parti in
lotta spara notizie modificate, oppure inventate. I successi vengono
gonfiati, gli insuccessi vengono sminuiti. I crimini del nemico
vengono pubblicizzati, i crimini degli alleati nascosti. E'
l'effetto della cosiddetta "propaganda". Alla fine delle ostilità le
bugie dei vinti sono smascherate, mentre le bugie dei vincitori
spesso diventano storia.
Il
compito del ricercatore storico è quello di scoprire cosa è
veramente successo, dando le misure ed i confini ad ogni evento.
Occorre depurare dalla propaganda le informazioni. Per fare ciò è
necessario scavare, come farebbe un archeologo, nei ricordi, nei
documenti, nelle pieghe della storia ufficiale. E poi pulire l'informazione, togliendo le
parti aggiunte o modificate, in modo
che resti solo la verità. Quello che si trova, a volte può
deludere, a volte può rincuorare.
Chi ha fondato il suo potere su certe
"realtà modificate", tende ad ostacolare sia le ricerche che i
nuovi ritrovamenti, proprio perché rivelare la verità potrebbe
danneggiare la sua posizione. Ecco perché il ricercatore quando
pubblica nuove notizie rischia di venire subito tacciato di
revisionismo.
Noi abbiamo cercato tra le molte fonti
disponibili senza pregiudizi, ed abbiamo operato una sintesi delle
informazioni, pubblicando tutto quanto è risultato.